Opposti

"Hey Gray! Vieni a fare a botte!!!"
"No, ora sono stanco..."
"Eddai!!!!!!"
"No. Piuttosto preoccupati di Elsa. Era oggi la vostra sfida, no? Verrò a vederti mangiare la terra."
"Si come no! Io almeno ho avuto il coraggio di sfidarla! E ora dove vai?"
"Da Lucy..."                                                                                                                                                                     Mi sembrò strano il tono con cui pronunciai quel nome. Oltre al sapore amaro della controbattuta che tenni per me, in quel momento quasi sentivo il profumo dei suoi capelli nell'aria e i suoi occhioni azzurri, sempre pronti a diventare più grandi o piccoli e sospettosi. Le sue occhiate che odiavo di più erano quelle piene di preoccupazione, quasi una mezzavia fra il silenzio e il grido. Riconoscevo quello sguardo meglio di chiunque. Lei non era mai preoccupata per me. Era sempre e solo preoccupata per "lui".
"Beh? Non dovevi andartene? Hai cambiato idea per caso? Guarda che possiamo batterci quando vuoi."                            "No, Natsu.., ora vado.."
Uscii dall'edificio con un cenno di fastidio, ma dopo poco fui preso di nuovo dai miei penseri. -tsk- pensai -sarebbe stato meglio non pensarci affatto. Ma ormai sono qui-
Notai di essere già a metà strada quando rialzai lo sguardo da terra. Possibile che trovavo tanto interesse per quel pavimento di rocce? O forse era solo l'intensità di quel nuovo sole. Ma ormai ero lì. E la curiosità forse era perfino più potente di tutto il resto. Decisi di entrare senza bussare.
Improvvisamente una voce si alzò dall'altra stanza. Sembrava quasi un canticchiare offuscato dai pensieri di un passato vicino. Non ci badai. Probabilmente Lucy si stava vestendo..
-ma guarda guarda..- mi si portò agli occhi una comoda poltrona e se il mio sguardo non mi ingannava, c'era scritto sopra "siediti". Massì.. Che differenza faceva? Mi buttai sulla poltrona afflosciandomi fra i cuscinoni rosa mentre di fronte a me si mostrava il paesaggio di una bellissima stanzetta alla campagnola piena di souvenir e oggetti vari che davano la finta illusione di addobbare la stanza, mentre chi conosceva Lucy sapeva che erano solo frutto di un egoismo basato sulla nostalgia di casa. Tsk.. -scommetto che tiene anche un diario..-
La luce dalla finestra stava calando e mi chiesi quanto ancora ci voleva. Fra poco sarebbe iniziata la sfida di quei due idioti e Lucy doveva essere avvisata. Non se lo sarebbe mai ricordato. Figuriamoci...
-E se invece lo sapesse..? Se fosse già andata...?-
Mi prese un colpo.
Perchè ero lì?
Feci per alzarmi, ma la voce silenziosa si avvicinò. -Eccola. Arriva. Ma..? Non mi ha visto. Meglio, le faccio una sorpresa...-
Vidi il suo sguardo perso posarsi sulla scrivania, prendere un foglio e scrivere. Chissà a cosa stava pensando.
Chiuse le busta e si rilassò sulla sedia. Quel silenzio mi stava uccidendo.                                                                  Finalmente lei parlò: "Le avventure sono eccitanti e divertenti... Ma nulla in confronto al relax che ci si può godere a casa propria!"
-ora tocca a me..- "Eh, già... Settanta mila di affitto sono davvero poco per questa casa! .."
Si voltò di scatto
".. Complimentti per la scelta, Lucy!"
"T-TU... INTRUSO! ABUSIVO!"
-Oh oh.. Mi ero appena accorto di essere senza vestiti..-
Mi arrivò un calcio improvviso sul petto mentre mi rialzavo per schivare i suoi prossimi colpi. Forse avevo esagerato con l'effetto sorpresa. Lei continuò a far scena:
"E RIVESTITI QUANDO TI TROVI IN CASA D'ALTRI!"
"Aspetta, non equivocare, me li ero già tolti prima di entrare.."
"VATTENE! SMAMMA!"
Sapevo bene che non era quello che voleva... Ma che ci vuoi fare? Ste donne..
"Lo sai che oggi c'è in programma quella cosa? Ero solo venuto per ricordartelo... Tutto qui..."
