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Autore: Jane The Angel    04/07/2007    8 recensioni
Ginny Weasley, da personaggio secondario, si trova improvvisamente la ragazza perfetta... come reagisce il personaggio a questa decisione della grande dea Rowling? Una ficcy scritta di getto, non molto profonda^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The perfect girl

Vi siete mai sentiti… vediamo… come posso spiegarvelo? Diciamo… "inscatolati", si, mi pare il termine più adatto. Si, la mia domanda è: vi siete mai sentiti inscatolati?

Ok, non è una domanda molto chiara, vero? D’accordo, vi spiego ciò che voglio sapere… non voglio che mi diciate se vi siete mai messi dentro una scatola, se l’avete fatto, e i motivi, sono affari vostri… quello che volevo era, in realtà, inserire l’argomento e parlare di me, ma come al solito mi sono incasinata, perciò lasciamo perdere le introduzioni e arriviamo a me senza girarci tanto attorno, tanto che mi frega, è un monologo e non potete interrompermi… tutt’al più potete smettere di leggere… ma se non lo fate e andate avanti, mi farà piacere… ok, mi sto perdendo di nuovo… insomma, io sono Ginny, Ginny Weasley, e mi sento inscatolata. Si, come un prodotto di un supermercato babbano, ok? Come quei prodotti, devo rispettare certe aspettative, chiaro? Avere certe qualità… un gelato dev’essere freddo, una brioches morbida, lo zucchero dolce (ehi, mi sa che devo farmi uno spuntino, ho fatto solo esempi culinari…). Non è una tragedia, dopotutto. Rispettare le caratteristiche di un certo personaggio, intendo. È così per tutti qui. Viviamo ognuno nella nostra sfera di vetro che contiene noi stessi e le nostre caratteristiche, e poco a poco, col proseguire delle nostre vite, queste vengono spruzzate fuori.

Il problema, nel mio caso, è che tutto ciò non è accaduto gradualmente, ma di colpo: ogni mia qualità e schizzata fuori, inondando il mondo in cui viviamo, lasciandomi una sfera troppo piccola, e finendo a colpire in testa e nel cuore quel poveraccio di Harry.

Beh, andiamo con ordine che forse è meglio. Iniziamo a dare la colpa a qualcuno. Alla dea celeste madre di tutti noi, colei che molti babbani chiamano Zia Rowl e che si è diverta a farmi tutto questo. Zia Rowl. Che tenero nome per colei che tiene i fili delle nostre vite in una mano e una forbice nell’altra. Ne ha il diritto, in effetti. "Io ti ho fatto, io ti distruggo", diceva qualcuno, non mi ricordo chi.

Ebbene, dicevo, la cara Rowl ha deciso di farmi nascere. Dopo un lungo travaglio, dalla penna è uscita una ragazzina dai capelli rossi, con una vocetta stridula, troppo piccola per andare a Hogwarts, che camminava per il binario per mano alla mamma. Una presenza, và detto, infinitesimale, ma comunque costante: ricompaio un anno dopo, sotto la forma di "un paio di occhi scuri e luminosi" che scompaiono nel battito di una porta, e la mia presenza da quel momento si fa notare per la mia strana tendenza a lasciar cadere qualsiasi cosa io abbia in mano ogni volta che Harry entra in una stanza. Dopodichè, ho impersonato con grande impegno la parte della damigella in pericolo, partendo dalla mia permanenza obbligata nella camera dei Segreti, prigioniera di un certo Tom Riddle, fino a giungere nel Dipartimento Misteri, quando Bellatrix Lastrange ordinò ai suoi amici Mangiamorte di prendere "la più piccola" che, guarda caso, ero io.

In pratica, ero una ragazza. Fine. E a me andava bene, tanto c’era Hermione a fare la parte della Ragazza, quella con la R maiuscola, che risolveva tutto e diceva sempre la cosa giusta (a parte quando parlava con mio fratello, ma questa è un’altra storia…). Insomma, lei era l’eroina e io la sorella di cui a volte ci si scorda. Voglio dire, partiamo solo dal nome. Lei è Hermione. Non è un nome bellissimo, ma resta impresso, non vi pare? Ebbene, pure io ce l’ho un nome che resta in mente, che ti riempie la bocca: Ginevra. E il mio è pure bello. E allora, visto che così non poteva andare, la cara zia Rowl ha pensato bene di tranciarmi questo nome in Ginny, cosicché per secoli decine di persone hanno vissuto domandandosi se io mi chiamassi Ginevra o Virginia. E così, per un bel pezzo, nessuno conosceva nemmeno il mio nome esatto, cosa gliene fregava del mio carattere? E così, mi sono abituata a quella bella sfera di vetro larga e spaziosa in cui potevo fare più o meno tutto quello che mi pareva, perché tanto nessuno veniva a saperlo.

