Misa,quando leggerai questa lettera dovresti aver già ricordato tutto.
All'università hai incontrato un mi amico che si è presentato come Ryuga Hideki.
Ma tu hai visto il suo vero nome.
Te lo ricordi?
Vorrei che lo scrivessi su questo quaderno e lo uccidessi.
Ma non subito.
Ti dirò io quando.
Se farai quanto ti ho chiesto ti amerò per tutta la vita.
 
Misa Amane sollevò gli occhi dalla lettera ed afferrò il libro. Lo sguardo colmo di fanatico fervore.
"Allora è questo il piano di Light."Pensava." Mi ha lasciato prendere questo quaderno per farmi tornare i ricordi. E farmi uccidere Ryuga Hideki, ovvero Ryuzaki, ovvero L..."
Si sollevò in piedi"...L Lawliet."
 
"E così Light si troverà con un ostacolo in meno. Potrò rendermi utile e..."
L'espressione febbricitante di Misa scomparve dal di lei volto.
Lo sguardo un po'più spento.
Pensava ad L.
Quello strano ragazzo.
Quel rospo che sembrava si tagliasse i capelli da solo.
Pensò alla sua postura curva.
Niente a che vedere con il suo splendido Light.
Quanto lo amava!
Pure, l'idea di uccidere L spegneva il suo fervore.
 
Aveva vissuto fianco a fianco con quello strano ragazzo.
Aveva riso alle sua battute.
Aveva sostenuto il suo spaventoso sguardo ogni volta che lui l'aveva fissata.
Cercò di non pensarci.
Mise la penna sul quaderno, pronta scrivere il nome.
 
Ma gli occhi del ragazzo continuavano a tormentarla.
Erano stampati nella sua mente.
Quello sguardo sembrava tanto triste...
 
"Dopotutto, non è anche lui dalla parte della giustizia? Perché deve essere un nemico?"
Ma L era un pericolo e doveva morire.
Ma uccidere una persona, quando la si è guardata negli occhi, non è come uccidere un oscuro e sconosciuto criminale all'altro capo del mondo.
 
Ryuzaki, con il suo strano modo di sedersi, con la sua felpa sformata, con i suoi jeans scoloriti, con la sua dipendenza da dolci.
Ryuzaki che non calzava scarpe.
"Ryuzaki era strano. Ecco...Non un rospo."Si corresse."Solo strano."
Ryuzaki che si mordeva il pollice, come un bambino.
Ryuzaki che fissava ogni cosa come se la vedesse per la prima volta.
Ryuzaki che non sorrideva mai, come se in tutta la sua vita non avesse avuto un solo motivo per farlo.
 
 
 
 
 
 
"Lo scambio? Vuoi gli occhi? Ma tu hai già dimezzato la tua vita una volta, facendo lo scambio con Rem."Disse Ryuk
"Mi sono completamente dimenticata un nome. E se non gli do di nuovo una occhiata Light si arrabbierà."Disse.
"Se non faccio lo scambio Light se ne accorgerà, Light saprà..."Pensava
"E se non dovesse servire a niente? Se Light mi chiederà di guardare L ed ucciderlo? Se me lo farà incontrare ancora e mi chiederà il suo nome? Cosa farò allora?"
 
Ora le rotelle nella testa di Misa giravano vorticosamente per trovare una via d'uscita.
Lei non ci era abituata a pensare.
Le stava venendo il mal di testa.
"Se succederà mi inventerò qualcosa. Dopotutto domani è un altro giorno."
"Per favore"Disse rivolta a Ryuk
 
"Sei sicura di volerlo fare un'altra volta?"Insisteva il dio della morte.
Metà della propria vita era tanto.
Già non le rimaneva molto.
Era davvero sicura di volersi giocare tutti quegli anni per salvare Ryuzaki?
 
"La forza di volontà di Misa ed il suo amore per te sono più grandi del mondo stesso."
Aveva detto Ryuzaki, una volta.
"Adesso ho scoperto che tu mi capisci."Gli aveva risposto lei.
Ed era vero.
Lui l'aveva capita.
 
Le passò in mente l'idea che lui la stesse prendendo in giro mentre diceva quelle parole.
"No" Scrollò la testa Misa
"Ryuzaki mi aveva capita più di Light che mi sta solo usando e che, sotto sotto, deride l'amore profondo che io ho per lui."
 
E poi aveva dato un bacio a Ryuzaki.
Un bel bacio con lo schiocco sulla guancia.
Gli era rimasto per un po'il segno del rossetto.
"Ma così mi innamoro di te!"Aveva detto il ragazzo arrossendo.
"Che ne dici di essere solo amici?" Gli aveva risposto lei.
"Misa Amane non tradisce gli amici."
 
"Perdonami Light"Pensò Misa.
Misa disse:"Si, Ryuk. Quel nome non me lo ricordo proprio. Facciamo lo scambio."