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Prologo
Ma dai…anche io lo so…tutti stanno cercando di salvare
Hao…
Nessuno è in grado di ucciderlo, e neanche di farlo
cadere…l’unica possibilità di fermare Hao è quella di catturare la sua
anima…l’unica arma che ha affetto su quell’uomo che soffre di solitudine è
l’anima…
Se è così anche io potevo essergli
utile…
Impotenza…Manta si sentiva
così abbattuto, emozionato e in ansia…gli pareva di non poter rimare fermo in
quel posto un secondo di più…eppure gli pareva anche di non poter nemmeno
riuscire ad alzarsi…gli occhi gli pungevano di rabbia e speranza e il fiato gli
venne meno.
potevo provare a fare qualcosa per aiutare i miei
amici…
“Sei ancora qui?” La voce
secca e decisa della ragazzina interruppe bruscamente il suo tormento…Manta alzò
lo sguardo…
“Manta…ormai in quest’isola
ci siamo rimasti solo noi…vieni con me!”
“A-Anna!!! C’è anche
Anahol!” Manta scattò in piedi…non capiva…oppure capiva
benissimo…
“Avete vinto voi…” Anahol
sorrise senza emozione Manta l’osservò con un groppo in gola, allora l’egiziano
proseguì a parlare “Inizialmente credevo che non ce l’avrebbero mai fatta…ma
stranamente…trascorrendo il tempo con voi ho cambiato idea…” Manta non osò
parlare…
Vada come
vada…
E allora il groppo di
emozioni che il ragazzino teneva nella gola si sciolse in emozione,
appagamento…
“Grazie Anna!” che altro
aggiungere?
La ragazzina sorrise e si
voltò facendo ondeggiare il rosario di perle che portava al collo: “Ma è
naturale…sei venuto fin qui con noi, non puoi più tornare indietro…” L’enorme
sfinge di Anahol in versione subacquea iniziò a muoversi mentre Anna proseguiva
a parlare “perché non sai ancora che fine hanno fatto…” il mostro di pietra
spalancò la bocca dalla quale fuoriuscì una lunga scala “…e molte cose non sono
ancora terminate…inoltre…” Manta si volse verso la gradinata…ma attese
voltandosi verso Anna attendendo che finisse la
frase…
“La Principessa sono io,
non posso lasciare il mio posto…”
Il Finale di un lungo
prologo e l’inizio della storia…
Grandi bolle d’aria
ribollivano sulla sottile superficie marina, leggera e delicata che si stava ora
riformando dopo l’affondo prepotente dell’enorme Mezzo di
Anahol.
La sfinge con i suoi
passeggeri fluttuava con discreta leggerezza scivolando sempre più in basso. La
luce del Sole abbandonò presto i loro occhi e così come un confino netto che li
separava dal mondo esterno…Manta rabbrividì e si mise le mani nelle tasche della
felpa…il suo sguardo scese verso il basso ove si fermò a fissare ostentatamente
il pavimento…
Ragazzi…Yoh…
Sospirò inalando adrenalina
e pacata angoscia
Hao…
Un tocco leggero ma allo
stesso tempo forte gli si posò sulla spalla, Manta alzò lo sguardo…Anna dietro
di lui fissava il vuoto con determinazione e
impazienza.
Sorrise
appena…
Quando uno scossone
attraversò la struttura e i due amici persero l’equilibrio cadendo a terra. Anna
scattò adirata: “Anahol cosa stai combinando??” domandò secca con il suo solito
tono di comando.
Lo Shamano si volse verso
di lei alzando le mani in sua difesa: “Non è colpa mia! Abbiamo raggiunto il
continente…la barriera dei Pache…”
Anna a quelle parole mutò
espressione: “Abbiamo passato la cupola creata dai
Pache?”
Manta la osservò mettendosi
seduto a terra: “Qual è il problema Anna? Siamo riusciti a passare
facilmente!”
“Già…è proprio questa la
cosa strana…”
Il ragazzino la osservò
trattenendo il fiato…
Ha ragione…è
troppo debole…cosa significa?
Un secondo scossone meno
violento del primo annunciò l’atterraggio fortuito sulla soglia del Continente
Mu.
I Tre scesero rimanendo
l’uno accanto all’altro e guardandosi intorno con circospezione…La cupola li
divideva dall’acqua e garantiva una tenuta con l’ossigeno che gli serviva…le
rovine del grande continente mitologico si paravano dinnanzi a
loro.
