Anime & Manga > Shaman King
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Autore: Setry_USui    06/07/2007    5 recensioni
Tutto qui? E' davvero questo il finale della storia? Della lotta fratricida per il trono di Re degli Shamani? Della corsa disperata allo Spirit King? Tutto si termina con un "Buona Notte"? Non posso accettarlo...ecco cosa accadde l'alba del giorno dopo ai piedi del trono...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Kyoyama, Hao Asakura, Manta Oyamada, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Ma dai…anche io lo so…tutti stanno cercando di salvare Hao…

Nessuno è in grado di ucciderlo, e neanche di farlo cadere…l’unica possibilità di fermare Hao è quella di catturare la sua anima…l’unica arma che ha affetto su quell’uomo che soffre di solitudine è l’anima…

Se è così anche io potevo essergli utile…

Impotenza…Manta si sentiva così abbattuto, emozionato e in ansia…gli pareva di non poter rimare fermo in quel posto un secondo di più…eppure gli pareva anche di non poter nemmeno riuscire ad alzarsi…gli occhi gli pungevano di rabbia e speranza e il fiato gli venne meno.

potevo provare a fare qualcosa per aiutare i miei amici…

“Sei ancora qui?” La voce secca e decisa della ragazzina interruppe bruscamente il suo tormento…Manta alzò lo sguardo…

“Manta…ormai in quest’isola ci siamo rimasti solo noi…vieni con me!”

“A-Anna!!! C’è anche Anahol!” Manta scattò in piedi…non capiva…oppure capiva benissimo…

“Avete vinto voi…” Anahol sorrise senza emozione Manta l’osservò con un groppo in gola, allora l’egiziano proseguì a parlare “Inizialmente credevo che non ce l’avrebbero mai fatta…ma stranamente…trascorrendo il tempo con voi ho cambiato idea…” Manta non osò parlare…

Vada come vada…

E allora il groppo di emozioni che il ragazzino teneva nella gola si sciolse in emozione, appagamento…

“Grazie Anna!” che altro aggiungere?

La ragazzina sorrise e si voltò facendo ondeggiare il rosario di perle che portava al collo: “Ma è naturale…sei venuto fin qui con noi, non puoi più tornare indietro…” L’enorme sfinge di Anahol in versione subacquea iniziò a muoversi mentre Anna proseguiva a parlare “perché non sai ancora che fine hanno fatto…” il mostro di pietra spalancò la bocca dalla quale fuoriuscì una lunga scala “…e molte cose non sono ancora terminate…inoltre…” Manta si volse verso la gradinata…ma attese voltandosi verso Anna attendendo che finisse la frase…

“La Principessa sono io, non posso lasciare il mio posto…”

 

Il Finale di un lungo prologo e l’inizio della storia…

  

Grandi bolle d’aria ribollivano sulla sottile superficie marina, leggera e delicata che si stava ora riformando dopo l’affondo prepotente dell’enorme Mezzo di Anahol.

La sfinge con i suoi passeggeri fluttuava con discreta leggerezza scivolando sempre più in basso. La luce del Sole abbandonò presto i loro occhi e così come un confino netto che li separava dal mondo esterno…Manta rabbrividì e si mise le mani nelle tasche della felpa…il suo sguardo scese verso il basso ove si fermò a fissare ostentatamente il pavimento…

Ragazzi…Yoh…

Sospirò inalando adrenalina e pacata angoscia

Hao…

Un tocco leggero ma allo stesso tempo forte gli si posò sulla spalla, Manta alzò lo sguardo…Anna dietro di lui fissava il vuoto con determinazione e impazienza.

Sorrise appena…

Quando uno scossone attraversò la struttura e i due amici persero l’equilibrio cadendo a terra. Anna scattò adirata: “Anahol cosa stai combinando??” domandò secca con il suo solito tono di comando.

