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Autore: ohgiuls    19/12/2012    6 recensioni
« Viene Lux a colazione? » chiede Harry improvvisamente radioso. «No, love » Louis si volta appena dal fornello sul quale sta cuocendo sia delle uova sia la parte restante dei pancake che sono in tavola.
« E allora questo che significa? » Styles indica tutta la roba da bebè presente di fronte a lui.
« E' per il nostro bambino, anzi .. bambina. Ho deciso che sarà femmina. E la chiamerò Amanda ».
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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« Harry, voglio un figlio » mugola Louis contro al cuscino e « ho deciso » aggiunge in tono risoluto, mentre il riccio, essendo sdraiato quasi sopra di lui, gli riempie la linea della spina dorsale di baci umidi e caldi.
Non fa caso a ciò che il maggiore gli dice, essendo troppo occupato a far scorrere i polpastrelli sulla pelle nuda e biancastra della schiena, lasciata scoperta dalle lenzuola nelle quali hanno fatto l'amore poco prima.
Harry è sempre stato l'essere più silenzioso ( dopo Zayn che dirà si e no una parola a settimana ) che Louis abbia mai conosciuto, quindi ci mette una vita prima di rispondere con il suo « Scusa, dicevi? » dato che ha dovuto prima finire di lasciarsi distrarre dalla pelle morbida del suo compagno.
Lo sente trattenere il respiro e sposta il braccio dalla sua vita giusto un attimo prima che gli dia le spalle col suo fare da diva.
« Ho detto » rimarca in modo stizzito « Harry, voglio un figlio. Ho deciso. »
E Harry si lascia sfuggire una risatina non reputandolo serio, ma pensando anzi che si tratti di una delle sue solite stronzate post-orgasmo alle quali ormai è avvezzo; come quella volta alle tre di notte quando aveva voluto cucinare tacos per tutti, andando a chiamare ancora in mutande e pantofole Zayn, Liam e Niall -l'unico del gruppo contento dell'invito-.
O ancora quella volta in cui aveva deciso di fare un picnic dentro a Regent's Park il 20 di Febbraio, con la neve alta almeno dieci centimetri.
Stavolta Louis si alza, palesemente offeso, e infilando un paio di slip rosa sbiadito -conseguenza di una lavatrice uscita male qualche giorno prima- se ne va al piano di sotto, iniziando a tramestare in cucina.
Quando Harry si sveglia il mattino dopo, Louis non è più al suo fianco e forse non c'è neanche mai stato dopo l'uscita di scena degna di Oscar della notte precedente.
Perciò si veste con tutta la calma possibile, indossando solamente un paio di pantaloni grigi di una tuta ormai dismessa e un paio di calzini per tenere i piedi al caldo, e scendendo le scale viene investito da un odore dolce.
Solo quando si siede al tavolo della cucina si accorge che dall'altra parte di esso non c'è una sedia ma un seggiolone per bambini rosa e bianco, sul quale stanno un ciuccio anch'esso rosa e un biberon pieno di latte.
« Viene Lux a colazione? » chiede Harry improvvisamente radioso.
«No, love » Louis si volta appena dal fornello sul quale sta cuocendo sia delle uova sia la parte restante dei pancake che sono in tavola.
« E allora questo che significa? » Styles indica tutta la roba da bebé presente di fronte a lui.
« E' per il nostro bambino, anzi .. bambina. Ho deciso che sarà femmina. E la chiamerò Amanda ».


 

« E così siamo diventati papà » cinguetta Louis, annunciando con fare orgoglioso 'la buona novella' al resto del gruppo.
Liam, che stava mangiando una nocciolina, diventa paonazzo e per poco non soffoca.
Zayn lo aiuta ammutolito, mentre Niall continua a mangiare con tranquillità un pacchetto di patatine al formaggio, come se non esistessero nè un oggi nè un domani.
« Scusa?! » sbotta Liam finalmente sano e salvo, portandosi una mano sul cuore.
Louis sbuffa e rimane in silenzio, non intendendo ripetere. Insomma, gli sembra di essere stato già abbastanza chiaro, no?
« Come puoi ehmm .. essere diventato padre da un giorno all'altro? Con Harry come .. partner, voglio dire » continua visibilmente accigliato.
Quindi il maggiore si volta verso il corridoio apparentemente vuoto che dà sul salotto, immaginandosi una domanda del genere da uno come Liam, e urla un « Love, adesso puoi entrare »
E quindi Harry si materializza nella stanza spingendo una carrozzina per neonati di uno stucchevole rosa confetto.
« Oh God » sospira la palla al piede che è Payne, tappandosi gli occhi con entrambe le mani.
Harry si ferma nel mezzo del salotto di fianco a Louis, che lo stringe a sé in un tenero abbraccio.
Il primo ad alzarsi è Zayn, seguito a ruota da Niall e da un Liam un po' titubante.
Si affacciano sulla carrozzina tutti e tre nello stesso momento, provando un enorme senso di sollievo quando all'interno di essa non vedono un bambino in carne ed ossa ma un palloncino rosa pieno d'acqua sul quale -molto probabilmente per mano del riccio- sono stati disegnati occhi, naso e bocca.
Harry sorride divertito, anche se non molto convinto, e più il suo sorriso si allarga più le sue guance si incavano fino a formare le sue solite, tenere fossette che piacciono a Louis, tanto da incaricare i nuovi zii di fare da babysitter alla loro bambina e trascinare il più piccolo fuori dal salotto, verso la camera da letto.


