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Autore: SeleneLightwood    17/12/2012    18 recensioni
A volte il cervello umano fa cose strane. Ti fa vedere un’immagine al posto di un’altra, ti fa dimenticare gli appuntamenti, immagazzina informazioni a comparti stagni per poi perdersele chissà dove, ti fa sentire voci.
E poi c’è il cervello di Sebastian Smythe, che ti porta indietro nel tempo di due anni, in una sorta di universo parallelo, sotto forma di fantasma, come punizione divina e tentativo di impartire una lezione tramite il Natale Warbler più assurdo nella storia dei Natali Warbers.
Senza un cazzo di motivo, tra l’altro. Ma ecco com’è andata.
*
Sebastian si ritrova, suo malgrado, narratore non ascoltato del più epico dei Natali Warblers di sempre. E Nick e Trent sono convinti di aver cucinato per sbaglio Pavarotti, mentre Wes scopre che giocare a nascondino in mezzo alla neve non è il massimo. E Kurt e Blaine flirtano spudoratamente, in quel limbo tra amici e qualcosa di più che li ha visti protagonisti per tanto tempo. Ma se davvero gli Warblers fossero stati bloccati a Natale alla Dalton, cosa sarebbe successo?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La verità è che questa fanfiction avrebbe dovuto chiamarsi Lubrificante.

E invece.

 

 


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*





Chapte1  

Warmtothe fireplace

 



A volte il cervello umano fa cose strane. Ti fa vedere un’immagine al posto di un’altra, ti fa dimenticare gli appuntamenti, immagazzina informazioni a comparti stagni per poi perdersele chissà dove, ti fa sentire voci.


E poi c’è il cervello di Sebastian Smythe, che ti porta indietro nel tempo di due anni, in una sorta di universo parallelo, sotto forma di fantasma, come punizione divina e tentativo di impartire una lezione tramite il Natale Warbler più assurdo nella storia dei Natali Warbers.

Senza un cazzo di motivo, tra l’altro. Ma ecco com’è andata.

 

*

 

Sebastian non ha mai propriamente odiato il Natale. Certo, non ha mai sopportato la neve perché non riesce a rimorchiare se è appallottolato in un piumino, con una stupida sciarpa ed una stupida cuffia; e poi c'è stata quella volta che ha boicottato per noia la cena della Vigilia a casa dei suoi nonni materni, a Parigi, correggendo le escargot con un cocktail micidiale di vodka, paprika, lassativo in polvere e voilà, merci!; e non sopporta i regali di Natale perché nessuno riesce mai ad azzeccare quello giusto per lui; e detesta l'ottanta percento delle canzoni a tema, e-

Ok, forse Sebastian odia il Natale. Però è reciproco, perché il Natale odia Sebastian con la stessa intensità.

Non è che sia un Grinch (il verde gli sta da schifo), o una sorta di moderno Scrooge (anche le rughe gli stanno da schifo), però la maggior parte delle 'cose' che succedono a Natale non gli vanno proprio giù.

Per esempio: sono tutti più buoni per principio.

Lui ha passato tutto l'anno a fare il santarellino - maledetto Blaine e i suoi occhi da cucciolo bastonato e David Karofky e la sua enorme palla di sensi di colpa - quindi non avrebbe diritto a, che so, un pompino extra?

Caro Babbo Natale, negli ultimi mesi non ho ricattato, accecato, complottato né dato fuoco a proprietà scolastiche - Jeff Sterling non conta e quello è stato un incidente. Quand'è che troverò un belloccio da farmi sotto l'albero di Natale?

Insomma, Sebastian Smythe e i sette giorni precedenti al venticinque dicembre non hanno un buon rapporto. Sono ai ferri corti. 

 Naturalmente la provvidenziale sfiga natalizia doveva metterci lo zampino.

Chiamatelo Karma, iella, giustizia divina, Apocalisse, come diavolo vi pare, fatto sta che Sebastian sta per interrompere un intero anno da bravo ragazzo per prendersi la sua meritata vendetta proprio una settimana e mezza prima di Natale.