Nessuno nei dintorni…non
un’anima viva…
Anna e Anahol sussultarono
all’unisono sgranando gli occhi.
Manta li osservò d’un
tratto vigile: “Cosa…cosa c’è?”
“Questa forza
spirituale…questo potere…è lui non ci sono dubbi…lo Spirit King sussulta. Saluta
il nuovo Re.” Gli rispose Anna con la voce stretta.
“Il Nuovo Re!” Ripeté Manta
con spavento.
Anna annuì:
“Muoviamoci!”
La strada era sgombra…non
incontrarono alcun tipo di ostacolo lungo il loro cammino…superarono le vie e i
plant attraversando i più bizzarri ambienti e climi…ognuno era annunciato da un
grande portone semi aperto o addirittura spalancato…segni di battaglia
dappertutto. Macchie di sangue, sfregi nella vegetazione, simboli di un
passaggio recente…e un pache che giaceva privo di vitalità ad ogni
stadio.
Camminavano nella via
intermedia tra un plant e l’altro nel più completo silenzio quando Manta ruppe
la tensione: “E’ incredibile la tecnologia mitologica del continente! Voglio
dire…la ricostruzione perfetta di ogni ambiente climatico rende questo
posto…”
“Shhhh!” Anna lo interruppe
mettendosi un dito sulla bocca.
Manta sospirò: “Ascolta lo
so che sei in ansia…anche se cerchi di fare la dura. E’ normale che
tu…”
“Silenzio!” ribadì la
ragazzina con più decisione.
“Anna io non credo che
dovresti….”
“Ma insomma tappo vuoi
chiudere la bocca e aprire le orecchie????? Non
senti?”
Manta si zittì all’istante
e pochi istanti dopo il suono di una dolce nenia alternata a tristi singhiozzi
gli raggiunse il timpano…il portone semi chiuso si parava dinnanzi a
loro.
Quasi con paura i ragazzi
si affacciarono sulla soglia, e ciò che videro tolse loro il
fiato.
Lunghi capelli turchini
bagnati di dolci acque cristalline ondeggiavano in lievi ricci mentre
contornavano la figura esile e delicata di una ragazzina pallida che immersa
nelle fredde acque pregava e piangeva ad occhi chiusi. Così delicata…così
pura…
Maiden aprì gli occhi
quando loro si avvicinarono e li osservò con le iridi
lucide.
“Dunque…se siete qui è
davvero giunta…la fine di tutto…”
Manta non poté credere a
ciò che vedeva! Il Leader degli X-Laws! Cosa ci faceva
lì?
Maiden gli sorrise
tristemente intuendo i suoi pensieri: “Ho perso…alla fine non sono riuscita ad
arrivare allo Spirit King…il mio Furyoku, è
finito.”
Il ragazzino si sentì
mancare…Iron Maiden Jeanne. La divina, la potentissima Maddalena ridotta in
quello stato…
Anna invece venne subito al
punto: “Che ne è di Yoh e degli altri?”
Maiden posò lo sguardo su
di lei: “I guerrieri sono andati avanti…”
Manta scattò: “Stanno bene?
Come sono…”
La ragazza chiuse
nuovamente gli occhi e incrociò le dita al petto: “Prego per
loro.”
L’incontro con Maiden aveva
decisamente turbato l’animo del ragazzino…ora non sapeva più cosa aspettarsi da
niente…e mentre camminava al bordo del lago in mezzo ai ciuffi d’erba tratteneva
a stento le calde lacrime che gli facevano tremare gli occhi. Non voleva
vederlo…gli era bastato intravedere da lontano la sua figura.
Anna, invece, china in
ginocchio accanto ai due corpi esamini fissava la figura fredda e incosciente di
Faust.
Gli occhi chiusi, il volto
più pallido del solito, i biondi capelli riversi nell’erba e un soave sorriso di
pace sul volto…
Manta rabbrividì…per un
attimo gli parve di sentire un’eco lontano…
“Avanti!” la ragazzina si
rialzò “Forza andiamo!” e si incamminò con decisione verso il prossimo
plant.
Manta sussultò distolto da
quella vaga sensazione…”A-Arrivo!”
