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Autore: KuroiHana    19/12/2012    3 recensioni
Una Shinigami.
Un umano.
Una serie di lettere. Un racconto. Dei ricordi.
Rukia ricorderà, tramite una serie di lettere, la sua storia con Ichigo, mentre aspetta la sua esecuzione.
Troverà mai, Ichigo, queste lettere?
-Ambientata durante la prima saga-
Caricata per Rosalie♥
-Pairing: IchiRuki-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inoue Orihime, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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PAGE02_Memories in the dark.
 
 
Le mie mani tremavano.
 
Tremavano, mentre la penna colorava, come un pennello intriso delle più belle sfumature del mio amore, ricordi indelebili.
 
 
Chiusi gli occhi.
 
E mi lasciai semplicemente andare.
 
 
 
 
 
 
 
Come conobbi Ichigo?
Semplice: Poteva vedermi.
Un umano. 
Tsk, sembrano cose da barzelletta.
Eppure era così.
Lui mi vedeva, lui mi guardava.
 
 
 
 
Ed io guardavo lui.
Sbalordita.
 
 
 
Sentii subito qualcosa di troppo strano.
 
Ichigo, tu eri strano.
 
 
 
 
E i giorni passavano...
I giorni passavano.
 
 
 
 
 
~
 
 
 
 
 
 
 
 
"Yo, Rukia!" Ichigo, come ogni mattina, stava bussando all'armadio..
 
"Yo, Rukia, faremo tardi!" Ichigo cominciò a sorseggiare il caffè dalla tazza di Rukia.
 
"Un attimo stolto, ho quasi finito!" Disse Rukia, ovviamente fastidiata.
 
Ichigo si morse il labbro e distolse lo sguardo dall'anta dell'armadio.
 
"Ok cretina, ti lascio la colazione sul pavimento... P..puoi anche vestirti fuori dall'armadio, me ne vado io." 
 
"Non ce n'è bisogno stolto, ho già fatto!" Disse Rukia, aprendo l'anta e prendendo la colazione dalle mani di Ichigo. "Grazie"
 
Ichigo le diede le spalle "Quindi... oggi andiamo insieme a scuola?"
 
Rukia lo guardò e sorrise "Così sembra"
 
 
....
 
 
Karakura, 22:40.
 
Ichigo e Rukia tornavano, velocemente, indietro da un combattimento.
Menos sempre più forti, sempre più probabilità di essere sconfitti, da un momento all'altro.
 
Ichigo correva, testa alta.
Rukia, se ne stava fra le sue braccia: Aveva le mani intorno alla spalla, sporche di sangue.
Tuttavia, non si lamentava, ma controllava il dolore.
 
 
Ichigo correva, come se non dovesse fare altro, come se, oltre il correre, non avesse scopi nella vita.
 
 
 
~E io, incantata, guardavo lui e non provavo più dolore~
 
 
Di tetto in tetto, alla fine arrivarono su quello di casa Kurosaki:  Ichigo scese verso la finestra,la poggiò gentilmente sul letto, rientrò velocemente nel suo corpo e corse ad andare a prendere il necessario per medicarla, nel piano di sotto.
 
 
 
 
Era sicuro che, se qualcosa fosse andato storto, avrebbe detto ogni cosa al padre.
Ogni minima cosa, anche tutto quello che Rukia non sapeva.
 
 
 
 
 
"Che strano.." pensò Rukia.
Era strano.
Ora si trovava fra i sogni, le notti insonni, i pensieri e i tormenti di Ichigo.
Poteva ancora sentire il suo odore fra le coperte di lino, ora, gentilmente, quasi candidamente, coperte di sangue scarlatto.
 
Quasi quasi, era felice di essere stata ferita.
 
Perché Ichigo l'aveva tenuta stretta, come mai aveva fatto.
 
 
Strinse i denti per il dolore e si portò una mano alla spalla sinistra: il sangue sgorgava e le sue candide mani si sporcavano di rosso, ancora di più...
 
 
 
Rukia guardava il sangue, sporcare la sua candida camicetta bianca e le sue mani.
 
 
Tuttavia, non urlava.
 
 
 
 
 
 
Ichigo tornò in camera e si fiondò da lei.
Rukia era sicura che, da tutto quel tempo che l'aveva visto, non aveva mai visto il suo viso con quell'espressione: Preoccupata, arrabbiata, triste..
 
 
Aprì la confezione delle bende con i denti, e poi, aprì la bocca più volte.
 
Era rosso in volto e non alzava lo sguardo verso di lei.
 
Alla fine, si decise a parlare.
 
 
 
"Rukia, devi toglierti la camicetta.." Disse, serio, come mai era stato.
Privo di malizia.
 
Rukia sorrise e si sbottonò la camicetta, poi, con un gesto, se la levò e la adagiò vicino a lei.
 
Ichigo alzò gli occhi, serio... la guardò negli occhi.. Poi, mise un po' di disinfettante su del cotone e cominciò a tamponare la ferita.
 
"Ngh" un suono uscì dalla sua bocca e strinse un po' le spalle di Ichigo.
 
"Ti ho fatto male?" Disse lui, guardandola.
 
"No, no, scusa..." Disse, distogliendo lo sguardo.
 
 
L'idea di Ichigo, davanti a lei, priva della maglietta... le distruggeva lo stomaco e, ogni volta che lo guardava, si sentiva strana.
 
 
 
 
"Ho fatto" Disse Ichigo, finendo di fasciare la spalla di Rukia.  Appallottolò tutte le carte delle varie bende, le gettò nel cestino e si diresse verso un cassetto, estraendone una maglietta bianca, abbastanza lunga.
 
La gettò verso Rukia.
 
"Tieni, prendi freddo." Disse, ancora girato.
 