Il Warbler spalanca la porta della sala comune con stizza, calciando via una pallina rossa e blu caduta dall'albero già interamente addobbato. L'oggetto rotola fino al caminetto acceso e si ferma lì con un lieve ding.

Nessuno troverà mai il cadavere di Hunter, il che significa che il suo è un piano geniale, naturalemente. Gli farà ingoiare quel maledetto fischietto, poi lo strangolerà con la cravatta della Dalton, lo farà a pezzi con le sue mani e sotterrerà i resti nell'enorme parco della scuola. Tanti pezzetti di Hunter 'guardatemi, sono il supremo reggente dell'universo e non sono nemmeno bisessuale' sparsi per il giardino, sopra ai quali cresceranno dei meravigliosi bucaneve, possibilmente macchiati di sangue. Potrebbe persino ricattare Nick e Jeff per convincerli a fare il lavoro sporco per lui.

Mr Scuola Militare sarebbe sottoterra e tutti i suoi problemi sarebbero finalmente finiti: niente più frecciatine su Blaine, niente più stringere i denti perché Hunter da sfoggio dell’odio nei suoi confronti in modi davvero ingegnosi, niente più Hunter e basta.

Sì, può funzionare.

Accoppare Lo Stronzo sarà il suo regalo di Natale per gli Warblers, donato dall'alto della sua immensa magnanimità, corredato da un contorno di patate e spirito di sacrificio. E poi la gente dice che è egoista!

Ebbene, se c'è qualcosa che Sebastian odia più del Natale, quello è il Soffiatore di Pifferi. Battutine sconce a parte.

C'è solo un problema, qualcosa di piccolo, peloso e insignificante che Sebastian non ha preso in considerazione al momento dell'ideazione del suo malvagio complotto.

Il fattore x, il termine scatenante della proverbiale sfiga di Natale made in Smythe.

Il demoniaco felino di Hunter.

In realtà è questione di un attimo, ma è come se quella diabolica botola di pelo e lardo sapesse.

Il ragazzo si avvicina al camino per raccogliere la pallina caduta dall'albero, il calore del fuoco lo investe in pieno e lui fa un passo indietro.

Un semplice passo all'indietro ed ecco che la creatura del demonio gli s’infila tra le gambe con un miagolio di battaglia, lui la maledice mentre perde l'equilibrio e -

Sbam.

Sbatte la sua regale fronte sul bordo metallico del camino e fa davvero caldo e - e - sono fiocchi di neve luminosi, quelli?

Non è possibile perché beh, non lo è e basta, ma è come se stesse cadendo dentro al camino e l'ultima cosa che pensa prima che tutto si faccia buio è cazzo che morte ridicola.

Oh, guardate. Luccica! 

 

*

 

 

La prima cosa che Sebastian realizza una volta ripresa coscienza di sé è che sta effettivamente uscendo dal camino nel quale è caduto; la seconda è che suddetto camino è acceso; la terza è che non sta andando a fuoco come dovrebbe se fosse davvero sdraiato carponi in mezzo alle fiamme.

E, per quanto non sia possibile, è esattamente ciò che sta succedendo. Ora, lui non è mai stato incline agli attacchi di panico, anzi: si considera una persona profondamente razionale.

Perciò.

Che diavolo sta succedendo?

I really can't stay...

Sebastian riesce a mettersi in equilibrio su di un ginocchio, appoggiando le mani per terra – o meglio, tra le fiamme - e si decide ad uscire del tutto dal camino acceso, facendo leva sul bordo contro il quale neanche trenta secondi fa ha sbattuto la testa. Ahia.

A proposito. Dov'è la progenie di Satana sotto forma di felino?

But baby, it's cold outside...

Spazzola via gli ultimi residui di cenere dalla manica del blazer con la mano, visto che è appena uscito da un dannato camino e chi diavolo è, Babbo Natale? e lancia un'occhiata alla stanza, decidendo momentaneamente di ignorare il fatto di essere diventato – momentaneamente - ignifugo.

