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Autore: Willows    17/12/2012    2 recensioni
Smeraldi contro mogano.
“ Lo so che ti senti in colpa e fidati se potessi ti direi che non ti amo più, che ti ho lasciato andare, che sei sparito dal mio cuore nel momento esatto in cui ti ho visto lasciare l’orfanotrofio senza voltarti indietro, così come sei sparito dalla mia vita”
“ Ma..” disse Zayn, perché un ma c’era sempre.
“ Ma non è così ed è giusto che lo sappia”
Minuti o forse ore di silenzio.
“ Forse è meglio che io me..” non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò le labbra della ragazza sulle proprie, sapeva di violetta e in quel momenti gli venne in mente che da piccola adorava le caramelle a quel gusto, abitudine che col tempo non era cambiata.
“ Clover noi non possiamo…”
“Oh si che possiamo, è la nostra ultima occasione” disse continuando a baciarlo.
Clover e Zayn un passato comune, ma poi la vita li divide.
Un incontro, dopo anni.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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   Cause when you’ve given up
When no matter what you do it’s never good enough
When you never thought that it could ever get this tough,
Thats when you feel my kind of love

 


“ Ehi Zayn, guarda che ti è arrivata una lettera, l’ho messa sul tuo letto” gli disse Liam quella mattina, appena tornato dalla suo solita corsa nel parco.
“Grazie mille, amico” si limitò a rispondere e si precipitò su per le scale, conscio che solo una persona di sua conoscenza, preferiva ancora le lettere alle e-mail e una volta aperta e vista la grafia ne ebbe la conferma.
Clover.
 
Caro Zayn,
Ehielà Malik,
Zayn,
la signorina Lennox è morta, il suo funerale si terrà martedì pomeriggio alle due, di fronte alla chiesa dell’orfanotrofio.
Con amore C.
 
In quel momento le sembrò di vederla, piegata sul tavolo con le lacrime che le scorrevano sul viso, sconvolta per la notizia appena appresa e contemporaneamente incerta sul come comunicarglielo.
Da quanto tempo è che non si vedevano?
Cinque anni più o meno, da quando lui aveva lasciato l’orfanotrofio in cui entrambi erano cresciuti, avevano anche provato a rimanere in contatto, ma poi la fama, la loro diversità o forse più semplicemente la vita li aveva divisi.
Prese una decisione, lui doveva vederla e poi lo doveva anche alla signorina Lennox, con tutto quello che aveva fatto per lui -  e per centinaia di altri bambini come lui- questo era proprio il minimo.
“ Ehi Harry, sai se martedì abbiamo qualche intervista?”
“ Umh, non mi pare, perché?” gli rispose guardandolo dal corridoio.
“Niente è che ho da fare”
“Qualcosa di interessante?” domandò l’amico ammiccando.
“Si diciamo di si…”
 
 
 