Mentre i tre si
allontanarono l’acqua del lago per un istante si
increspò…
Le Terme sgorgano…le Terme
sgorgano…
Ora invece era toccato ad
un plant di tipo alpino…o meglio. Forse era quello che doveva essere…ora tutto
era cenere e carbone. I resti di una casetta di legno, i corpi carbonizzati dei
bovini che giacevano a terra maleodoranti…strani spettri di un fuoco ormai morto
che galleggiavano nell’aria.
Anna percorse quel
paesaggio desolato inspirandone l’odore di
distruzione.
Nella mente della giovane
Itako parlò una voce…più immaginata che reale. Una voce sottile, quasi
femminile….
Over Suol…Spirit of
Fire!
“Anna? Tutto a posto?”
Manta riscosse l’amica che pareva essersi persa nei suoi
pensieri…
“Sì!” Rispose con
sicurezza…ed avanzò decisa, verso la prossima meta.
Passarono per una foresta
devastata da pesanti segni di devastazione pari a quelli visti poco prima, tra
radici, vegetali e pianure rase al suolo…Over Suol…Spirit of
Earth!
Si addentrarono dentro ad
una grotta franata e sgretolata con segni di ustioni ovunque e una sottile aria
densa di elettricità…Over
Soul…Spirit of Thunder!
Attraversarono un mare
scosso da potenti raffiche di vento e correnti passate che nonostante tutto non
accennavano a diminuire di potenza…Over Suol Spirit of Wind!
Varcarono uno stretto
ghiacciaio con profonde spaccature profonde e precipizi improvvisi ove il
ghiaccio stretto era allagato da impressionanti quantità d’acqua senza mai
essersi sciolto… Over
Suol…Spirit of Rain!
E così…i guerrieri erano
davvero giunti all’ultimo Plant…
Tremando di freddo Manta
sorpassò di fretta il Plant del ghiacciaio seguendo a ruota Anna e Anahol che
avanzavano poco avanti a lui senza degnarsi di
aspettarlo.
“Ehy! Aspettatemi! Ho le
gambe corte io!” urlò il ragazzino correndo.
Ma non appena la strada
fece angolo se li trovò davanti…fermi immobili dinnanzi all’immenso ed ultimo
portone, rimasto accostato dal passaggio dei
Guerrieri.
Anna parlò sempre fissando
l’uscio: “Nove Plant…”
Anahol annuì: “Questo è
l’ultimo…”
“Già…il Plant
dell’Universo…” Una voce conosciuta li fece voltare…a un lato del portone Ryu se
ne stava seduto con la schiena appoggiata alla roccia e il capo
riverso.
I tre corsero verso di
lui.
“Ryu!” Manta si inginocchiò
accanto a lui: “Cosa è successo? Cosa ci fai qui?”
Lo Shamano sorrise…non
sembrava nemmeno lui, i vestiti logori e strappati, le ferite che sanguinavano
copiosamente, il volto tirato ed esausto, e della sua orgogliosa pettinatura non
rimaneva che pochi ciuffi scomposti…
“Alla fine Manta, pare che
non vedrò l’incoronazione…”
Anna lo osservò seria senza
dire una parola. Il drago proseguì: “Non tutti sono ammessi in quel luogo
sacro…l’ultimo Plant è una ricostruzione dell’Universo senza spazio e senza
Tempo…se ci entra uno qualsiasi morirebbe in poco tempo per mancanza
d’ossigeno…e un vero uomo sa quando farsi da parte.” Sdrammatizzò Ryu parlando
debolmente.
“Ma Yoh…e gli altri…” Manta
era confuso ma Ryu gli mise una mano sulla testa per
zittirlo.
“Loro non sono gente
qualunque…”
Il grane trono si
stagliava, e ai piedi della sua scalinata Goldva giaceva a terra privo di
forze…lui…il Capo dei Pache ridotto in quelle condizioni…la vista del vecchio
Shamano sfumò appena e tentò di rialzarsi. No...tutto
inutile!
Fece uno sforzo immane ed
alzò lo sguardo verso il trono.
Ora aveva il suo
occupante.
Lip e Rap ai lati del trono
piangevano silenziosamente alla sua vista…ma lo sguardo di Goldva non andò alle
bambine.