Lo Shamano si volse verso di lei alzando le mani in sua difesa: “Non è colpa mia! Abbiamo raggiunto il continente…la barriera dei Pache…”

Anna a quelle parole mutò espressione: “Abbiamo passato la cupola creata dai Pache?”

Manta la osservò mettendosi seduto a terra: “Qual è il problema Anna? Siamo riusciti a passare facilmente!”

“Già…è proprio questa la cosa strana…”

Il ragazzino la osservò trattenendo il fiato…

Ha ragione…è troppo debole…cosa significa?

Un secondo scossone meno violento del primo annunciò l’atterraggio fortuito sulla soglia del Continente Mu.

I Tre scesero rimanendo l’uno accanto all’altro e guardandosi intorno con circospezione…La cupola li divideva dall’acqua e garantiva una tenuta con l’ossigeno che gli serviva…le rovine del grande continente mitologico si paravano dinnanzi a loro.

Nessuno nei dintorni…non un’anima viva…

Anna e Anahol sussultarono all’unisono sgranando gli occhi.

Manta li osservò d’un tratto vigile: “Cosa…cosa c’è?”

“Questa forza spirituale…questo potere…è lui non ci sono dubbi…lo Spirit King sussulta. Saluta il nuovo Re.” Gli rispose Anna con la voce stretta.

“Il Nuovo Re!” Ripeté Manta con spavento.

Anna annuì: “Muoviamoci!”

 

La strada era sgombra…non incontrarono alcun tipo di ostacolo lungo il loro cammino…superarono le vie e i plant attraversando i più bizzarri ambienti e climi…ognuno era annunciato da un grande portone semi aperto o addirittura spalancato…segni di battaglia dappertutto. Macchie di sangue, sfregi nella vegetazione, simboli di un passaggio recente…e un pache che giaceva privo di vitalità ad ogni stadio.

Camminavano nella via intermedia tra un plant e l’altro nel più completo silenzio quando Manta ruppe la tensione: “E’ incredibile la tecnologia mitologica del continente! Voglio dire…la ricostruzione perfetta di ogni ambiente climatico rende questo posto…”

“Shhhh!” Anna lo interruppe mettendosi un dito sulla bocca.

Manta sospirò: “Ascolta lo so che sei in ansia…anche se cerchi di fare la dura. E’ normale che tu…”

“Silenzio!” ribadì la ragazzina con più decisione.

“Anna io non credo che dovresti….”

“Ma insomma tappo vuoi chiudere la bocca e aprire le orecchie????? Non senti?”

Manta si zittì all’istante e pochi istanti dopo il suono di una dolce nenia alternata a tristi singhiozzi gli raggiunse il timpano…il portone semi chiuso si parava dinnanzi a loro.

Quasi con paura i ragazzi si affacciarono sulla soglia, e ciò che videro tolse loro il fiato.

Lunghi capelli turchini bagnati di dolci acque cristalline ondeggiavano in lievi ricci mentre contornavano la figura esile e delicata di una ragazzina pallida che immersa nelle fredde acque pregava e piangeva ad occhi chiusi. Così delicata…così pura…

Maiden aprì gli occhi quando loro si avvicinarono e li osservò con le iridi lucide.

“Dunque…se siete qui è davvero giunta…la fine di tutto…”

Manta non poté credere a ciò che vedeva! Il Leader degli X-Laws! Cosa ci faceva lì?

Maiden gli sorrise tristemente intuendo i suoi pensieri: “Ho perso…alla fine non sono riuscita ad arrivare allo Spirit King…il mio Furyoku, è finito.”

Il ragazzino si sentì mancare…Iron Maiden Jeanne. La divina, la potentissima Maddalena ridotta in quello stato…

Anna invece venne subito al punto: “Che ne è di Yoh e degli altri?”

Maiden posò lo sguardo su di lei: “I guerrieri sono andati avanti…”

Manta scattò: “Stanno bene? Come sono…”

La ragazza chiuse nuovamente gli occhi e incrociò le dita al petto: “Prego per loro.”

