Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Pallina Di Burro    18/12/2012    1 recensioni
{Murasakibara x Akashi}
Non sempre la fame è un bisogno fisico che parte dallo stomaco.
Soprattutto quando non è il cibo ad essere "mangiato".
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atsushi Murasakibara, Seijuro Akashi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui doveva per forza essere così alto.
Due metri, anzi più.
Un’altezza quasi standard, per chi gioca a basket, ma non in Giappone, non alle scuole superiori.
Non si sentiva, però, inferiore, anzi.
Sapeva di riuscire benissimo a controllarlo, a controllare tutti per creare la sua personale scacchiera di shogi.
Ed una volta iniziata la partita, vinceva sempre.
Eppure, alcune volte era così… Infantile. Tremendamente infantile, e la cosa lo faceva infuriare.
La gelosia morbosa che usava verso di lui, paragonandolo quasi ad un suo snack.
Valeva quanto uno stupido dolce? Per questo affronto dovrebbe tagliargli i capelli, i preziosi capelli che stentava a farsi toccare, sempre che qualcuno riuscisse ad arrivare all’altezza minima per accarezzarli.
Ovviamente, per lui faceva un’eccezione.
Si inginocchiava al suo cospetto, per avere l’onore di essere accarezzato dalle sue mani, piccole rispetto alle sue.
Bhe, si inginocchiava, quando non si trovavano su un letto, il più delle volte.
Il rosso è schizzinoso, lo farebbe raramente in un posto diverso, magari anche pullulante di germi, a differenza dell’altro.
Chissà perché, si era ritrovato a pensare queste cose, irritandosi persino con sé stesso, mentre osservava il volto dell’altro, addormentato vicino al proprio.

“Bambino troppo cresciuto.”

Sussurrò tanto all’altro quanto verso sé stesso.
Doveva ammetterlo, si arrabbiava per un nonnulla e diventava violento, molte volte, e quanto gli costava confessarsi, anche solo con il pensiero…
Lui, invece, era più alto, ma dentro restava sempre un infante goloso di cibo spazzatura.
Non approvava che mangiasse quella robaccia, non faceva bene al fisico.

-Akachin…
Ho fame.-


Bisbigliò ancora assonnato l’altro, stringendo le enormi, lunghe, braccia intorno al corpo dell’altro, che a confronto sembrava terribilmente esile.
Non era sicuro che il suo Akachin mangiasse abbastanza, per i propri standard, almeno.
Bhe, non che in quel momento avesse proprio quella fame.
E l’altro doveva averlo capito, nonostante non fossero passate nemmeno dodici ore dall’ultimo pasto, era di nuovo affamato, come sempre.
-Lo sai, non sono uno dei tuoi snack.
Se ti prostrassi di fronte a me, però…-

Disse sogghignando, mentre a dispetto di tutto si lasciava stringere.
Erano opposti, per molti versi, forse era proprio per questo che era l’ex compagno a cui era più legato, e continuassero a vedersi anche dopo il diploma.

-Si, forse non sei un dolce…-

Omise accuratamente, molto stranamente per uno distratto come lui, l’aggettivo possessivo.
Non era uno snack /forse/, ma senza dubbio, almeno era suo.
   
 
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