I lunghi capelli castani e
fluenti ricadevano sui braccioli del trono…una figura priva di conoscenza sedeva
sulla pietra succube di un’intrappolante sonno meditativo…profondo e senza
risveglio…
“M-mi perdoni sua
eccellenza…Shaman King…” Goldva tentò di parlare e un rigurgito di sangue colorò
la gradinata…
Le stelle dell’Universo
brillavano attorno a lui in una dolce danza di congedo… “A-alla…fine io
non…”
Eccolo! Il dolore
definitivo che non gli fece nemmeno terminare la frase…freddo e sottile una lama
gli trapassò la schiena dandogli l’estremo saluto…
Sono riuscito a
proteggervi…
Ren estrasse la lama de
tuono dal corpo del vecchio tremando appena…
Era in ginocchio accanto a
lui che a mala pena riusciva a non perdere i sensi dalla debolezza e dal
dolore…tremante riuscì a issarsi sulle ginocchia e a tirarsi faticosamente in
piedi, la lama sporca di sangue ondeggiava nella sua mano
destra.
“E’ Finito ragazzi…lo
abbiamo sconfitto…” disse con un filo di voce rivolto ai suoi
compagni.
Lyserg a quelle parole
sussultò e mosse una mano. Era a terra, esamine e troppo debole per alzarsi
ancora…vivo ma per un soffio.
Aveva esaurito ogni
briciola di Furyoku e manteneva il minimo indispensabile per garantirsi
l’ossigeno. La divisa bianca splendente degli X-Laws era solo un ricordo: il
rosso del sangue e la durezza degli scontri l’avevano resa irriconoscibile…il
ragazzino voltò il capo verso il trono e lo vide…LUI!
Hao! Respirò a
fondo…provava rabbia verso quell’uomo, provava disgusto, provava odio…ma
ora…
HoroHoro che ancora si
reggeva stentatamente in piedi si lasciò cadere in ginocchio con il capo verso
il basso e gli occhi nell’ombra dei capelli azzurri che gli ricadevano sulla
fronte…aveva perso la sua fascia tre plant prima, con la mano destra si scostò
indietro i fastidiosi capelli mentre nella sinistra ancora stringeva con forza
l’Ikupasui. Sorrise alzando il pollice in segno di vittoria verso Ren che gli
rispose con un mezzo sorriso quasi sarcastico.
Chocolove invece tirò un
sospiro di sollievo e si lasciò cadere seduto esausto…aveva ancora del Furyoku,
ma nulla che potesse sostenere oltre quel massacrante duello contro il più
potente dei Pache. Il buio avvolgeva il tutto nei suoi occhi senza
espressione…ma sentì chiaramente il Furyoku e la forza spirituale di Goldva
languire come una fiamma e poi sparire…
Yoh si appoggiava
faticosamente all’Harusame estratta e puntata verso il basso.
Era stanco...stanco di
combattere, stanco di uccidere e stanco di avanzare…l’Immensa figura che
troneggiava dietro di lui galleggiando alle sue spalle sostò quando Ren disse
quelle parole.
Eh sì…certo che tenere
l’Over Suol sugli spiriti Naturali era davvero
stancante!
Non era decisamente da
lui!
Ma rimase in piedi. Il
giovane Asakura fece sorvolare lo sguardo sui suoi compagni ormai finiti almeno
quanto lui, sorrise come era solito fare…ma non si lasciò cadere, non si lasciò
vincere dalla stanchezza e dalla debolezza.
Puntò l’Harusame dinnanzi a
lui e vi si appoggiò come ad un bastone…Amidamaru vegliava fedele sul suo passo
instabile…ma non tentò di fermarlo…
Ren, HoroHoro, Chocolove e
Lyserg alzarono lo sguardo.
Yoh avanzò lentamente
ancora di qualche passo e li oltrepassò uno per uno senza dir loro una
parola.
Fino a che non raggiunse il
corpo di Goldva ove accanto era gettato Ren. Fece per oltrepassare anche loro
quando lo Shamano ruppe il silenzio.
“Ehy
Yoh!”
Il ragazzo si voltò con uno
sguardo interrogativo. Ren abbassò una mano, le raccolse e gli lanciò le cuffie
arancioni ormai rotte e mal funzionanti.
“Ti erano cadute!” gli
disse semplicemente con uno sguardo impassibile.
Yoh le afferrò quasi
incredulo…in un tale momento Ren aveva pensato a passargli le cuffie? Così
strano, eppure gli parve così naturale.
“Oh già! Che Scemo, eh eh
eh!” rise di gusto e se le infilò tra i capelli…perché tentennare? Ora era
pronto.
Si voltò e prese a salire i
gradini verso il trono…uno per uno…un passo lento e pesante, faticoso…a metà
tragittò inciampò e cadde sulla pietra.
