Taemin, non mi lasciare.
 
 
Jo, lo so che non è colpa tua se il tuo corpo è destinato ad appartenere a un altra persona oltre che a me.

Non è colpa tua se le fiamme del tuo amore sono   costrette a bruciare e a svanire per mano di un altro, crudele uomo.

Non è colpa tua se attiri le voglie degli uomini più malvagi e dissoluti.
 


E' colpa mia. Quel giorno non ho avuto il coraggio di dirti quanto fossi importante per me, quanto ogni tuo respiro facesse tremare e vibrare ogni atomo del mio essere.
Non ho avuto il coraggio di carezzarti e sfiorarti, di piegare la tua testa dolcemente per poter finalmente assaggiare il vero te...
 
 
Quando lo vidi avanzare verso di me, con quegli occhi fissi su di me, decisi, capii che era finita.
 
Non vi sarebbero rimasti che pezzi.
E quegli occhi, quegli occhi indimenticabili, residuo di me.
 
 
 
Non sapevo cosa stavo facendo quando decisi di entrare alla corte del re di Versailles. Sapevo solo che la corte accoglieva uomini di tutto il mondo, di qualunque aspetto, qualunque colore, nazionalità o nascita.

Bastava che essi fossero belli, nobili d'animo, e "spregiudicati", ovvero noncuranti della propria eleganza e del proprio carisma. Io non mi ritenevo naturalmente all'altezza di tutto questo, ma quando scelsi di partire per Versailles, intendevo dare una svolta alla mia vita, ed ero disposto a trasformarmi, a cambiarmi in qualcosa di diverso da quello che ero stato fino a quel momento.Non solo, lo volevo. Da morire.

Provavo una misteriosa attrazione per quel luogo, dimora del re e di innumerevoli personalità importanti.

Lusso, il lusso era accecante.
Poltroncine di raso rosse e mobili pregiati intagliati nel legno più prezioso, soffitti dipinti con meravigliosi sfondati e straordinari trompe-l'oeil e il frizzante capriccio dell'architettura baroccheggiante dava a chiunque passasse per quei corridoi, quelle ricche stanze, quelle sale da ballo,quei deliziosi boudoir,  un capogiro.
In più, in ogni stanza vi erano statue reali o fittizie, ghirigori e tende particolarmente sfarzose del materiale più pregiato in circolazione.
 
 
 
Pov taemin
 
Per favore, non tradirmi…
Non ridurre in pezzi questo mio cuore già sventrato da mille  e mille fuochi.
Non è luogo d’amore questo, non di libertà.
Solo tu rimani puro, e dolce come un angelo. In questo mondo corrotto e dissoluto qual è la Corte, vi sei tu a  reggere il peso di mille anime depravate.
Io ne sono stato vinto.
Mi hanno costretto a vivere incatenato alla mano del re come un animale, come uno dei suoi tanti giocattoli.
E poi sei arrivato tu.
Ricordo ancora quel giorno.
Eri vestito secondo l’uso del tuo paese, hai messo piede nella corte e sei diventato una delle tante bambole del re, un soprammobile, un bellissimo soprammobile, il cui unico scopo è quello di deliziare l’occhio del visitatore.
Eri incantevole, quel giorno, il viso accaldato per il viaggio stancante,che metteva in risalto i tuoi occhi scuri, e quei capelli lunghi che ti incorniciavano il viso. Te li tagliarono. Ti cambiarono. Ciò che eri tu, non era più. Scommetto che persino tu stesso, quando ti portarono lo specchio, sei rabbrividito.
E forse anche tu provasti quello che provai io molto tempo prima, una sensazione sgradevole,che ti aggredisce e che non ti fa respirare, che ti fa morire e poi rinascere nello stesso momento. La sensazione  di essere appena stato cancellato.