 
 
 
Quanto avrebbe voluto dirgli di girarsi.
 
Era strano quella sera, Ichigo.
Stranissimo.
 
 
 
Rukia infilò piano la maglietta, per non farsi male.
 
Poi si morse il labbro..
 
"Ichigo..." Disse, guardandolo.
 
Ichigo si girò a metà.
 
"Mh?" 
 
"Grazie." Disse Rukia, sorridendogli.
 
Allora qualcosa in Ichigo scattò: le lacrime, fino ad ora rimaste nel fondo dei suoi occhi marroni, gli bagnarono dolcemente questi ultimi...  Così si girò verso Rukia, corse nella sua direzione e l'abbracciò.
 
Rukia fu sorpresa, ma quando l'udì piangere, lo strinse di più a lei.
Il suo cuore batteva all'impazzata, adesso.
 
 
"Che fai stolto, ti metti a piagnucolare adesso?"
 
Ichigo si strinse di più a lei.
 
"Io..."
 
"Shh, non c'è bisogno che parli.. è stato un po'.. come quel giorno, no?" Disse Rukia, con una nota di dolcezza, mentre gli accarezzava i capelli arancioni..
 
"Mh." Ichigo si staccò e si asciugo le lacrime con la manica della maglietta "Scusami, sono patetico"
 
Rukia sorrise ancora "Non sei patetico, sei uno stolto"
 
Ichigo tentò di sorridere, ma quello che ne uscì fuori non fu altro che un'espressione amareggiata.. E quell'espressione uccise Rukia, lentamente.
 
Allora lo guardò, poi aprì la bocca e, timidamente, cominciò a parlare "Io.. Penso che tu non debba essere così spaventato.. la.. la morte non è così... Insomma, se io muoio.."
 
Ichigo la interruppe bruscamente.
 
"Se tu muori? Vuoi iniziare il discorso degli Shinigami un'altra volta? Della Soul Society e stronzate varie Rukia?" Disse Ichigo, il viso rosso, le pupille dilatate dalla rabbia, dal dolore.
 
"Rukia.. Rukia... Io.. So che tu, in un certo punto di vista, sei già morta.. Ma per me sei viva e non voglio vederti morire.."
 
Rukia arrossì: era un discorso del cazzo, quello.
 
Gli accarezzò la testa, poi si alzò dal letto e lo guardò "So badare a me stessa, stolto. Non fare sempre l'eroe"
 
Ichigo la guardò e sorrise "Stronza."
 
Rukia ricambiò il sorriso e si avviò verso l'armadio.
 
"Beh, notte Ichigo"
 
 
 
"Notte.." 
Ichigo la guardò camminare verso l'armadio.
Ma poi qualcosa scattò ancora in lui: quel qualcosa... aveva un nome.. era bisogno, amore..
 
 
 
"Ehi, aspetta, Rukia!" Disse prendendola per il polso.
 
"Io... cioè, cazzo, so che suona male dirlo... Cioè" Disse, mordendosi il labbro.
 
"Su, cosa devi dire stolto! Sbrigati, ho sonno!" Disse, fastidiata, cercando di divincolarsi: le metteva imbarazzo avere un contatto con le sue mani.
 
"Dormi... Dormi con me" Disse, guardandola negli occhi. "Non ti faccio nulla.. ho.. ho solo bisogno, ecco.."
 
Rukia lo guardò.  
L'aveva letto da qualche parte.. 
Di solito i ragazzi non dormivano mai con le ragazze.
 
 
"Tu... cosa?"
 
"Ho solo bisogno.. Solo bisogno di dormire con te, stringerti e dirmi che va tutto bene.." Disse Ichigo abbassando gli occhi.
 
Rukia arrossì vistosamente "Stringermi? Che vai blaterando?"
 
Ichigo arrossì dalla vergogna e, senza dire nulla, si butto sul letto e si mise sotto le coperte, coprendosi fino al volto.
 
Rukia lo guardò e si intenerì "Sei proprio un bambinone eh, Ichigo?"
 
Detto questo, si sedette sul letto e si mise sotto le coperte, insieme a Ichigo.
 
Tuttavia lui non si mosse..
 
Allora Rukia lo osservò "Beh, non ti serviva qualcuno da stringere?" Disse ghignando.
 
Ichigo tirò fuori la testolina dalle coperte... Aveva i capelli scompigliati, gli occhi lucidi, le guancie rosse e le labbra umide.. Era... un po' strano, insomma.
 
"A pensarci meglio, mi basta che tu sia qui" Disse, sorridendole.
 
Rukia sospirò, poi scese alla sua altezza e lo abbracciò.
 
"Avevi solo bisogno di una donna che prendesse il posto di tua madre, no? Bel modo di darmi della befana, stolto!"
 
Rukia lo stringeva e lui si sentiva dannatamente bene. 
Allora decise di ristabilire le parti, scostando le braccia di Rukia e facendola adagiare sul proprio petto.
 
E Rukia arrossì, sentendo il cuore di Ichigo battere all'impazzata.
 
"Ora dormiamo.." Disse, guardando Rukia negli occhi.. E non era mai stato più bello di così..
 
Rukia sorrise, mettendo una mano sul suo petto e accarezzandolo "Domani..." S’interruppe bruscamente
 
Il cuore di Ichigo batteva all'impazzata. Come il suo.. 
 
"Domani?" Disse Ichigo, intrappolando la mano di Rukia, con la sua..
 
"Domani.. andiamo a scuola insieme? Senza preoccuparci di nulla?" Disse Rukia socchiudendo gli occhi.
 
"Ma si... Che importa.." Disse sorridendo e stringendola ancora un po’.
 
"Notte"
 
"Buona Notte"..
  
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