“Yoh!” esclamarono
all’unisono gli Shamani.
No…non
ancora…
L’Asakura strinse i denti e
portò una mano avanti afferrando il gradino successivo.
Si trascinò lungo la salita
con il volto nella polvere…uno gradino dietro all’altro…fino a che la sua mano
non avanzò toccando senza trovare il gradino superiore…era arrivato.
Tremante di fatica e debole
riuscì ad alzare lo sguardo verso l’alto…ciò che vide gli ghiacciò il sangue
nelle vene.
Il volto di Hao a
pochissima distanza dal suo…i suoi occhi svegli e soddisfatti e un sorriso
compiaciuto che esprimeva una gioia senza pari…
“Ciao Yoh…compiaci ti! Sei
stato il primo a prostrarti dinnanzi al nuovo Shaman
King!”
Yoh lo osservò senza
espressione e senza muovere un muscolo…così prostrato a terra…Hao chino sopra di
lui…
“No!” HoroHoro si alzò di
scatto e corse barcollando verso la scalinata ma qualcosa gli trattenne una
gamba e lui cadde a terra, accanto a Ren.
“Che credi di fare
cretino?!” urlò HoroHoro contro all’amico.
“Questo dovrei chiederlo a
te! Testa vuota!”gli rispose Ren per le rime.
“Ma Hao! Ma Yoh…noi
dobbiamo…”
“Ormai noi non dobbiamo più
niente! Lo vuoi capire?? Ormai…”lasciò la frase a metà, quasi come se non avesse
il coraggio di completarla…
Chocolove annuì lentamente,
ma non con tristezza, più che altro con
rassegnazione…
Lyserg invece sorrise
tristemente e finì la frase di Ren al posto suo: “Vada come
vada…”
Hao sorrise ancora di più
al sentire quei patetici discorsi…si sentiva…bene! Magnificamente bene! Volse
nuovamente lo sguardo verso Yoh come per gustarsi appieno quella meravigliosa
sensazione…
Yoh puntellò i gomiti a
terra stringendo i denti come per tentare di
alzarsi…
Lo sguardo di tutti i
presenti fu catturato dai due Asakura…i Guerrieri osservarono con un nodo in
gola dal basso verso l’alto il loro compagno che non voleva, non voleva
assolutamente, arrendersi…
“H-Hao…g-gr” Yoh mormorò a
denti stretti mentre tentava di sollevare il busto da
terra.
Suo fratello non rispose,
rimase immobile inginocchiato su di lui.
“grazie…” Yoh gli sorrise
inaspettatamente.
I guerrieri sgranarono gli
occhi a quella vista mentre il più giovane degli Asakura riusciva a sollevarsi
quel tanto che bastava per gettare le braccia al collo del fratello stringendolo
in un dolce abbraccio, frutto delle sue ultime
forze.
Ancora Hao non reagì,
rimase immobile…
Yoh non si staccò da lui e
terminò la frase quasi sussurrandogli all’orecchio: “Grazie di avermi
aspettato…e di non esserti addormentato.”
Hao sospirò e un lieve
sorriso gli si allungò sul volto: “Sei il solito Yoh…non crederai che lo abbia
fatto per…”
“…per non rimanere da
solo…di nuovo.” Disse il ragazzo con convinzione senza dargli il tempo di finire
di parlare.
A quelle parole Hao sgranò
gli occhi, ma subito gli tornò sul volto un’espressione tranquilla: “Ah già…la
solita storia vero? Vuoi salvarmi…non ho un amico io…vero Yoh?” domandò Hao
freddamente.
Il giovane Asakura non
accennava a voler diminuire la stretta del suo abbraccio…annuì: “Proprio così…ma
non devi preoccuparti di questo adesso…”
Ren, Lyserg, Chocolove e
HoroHoro ancora stanziavano a terra, ai piedi della scalinata immobili,
paralizzati da quella scena…chiunque avesse immaginato la fine della storia non
avrebbe di sicuro pensato a questo. Un tenero abbraccio tra i due gemelli ai
piedi del trono per diventare Shaman King…senza che nessuno dei due accennasse
ancora a sederci si sopra.
Yoh era decisamente un tipo
fuori da comune…per qualche strana ragione, all’unisono gli Shamani
sorrisero.
“Ha ragione Hao…” esclamò
Chocolove con un filo di voce.