 

L’incontro con Maiden aveva decisamente turbato l’animo del ragazzino…ora non sapeva più cosa aspettarsi da niente…e mentre camminava al bordo del lago in mezzo ai ciuffi d’erba tratteneva a stento le calde lacrime che gli facevano tremare gli occhi. Non voleva vederlo…gli era bastato intravedere da lontano la sua figura.

Anna, invece, china in ginocchio accanto ai due corpi esamini fissava la figura fredda e incosciente di Faust.

Gli occhi chiusi, il volto più pallido del solito, i biondi capelli riversi nell’erba e un soave sorriso di pace sul volto…

Manta rabbrividì…per un attimo gli parve di sentire un’eco lontano…

“Avanti!” la ragazzina si rialzò “Forza andiamo!” e si incamminò con decisione verso il prossimo plant.

Manta sussultò distolto da quella vaga sensazione…”A-Arrivo!”

Mentre i tre si allontanarono l’acqua del lago per un istante si increspò…

Le Terme sgorgano…le Terme sgorgano…

 

Ora invece era toccato ad un plant di tipo alpino…o meglio. Forse era quello che doveva essere…ora tutto era cenere e carbone. I resti di una casetta di legno, i corpi carbonizzati dei bovini che giacevano a terra maleodoranti…strani spettri di un fuoco ormai morto che galleggiavano nell’aria.

Anna percorse quel paesaggio desolato inspirandone l’odore di distruzione.

Nella mente della giovane Itako parlò una voce…più immaginata che reale. Una voce sottile, quasi femminile….

Over Suol…Spirit of Fire!

“Anna? Tutto a posto?” Manta riscosse l’amica che pareva essersi persa nei suoi pensieri…

“Sì!” Rispose con sicurezza…ed avanzò decisa, verso la prossima meta.

 

Passarono per una foresta devastata da pesanti segni di devastazione pari a quelli visti poco prima, tra radici, vegetali e pianure rase al suolo…Over Suol…Spirit of Earth!

 

Si addentrarono dentro ad una grotta franata e sgretolata con segni di ustioni ovunque e una sottile aria densa di elettricità…Over Soul…Spirit of Thunder!

 

Attraversarono un mare scosso da potenti raffiche di vento e correnti passate che nonostante tutto non accennavano a diminuire di potenza…Over Suol Spirit of Wind!

 

Varcarono uno stretto ghiacciaio con profonde spaccature profonde e precipizi improvvisi ove il ghiaccio stretto era allagato da impressionanti quantità d’acqua senza mai essersi sciolto… Over Suol…Spirit of Rain!

 

E così…i guerrieri erano davvero giunti all’ultimo Plant…

 

Tremando di freddo Manta sorpassò di fretta il Plant del ghiacciaio seguendo a ruota Anna e Anahol che avanzavano poco avanti a lui senza degnarsi di aspettarlo.

“Ehy! Aspettatemi! Ho le gambe corte io!” urlò il ragazzino correndo.

Ma non appena la strada fece angolo se li trovò davanti…fermi immobili dinnanzi all’immenso ed ultimo portone, rimasto accostato dal passaggio dei Guerrieri.

Anna parlò sempre fissando l’uscio: “Nove Plant…”

Anahol annuì: “Questo è l’ultimo…”

“Già…il Plant dell’Universo…” Una voce conosciuta li fece voltare…a un lato del portone Ryu se ne stava seduto con la schiena appoggiata alla roccia e il capo riverso.

I tre corsero verso di lui.

“Ryu!” Manta si inginocchiò accanto a lui: “Cosa è successo? Cosa ci fai qui?”