Nel quinto libro… ops, volevo dire, al mio quarto anno, ho acquistato una certa popolarità e lanciato un paio di fatture Orcovolanti molto ben riuscite (pare siano l’unica cosa che sono in grado di fare…) ma, anche in quel caso, sono rimasta un personaggio abbastanza di sfondo.

L’anno seguente: il disastro. La tragedia. Cioè, per me, intendo. Mi ero accomodata nel mio ruolo che mi pareva ormai chiaro e ben stabilito, e invece mi sono trovata d’improvviso a sprizzare qualità da tutti i pori, lassù, in cima alla grande scala della perfezione. Sono diventata la più corteggiata della scuola (Cho Chang mi fa un baffo!), simpatica, dolce, comprensiva, spiritosa, grintosa, coraggiosa, divertente, brillante e grandiosa giocatrice di Quidditch. E credetemi, se una dev’essere tutto questo contemporaneamente, beh, il divertimento inizia a scarseggiare, e uno deve stringersi in limiti assolutamente minuscoli. D’un tratto sono diventata Super Ginny, e non mi diverte affatto. Chi si divertirebbe, dopotutto, a dire ad un ragazzo che ti sta mollando, peraltro durante un funerale, che lo capisci? Ma insomma, perché non posso mollargli un ceffone e gridargli in faccia di smetterla di comportarsi come un cretino, che tanto la maschera dell’eroe solitario e tormentato non gli dona affatto? No, certo, non posso, io sono la comprensiva Super Ginny, la Ragazza Perfetta, e quindi lo capisco. Anzi, peggio: pare che sia proprio per questo che mi piace!

Ci ho provato a ribellarmi, sapete? Andiamo, l’avrete notato di sicuro! Ho gridato contro mio fratello, offendendolo e sapendo di farlo star male dicendogli che Hermione aveva baciato Krum. Ok, è vero, però potevo evitarmelo, ma l’ho fatto, per cercare di liberarmi delle restrizioni del personaggio. E poi ho trattato male anche Hermione, nonostante avesse tutte le ragioni per sostenere la sua teoria sul Principe del libro di Harry. Ma la zia Rowl è prontamente intervenuta e, agli occhi di Harry, queste due azioni sono passate in secondo piano davanti al mio nuovo carattere spettacolare che lo colpiva sempre più.

Ho tentato l’ultima mossa. Mi sono messa con l’antitesi dell’eroe. Ho cercato Draco Malfoy, e ci siamo messi insieme. Ma la mano malefica di zia Rowl giunge ovunque, e prontamente Draco si è convertito alla ragione, ha rischiato la vita per salvare Harry, tradendo la sua famiglia per amor della giustizia, e per me. Ora Super-Ginny fa pure da guida spirituale ai Mangiamorte.

Maledizione.

Forse, se mi fossi messa con Voldemort, sarei riuscita a fermare la guerra.

Ebbene si, signori. Perfect Girl è qui.

_________Nota di Herm90

è una one shot senza pretese, un po' diversa da quello che scrivo di solito quindi non so cos'è venuto fuori^^... sottolineo che Ginny è un personaggio che mi piace abbastanza, solo che come molti sono rimasta un po' spiazzata dall'improvvisa luce di cui brilla nel sesto libro, e mi è venuto in mente questo, così l'ho scritto, fine della storia^^... l'ultima parte è completamente inventata, perciò NON ci sono assolutamente spoiler sul settimo libro (ovvio, visto che non è ancora uscito, ma meglio mettere le mani avanti^^).

Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno recensito "The Beauty and the beast-è proprio vero che l'amore tutto può ", siete fantastici!!!

bacioni a tutti, spero che qualcuno voglia recensire, positivamente o negativamente che sia!

  
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