Si trova ancora nella Sala Comune degli Warblers, eppure c’è qualcosa di diverso che gli sfugge. Non è come se avesse la risposta sulla punta della lingua, comunque: sembra più qualcosa di estremamente importante che gli scivola via dalle mani come fumo.

Fa un incerto passo avanti, dal momento che la razionalità sta prendendo di nuovo il sopravvento e, diamine, non può essere caduto nel camino per poi riemergere dallo stesso. La gente normale non cade nei camini - e ne esce indenne -, e si sforza di osservare con più attenzione, cercando di cogliere tutti i dettagli.

La stanza è più luminosa, decisamente più calda. Quante ore è rimasto svenuto dentro al camino, esattamente? E nessuno è venuto a cercarlo?

I've got to go away...

La candela sul tavolino è accesa, mentre quando è entrato nella stanza era spenta. Quella rossa che stava sopra al camino era accesa, e ora – ora è spenta.

E poi non c'era un albero di Natale proprio all'angolo, tra l’altro, dal quale è caduta la pallina che lui ha calciato via e che ha involontariamente causato questo bizzarro inconveniente? Ma l'albero di Natale non c'è.

But baby, it's cold outside...

E si sbaglia, o quando è entrato nella stanza non c'era musica?

Perché questa è - sembra proprio - e loro sembrano - ma che diavolo - ok.

Ok.

A parte il suo cervello che sta andando ad intermittenza come le lucine dell’albero di Natale – che è magicamente scomparso, porca miseria – ma non sta succedendo davvero.

Sta succedendo davvero? Ma non è possibile!

This evening has been - so very nice!

Sebastian sgrana gli occhi tanto da farli arrivare alle dimensioni di due arance, dal momento che davanti a lui sono appena comparsi due ragazzi, all'incirca della sua stessa età, praticamente dal nulla. Come se fossero spuntati dal pavimento come piantine!

Indossano entrambi la divisa della Dalton, stanno cantando uno all'altro e sì, sono proprio Kurt e Blaine.

no, non l'hanno visto uscire dal camino grazie ai suoi poteri ignifughi.

Difatti, si stanno comportando come se Sebastian non fosse appena uscito da una dimensione parallela o qualcosa del genere.

Ma soprattutto - ed è qui che Sebastian si convince di essere completamente impazzito, kaput, fuori come un lampione fulminato – Kurt e Blaine non dovrebbero affatto essere alla Dalton Academy la settimana prima di Natale, perché Blaine si è trasferito al liceo McKinley un anno fa e Kurt si è diplomato e vive a New York City, cazzo.

I'll hold your hands, they're just like ice!

Oh mio dio, il gatto di Hunter l’ha ucciso.

Morto stecchito, ecco cos’è.
Ucciso da un felino, cazzo, un dannato sacco di pelo! Uno spolverino lardoso, un – un – uno swiffer!

My mother will start to worry...         

Sì, Sebastian dev’essere stato ammazzato da un gatto lardoso mentre complottava l'omicidio del suo acerrimo nemico e ora a quanto pare è condannato a passare l'eternità a guardare Kurt e Blaine che cantano, nel più profondo girone dell’inferno.

Quale Dio è così crudele da imporgli una cosa così atroce?

Beautiful, what's your hurry?

Eh, di che si preoccupa. Certo. Tanto è morto.

Insomma, è perfettamente normale tirare le cuoia sbattendo la testa sul camino e ritrovarsi qui. Perfettamente normale.

E adesso?

Kurt e Blaine continuano a non guardare nella sua direzione, ignorandolo completamente mentre girano uno intorno all'altro attraverso la stanza a mo’ di trottole. Si stanno sorridendo maliziosamente in modo talmente zuccheroso che Sebastian sente il bisogno di vomitare la colazione e farsi un'iniezione di insulina, tipo ora.

Che almeno gli facessero le condoglianze per la sua tragica, triste morte!

