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Autore: LC83    18/12/2012    3 recensioni
E' la prima volta che mi metto a scrivere qualcosa... però dopo essermi fatta quei 15 mila viaggi su di loro ho deciso di provare a mettere il tutto per iscritto! La mia storia ha come protagonisti Lucia e Orlando... con una guest star... ed è narrata dal punto di vista di Lucia. Detto questo vi lascio alla lettura, se vi va... ;)
N.B. Per il suo contenuto la storia in alcuni punti potrebbe non essere adatta ai minori
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Into the night'
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Ore 22:47
Ufficio del capitano Brancato…
 
Saluto Ghiro dopo l’ultimo briefing della giornata  e gli auguro una buona serata, lo seguo con lo sguardo e lo vedo fare un cenno con la mano ed un sorriso verso il laboratorio… LUI è ancora lì…
Controllo che siano andati via tutti e a passo svelto mi avvio agli spogliatoi…
Il cuore sembra volermi uscire dal petto tanto batte forte e quasi mi tremano le gambe dall’eccitazione… So che lo farò impazzire ed il solo pensiero fa perdere il controllo anche a me… Faccio un respiro profondo…  Mi sistemo il camice… Sono pronta…
Mi avvicino al laboratorio e lo vedo…  è chino sul microscopio, è lì già da diverse ore,  sta cercando di trovare una traccia per capire chi ha ucciso quella ragazza così giovane in quel modo così brutale… la sua sensibilità mi fa sciogliere il cuore e per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare a quanto sono fortunata ad avere un uomo così al mio fianco… per un momento mi lascio sopraffare dal pensiero di quanto LUI sia speciale… sa sempre esattamente ciò di cui ho bisogno… ciò che voglio… ancora prima che io stessa lo capisca… sa darmi tutto se stesso, sempre e senza esitazioni… e voglio farlo anche io così mi ridesto dai miei pensieri e procedo a passo lento verso la porta…

Entro… LUI mi guarda e subito esibisce uno di quei sorrisi carichi di dolcezza che non ho mai visto sulle labbra di nessun altro… gli sorrido di rimando e mi avvicino…
“Sei ancora qui?” gli chiedo comprensiva…
“Sto cercando di trovare qualcosa… tracce, polveri, frammenti… qualunque cosa ci possa aiutare a prendere quel mostro!”
Mi avvicino ancora, mi metto di fianco a lui appoggiata di schiena al tavolo col microscopio in modo da poterlo guardare negli occhi… gli sfioro la mano… un brivido mi percorre la schiena… non posso lasciarmi sopraffare, devo andare fino in fondo…
“Ti do una mano…” gli dico cercando di attirare la sua attenzione… LUI mi guarda, mi sorride ancora e mi accarezza dolcemente il viso…
“Vai pure a casa se vuoi, è tardi… sono andati via tutti e tu sei stanca… non preoccuparti per me, ti raggiungo il prima possibile ”
“Non sono stanca… e poi andare a casa senza di te non mi piace… ” gli dico languidamente accarezzandogli ancora la mano…
LUI mi guarda ancora, questa volta con più attenzione… scorre con lo sguardo il mio corpo… mi fa impazzire quando mi guarda così… ma devo restare concentrata se voglio andare fino in fondo… mi metto tra lui e la scrivania, continuando a guardarlo negli occhi e continuo
“Adesso facciamo una pausa e poi ti aiuto io”… vedo il suo sguardo accendersi, sta iniziando a capire… così porto le mani sul primo bottone del mio camice ed inizio a sbottonarlo lentamente senza mai smettere di guardarlo negli occhi… LUI sposta rapidamente lo sguardo dai miei occhi al mio corpo… leggo lo stupore nei suoi quando si rende conto che sotto al camice ho indossato solo la biancheria… un completino bordeaux scuro che ho comprato per lui, sapevo che gli sarebbe piaciuto…  infatti vedo quello stupore trasformarsi rapidamente in eccitazione… slaccio l’ultimo bottone del camice e lo apro lasciando che LUI si goda la sorpresa che gli ho preparato…
Mi guarda… fa scorrere il suo sguardo sul mio corpo senza tralasciare neanche un millimetro… lo lascio fare… sento ardere ogni punto su cui si posano i suoi occhi... si avvicina, mi mette le mani sui fianchi e mi accarezza dolcemente… tremo…  mi sorride eccitato e felice, la mia sorpresa gli è piaciuta… gli sorrido a mia volta soddisfatta e gli metto le braccia intorno al collo accarezzandoglielo…  mi avvicino sensuale alle sue labbra, sto impazzendo… le voglio… adesso… lui lo capisce, si allontana di qualche millimetro… mi sorride ancora…
“Pensavo fossero vietate le effusioni al Ris, Capitano” mi soffia sensuale sulla labbra… mi sta stuzzicando,  decido di stare al gioco…
“Ecco appunto, io sono il Capitano… questo è il mio laboratorio e tu sei il mio uomo… ” gli dico sensuale accarezzandogli il petto… trema…  lo attiro a me… smette di sorridere e mi guarda intensamente… con quello sguardo che mi fa perdere la testa ogni volta…
Mi bacia, mi stringe, percorre il mio corpo con le sue mani grandi così calde… mi prende dai fianchi e mi spinge di più verso la scrivania… mi prende il viso tra le mani… mi bacia, un bacio lento… mi cinge le labbra con le sue… lentamente fa scorrere le sue mani sul mio collo, sulle spalle… brividi sempre più forti mi scuotono… le sue mani continuano a scendere… con le dita percorre i contorni del reggiseno… mi appoggio alla scrivania con le mani… mi tremano le gambe… sento il suo odore invadermi i sensi mentre con le mani continua a precorrere il mio corpo… si ferma… 
“Tieniti forte, Capitano” mi sussurra nell’orecchio e mi sorride… non faccio in tempo a capire cosa ha detto che mi sento sollevare… gli stringo le braccia attorno al collo e le gambe intorno alla vita… capisco…
“Dove mi sta portando, Tenente?” gli chiedo ridendo… non risponde ma sorride…  mi perdo tra le pieghe di quel sorriso così terribilmente sexy… sono felice… c’è il rischio che qualcuno arrivi e veda l’integerrimo Capitano del Ris mezza nuda a cavalcioni su un suo sottoposto… ci penso per una frazione di secondo… mi stupisco nel rendermi conto che non me ne frega niente… non mi sono mai sentita così amata… non ho mai desiderato tanto un uomo…