"Quella cosa?"
"Ecco visto? Te n'eri già scordata! Ti ricordi cos'aveva detto Natsu prima di partire? Elsa e Natsu vogliono sfidarsi..."
"COSACOSACOSA??? NATSU, ARRIVOOOO!!!!"

La porta mi si sbattè in faccia. Ecco. Come immaginavo. -Non fa altro che preoccuparsi per lui. E io? Sono invisibile?-
Mi ributtai sulla poltrona. -Non c'è nessuno che si preoccupa per me?- Il silenzio trionfò di nuovo. -Non è giusto. Possibile che lui debba avere tutto? Perchè non mi lascia in pace? Prima mi ruba la vita eppoi l'anima! L'ho sempre detto io che eravamo opposti! Ma non fino a questo punto! Se solo gli avessi dato una batosta prima! Ma cosa mi è saltato in mente? Umpf..-
Una folata d'aria mi spettinò i capelli. Forse me la stavo prendendo solo col vento. Tanto nulla si poteva cambiare a quel punto. Sarebbe rimasto tutto così. Uguale. Non avremmo mai smesso di litigare io e Natsu. E di certo non avremmo mai smesso di odiarci.. Ci saremmo parati il culo a vicenda, e ci saremmo dati una mano nei momenti peggiori, ma era destino che nella tomba ci saremmo andati entrambi e se non per mano nostra, allora quella di qualcuno che ci conosceva. Forse per lui non era così, ma io avevo ancora un conto in sospeso. Non sapevo perchè lo odiavo, ma lo odiavo per scoprirlo. Forse era tutto solo un gioco o forse era il gioco che era diventato difficile da sostenere, ma una cosa era certa e lo sarebbe stata sempre: Saremmo stati insieme. In qualsiasi momento. O per aiuto o per litigio. E quello era il destino di un mago del ghiaccio e uno del fuoco. Ma Lucy.. Me lo stava portando via.. La sua preoccupazione per lui mi dava la nausea ed il fatto che lui l'avrebbe difesa quanto avrebbe difeso me, non mi andava. Insomma, perchè aveva bisogno di lei? Cosa gli importava? Ha mai fatto qualcosa per lui? E a me non pensa nessuno!? Io almeno ho avuto il culo di aiutarlo!! Noi siamo una squadra!! Lei non c'entra!!! E mi faceva fastidio pensare a cosa sarebbe successo se loro... No. Non poteva essere. A Natsu non interessava in "quel senso". -Eppure.. Cosa so io di lui che non sappia lei? Il suo passato? La sua vita privata?- Tanto le avrebbe detto tutto. E quando sarebbe diventata più forte, non avrebbero più avuto bisogno di me. E in fondo era così. Nessuno aveva bisogno di me.
Io e Natsu eravamo opposti. Troppo per condividere tutto. Ma io in fondo gli volevo bene. Forse la mia era solo gelosia.. Non perchè lui era più forte, non perchè lui era il più simpatico, non perchè era preso in simpatia dal nonnetto, non perchè era più coraggioso di me, non perchè era stimato, non perchè era praticamente imbattibile, non perchè lui aveva un sogno.. no.. Non ero geloso per quello.. Ero geloso del fatto che lui sapeva vivere la sua vita, mentre io non vivevo senza di lui. Perchè lui era tutta la mia famiglia. E una stupidissima marmocchia me lo stava portando via. Stava portando via il mio migliore amico.
Sapevo che un giorno sarebbe successo. Ma non pensavo così presto.
Umpf.
Mi alzai di scatto tirando indietro la poltrona guardando quella stanza con un senso di nausea. Cosa ci facevo lì? Mi sembrava di sentire ancora la sua voce stridula nell'aria. Bah.. Sarebbe durato poco. Era ora di assistere alla sconfitta di Natsu. Gliel'avevo promesso.
Uscii dalla stanza e il mio sguardo tornò a posarsi sul pavimento che mi chiudeva nei miei pensieri. Quasi non mi resi conto che sarebbe tornato tutto come prima. Il mondo sarebbe tornato a girare nella sua direzione ed io sarei tornato lo stesso deficiente che odia a morte Natsu e non si rende nemmeno conto che gli opposti si attraggono.
Già. Perchè io e Natsu siamo opposti.
Lo saremmo sempre stati.