Invece no, Kurt è troppo occupato a fare l’occhiolino a Blaine ed entrambi sono troppo occupati a cantare uno stupidissimo duetto natalizio che parla dell’entrare nei pantaloni l’uno dell’altro perché oh, fuori fa freddo.

 

Grazie al cazzo, pensa Sebastian lanciando uno sguardo veloce alla finestra. Sta nevicando da matti, cretini.

My father will be pacing the floor...

Blaine sta praticamente inseguendo le labbra di Kurt attraverso la stanza e il ragazzo dagli occhi azzurri sembra nient'altro che estremamente soddisfatto al riguardo anche se sta arrossendo - ma forse è il calore del camino - e Sebastian caccia indietro i conati di vomito, sforzandosi di produrre il colpo di tosse più rumoroso di tutto il suo repertorio. Ne esce un suono un po’ strangolato, ma ci si può accontentare.

Kurt e Blaine lo ignorano, continuando a sgusciare di qua e di là come anguille.

Coff. Coff.

Un'altro coff.

Niente.

I due piccioncini ora sono appoggiati ai divani al centro della stanza, uno di fronte all'altro mentre cantano con natalizio entusiasmo, e Sebastian sbuffa stizzito.

 Ti pareva che l’inferno gli desse cotanta amabile compagnia?

Put some records on while I pour!

Lo shock finalmente entra in circolo nelle sue vene – sempre che ce le abbia ancora. Se è morto il sangue scorre lo stesso? E gli batte il cuore? E fermi tutti, può ancora avere un’erezione, vero? – quando Kurt nel tentativo di sfuggire a Blaine plana come un uccellino prima contro di lui, poi letteralmente attraverso di lui.

Fermi tutti.

Kurt Hummel gli è appena passato attraverso come se fosse un fantasma.

Sebastian guarda in basso verso il resto del suo magnifico corpo e uhm, forse avrebbe dovuto aspettarselo.

È trasparente. No, davvero, è una sorta di – di fantasma incorporeo o qualche altra cazzata del genere. Come se la sua immagine fosse sbiadita, come se fosse – Un riflesso. Sebastian è diventato un riflesso.

Oh, but it’s cold outside…

“Cazzo” borbotta sottovoce, passandosi una mano tra i capelli in preda ad un leggero attacco di panico. “La smettete di cinguettare, pappagallini?” sibila verso Kurt e Blaine. “Sto cercando di ragionare con il mio cervello fantasma, qui”.

È una sensazione strana, riesce a toccarsi, ma è come se il suo intero corpo fosse scivoloso, come se fosse soffice e inconsistente come fumo. Come se fosse – ricoperto di lubrificante, ecco!

Chi ha bisogno delle spiegazioni poetiche, dopotutto? Sì, scientificamente parlando – e la mente di Sebastian è molto scientifica – è come se fosse ricoperto da capo a piedi di lubrificante. Ogni volta che cerca di toccarsi, scivola via con facilità.

Oddio, se non fosse che è preoccupato per la sua vita post mortem si stringerebbe la mano da solo per il doppio senso.

Tuttavia Sebastian è pur sempre Sebastian, quindi si complimenta con il proprio straordinario cervello per aver tratto una conclusione così intelligente nonostante il panico che gli attanaglia le viscere.

Ora rimane solo da capire che diavolo sta succedendo e perché.

“Merda, merda. Ehi, Anderson! Blaine, mi senti?”

God, your lips look delicious…

Sì, col cavolo. Blaine, a mezzo metro da lui, piega la bocca in una sorta di broncio e abbassa lo sguardo dorato sulle labbra di Kurt, che è vicinissimo; Kurt diventa rosso come un peperone ma continua imperterrito a cantare e il ragazzo riccio sembra avere qualche difficoltà nel guardare il controtenore negli occhi.

Se Sebastian non fosse diventato un cazzo di fantasma lo troverebbe davvero ilare.