Mi perdo in questo pensiero e cerco i suoi occhi… brillano… li amo… così limpidi e sinceri… accessi dalla passione… tocco una porta con la schiena… lui mi guarda senza mai smettere di sorridere…  lo amo… con una mano mi tiene e con l’altra apre la porta… entriamo… con una spinta la richiude …

Siamo nel mio ufficio… rido ancora… mi fa sedere sul tavolo che di solito ospita i nostri briefing…
Con una mano mi prende la nuca con l’altra mi accarezza il seno…
“L’hai comprato per me?” mi chiede riferendosi al completo intimo…
“Ti piace?” chiedo di rimando in un sospiro…
“Da impazzire…” lo dice in un soffio sulle mie labbra, mentre continua ad accarezzarmi… perdo il controllo…
Gli accarezzo le spalle sollevandogli il camice… penso di farglielo scivolare ma poi ci ripenso… è estremamente eccitante con il camice… percorro il suo petto ancora coperto dal maglione con le mie mani… arrivo alla cintura… lo sfioro… sento la sua eccitazione crescere… torno indietro e gli infilo le mani sotto al maglione… lo accarezzo ancora…
Al contatto col suo corpo un brivido incontrollabile mi percorre la schiena e getto la testa indietro…  lui mi prende il collo e mi bacia… mi lecca le labbra… impazzisco… torno al bordo dei suoi jeans, l’afferro e lo attiro a me… perde la testa… inizia a baciarmi il collo, le spalle… scende rapidamente ma con estrema dolcezza sul seno… gli slaccio prima la cintura e poi i jeans…