Lo Shamano sorrise…non sembrava nemmeno lui, i vestiti logori e strappati, le ferite che sanguinavano copiosamente, il volto tirato ed esausto, e della sua orgogliosa pettinatura non rimaneva che pochi ciuffi scomposti…

“Alla fine Manta, pare che non vedrò l’incoronazione…”

Anna lo osservò seria senza dire una parola. Il drago proseguì: “Non tutti sono ammessi in quel luogo sacro…l’ultimo Plant è una ricostruzione dell’Universo senza spazio e senza Tempo…se ci entra uno qualsiasi morirebbe in poco tempo per mancanza d’ossigeno…e un vero uomo sa quando farsi da parte.” Sdrammatizzò Ryu parlando debolmente.

“Ma Yoh…e gli altri…” Manta era confuso ma Ryu gli mise una mano sulla testa per zittirlo.

“Loro non sono gente qualunque…”

 

Il grane trono si stagliava, e ai piedi della sua scalinata Goldva giaceva a terra privo di forze…lui…il Capo dei Pache ridotto in quelle condizioni…la vista del vecchio Shamano sfumò appena e tentò di rialzarsi. No...tutto inutile!

Fece uno sforzo immane ed alzò lo sguardo verso il trono.

Ora aveva il suo occupante.

Lip e Rap ai lati del trono piangevano silenziosamente alla sua vista…ma lo sguardo di Goldva non andò alle bambine.

I lunghi capelli castani e fluenti ricadevano sui braccioli del trono…una figura priva di conoscenza sedeva sulla pietra succube di un’intrappolante sonno meditativo…profondo e senza risveglio…

“M-mi perdoni sua eccellenza…Shaman King…” Goldva tentò di parlare e un rigurgito di sangue colorò la gradinata…

Le stelle dell’Universo brillavano attorno a lui in una dolce danza di congedo… “A-alla…fine io non…”

Eccolo! Il dolore definitivo che non gli fece nemmeno terminare la frase…freddo e sottile una lama gli trapassò la schiena dandogli l’estremo saluto…

Sono riuscito a proteggervi…

Ren estrasse la lama de tuono dal corpo del vecchio tremando appena…

Era in ginocchio accanto a lui che a mala pena riusciva a non perdere i sensi dalla debolezza e dal dolore…tremante riuscì a issarsi sulle ginocchia e a tirarsi faticosamente in piedi, la lama sporca di sangue ondeggiava nella sua mano destra.

“E’ Finito ragazzi…lo abbiamo sconfitto…” disse con un filo di voce rivolto ai suoi compagni.

Lyserg a quelle parole sussultò e mosse una mano. Era a terra, esamine e troppo debole per alzarsi ancora…vivo ma per un soffio.

Aveva esaurito ogni briciola di Furyoku e manteneva il minimo indispensabile per garantirsi l’ossigeno. La divisa bianca splendente degli X-Laws era solo un ricordo: il rosso del sangue e la durezza degli scontri l’avevano resa irriconoscibile…il ragazzino voltò il capo verso il trono e lo vide…LUI!

Hao! Respirò a fondo…provava rabbia verso quell’uomo, provava disgusto, provava odio…ma ora…

HoroHoro che ancora si reggeva stentatamente in piedi si lasciò cadere in ginocchio con il capo verso il basso e gli occhi nell’ombra dei capelli azzurri che gli ricadevano sulla fronte…aveva perso la sua fascia tre plant prima, con la mano destra si scostò indietro i fastidiosi capelli mentre nella sinistra ancora stringeva con forza l’Ikupasui. Sorrise alzando il pollice in segno di vittoria verso Ren che gli rispose con un mezzo sorriso quasi sarcastico.

Chocolove invece tirò un sospiro di sollievo e si lasciò cadere seduto esausto…aveva ancora del Furyoku, ma nulla che potesse sostenere oltre quel massacrante duello contro il più potente dei Pache. Il buio avvolgeva il tutto nei suoi occhi senza espressione…ma sentì chiaramente il Furyoku e la forza spirituale di Goldva languire come una fiamma e poi sparire…

Yoh si appoggiava faticosamente all’Harusame estratta e puntata verso il basso.

