All I Need.

 

-Vado a caccia- La voce di Daryl attira l'attenzione di RIck, intento a guardarsi intorno con attenzione. Lo fa sobbalzare di poco, preso alla sprovvista, lo si può notare da come la sua mano scivola fino alla pistola saldata alla cintura. Giustifica il suo gesto frettoloso con un "Non arrivarmi di spalle, la prossima volta" e si volta a guardare il compagno. 

-Vengo anche io- Aggiunge e, prima che il cacciatore possa replicare, parla di nuovo. -So che preferisci stare da solo, ma se siamo in due abbiamo più possibilità di catturare qualcosa, un coniglio, magari se abbiamo fortuna anche un cervo. Sono stanco di mangiare bacche per cena- La sua voce è decisa, pronta a opporsi a un rifiuto, ma Daryl si limita a fare un gesto con il capo, seguito da una scrollata di spalle. -Come vuoi- Dice con il marcato accento del sud e gli da le spalle, iniziando a camminare verso la foresta. 

Rick rimane a guardare la sua figura per diversi attimi, prima di seguirlo silenziosamente. Si chiede cos'è che lo rende così scontroso, così diverso, così impenetrabile. Con la schiena coperta da un enorme e rovinato poncho, la balestra appesa alla spalla e lo sguardo sicuro rivolto verso l'orizzonte. L'ex vice-sceriffo lo sta osservando da dietro, ma sa, sa della determinatezza del Dixon. Ha imparato a conoscerlo, seppur approssimativamente. Non sa nulla del suo passato, non sa nulla di suo fratello -a parte che era davvero un pericoloso bastardo-, non sa come è arrivato nel gruppo. Poi, d'un tratto, si chiede il perché di tutti quei pensieri legati a Daryl. A Daryl e i suoi occhi blu mare, a Daryl e il suo accento buffo, a Daryl e alla sua insistenza all'isolarsi, a Daryl e al suo sorrisetto che gl'increspa le labbra quelle poche volte che lo vede sorridere, a Daryl e alla voglia di conoscerlo sempre di più, di sedersi su un ceppo di un albero, volendo anche per terra, e chiedergli "Allora, parlami di te". Senza preoccupazioni, senza paura che dal nulla si avvicini un affamato zombie. E per un attimo considera veramente l'idea di poggiare la mano sulla sua spalla e invitarlo a sedersi. 

I suoi pensieri vengono però d'un tratto messi a tacere dalla voce dell'altro. 

-Sei pensieroso, cosa c'è che turba il nostro leader?- Gli chiede, il tono della voce leggermente sarcastico, si ferma e si volta a guardarlo con un sopracciglio inarcato.

Grimes si accorge in quel momento che sul sopracciglio sinistro egli ha una cicatrice. Così, dopo avergli risposto con un "Niente", gli domanda con spontaneità come se l'è procurata.

Daryl lo guarda negli occhi, socchiudendo di poco i propri, come se gli stesse guardando dentro, come se stesse cercando di capire i suoi pensieri. -Te ne importa qualcosa?- Sbotta subito dopo e riprende a camminare. 

Rick rimane senza parole, anche Daryl non ne ha. 

Daryl Dixon ha sempre agito così. Con il padre assente e il più delle volte ubriaco, fu cresciuto da Merle, suo fratello, con il principio della scaltrezza, dell'odio, della violenza. Con il pensiero che nessuno si sarebbe mai preoccupato di lui e che lui non doveva preoccuparsi di nessuno.

Così, fino a quel momento, l'uomo si era costruito uno scudo contro qualsiasi emozione e all'improvviso erano arrivati Carol, Sophia, Rick e gli altri a consumare quello scudo di odio, iniziando a farlo sgretolare lentamente. 

E il giovane Dixon non riesce a capire se tutto ciò gli dia fastidio o, al contrario, stia aspettando qualcuno da chissà quanto tempo. 

