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Autore: tinebrella    04/07/2007    4 recensioni
Piccola oneshot per celebrare un piccolo cambiamento.
-Allora, sei sicuro di volerlo fare?- Domandò Sakura, con una leggera nota di apprensione nella voce.
Naruto e Sasuke erano già entrati.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Celebration

Celebration [4Luglio2007]

 

Sasuke allungò il braccio e spense la sveglia.

Si alzò dal letto ed aprì le persiane della finestra della sua camera. Niente sole. Niente pioggia. Cielo grigiastro, nuvole innocue.

Si lavò, indossò i vestiti che aveva preparato sulla sedia la sera precedente e dopo una veloce colazione era in strada.

Raggiunse la stazione. Naruto e Sakura lo stavano già aspettando di fronte al binario 4.

Naruto, visibilmente assonnato, lo salutò con un cenno della mano.

-Buongiorno, Sasuke! Sei pronto?- Lo accolse Sakura sorridendo.

-Allora siete venuti sul serio.- Borbottò apaticamente, ignorando il saluto e la domanda che la ragazza gli aveva appena posto.

Li superò e camminò verso il treno, che sarebbe partito di lì a poco. I due lo seguirono, troppo abituati ai suoi modi bruschi per essere infastiditi o dispiaciuti per il suo comportamento.

Il viaggio trascorse velocemente, Naruto e Sakura chiacchieravano tra loro e Sasuke osservava silenzioso il paesaggio che correva e si trasformava fuori dal finestrino.

Un paio di ore dopo erano giunti a destinazione.

Appena usciti dalla stazione Naruto si guardò intorno per orientarsi.

-Di qua.- Disse, indicando la strada alla loro sinistra, -E' un po' in salita, ma ci porterà direttamente in centro.- Affermò con sicurezza.

Prima che Sakura potesse esprimere i suoi dubbi riguardo al senso di orientamento di Naruto, lui e Sasuke erano già sul marciapiede di fronte.

-Ehi, aspettatemi!- Gridò, e corse loro dietro.

Quando arrivarono nella piazza principale di Oto, Naruto svoltò in un vicoletto e dopo pochi passi i tre si trovarono di fronte a una minuscola vetrina, che esibiva delle foto, alcuni piercing e diverse altre cianfrusaglie. L'entrata era sovrastata da una piccola insegna:

La caverna di Orochimaru

-Allora, sei sicuro di volerlo fare?- Domandò Sakura, con una leggera nota di apprensione nella voce.

Naruto e Sasuke erano già entrati.

Sakura alzò gli occhi al cielo e sbuffò per la loro impazienza. Un attimo dopo erano tutti e tre all'interno, che osservavano con curiosità le stampe gigantesche attaccate alle pareti, le quali ritraevano ragazze e ragazzi che esibivano fieramente i loro nuovi tatuaggi.

L'ambiente, fatta eccezione per le fotografie ammicanti dai muri, era abbastanza sobrio: un paio di divanetti nel piccolo atrio con al centro un tavolino basso di vetro e una scrivania con un computer. Una porta scorrevole dava su un'altra stanza, leggermente più grande, in cui si intravedeva un lettino, un enorme specchio e alcune mensole cariche di boccette colorate.

La prima impressione era di un ambiente pulito, igienico e asettico come un ambulatorio, o un laboratorio di analisi.

-Ben arrivati.- Li salutò un uomo che era appena apparso sulla soglia della seconda stanza. Era alto, con l'incarnato molto pallido e dei lunghi capelli neri che gli scendevano ben oltre le spalle. Due orecchini dalla forma curiosa ornavano entrambi i lobi, aveva delle linee viola dagli occhi fino alle narici e le iridi da serpente (probabilmente delle lenti a contatto). Nel complesso aveva un'aria inquietante.

-Salve.- Rispose Sasuke laconicamente.

Orochimaru li accompagnò nella "saletta delle torture" (così l'aveva immediatamente battezzata Sakura nella sua testa) e chiese chi dei tre avesse l'appuntamento.

Sasuke si fece avanti ed estrasse un foglio ripiegato dalla tasca posteriore dei jeans.

Orochimaru lo aprì e fissò il disegno nero che spiccava in altro a destra.

-E' molto semplice. Lo vuoi di questa grandezza?-

-Sì, la stessa dell'immagine sul foglio.-

-Dove?-

-Tra la base del collo e la spalla.-

Orochimaru annuì.

Portò il foglio sulla scrivania, ne calcò i contorni con una penna in modo che risultassero chiari sull'altro lato della pagina e ritornò da loro.

-Bene. Puoi toglierti la maglietta e andare a sederti su quello sgabello.-

Sasuke obbedì.

Il tatuatore occupò la sedia dietro di lui. Pulì la zona con del disinfettante, applicò una crema (forse un blando anestetico) e compì altre operazioni che Sasuke non capì, dal momento che non poteva vederle.

Nel frattempo Naruto e Sakura avevano trovato un altro paio di sedie e si erano accomodati di fronte a loro. Il primo aveva un'espressione tranquilla. La seconda cominciava a dare segni di ansia e preoccupazione.

-Rilassati, Sakura-chan! E' Sasuke a tatuarsi, non tu!-

Sakura sorrise piano, poi tornò a concentrare l'attenzione davanti a sé.

-Ho ricopiato l'immagine sulla tua pelle, guardati allo specchio e dimmi se ti vanno bene il punto e l'immagine.- Gli disse porgendogli un altro piccolo specchio dai contorni blu di gomma spugnosa.