“Porca miseria, come faccio, non posso essere morto a diciassette anni, sono Sebastian Smythe” mormora tra sé e sé, visto che Blaine e Kurt non possono sentirlo comunque. “Sono Sebastian Smythe e sono – sono morto.Dio, se sono un fantasma tormenterò Hunter per il resto della sua esistenza, gli farò vivere il peggiore dei film horror, morirà tra le peggiori sofferenze”.

Una volta superata la vergogna di essere inciampato su un gatto, naturalmente.

Volgendo nuovamente la sua attenzione a se stesso e al suo attuale stato di ectoplasma, Sebastian geme sommessamente e cerca qualcosa da afferrare, tentando di ignorare i due cretini che ora si sono accucciati davanti al pianoforte e stanno premendo tasti a caso, poveri idioti.

La sua mano passa oltre la candela di cera bianca sul tavolino come se niente fosse e il cuore gli finisce da qualche parte verso lo stomaco. Prova con il tavolino stesso e poi anche la pianta natalizia lì di fianco, e passa attraverso anche a quelli.

“Ma porca-” impreca il cuore che gli batte a mille. “E adesso?”

Fantastico, non può neanche tirare a quei due idioti oggetti a caso nella speranza di far notare la sua mistica presenza. Dannazione.

But baby, you’ll freeze out there…

Mentre Blaine si sposta nuovamente verso il divano, cercando di convincere Hummel tramite una canzone a darglielo – ehi, tutto questo sforzo per una sveltina? Certo che Kurt è esigente – Sebastian si getta sul divano, cercando di fare mente locale.

Sorprendentemente non passa attraverso all’oggetto, ma si limita ad aleggiarci sopra, sentendosi un po’ – scivoloso.

Ah, la storia del lubrificante, giusto.

Ok, non c’è motivo di andare nel panico. Sicuramente ci sarà una spiegazione logica – e scientificamente provata – a tutto ciò, tipo che in realtà il vero sé è ubriaco fradicio in uno dei bagni dello Scandals o qualcosa di simile. 

O forse è stecchito per davvero.

Mentre Sebastian cerca di tenere a bada il panico per la sua improvvisa dipartita Kurt si porta all’altro lato del divano. Le fiamme del camino creano dei curiosi giochi di luce sulla sua pelle chiara, dalla quale Blaine sembra avere una dipendenza un po’ malsana, a giudicare da come lo guarda. Bleah, sono così platonici!

I ough to say no, no no…

Dunque, è un fantasma ma può ancora sedersi sugli oggetti e, entro un certo limite, toccare se stesso. Appendice lubrificante inclusa nel discorso, niente doppi sensi voluti. Forse.

Più che un fantasma è un ombra, però, o starebbe fluttuando, no? Invece Sebastian cammina per terra e di certo non ha improvvisamente imparato a volare, e non è azzurrino. È solo un po’ sbiadito.

E poi c’è la grande domanda.

Ma è morto o no?

Mind if I’m moving closer?

Forse è nel limbo, riflette sistemandosi più comodo al centro del divano e passandosi una mano sul mento –scivola! – con fare pensieroso. Forse si trova in un luogo a metà tra i due aldi-qualcosa e deve trovare il modo per tornare indietro.

Kurt e Blaine, ai lati opposti del divano, si fanno un cenno in contemporanea, arrossiscono e sorridono imbarazzati e – oh, che stanno facendo? No no no no, insomma, non fatelo. Non fatelo. Non- 

Dio, l’hanno fatto.

Sebastian viene compresso in una sorta di panino fantasma tra i due, che gracchiano le ultime note – falsetto, Blaine, seriamente? – e si fanno sempre più vicini, saltellando sul divano come due cavallette sotto effetto di droghe pesanti fino a trovarsi spalla a spalla con Sebastian in mezzo, strizzato a mo’ di acciuga sotto sale.

Oh, but it’s cold outside!

Blaine si volta leggermente verso Kurt una volta che lo stereo diffonde le ultime note di Baby it’s cold outside e gli sorride, avvampando e perdendo un po’ della sua malizia e sicurezza quando Kurt stira la bocca in quel suo strano sorriso tutto labbra e niente denti. Sembra senza fiato.

