Our last birthdays
 
Era il mio compleanno, anzi era il nostro compleanno. Ma lui non c’era. Non era con me. Aveva scelto di uscire per sempre dalla mia vita, come se quell'uscita di scienza potesse essere giustificata in qualche modo. Qualunque fottutissimo modo.  Non era una recita, non eravamo ne su un palco, e quella che era al nostra vita non poteva essere paragonata ad una commedia con un finale assolutamente diverso da quello che avevamo sempre immaginato.  Ma lui aveva preso una decisione e io non potevo far altro che accettarla in silenzio.  Sbatto forte il pungo destro sulla porta, e questo provoca un forte rumore, che però non è abbastanza forte da coprire il dolore che provo e che ha lasciato dentro me. Ma come ha fatto a non capire che lo amavo davvero? Tenevo a quel ragazzo più della mia stessa vita, lui era la mia vita. La mia schifosissima vita. Un esistenza di 29 anni in cui avevo provato ogni tipo di droga, in cui avevo assaggiato il sapore amaro delle lacrime mentre me ne stavo rinchiuso in una cella troppo fredda e isolata dal resto del mondo.  Almeno , nonostante tutta quella merda, lui era lì con me. Quando mi avevano rilasciato, dopo tre anni, sapevo di ritrovarlo nella nostra casa. E quante volte eravamo rimasti abbracciati semplicemente a guadar le stelle nella terrazza grande, mentre lo stringevo a me, affondando la mia testa sul suo collo, per assaporare ogni cosa di lui.  Lo amavo, e credo che , nonostante mi abbia detto addio così senza darmi una spiegazione, lo amerò per sempre, perché so di non poter amare nessun altro al mondo.  Credo che questo sarà il mio ultimo compleanno, si perché senza di lui i prossimi anno che verranno non avranno lo stesso sapore, la stessa gioia. Non lo potrò più stringere tra le mie braccia e sentire il suo dolce profumo. Sarà il nostro ultimo compleanno.  Avremmo potuto vivere una vita stupenda, ti amavo come non ho mai amato nessuno. Forse ti sei allontanato da me perché ero troppo impegnato con i Falling in Reverse, ma credimi, io non ho mai smesso di pensarti, nemmeno quando trascorrevo le notti lontano da casa, lontano da tutto ciò che eri tu. Dormivo con un pupazzo, quello che mi avevi regalato sette anni prima, per il nostro primo anniversario, e lo stringevo talmente forte da quasi distruggerlo. Volevo che ci fossi tu al suo posto, e dormivo serenamente sperando di sognarti. Adesso non riesco quasi più a chiudere occhio, non credo che sarà possibile continuare a condurre un’esistenza simile. Credo che partirò, questa sera. Oggi è il nostro compleanno, non so come lo festeggerai, ma so che io non sarò li con te. Me ne andrò per sempre, non mi vedrai mai più. Proprio come te ne sei andato tu da me.  Ma non capisci il male che mi ha provocato? Forse hai dimenticato tutte le giornate trascorse insieme.. tutti i ‘ ti amo ’ pronunciati mentre facevamo l’amore riscaldati dal tepore dal fuoco.. Non credo di averti trattato male.. Se mai dovessimo rincontrarci, spero che succeda il giorno del nostro compleanno.. magari tra qualche anno.. Ma non so se questo possa succede.. Può anche essere che io stasera metta fine alla mia vita.. Ma non voglio darti le colpe, so solo che il mio amore per e è puro e non potrò mai sostituirti a qualcuno.. Mai.
Ho preso una decisione. Questo sarà decisamente il mio, il nostro, ultimo compleanno.
Mentre ti scrivo, tengo in mano un coltello, non è grande ma credo basti per potermi togliere la vita.. Addio Max. Auguri per il tuo ventottesimo compleanno. Ti amo.
 
 
 
 
 
Non sono andato via perché non ti amo più Ronnie, Sono dovuto scappare il più lontano possibile per non ferirti.. Non potevo rimanerti accanto sapendo che la mia vita si spegneva giorno dopo giorno. Non ti ho mai parlato dei miei problemi, eccetto quelli riguardanti l’overdose dell’ultimo anno in cui mi sei stato sempre vicino, giorno e notte a l’ospedale.. La riabilitazione, la mia rottura con Ellen e tutti gli altri casini. Non ti ho mai detto la verità sull’unica vera tragedia che da qualche anno aveva colpito tutto me stesso., il mio corpo e la mia anima. Non potevo più condurre una vita vera capisci? Io ho dei forti dolori in tutto il corpo.. Inizio a perdere i capelli.. Il medico qualche anno fa mi ha diagnosticato una leucemia fulminate e mi disse di avere soltanto tre anni di vita. Dovevo sparire capisci? Non potevo amarti sapendo che non ti avrei avuto più.. Chissà a che pensi in questo momento.. Ti starai domandando come mai ti ho lasciato così senza un motivo plausibile.. Beh ora te lo stò spiegando.. Ti lascerò questa lettera sotto il portone di casa, la nostra bella casa, ma ti prego, non cercarmi.. Non appena ti avrò fatto sapere il motivo del mio allontanamento, me ne andrò e non mi vedrai mai più…  Oggi è il nostro compleanno,  per me è il mio ultimo compleanno… 
Sai ho fatto una scelta, non appena ti avrò portato la lettera, nel momento in cui la starai aprendo per leggerne il contenuto, il scapperò lontano, il più lontano possibile, e lascerò per sempre questo mondo.
 Ho un coltello tra le mani, e credo che lo userò per  dirti addio per sempre. Scusami ancora, ma non posso convivere con questa malattia che mi ha portato via da te..
Il sangue scorre rosso e lento, mentre invade ogni frase, si insinua in ogni lettera e lascia, stranamente, una specie di disegno che assomiglia ad un cuore, forse perché il loro amore è talmente forte da non poter essere distrutto nemmeno con la morte.
Addio Ron, ti amo. Auguri per il tuo ventinovesimo compleanno.
Questo è il nostro ultimo compleanno.