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Autore: biebercut    18/12/2012    0 recensioni
"stavo valutando questa cosa da tempo, e... credo che sia la cosa migliore per entrambi.."
"cosa?! no...no.. non posso farlo, nonostante non ti perdonerò mai per quello che hai fatto io ti amo, non posso farlo.."
"fallo.."
Genere: Horror, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I primi raggi di sole si inoltravano attraverso le finestre sbarrate del rudere in cui rimbombavano i nostri respiri,intuivo la sua paura,la sua voglia di scappare, ma anche la sua voglia di prendere il mio viso tra le
mani e magari sfiorare le mie labbra per un'ultima volta ancora. 
"Dì qualcosa, ti prego" implorai poggiando il palmo freddo della mia mano sul mio ventre inerme,data l'assenza di ossigeno nei miei polmoni per la paura che sarebbe scappato, vedendo quello che ho fatto,
tutto quello da cui siamo circondati, corpi inermi, dai visi privi di emozioni, privi di colore, privi di.. vita.
e di chi era la colpa? era la mia, solo colpa mia, colpa del mio malessere,di quell'essenza che si accampa dentro di me fin dalla mia nascita, che mi costringe ad odiarmi,e ad odiare il mondo intero, come un demone disadattato.
"Cosa dovrei dire, hai..hai ucciso mio padre, mi spieghi cosa cazzo dovrei dire?" Non osava rivolgermi uno sguardo, non osava guardarmi con quegli occhi verdi e intensi, con cui mi guardava fino a poco prima della mia confessione.
Il suo tono di voce era alto, abbastanza alto da far vibrare le piccole quattro deboli mura
che stavano per crollarmi addosso come un fulmine a ciel sereno.
"So che non mi perdonerai mai per questo e.."
"Che intutito" Leggevo la rabbia nei suoi occhi come una grossa insegna, nonostante il suo sguardo fosse puntato altrove.
"Sai non..non avrei mai immaginato che tu potessi farmi una cosa del genere, pensavo.. pensavo tu mi amassi,pensavo fossi una persona buona e.. lasciamo perdere.." concluse lasciando il monologo in sospeso.
Dopo interminabili minuti di silenzio e sguardi angosciati, tormentati dalle lacrime amare, decisi di intervenire, mi alzai e mi diressi verso un tavolo posto alle sue spalle, presi una calibro 9, l'arma della mia distruzione, mi avvicinai al suo viso, i suoi occhi si sollevarono, per la prima volta, in un lasso di tempo che pareva infinito, in direzione dei miei, riposi l'arma tra le sue mani fredde, posizionai il suo indice sul grilletto, mi allontanai di qualche centimetro, portando il suo braccio in direzione del mio petto.
Il suo sguardo divenne incerto e confuso.
"Stavo valutando questa cosa da tempo, e... credo che sia la cosa migliore per entrambi.." sospirai torturandomi i polsi marchiati dal disprezzo.
"Cosa?! no.. no.. non posso farlo, nonostante non ti perdonerò mai per quello che hai fatto io..ti amo..non posso farlo.." si avvicinò a me con lo sguardo allarmato, sorrisi immergendo le mie dita tra i suoi ricci castani, poi, ripresi il suo braccio e lo puntai ancora una volta verso il mio petto.
"Fallo.." lo incoraggiai.

Restando qui, avrei creato solo problemi, portato solo disastri, credo che andarmene sarebbe stata la cosa migliore per me e per lui.
"non posso, cosa farò io, una volta che te ne sarai andata? non amerei mai nessuno come ho amato te" le sue urla rendevano le cose sempre più difficili.
"perché non capisci cazzo?! sono un mostro, un essere orrendo, semino disperazione ovunque vada, c'è un essere in me che ha voglia di distruzione, e con me non saresti al sicuro, per favore, premi quel fottutissimo grilletto!" urlai con tutto il fiato che avevo in gola, per poi osservare, col fiatone, la sua mano tremante che mantiene l'arma da fuoco diretta verso di me.
"no, non voglio perdere quello che mi resta di più caro, basta! non dire stronzate, tu devi vivere la vita, insieme a me,
staremo insieme, te lo giuro, non ti rinfaccerò il passato, tutto questo.." Urlava disperato prendendo il mio viso tra le mani.
"Questo non è il passato, Harry, questo è il mio presente, un presente che non se ne andrà, ti prego, se non vuoi farlo per te stesso, fallo per me, per il "noi" che avevamo sempre voluto, ti prego" Le lacrime amare mi sfiorarono le labbra, sbattei le palpebre per un moderato lasso di tempo per poi riaprire gli occhi, a quel gesto si fiondò sulle mie labbra permettendomi di toccare il cielo con un dito un'ultima volta.
"Prometti che..che mi guarderai? E che sarà come se tu fossi ancora qui?" La sua voce roca e profonda tremava, scosso da tremiti continui, le lacrime rendevano i suoi occhi rossi e gonfi, ma pur sempre pieni di emozioni.
Decisi di avvicinarmi a lui e accarezzargli il viso con la mano sinistra, sorridendo.
"Sarò sempre qui" Indicai il suo cuore, quando una sua lacrima sfiorò la mia pelle fredda, gli regalai un soave bacio sulle labbra, poi feci due passi indietro.
"Coraggio, fallo"
"Ti amo, Aaliyah,ti amo" Voltò lo sguardo da un'altra parte.
Sentii un grande sparo, il petto doleva, come se qualcuno lo avesse trafitto con milioni di spade, la vista peggiorava, chiazze nere invadevano le mie iridi, fui capace di porgere un ultimo sguardo al suo volto, inerme, privo di espressione, scioccato e frustrato.
Le mie ginocchia, esauste, si lasciarono cadere, il resto fu buio.
BUIO TOTALE. 
  
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