Sebastian reprime l’ennesimo conato di vomito, un po’ per la zuccherosità da diabete di questi due, un po’ per il fatto che Blaine ha guardato attraverso di lui.

Sia Kurt che Blaine sono piuttosto rossi in faccia ma, di nuovo, forse è solo il calore del camino.

Ormai non c’è più modo di mal interpretare la situazione: se i due potessero vederlo decompressato tra loro come una sardina probabilmente non se ne starebbero così a guardarsi amorevolmente negli occhi.

Beh, Blaine scivolerebbe via inorridito (lubrificante, lubrificante!) e Kurt lo picchierebbe con una pianta, probabilmente. 

"Sono fottuto" geme Sebastian. 

“Sono contento di aver fatto questo duetto” commenta sognante Kurt.

"Sono sicuro che saresti molto meglio tu di quella ragazza" dice Blaine con una luce maliziosa negli occhi. 

“Sono davvero fottuto”. Tanto per metterci un po’ di enfasi, ecco.

Kurt guarda Blaine con quella luce negli occhi che Sebastian ha notato fin dalla prima volta che li ha visti insieme, quando ancora era talmente pazzo da provarci con Blaine.

Kurt guarda Blaine come se Blaine fosse la cosa più disgustosamente perfetta sulla faccia della terra.

Il controtenore, comunque, si riprende subito e Blaine si alza, liberando Sebastian dall’abbraccio involontario nel quale era stato racchiuso.

Avrebbe potuto spostarsi, certo, ma abbiate pietà. È un fantasma da quanto, cinque minuti? Ancora non se la sente di passare volontariamente attraverso Blaine.

Kurt sorride a Blaine, guardando dritto attraverso Sebastian, che non può far altro che alzare gli occhi al cielo, e si sposta un ciuffo di capelli dalla fronte, dicendo: “Quindi, il Kings Island Christmas Spectacular*?”

 Mhm. Dove l’ha già sentito questo spettacolo?

 Blaine ricambia il sorriso con aria vagamente colpevole – e fidatevi, Sebastian ne sa riconoscere una quando la vede – e si limita ad annuire in risposta.

 

Quindi è così che passerà il resto della sua misera non-esistenza? A guardare Kurt e Blaine che si sbavano addosso senza ottenere neanche un minimo di azione? (Ammesso e concesso che sia morto davvero). Perché è palese che al momento questi due non stiano ancora insieme, quindi Sebastian dovrà patire chissà quanti mesi di Kurt e Blaine che giocano ai migliori amici senza poterli neanche insultare?

 

La tasca dei suoi pantaloni vibra quando Blaine si avvicina lentamente alla grande vetrata di fronte al tavolino. Sebastian si tasta il sedere e oh, non si era accorto di avere ancora dietro il cellulare!

Cos’è, un’Iphone fantasma? Magari c’è l’applicazione I-ghost.

 L’applicazione non c’è, però in compenso è stata attivata la sveglia, e c’è una nota allegata.

E la nota dice – aspetta, cosa?

 “Oh mio dio, guarda là”.

 …E adesso che diavolo vuol dire?

Fantastico, il destino gli sta mandando un segnale dall’aldilà o l’aldiquà o ovunque diamine si trovi e lui come dovrebbe interpretarlo, esattamente?

 Non è preparato per questo genere di cose, non può stare qui a fare il fantasma del Natale passato – perché è ovvio che questo non è il Natale 2012, ma il Natale 2010, dannazione – e ricevere segni perché lui non è un maledettissimo medium o chissà che!

 A quanto pare il medium non serve, perché Blaine guarda fuori dalla finestra con perplessità, poi guarda Sebastian – cioè, Kurt, dietro Sebastian – e gli fa cenno di avvicinarsi.

“Oh mio dio, guarda là!” esclama Kurt, sporgendosi in avanti, apparentemente dimentico del duetto e dello spettacolo di Blaine.

Aspetta, ripeti ripeti ripeti?

