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Autore: Darkairi_rika    03/07/2007    2 recensioni
[Arrivai a Konoha al crepuscolo, e con me arrivò la pioggia. Le nuvole erano state minacciose si da quando era partito, quando scesi dall'autobus una raffica di vento gelato mi investì, le nubi rumoreggiarono piano, e poi gli scrosci cominciarono. Chiamai un taxi da un telefono pubblico e attesi nella cabina, mi accesi una sigaretta, per cancellare un pò di tensione.]
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Passato da dimenticare

L'arrivo

Arrivai a Konoha al crepuscolo, e con me arrivò la pioggia.

Le nuvole erano state minacciose si da quando era partito, quando scesi dall'autobus una raffica di vento gelato mi investì, le nubi rumoreggiarono piano, e poi gli scrosci cominciarono.

Chiamai un taxi da un telefono pubblico e attesi nella cabina, mi accesi una sigaretta, per cancellare un pò di tensione.

Quando il taxi arrivò il temporale si era intensificato. Il conducente indossava un berretto di lana nero sfilacciato sui bordi, una sigaretta pendeva floscia dalla sua bocca. Una Malboro, riuscì a individuare dall'odore che emanava.

Gli chiesi di accompagnarmi al college di Konoha, e lui mi domandò se fossi al primo anno. Risposi di sì, Lui annuì.

- Da dove vieni ragazzo - chiese con voce roca

- Da Oto - Risposì breve.

- Uscivo con una di lì una volta -, disse.

Appoggiai stanco la testa a finestrino e fissai gli alberi, lasciando che filassero vi a in una oscura macchia verde e marrose.

La carreggiata non aveva una banchina, soltanto una linea sottile dove finiva l'asfalto e iniziavano le erbacce .

Mi parve di essere ritornato alla mia città, quando con mia madre andavo in città e scrutavo la strada orlata di terra scura e polverosa.

- Mai stato da queste parti ? - Il tassista mi guardò attraverso lo specchietto retrovisore.

- No.- , Risposi.

- Intendo dire in un posto come questo, immerso un pò nel verde, diciamo. -

- Oh -, feci. - Non vado in luoghi come questi da quando avevo 8 anni. -

- I tuoi genitori non ti portano più in campeggio? -

- Sono orfano - Spiegai tranquillamente.

- Dici sul serio? -

Assentii.

Si tolse la sigaretta dalla bocca, e dopo averla fissata per un istante la gettò incurante dal finestrino.

Quando il taxi superò la curva del viale d'accesso, il Konoha Hall si materializzò dietro i pini spenti e alcuni alberi spogli. Stranamente assomigliava più a un castello medioevale, che a una scuola. Estrassi la pianta che mi avevano inviato insieme alla lettera d'ammissione.

La struttura principale era fincheggiato da due strutture più piccole, con un passeggio coperto, di mattoni che portava all'edificio Occidentale. Quella era la Konoha Library, dove secondo il programma avrei dovuto lavorare due mattine a settimana, part - time. Era più bassa del Konoha Hall, ma più lunga, costruita con gli stessi blocchi di granito e sormontata da da abbaiani con colonnine.

La costruzione più orientale era tutta di pietra scura circondata d'edera, un massiccio orologio che campeggiava in cima alla torretta centrale, vi riconobbi il Torrent Kon. Hall, che ospitava la maggior parte delle aule del campus.

Risalimmo con lentezza la china del colle, gli studenti che si affrettavano intorno a noi con grigi ombrelli, cartelle marroni e scarpe lucide di pioggia.

Non ricordo con esattezza come avevo immaginato il mio alloggio, anche se avevo supposto che sarebbe stato simile a tuttte le immagini dei dormitori universitari che avevo visto in alcuni deplian :

Angusto, con moquette e un letto affossato e macchiato. Rimasi sorpreso quando aprii la pesante porta di legno della mia stanza nel Koborne Hall. Era un luogo piacevole, con soffitto a spioventi alto quasi tre metri, il pavimento di parquet leggermente segnato, una scrivania in mogano e uno scaffale che conservava ancora alcuni libri, a cui, decisi, più tardi avrei dato un occhiata.

Lasciai cadere la borsa e sedetti stanco a terra, ad ascoltare i tuoni sommessi e a guardare le nuvole color sabbia che si ricnorrevano sopra alberi ondeggianti.

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Sta a voi scoprore chi sarà il protagonista di questa alternati universe.

Spero vi piaccia, e commentate.

P.s = La mia fonte di ispirazione è un libro uscito qualche anno fà, rileggendolo mi è venuta voglia di scrivere.

Evangeline.

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