Era stanco...stanco di combattere, stanco di uccidere e stanco di avanzare…l’Immensa figura che troneggiava dietro di lui galleggiando alle sue spalle sostò quando Ren disse quelle parole.

Eh sì…certo che tenere l’Over Suol sugli spiriti Naturali era davvero stancante!

Non era decisamente da lui!

Ma rimase in piedi. Il giovane Asakura fece sorvolare lo sguardo sui suoi compagni ormai finiti almeno quanto lui, sorrise come era solito fare…ma non si lasciò cadere, non si lasciò vincere dalla stanchezza e dalla debolezza.

Puntò l’Harusame dinnanzi a lui e vi si appoggiò come ad un bastone…Amidamaru vegliava fedele sul suo passo instabile…ma non tentò di fermarlo…

Ren, HoroHoro, Chocolove e Lyserg alzarono lo sguardo.

Yoh avanzò lentamente ancora di qualche passo e li oltrepassò uno per uno senza dir loro una parola.

Fino a che non raggiunse il corpo di Goldva ove accanto era gettato Ren. Fece per oltrepassare anche loro quando lo Shamano ruppe il silenzio.

“Ehy Yoh!”

Il ragazzo si voltò con uno sguardo interrogativo. Ren abbassò una mano, le raccolse e gli lanciò le cuffie arancioni ormai rotte e mal funzionanti.

“Ti erano cadute!” gli disse semplicemente con uno sguardo impassibile.

Yoh le afferrò quasi incredulo…in un tale momento Ren aveva pensato a passargli le cuffie? Così strano, eppure gli parve così naturale.

“Oh già! Che Scemo, eh eh eh!” rise di gusto e se le infilò tra i capelli…perché tentennare? Ora era pronto.

Si voltò e prese a salire i gradini verso il trono…uno per uno…un passo lento e pesante, faticoso…a metà tragittò inciampò e cadde sulla pietra.

“Yoh!” esclamarono all’unisono gli Shamani.

No…non ancora…

L’Asakura strinse i denti e portò una mano avanti afferrando il gradino successivo.

Si trascinò lungo la salita con il volto nella polvere…uno gradino dietro all’altro…fino a che la sua mano non avanzò toccando senza trovare il gradino superiore…era arrivato.

Tremante di fatica e debole riuscì ad alzare lo sguardo verso l’alto…ciò che vide gli ghiacciò il sangue nelle vene.

Il volto di Hao a pochissima distanza dal suo…i suoi occhi svegli e soddisfatti e un sorriso compiaciuto che esprimeva una gioia senza pari…

“Ciao Yoh…compiaci ti! Sei stato il primo a prostrarti dinnanzi al nuovo Shaman King!”

Yoh lo osservò senza espressione e senza muovere un muscolo…così prostrato a terra…Hao chino sopra di lui…

“No!” HoroHoro si alzò di scatto e corse barcollando verso la scalinata ma qualcosa gli trattenne una gamba e lui cadde a terra, accanto a Ren.

“Che credi di fare cretino?!” urlò HoroHoro contro all’amico.

“Questo dovrei chiederlo a te! Testa vuota!”gli rispose Ren per le rime.

“Ma Hao! Ma Yoh…noi dobbiamo…”

“Ormai noi non dobbiamo più niente! Lo vuoi capire?? Ormai…”lasciò la frase a metà, quasi come se non avesse il coraggio di completarla…

Chocolove annuì lentamente, ma non con tristezza, più che altro con rassegnazione…

Lyserg invece sorrise tristemente e finì la frase di Ren al posto suo: “Vada come vada…”

Hao sorrise ancora di più al sentire quei patetici discorsi…si sentiva…bene! Magnificamente bene! Volse nuovamente lo sguardo verso Yoh come per gustarsi appieno quella meravigliosa sensazione…

Yoh puntellò i gomiti a terra stringendo i denti come per tentare di alzarsi…

Lo sguardo di tutti i presenti fu catturato dai due Asakura…i Guerrieri osservarono con un nodo in gola dal basso verso l’alto il loro compagno che non voleva, non voleva assolutamente, arrendersi…

“H-Hao…g-gr” Yoh mormorò a denti stretti mentre tentava di sollevare il busto da terra.