 E mentre Blaine, Kurt e Sebastian – in mezzo a loro, sotto forma di qualsiasi cosa sia ora – si sporgono verso la finestra per osservare sconcertati il panorama esterno la porta della Sala Comune degli Warblers si spalanca ed entra di corsa Jeff Sterling, con l’aria di qualcuno che ha appena scoperto che quest’anno compierà gli anni due volte.

 

“Ragazzi” esala una volta ripreso fiato, con un sorriso largo da un orecchio all’altro. “Le strade sono completamente bloccate e il meteo ha segnalato bufera di neve praticamente da Cincinnati a oltre Lima! Siamo bloccati alla Dalton fino a data ignota!”

 

Blaine sembra estremamente sorpreso, Kurt è inorridito – forse starà pensando a quanto la neve rovini la sua pelle o chissà che – Sterling ha la solita faccia da ebete e Sebastian…

 

Sebastian spalanca le braccia e geme rumorosamente.

 

“Fatemi capire” sibila a nessuno in particolare. “Sono un fantasma e sono bloccato alla Dalton durante il cazzo di Natale 2010 con fuori una bufera di neve e tutti gli Warblers chiusi qui dentro? E che cazzo dovrei fare tutto il tempo, scusate?!”


 

Il cellulare gli vibra tra le mani un’altra volta. 

Era il narratore” c’è scritto tra le note. 

Oh, no, te lo scordi, signor ti do le indicazioni con l’IGhost. Col cavolo che Sebastian Smythe si mette a tenere una sorta di diario di bordo della sua esperienza post-mortem!

Credo che dovresti” risponde la nota. 

“Credo che dovresti chiamare tuo padre, Kurt” mormora Blaine poggiando una mano sulla spalla di Kurt con fare amorevole. “Digli che non potrai ritornare a casa fino a che la tempesta non sarà finita e le strade saranno libere”.

Sì, ripete Sebastian sull’orlo delle lacrime. Che morte del cazzo.

 



*

 

 

 

*Il “Kings Island Christmas Spectacular” è lo spettacolo dove Blaine deve cantare con una ragazza la canzone Baby It’s Cold Outside, quindi è il motivo per cui Blaine chiede a Kurt di provare il duetto flirtoso con lui. Il Kings Island è un parco a tema a Cincinnati, Ohio.

 

 

 

Note di Natale di Selene

 

Happy Warbler Week a tutti!

E Buon Natale!

Poche cose: questa storia è principalmente Klaine, ma come avrete avuto modo di notare abbiamo il narratore più cazzuto del mondo, Sebastian Smythe! Kurt e Blaine sono uno spettacolo, ma lo sono ancora di più visti con gli occhi di Sebastian!

E sì, Sebastian li seguirà ovunque.

E no, questa ff non si trasformerà in una Seblaine o una Kurtastian. :) Giusto per essere chiari fin da subito.

 

Ho fatto in modo di inserire tutti gli Warblers, in un modo o nell’altro, quindi vedrete. Anche Hunter, che farà un cameo nell’ultimo capitolo (Ovvero il giorno facoltativo, con il prompt Lume di Candela – no, non è una hunterbastian xD).

Fondamentalmente è un’AU long in nove parti: Sebastian è tornato indietro di un anno – scoprirete come e perché insieme a lui – e gli Warblers rimangono bloccati alla Dalton dal 17 dicembre (tra l’altro la data di oggi) fino al 26 dicembre mattina.

Kurt e Blaine compresi, che non stanno ancora insieme. Ma ehi, chissà che sarebbe successo se fosse andata così, invece che come nel telefilm?

Seb è qui per raccontarcelo!

 

Posterò, secondo le regole della Warblers Christmas Week, una volta al giorno. Quindi niente, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate di questa follia!

 

Piccolo spoiler: Avete presente il già citato Kings Island Christmas Spectacular?

Ecco, non lo fanno più dal 2005.

Chissà cosa ne penserà Kurt quando lo scoprirà.

 

 

 

 

 

   
 
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