 

« Louis » bisbiglia Harry nel buio della loro stanza, aderendo con il corpo contro alla sua schiena e dandogli dei piccoli bacetti sul collo scoperto. Il ragazzo non dà alcun segno di risposta, perciò Harry continua ad 'importunarlo' dolcemente. « Lou? Sei sveglio? » altri bacetti, stavolta sul lobo sinistro.
Un mugugno indistinto gli fa capire che no, Tommo non è sveglio.
« Dai, Lou, ho voglia di fare l'amore con te » gli mordicchia la carne tenera e cartilaginosa.
« Harreh.. » Louis fa uscire il suo nome in un sospiro e articolando non troppo bene le parole prosegue « ..no possia..»
« Ma perché? » si lamenta quindi il riccio, in palese agonia.
« Ci potrebbe sentire.. » detto questo il maggiore indica stancamente il walky talky acceso sul suo comodino, di quelli da posizionare nelle stanze dei bambini per controllarne il pianto.
Harry caccia un ringhio e « farò piano » finisce, senza neanche crederci troppo.
Louis per tutta risposta caccia una risatina, coprendosi fin sul mento con le lenzuola, e si addormenta con la stessa rapidità con la quale si é svegliato.



Sono tre settimane che Harry non tocca Louis se non per un qualche abbraccio fugace quando, come due matti, escono per una passeggiata in Hyde Park con Amanda.  
Oppure quando vanno a fare la spesa nel supermercato del quartiere, infilandola nella carrozzina e finendo per adescare tutte le vecchiette delle corsie, che finiscono a guardare prima nella carrozza e poi, con aria delusa e -Harry ci giurerebbe- sconvolta, i due genitori come se fossero pazzi.

Non si possono baciare in presenza della piccola, tantomeno fare sesso.
Sente i nervi costantemente tesi, la voglia di fottersi Louis in ogni posto in cui si trovano sempre più impellente e, se non fosse un partner fedele, probabilmente ci avrebbe già provato anche con Zayn.
Esce con Liam il più possibile, perché quando si trova insieme a quella palla al piede pensa a tutto tranne che ai muscoli di Louis che si contraggono sotto di lui.
Eppure non basta.
Ecco perché quando torna a casa dopo una corsa nel parco insieme a Liam, tutto sudato e sconvolto, si fionda in cucina a cercare il suo ragazzo e stavolta ha deciso che non ci saranno love, honey o palloncini che tengano. Si fotterà Louis come non ha mai fatto prima d'ora, non starà attento a fare piano, tantomeno a rimanere in silenzio il più possibile come doveva fare nelle prime notti in cui c'era Amanda.
Lo trova seduto sul divano, intento a giocare alla playstation insieme a Niall, che intanto sgranocchia dei popcorn senza neanche distogliere lo sguardo dal televisore al plasma.
Ed è proprio davanti ad esso che si piazza, a braccia conserte e con uno sguardo di fuoco diretto solamente verso il maggiore.
« Tomlinson, io e te dobbiamo parlare » non sa come ci sia riuscito, ma la sua voce per una volta non ha fatto neanche la minima increspatura.
« Mhmh » risponde quello, con la bocca piena di popcorn e il joystick ancora in mano.
« Dov'è Amanda? » chiede il riccio sospettoso, dato che in mezzo a quei due non c'è alcun palloncino come durante le ultime tre settimane.
« Chi?! » chiede quindi il bruno, non capendo bene a chi si riferisca quel matto di Styles.
Non si ricorda che Amanda, sua figlia, l'ha lanciata contro Niall per fargli uno scherzo quando quest'ultimo è venuto a trovarlo nel pomeriggio, bagnandolo dalla testa ai piedi.
Non si ricorda neanche del fatto che i resti della gomma rosa siano ancora sparsi per la veranda che dà sul giardino posteriore, come non si è ricordato di spazzarli via prima dell'arrivo di Harry.
Si limita a sfarfallare le ciglia e, mosso da chissà quale torbido desiderio interiore, scaraventa la ciotola dei popcorn su Niall, mettendo in pausa e andando a prendersi Harry per la maglietta, trascinandoselo dietro verso la prima stanza libera che trova.
« Dobbiamo parlare, Styles » spiega, sbattendolo contro al tavolo della cucina, con un sorriso malizioso stampato in faccia.
Eccolo, il momento che Harry sta aspettando da tre settimane. 'Finalmente' si lascia sfuggire, sbottonandosi i jeans con impazienza.
« Ho comprato un cane » azzarda Louis con sguardo innocente, chiamando il cucciolo che gli ha portato Zayn non appena Harry è uscito di casa.
« Però dovrà dormire per qualche giorno nel letto con noi, perché non è abituato a stare da solo la notte » e Harry si lascia cadere sulla sedia che teneva già pronta per altri scopi, sbuffando, mentre il cucciolo di Labrador gli inizia a leccare un polpaccio.
Tutto sommato era meglio avere una figlia.

 

 

 

Saaaalve-devotrovareunsalutofaigoh.
Ennesima Larry Stylinson fluff e aggiungerei demenziale, oltre che a non-sense.

Non mi sconfinfera molto, ma ci sono rimasta a lavorare parecchio, perciò provo a postarla, anche se lo faccio a mezzanotte quando efp è peggio di una strada western con tanto di balla di fieno che rotola.
Adoro le foto che escono di 'sti due insieme a Lux so..perché non avere un loro figlio? *C*
ahahahahahah fa molto compito scolastico americano nei film c:

 

  
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