Suo fratello non rispose, rimase immobile inginocchiato su di lui.

“grazie…” Yoh gli sorrise inaspettatamente.

I guerrieri sgranarono gli occhi a quella vista mentre il più giovane degli Asakura riusciva a sollevarsi quel tanto che bastava per gettare le braccia al collo del fratello stringendolo in un dolce abbraccio, frutto delle sue ultime forze.

Ancora Hao non reagì, rimase immobile…

Yoh non si staccò da lui e terminò la frase quasi sussurrandogli all’orecchio: “Grazie di avermi aspettato…e di non esserti addormentato.”

Hao sospirò e un lieve sorriso gli si allungò sul volto: “Sei il solito Yoh…non crederai che lo abbia fatto per…”

“…per non rimanere da solo…di nuovo.” Disse il ragazzo con convinzione senza dargli il tempo di finire di parlare.

A quelle parole Hao sgranò gli occhi, ma subito gli tornò sul volto un’espressione tranquilla: “Ah già…la solita storia vero? Vuoi salvarmi…non ho un amico io…vero Yoh?” domandò Hao freddamente.

Il giovane Asakura non accennava a voler diminuire la stretta del suo abbraccio…annuì: “Proprio così…ma non devi preoccuparti di questo adesso…”

Ren, Lyserg, Chocolove e HoroHoro ancora stanziavano a terra, ai piedi della scalinata immobili, paralizzati da quella scena…chiunque avesse immaginato la fine della storia non avrebbe di sicuro pensato a questo. Un tenero abbraccio tra i due gemelli ai piedi del trono per diventare Shaman King…senza che nessuno dei due accennasse ancora a sederci si sopra.

Yoh era decisamente un tipo fuori da comune…per qualche strana ragione, all’unisono gli Shamani sorrisero.

“Ha ragione Hao…” esclamò Chocolove con un filo di voce.

Lyserg si girò faticosamente e riuscì a mettersi in ginocchio, teneva lo sguardo basso per nascondere le lacrime che copiose gli rigavano il viso candido, ma la sua voce era rotta da frequenti sottili singhiozzi: “…lui…Yoh…non lo permetterà mai, mai più…”

Ren appoggiò le mani a terra con lo sguardo corrucciato ma il duro cuore commosso. Non proferì parola.

HoroHoro invece scosse il capo in un gesto di esasperazione: “Che ci vuoi fare? Lui è fatto così” si limitò ad aggiungere facendo spallucce.

Yoh trattenne una lieve risatina soffocata. Hao lo sentì ridere e il suo sguardo divenne interrogativo: “Cos’hai da ridere ora?”

Yoh allentò appena la sua stretta per poter guardare lo Shamano dritto negli occhi: “Sono i miei amici!” disse semplicemente “ E mi conoscono bene…lo sanno che io, mai più permetterò che……che qualcuno…” sentì la testa girare, la punta delle dita farsi fredde…le forze gli mancarono e il respiro si fece affannoso. Hao lo tenne tra le braccia come un bambino, lo sguardo dello Shamano si era fatto agitato, ansioso…Yoh tra le sue braccia tremava…nonostante ciò il ragazzino continuò a parlare. “rimanga solo…come te. ”

I guerrieri ai piedi della scalinata sgranarono gli occhi stentando a credere a ciò che vedevano: “Hao! Hao sta…Piangendo!!” esclamò Lyserg al limite della sorpresa.