Il martedì successivo si diresse, vestito di tutto punto, verso la chiesa in cui si sarebbero svolti i funerali. Era nervoso e agitato, non aveva detto niente ai ragazzi, non perché se ne vergognasse, ma per i semplice fatto che aveva sempre considerato quella parte della sua vita - dall’abbandono dei suoi genitori, all’orfanotrofio- totalmente staccata dai One Direction.
Era una parte di vita solo sua e tale sarebbe rimasta.
Entrò in chiesa silenziosamente e si appoggiò ad una colonna un po’ nascosta, improvvisamente tutta la voglia che aveva di vedere Clover era sparita.
Voleva solo scappare, tornare a casa dai suoi amici e seppellire quella parte della sua vita in un angolo remoto del suo cervello, voleva dimenticare per non ricordare mai più.
Nonostante tutto però rimase, per la signorina Lennox.
Una volta finita la messa, aspettò che tutti furono usciti e si diresse al cimitero, sempre attento che nessuno lo vedesse.
C’erano davvero molte persone, alcuni erano dei bambini dell’orfanotrofio, certo erano cresciuto ma Zayn riuscì comunque a riconoscerne un paio come il non più tanto piccolo Martin Dixon o Emily Chaplin, quella ragazzina un po’ strana che andava sempre in giro con un orsetto di peluche, stretto tra le mani.
Il suo sguardo stava vagando tra la folla, quando incontrò la sua figura: Clover.
Accidenti se era cambiata!
Non era più una ragazzina di quindici anni con le treccine bionde e le guance piene.
Era diventata una donna, i capelli portati in un adorabile caschetto le mettevano in risalto gli zigomi alti, ma gli occhi, erano meno brillanti di quel che si ricordava erano un po’ meno vivi.
Anche in quel momenti fu tentato di scappare, ma anche in quel caso decise di rimanere, distlse lo sguardo e riprese a seguire la funzione funebre.
“Sei venuto” disse una voce alle sue spalle, il moro si girò e:
“Clover” sussurrò senza accorgersene.
“ Non ero sicura che l’avresti fatto, ma ti ho mandato la lettera lo stesso.
Perché era giusto che tu sapessi, no?” disse sorridendogli debolmente e Dio che sorriso aveva quella ragazza!
Il cuore di Zayn, perse un colpo,ma il ragazzo sapeva mascherare bene le sue emozioni e si limitò a dire:
“ Non sarei potuto mai mancare,con tutto quello che ha fatto per noi”
“Si, fra tutte le maestre dell’orfanotrofio era decisamente la più buona e gentile” convenne la ragazza.
“Senti che ne dici di andarci a bere un caffè? È da tanto che non ci vediamo e magari…”
“Certo” rispose Zayn, pentendosene all’istante.
 
“ Un cappuccio “ disse Clover, una volta che il cameriere era arrivato per prendere le ordinazioni.
Mentre Zayn osservava ancora la lista per scegliere cosa ordinare, lei osservava lui.
Era decisamente migliorato dall’ultima volta che l’aveva visto, non che prima fosse brutto, ma il viso aveva perso le tipiche fattezze infantili ed era diventato quello di un uomo.
Un filo di barba gli ricopriva le guance, i capelli erano portati in perfetto stile finto-spettinato e nonostante le occhiaie era bellissimo, come sempre.
“Allora Zayn, come va?” gli domandò sorridendo.
“ Tutto bene, insomma con la band va alla grande, di recente abbiamo anche suonato al Madison Square Garden, quindi non potrebbe andare meglio” le rispose un po’ schivo per poi chiederle:
“ E tu, come stai?”
“ Tutto bene anche io, sai mi sono iscritta all’università. Vado bene, mi piace”
Andarono avanti per l’intero pomeriggio, parlarono di tutto e niente.
Zayn gli raccontò della sua nuova vita e di quanto fosse felice ora, lei gli raccontò di come la sua vita fosse andata avanti dopo ce lui se n’era andato e di come stese bene.
Bugie e sorrise finti come se piovesse.
“ Si è fatto tardi forse…” provò a dire Zayn ma fu interrotto dalle parole di Clover:
“Ti va di venire a casa mi…” domandò, senza sapere perché.
“Si” rispose di getto.
 