Il ragazzo diede le spalle alla parete riflettente e, aiutandosi con lo specchietto, esaminò i contorni di quello che sarebbe stato il suo tatuaggio. Tre piccole virgole, simili a petali, spiccavano sulla sua pelle chiara alla base del collo.

-Perfetto.-

Tornò a sedersi.

-Allora cominciamo.- Annunciò l'altro.

Si infilò un paio di guanti di plastica. Aprì una busta e ne estrasse un ago mono-uso, che inserì nelllo strumento che aveva precedentemente appoggiato sul lettino accanto a sé. Poi prese dalla mensola la boccetta d'inchiostro nero e ne versò una piccola quantità in una vaschetta minuscola.

-Ti tengo la mano, vuoi?- Si offrì Sakura.

Naruto scoppiò in una fragorosa risata, Orochimaru ghignò e Sasuke la guardò come si guarda un gabbiano che vola su una montagna.

-Bastava un no.- Replicò Sakura a quell'esplosione di ilarità. Ma non sembrava offesa, in fondo sapeva che uno come Sasuke non avrebbe accettato di essere tenuto per mano neanche in punto di morte.

-Puoi tenere la mia, Sakura-chan!!!-

Un secondo dopo Sakura sorrideva soddisfatta e Naruto si accarezzava il collo, su cui erano spuntate cinque macchie rosse allungate, molto simili a delle dita femminili.

La stanza in quel momento si riempì di un ronzio fastidioso, e i due ragazzi si voltarono verso Orochimaru, che, finalmente, aveva iniziato il suo lavoro.

Sasuke era immobile e impassibile, il suo volto non lasciava trasparire alcun segno di dolore. Comunque, conoscendolo, anche se stesse soffrendo non si sarebbe permesso di darlo a vedere.

Trascorsero dieci minuti in completo silenzio. Una virgola era già stata terminata, ne rimanevano altre due.

La porta si aprì e dalla soglia si affacciò una ragazza dai capelli rossi.

-Ah, stai lavorando.- Constatò, con aria scocciata.

-Sì, Tayuya. Avevi bisogno di qualcosa?-

-Beh, volevo dare un'occhiata alle foto e alle riviste per il mio prossimo tatuaggio, ma adesso hai da fare, vedo.- Era seccata, e non si preoccupava di nasconderlo.

-Puoi passare nel pomeriggio.-

-Nel pomeriggio ho da fare.-

"Questa mi dà i nervi. Deve essere una ragazza insopportabile, presuntuosa e irritante." Pensò Sakura squadrandola dalla testa ai piedi.

-Bene. Allora passa quando hai tempo, magari dammi un colpo di telefono prima, così non perdi tempo inutilmente.- Rispose Orochimaru, con la solita voce pacata.

Tayuya se ne andò.

"E anche maleducata!" Aggiunse alla sequela di complimenti mentali.

-Abbiamo quasi fatto, Sasuke.- Annunciò il tatuatore.

-Era ora!- Esclamò Naruto, che non riusciva a stare fermo per cinque minuti, figurarsi per mezz'ora.

Sasuke annuì distrattamente. Sembrava che tutta quella faccenda non riguardasse lui, ma un altro.

Orochimaru definì gli ultimi particolari, poi spruzzò dell'acqua sulla schiena del ragazzo e ripulì delicatamente la zona con una pezzetta. Coprì il disegno con una pellicola trasparente, che assicurò alla pelle con del nastro adesivo.

-Puoi alzarti.-

Sasuke controllò il risultato allo specchio e sorrise.

-Com'è?- Chiese ai due amici, con grande stupore di questi ultimi.

-Bello!- Si affrettarono a rispondere Sakura e Naruto.

Ed effettivamente era venuto proprio bene. Un tatuaggio semplice, sobrio, ma molto elegante, che si adattava perfettamente a Sasuke.

-Soddisfatto?- Domandò Orochimaru alle sue spalle.

-Non c'è male.-

Si spostarono nell'altra stanza. Orochimaru preparò la ricevuta e Sasuke pagò il conto.

-Non devi prenderci il sole e non deve venire a contatto con l'acqua del mare e della piscina. Il resto è scritto qui.- E gli porse un biglietto.

Da un lato c'erano il nome del negozio, la via e il numero di telefono. Dall'altra le indicazioni per il trattamento post-tatuaggio.

Sasuke ringraziò, poi si salutarono.

-Ti ha fatto male?- Si informò Sakura, una volta che furono usciti in strada.

-No, non particolarmente.-

-Quasi quasi ne faccio un altro anch'io!-

-Vuoi dire oltre a quell'orrore che hai intorno all'ombelico?-

-Sakura-chan, non ti piace il mio tatuaggio?-

-...-

-Sasuke, anche tu pensi che sia un orrore?-

-...-

-Ah, ma che mi frega. Deve piacere a me, mica a voi!-

Si incamminarono verso la stazione, dove presero il primo treno per Konoha.

 

* * *

 

Questa oneshot la dedico a Rachele e Ilaria. Perchè loro c'erano e non lo dimenticherò.
Vi voglio bene. Perché io, quelle mani, per un istante, le ho tenute strette. Grazie.

X Kamusa: ed ecco la sorpresona! Delusa? Nella prossima mail ti allego l'immagine del mio personale sigillo maledetto!^^

Alla prossima, Tinebrella (appena tatuata!)

  
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