17/12/2012
1 recensioniThe Nocturnal Avenger
- Blaine, ti ho preparato la merenda! – annuncia mamma Anderson dalla cucina. Nessuna risposta. – Blaine?Entra in soggiorno. Il piccolo Blaine è seduto sul tappeto, circondato da lego e avvolto nella sua coperta di pile nero, un mantello, il suo fedele mantello. Tiene in mano la sua bambola di Ken, il criminale della situazione, che fa dirigere minacciosamente verso il maiale-salvadanaio, nel ruolo di banca.
- Blaine, che fai? – domanda la madre chinandosi sull’area di gioco del figlio concentratissimo.
- Mamma, il sabato e la domenica sono Nightbird! – risponde prontamente lui afferrando il mantello e indicandolo con lo sguardo per provare le sue ragioni.
- Nightbird, che cosa stai facendo? – asseconda lei, stando al gioco.
- Sto cercano di salvare i soldi della banca. – risponde Blaine costruendo un cerchio di mattoncini di plastica rossi attorno al salvadanaio.
- Credo che Ken possa scavalcare la fortezza. – fa notare la mamma, e il figlio, confuso, prende in considerazione la possibilità.
- E’ una barriera di 60.000 metri. – aggiunge allora il piccolo, voltando i grandi e sorridenti occhi color miele verso la madre.
- E se Ken potesse volare? – domanda allora lei scostando un ricciolo dalla fronte del supereroe.
- Solo Nightbird può volare! – fa Blaine per tutta risposta, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
- Quindi, ora che la banca è salva, che ne pensi di un po’ di latte e biscotti per festeggiare?
Blaine fa spallucce e si alza in piedi.
- Adesso devo volare per l’India, mi aspetta una nuova missione. E Blaine non ha fame.
- Si dice “no grazie” – precisa la madre dandogli un affettuoso colpetto sulla coscia.
- No grazie, Blaine non ha fame.