Con in
mano il suo orologio da tasca, correva, correva, correva tra gli alberi. Era in
ritardo, era in ritado, doveva fare in fretta!
Correva e saltava, correva e saltava, cercava di fare il più presto possibile.
Gli alberi presto si tramutarono in una verde pianura, ora poteva correre
meglio di prima.
Guardò di nuovo l'orologio.
E' tardissimo!, esclamò ad alta voce.
Alice se ne stava come sempre sotto un albero a leggere il suo libro.
Che noia, che noia, che noia! Pensava.
Non mi piace leggere, non mi piace stare sotto questo albero.
Non mi piace niente di quello che mi fanno fare!
Vogli andarmene da qui!, esclamò ad alta voce.
Il Bianconiglio le passò a qualche metro di distanza e rubò la sua attenzione.
Alice, all'improvviso, aveva trovato qualcosa da fare.
Ogni volta che vedeva il Bianconiglio iniziava sempre a corrergli dietro.
Perchè era sempre in ritardo?
Perchè non la aspettava mai?
Memore dell'ultima avventura, ogni volta che lui si infilava in un buco
sottoterra
lei si fermava e lo lasciava andare.
Mica ci voleva tornare in quel posto schifoso, ad incontrare quella grassona
della Regina di Cuori!
Il Bianconiglio le sfuggiva sempre per un pelo!
Ma questa volta l'avrebbe raggiunto, se lo sentiva!
Il Bianconiglio, alla vista di Alice, prese a zampettare più di prima.
Se si fermava, lei lo avrebbe tempestato di domande.
Maledetta curiosità!
E lui sarebbe arrivato in ritardo per l'appuntamento più importante della sua
vita.
Maledetta Alice!
'Bianconiglio! Bianconiglio fermati!', gli gridava contro Alice.
'Giammai!', rispondeva lui.
Aumentò ancora di un po' la sua velocità.
Oramai stava per liberarsi di lei.
Tagliò il traguardo dell'arrivo e saltò....
Alice perse il suo amato Bianconiglio di vista, ma continuava a correre.
Sicuramente ha scavalcato quella collinetta di fronte a me, pensava.
'Sto per raggiungerti!', disse.
Arrivò alla cima del rialzo e...
'AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH' splack...
'Ce l'ho fatta! Sono arrivato puntuale per la morte di Alice!' esclamò il
Bianconiglio
appeso ad un rametto sporgente dalla parete di roccia alle sue spalle.
Con facilità tornò sul bordo del burrone che ad Alice era sembrata solo una
collinetta.
Guardò il corpo esanime della sua acerrima nemica, schiantato a terra.
'Muori bastarda!', gli gridò.
Così si consumò la terribile vendetta del Bianconiglio.
Si sistemò il suo doppiopetto,
si pettinò con la zampina,
guardò l'orologio da tasca e
prese a zampettare come un coniglio normale