 
“Ecco vieni, di qua” disse la ragazza facendogli strada nel suo minuscolo, ma tanto accogliente appartamento.
“ è carino, sa molto di te” disse il ragazzo rilassandosi per la prima volta in tutta la serata.
“Vuoi da bere?  “ gli domando la ragazza dalla cucina.
“Ehm si, prendo quello che c’è” rispose accomodandosi sul divano color blu notte, decisamente Clover.
Aveva sempre adorato quel colore, fin da quando era piccolissima.
Un’ora e svariato bicchieri di vino dopo Clover disse:
“Mi sembra surreale”
“Cosa?” domandò Zayn inarcando le sopracciglia.
“Averti qui” confessò a bassa voce e sorridendo, senza un minimo di vergogna.
“Ti prego, smettila” disse Zayn, quasi con sofferenza
“Di fare cosa?” domandò la ragazza confusa.
“Di essere così gentile” sbottò il ragazzo per poi aggiungere a bassa voce “ è sbagliato”
“No Zayn, non è sbagliato, non lo è neanche un po’ ” rispose sorridendo, di nuovo.
“ Si che lo è, io ti ho abbandonato quando avevi più bisogno di me. Me ne sono andato senza voltarmi indietro, io ho pensato solo a me, tu dovresti odiarmi!”
“Non ti potrei odiare neanche volendo” disse lei sconsolata.
“ Senti Zayn, io capisco, ok? So di non essere abbastanza, comprendo di non essere all’altezza della tua nuova vita
“ Non è questo il punto” provò a protestare il ragazzo.
“ Si che è questo e lo accetto. Questo me lo puoi chiedere, mi puoi chiedere di sparire, di non farmi più sentire, di lasciarti stare, ma non puoi chiedermi di smettere di amarti” concluse la ragazza sussurrando.
Ecco erano finalmente arrivati al nocciolo della questione, ci avevano girato attorno tutto il giorno, sperando che non parlandone il problema sarebbe svanito.
Ma non funziona così, non è ignorandole che si superano le difficoltà, ma affrontandole di petto.
“ Ma non è giusto Clover, dannazione! Tu non puoi amarmi, tu devi, tu…” e qui si bloccò, non stava piangendo, ma sapeva che se avesse continuato a parlare sarebbe successo presto.
La ragazza sospirò sonoramente e si inginocchiò di fianco a lui, accarezzandogli la schiena con una mano per farlo calmare e sollevandogli con l’altra il viso, fino quando il loro occhi non si incontrarono.
Smeraldi contro mogano.
“ Lo so che ti senti in colpa e fidati se potessi ti direi che non ti amo più, che ti ho lasciato andare, che sei sparito dal mio cuore nel momento esatto in cui ti ho visto lasciare l’orfanotrofio senza voltarti indietro, così come sei sparito dalla mia vita”
“ Ma..” disse Zayn, perché un ma c’era sempre.
“ Ma non è così ed è giusto che lo sappia”
Minuti o forse ore di silenzio.
“ Forse è meglio che io me..” non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò le labbra della ragazza sulle proprie, sapeva di violetta e in quel momenti gli venne in mente che da piccola adorava le caramelle a quel gusto, abitudine che col tempo non era cambiata.
“ Clover noi non possiamo…”
“Oh si che possiamo, è la nostra ultima occasione” disse continuando a baciarlo.
Nel giro di qualche minuto i vestiti diventarono del tutto superflui, i respiri si confusero e le anime si mischiano, fino a diventare un tutt’uno.
Dopo aver fatto l’amore rimasero abbracciato e parlarono, questa volta sul serio.
Zayn gli raccontò dei ragazzi e di come, per la prima volta da anni si sentisse parte di una famiglia, la sua famiglia.
Poi toccò a lei parlare.
“ Sai Zayn, io lo so che fra qualche minuto mi addormenterò e quando mi sveglierò, tu non sarai più al mio fianco. Te ne andrai silenzioso come la notte portandoti dietro il tuo senso di colpa ed io lo accetterò sul serio, ma devi promettermi una cosa.”
“ Cosa?”
“ Che se mai dovessi dubitare di te, se mai dovessi sentirti solo al mondo senza nessuno al tuo fianco tu verrai da me. Perché solo allora potrai sentire il mio tipo d’amore”
“Va bene” disse con la voce incrinata.
“ Zayn, nessuno potrà mai amarti quanto ti amo io e non lo dico per presunzione, ma perché non riesco proprio ad immaginare un amore più grande di questo. Una persona non sopportare così tanto amore… Ti amo così tanto Zayn…” sussurrò nel dormiveglia.
“ Ti amo anche io Clover” disse e la ragazza si addormentò con il suono delle sue parole nella testa.
Quando la mattina dopo si svegliò lui era sparito, l’unico ricordo di quella notte d’amore, la più bella della sua vita era un bigliettino:
 
“ Tornerò da te. Con amore Z.”
 
 
 
 


Angolo dell’autrice:
Ok, non so da dove mi sia uscita e so anche che non ha molto senso, ma ho voluto pubblicarla lo stesso, giusto per vedere se piace. Se non dovesse piacere la cancellerò al più presto.
Grazie per aver letto e spero lascerete una recensione. Il testo della canzone all'inizio è preso da My Kind Of Love di Emeli Sandè.
Tallulah&Pheobe

  
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