Mi prende dalla schiena e mi fa scivolare verso il bordo del tavolo in modo che i nostri bacini si tocchino… mi accarezza le gambe, l’interno coscia… con una mano riprendo ad accarezzargli il petto sotto al maglione mentre con l’altra percorro il suo collo, la nuca, le spalle… senza smettere di baciarlo…
 Mi sfila gli slip… si stacca dalla mie labbra, mi sorride e li infila nella tasca del suo camice… devo avere uno sguardo da assatanata perché per un’istante mi guarda in modo strano… poi il suo sorriso si allarga e s’incurva in quella piega da furbetto che mi fa perdere la testa… sta pensando a qualcosa che mi farà impazzire… infatti dopo una frazione di secondo si avvicina a me, con una mano mi spinge leggermente verso il tavolo facendomici quasi stendere mentre con l’altra mi accarezza la coscia… si avvicina ancora… non capisco più niente… lo voglio… mi accontenta… mentre percorre il mio ventre con la lingua soffermandosi sull’ombelico mi allarga le gambe per avvicinarsi e con una mano inizia a giocare con il mio intimo… urlo di piacere incurvando la schiena… mi godo per un po’ le sue attenzioni... continua a toccarmi, con la mano libera mi slaccia il reggiseno ed inizia a leccarmi i seni… il piacere mi offusca la mente… afferro la sua nuca con entrambe le mani e lo attiro di più a me… i suoi capelli sono così morbidi… glieli accarezzo… gli faccio sollevare la testa dal mio corpo, sollevo la schiena e mi rimetto seduta… senza lasciagli la testa lo tiro ancora a me e gli lecco le labbra… lo bacio… il sapore della sua lingua mi inebria… gli accarezzo il viso e gli infilo un dita in bocca… scendo con le mani al suo bacino e gli abbasso i boxer…  lo bacio ancora… lui mi stringe a sé… accarezzo la sua eccitazione… un gemito… avvicino il mio bacino al suo… lo voglio… mi prende…  un urlo di piacere mi sfugge dalle labbra… mi stringe più forte… sento le sue braccia forti cingermi il corpo mentre inizia a muoversi dentro di me… lo stringo a mia volta… gli accarezzo il collo, le spalle… mi muovo contro il suo corpo, strofino i miei seni sul suo petto… lo sento ansimare…  il suo respiro sul collo mi fa impazzire… sta perdendo la testa… mi prende con più forza… gemo…  avvicino le labbra al suo orecchio e mentre glielo lecco ricambio il favore… mi muovo più velocemente mentre lo tiro a me afferrandolo dai glutei… geme… il suo profumo penetra in ogni fibra del mio corpo… scendo con le labbra sul suo collo e lo mordo dolcemente…  mi afferra la nuca e fa lo stesso, accompagnando con la lingua i suoi morsi mentre continuiamo a muoverci sempre più freneticamente…  godo…  gode… lo sento raggiungere l’apice del piacere proprio mentre  ci arrivo anche io… sorrido… lo amo…
“Ti amo” soffio nel suo orecchio senza neanche rendermene conto…
“Anche io Capitano” mi risponde con un sorriso meraviglioso…
 
Ore 23:56
Casa Ghirelli…
“Sei già tornato?” mi chiede Selvaggia sbucando dalla cucina
“Ehm… si, al Ris non c’era più nessuno… Orlando sarà andato a casa” le rispondo sperando che non noti il mio imbarazzo…
Nominare il mio amico, senza volerlo, mi ha fatto riaffiorare alla mente la scena che mi sono trovato davanti entrando al Ris… ero tornato mezzora dopo essere andato via per aiutare Orlando, mi sentivo in colpa a lasciarlo lavorare da solo… ma avrei dovuto immaginare che Lucia sarebbe rimasta con lui o l’avrebbe convinto a tornare a casa… ciò che non avrei mai potuto immaginare era che li avrei trovati entrambi lì… IN QUELLE CONDIZIONI… da lontano sembrava parlassero… si erano vicini… ma entrambi avevano il camice, non avrei mai potuto immaginare che… oddio per fortuna non ho fatto rumore!

Devo avere un’espressione da idiota perché Selvaggia mi guarda come se fossi un alieno sventolandomi un guanto da cucina davanti agli occhi…
“Hai voglia di uno spuntino di mezzanotte?” mi chiede
“Ehm…. no... no, grazie! Non ho molta fame” dico ripensando alla scena vista poco prima… probabilmente stanotte avrò gli incubi… però sono davvero felice per loro… finalmente hanno trovato la serenità… e perso la testa! Lucia, fare una cosa del genere in laboratorio?? Non la riconosco più… però la preferisco ora… e Orlando? Vive perennemente al settimo cielo… se lo merita… è un grande! Domani glielo dico…

“Io vado a letto” dico a Selvaggia dandole un bacio sulla guancia…
“Va bene, faccio il mio spuntino e ti raggiungo” risponde con un occhiolino dandomi un bacio a fior di labbra… la adoro… domani dico anche questo ad Orlando…  gli farà piacere… mi darà una pacca sulla spalla e mi dirà: “L’amore è una gran fortuna amico mio”…  ahahahah… grande Tenente! Ti voglio bene…  buonanotte!
  
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