-Cosa vuoi dire?- Neanche un battito di ciglio e si ritrova Rick davanti, quasi percepisce il suo respiro sul proprio viso e fa un passo di lato per tenere le distanze. Non risponde, Daryl non ne ha voglia, continua perciò a camminare, ma sente la mano dell'altro poggiarsi sulla sua spalla. -Non pensarlo mai- Dice. -Non pensare mai che al gruppo, che a me non importi di te, okay? Tu sei importante, tra i sopravvissuti, io... io non so cosa farei senza di te- 

A Rick gli è uscito tutto dalle labbra anche fin troppo velocemente, il cacciatore si volta e finalmente lo può guardare negli occhi chiari. -Cosa hai detto?- Domanda con tono confuso, arricciando le labbra in una smorfia interrogativa. Si chiede mentalmente se tutto ciò che ha sentito se l'è sognato.

Grimes non sa sinceramente cosa dire, dalla sua gola esce solo un verso strozzato, insignificante. Poi si schiarisce la voce, si guarda intorno e tossicchia di nuovo. -Ecco, è così- Ed è sincero, sì che lo è. -Dalla morte di Shane, che è avvenuta molto prima che gli finisse quella pallottola in testa, Shane è morto quando nei suoi occhi non vedevo più l'uomo che è sempre stato il mio migliore amico, ma vedevo un cane rabbioso, pazzo, senza regole, senza cuore- Rick tace per un attimo e si gratta la nuca, cercando di trovare le parole adatte per esprimersi con l'amico. -Dalla morte di Shane, dicevo, tu sei stato la persona di cui mi sono fidato di più, assieme a mio figlio. Con Lori è tutto perso, io ho paura che ogni giorno accada qualcosa, che qualcuno decida di andarsene e che questo gruppo diventi sempre più debole, più insignificante e miserabile. Ed è questo quello che saremmo, senza di te. 

Mi capisci? Mi capisci, Daryl? Qui tu hai un posto, hai un significato, hai una famiglia. E io non voglio perderti-. 

Daryl fa per parlare, apre la bocca e prende aria, anche se non sa cosa esattamente dire, viene preceduto però dall'altro, che ormai non riesce a smettere di parlare, di rivelare le sue emozioni che infondo non ha mai tenuto nascoste. 

-Tu sai tanto di me, io non so nulla di te. Io voglio sapere, cos'hai da nascondere dentro te stesso, Daryl? Perché sei così schivo? Di cosa hai paura? Tu puoi fidar- Rick non finisce la frase, che viene interrotto dal più giovane con una piccola risata.

-Io non ho paura di nulla, Rick. Io mi fido solo di te, perché non c'è nessun altro. E del mio passato cambierai idea. Sono solo cose di cui non voglio avere ricordi. 

Io capisco il bisogno che tu hai di me, l'ho capito ed è una sorta di bisogno reciproco- Ride ancora. -Se mi sentisse mio fratello!- Esclama subito dopo, riprendendo a parlare a un Rick che lentamente e mentalmente sta riassemblando tutti i tasselli del puzzle. -Sai, non è una notte come le altre se tu non vieni a sederti accanto a me a parlarmi dei tuoi problemi. Di Lori, di Carl, del bambino che verrà. Mi piace ascoltare i tuoi ricordi mentre me ne sto zitto, e il fuoco che abbiamo acceso è l'unica fonte di luce e calore. Mi piace stare solo con te, non essere giudicato per quello che faccio, come fanno gli altri. Magari per le foreste, è ancora meglio, come ora- Il giovane alza il viso verso il cielo semicoperto dai grandi alberi che perdono le foglie, le quali volteggiano fino a posarsi a terra, senza vita. -Io non ho mai avuto nessuno di cui preoccuparmi e nessuno si è mai preoccupato per me. Ma ora ci sei tu. E tu sei l'unica cosa che ho, in un certo senso. Ho bisogno di te-

Rick non può far altro che sorridere, mentre il compagno gli volta le spalle e riprende a camminare come nulla fosse, sbottando un "Troviamo una dannata lepre, sì o no?".

Lo segue quindi per la foresta, facendosi strada assieme a lui, lo segue e finalmente capisce.

Hanno bisogno l'uno dell'altro, follemente.

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HELLO, IS THERE ANYBODY IN THERE?

E così eccomi qui, nel fandom poco popolato di Walking Dead. 

Cioè, molta gente lo segue, ma poca sa dell'esistenza di questa sezione. 

O poca ha voglia di scriverci su. 

In ogni caso, ci penso io a scrivere qualcosa c: 

Non è nulla di particolare, ma a me piacciono tantissimo Rick e Daryl insieme, sono una coppia bellissima. 

 

Peace, Lemon.