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Troppo grande…
… Una gabbia che sapeva di libertà.
Non aveva mai amato quella casa, troppo grande.
Ma ci aveva vissuto per anni interminabili.
Anni ricolmi di silenzi e con occhiate ricolme di disprezzo.
Perché debole, timida.
Inadatta.
E così abbassava la testa e tratteneva le lacrime.
Non piangeva mai di fronte a suo padre.
Anche quando i lividi da sopportare diventavano troppi.
Quando avrebbe solo voluto smettere si respirare, sicura che almeno così gli sarebbe stata utile.
Che avrebbe allietato i cuori delle persone che amava.
Ma davanti a quella lama così pulita e candida non era mai riuscita ad andare fino in fondo.
Debole, debole Hinata.
Ma adesso Hinata è cambiata.
Adesso che è intrappolata da catene invisibili alza la testa.
E sorride, la piccola dolce Hinata, perché sa…
Sa quanto dolce sia la vedetta, quanto sublime sia l’odio.
Altra storia di cui è meglio lasciar perdere il titolo a priori...
Prima di sei Drabble collegate fra loro e incentrate sul personaggio di Hinata.
Poche parole: attenzione ai dettagli, nessuna espressione verrà lasciata al caso.
Scritta verso la fine di Marzo 2007, esattamente non ricordo.