Yoh sorrise al fratello: “E’ ora…” disse poi debolmente “E’ giunta…l-la mia…regina. Fatela entrare…” un rantolo…Yoh chiuse gli occhi sorridendo beato Il suo capo scivolò di lato abbandonandosi nell’abbraccio del fratello.

Non si muoveva più.

Hao immobile, impassibile, il volto umido non aveva occhi che per quel ragazzino esamine tra le sue braccia.

Mentre gli Shamani chinavano il capo con gli occhi gonfi di emozione in segno di rispetto, un sottile passo si avvicinò al gruppetto. Passò in mezzo ai quattro guerrieri lentamente…e mano a mano loro alzavano lo sguardo per osservare la ragazzina che avanzava con il portamento di una principessa.

Anna…

Hao si alzò tenendo il fratello tra le braccia…il capo di Yoh riverso all’indietro dormiva l’eterno sonno senza pesantezza.

Anna salì uno per uno i gradini con la testa alta, lo sguardo fisso e negli occhi rossi e lucidi la serietà e la solennità della decisione.

Raggiunse Hao che teneva il suo Yoh tra le braccia…il suo Yoh…freddo e senza vita.

Si avvicinò al ragazzo chinandosi sul giovane Asakura e ne sfiorò le labbra gelide con le sue.

Una mano scivolò verso il proprio grembo accarezzandolo.

Ren strinse forte i pugni strizzando gli occhi ormai annebbiati dalle costrette lacrime che non voleva fare uscire…Hao osservò il cinese ed annuì.

Ren allora si alzò con fatica. HoroHoro accanto a lui fece lo stesso. I due amici si sostennero a vicenda per non vacillare…nessuno osava parlare…e cos’altro c’era da dire? L’ultima voce era stata quella di Yoh, e non doveva essere diversamente.

Lyserg e Chocolove si alzarono a loro volta ed avanzarono verso il trono…

Ora i quattro guerrieri rimasti erano in schierati…pronti.

Hao scese qualche gradino e adagiò il corpo di Yoh ai piedi della scalinata…accanto ai suoi amici…fino alla fine.

Lyserg non poté trattenersi oltre…scoppiò in un silenzioso pianto irrefrenabile.

Ren con i pugni stretti e lo sguardo verso il basso fissava l’amico esamine: Quanto sei stupido Yoh…quanto sei stato idiota!” Mormorò a denti stretti con rabbia.

Chocolove respirò a fondo con il fiato mozzo…

HoroHoro fissava altrove stringendo gli occhi con una mano sul volto coprire i singhiozzi che volevano uscire.

Hao risalì i gradini e raggiunse Anna che attendeva davanti al trono.

La ragazza si inginocchiò in segno di rispetto e disse: “Come ha detto Yoh…non sarà più solo…eccellenza Shaman King.”

Hao la osservò qualche attimo: “E’ chiaro…tu eri solo di Yoh. Nessun altro potrà mai averti. Mai…” Anna rimase in ginocchio con il volto basso. Hao proseguì.

“Ma lui te lo aveva promesso…eri la sua principessa…sii la mia regina.”

Anna annuì con un nodo in gola e le lacrime che finalmente scesero a bagnarle il volto.

Si alzò e si sedette a terra…ai piedi del trono. In attesa.

Hao sorrise e si voltò verso i ragazzi rimasti a osservarlo: “Gli umani…sono una cosa disgustosa…” disse loro “Ma Yoh provava molta simpatia per questa disgustosa razza….”

I Guerrieri tacquero.

“Penso che…per il mio fratellino…potrei lasciarli a vagare per la Terra ancora per un po’.”

Furono le ultime parole di Hao Asakura…prima di sedersi sul trono dello Shaman King…

Poi…fece la cosa che più Yoh adorava fare, l’unica cosa possibile in quel momento…per lui che lo aveva preceduto e per Hao che ora non doveva più aspettare nessuno…

Si addormentò.

  
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