Lyserg si girò
faticosamente e riuscì a mettersi in ginocchio, teneva lo sguardo basso per
nascondere le lacrime che copiose gli rigavano il viso candido, ma la sua voce
era rotta da frequenti sottili singhiozzi: “…lui…Yoh…non lo permetterà mai, mai
più…”
Ren appoggiò le mani a
terra con lo sguardo corrucciato ma il duro cuore commosso. Non proferì
parola.
HoroHoro invece scosse il
capo in un gesto di esasperazione: “Che ci vuoi fare? Lui è fatto così” si
limitò ad aggiungere facendo spallucce.
Yoh trattenne una lieve
risatina soffocata. Hao lo sentì ridere e il suo sguardo divenne interrogativo:
“Cos’hai da ridere ora?”
Yoh allentò appena la sua
stretta per poter guardare lo Shamano dritto negli occhi: “Sono i miei amici!”
disse semplicemente “ E mi conoscono bene…lo sanno che io, mai più permetterò
che……che qualcuno…” sentì la testa girare, la punta delle dita farsi fredde…le
forze gli mancarono e il respiro si fece affannoso. Hao lo tenne tra le braccia
come un bambino, lo sguardo dello Shamano si era fatto agitato, ansioso…Yoh tra
le sue braccia tremava…nonostante ciò il ragazzino continuò a parlare. “rimanga
solo…come te. ”
I guerrieri ai piedi della
scalinata sgranarono gli occhi stentando a credere a ciò che vedevano: “Hao! Hao
sta…Piangendo!!” esclamò Lyserg al limite della
sorpresa.
Yoh sorrise al fratello:
“E’ ora…” disse poi debolmente “E’ giunta…l-la mia…regina. Fatela entrare…” un
rantolo…Yoh chiuse gli occhi sorridendo beato Il suo capo scivolò di lato
abbandonandosi nell’abbraccio del fratello.
Non si muoveva
più.
Hao immobile, impassibile,
il volto umido non aveva occhi che per quel ragazzino esamine tra le sue
braccia.
Mentre gli Shamani
chinavano il capo con gli occhi gonfi di emozione in segno di rispetto, un
sottile passo si avvicinò al gruppetto. Passò in mezzo ai quattro guerrieri
lentamente…e mano a mano loro alzavano lo sguardo per osservare la ragazzina che
avanzava con il portamento di una principessa.
Anna…
Hao si alzò tenendo il
fratello tra le braccia…il capo di Yoh riverso all’indietro dormiva l’eterno
sonno senza pesantezza.
Anna salì uno per uno i
gradini con la testa alta, lo sguardo fisso e negli occhi rossi e lucidi la
serietà e la solennità della decisione.
Raggiunse Hao che teneva il
suo Yoh tra le braccia…il suo Yoh…freddo e senza
vita.
Si avvicinò al ragazzo
chinandosi sul giovane Asakura e ne sfiorò le labbra gelide con le sue.
Una mano scivolò verso il
proprio grembo accarezzandolo.
Ren strinse forte i pugni
strizzando gli occhi ormai annebbiati dalle costrette lacrime che non voleva
fare uscire…Hao osservò il cinese ed annuì.
Ren allora si alzò con
fatica. HoroHoro accanto a lui fece lo stesso. I due amici si sostennero a
vicenda per non vacillare…nessuno osava parlare…e cos’altro c’era da dire?
L’ultima voce era stata quella di Yoh, e non doveva essere
diversamente.
Lyserg e Chocolove si
alzarono a loro volta ed avanzarono verso il trono…
Ora i quattro guerrieri
rimasti erano in schierati…pronti.
Hao scese qualche gradino e
adagiò il corpo di Yoh ai piedi della scalinata…accanto ai suoi amici…fino alla
fine.
Lyserg non poté trattenersi
oltre…scoppiò in un silenzioso pianto
irrefrenabile.
Ren con i pugni stretti e
lo sguardo verso il basso fissava l’amico esamine: “Quanto sei stupido
Yoh…quanto sei stato idiota!” Mormorò a denti stretti con
rabbia.
Chocolove respirò a fondo
con il fiato mozzo…
HoroHoro fissava altrove
stringendo gli occhi con una mano sul volto coprire i singhiozzi che volevano
uscire.
Hao risalì i gradini e
raggiunse Anna che attendeva davanti al trono.
La ragazza si inginocchiò
in segno di rispetto e disse: “Come ha detto Yoh…non sarà più solo…eccellenza
Shaman King.”
Hao la osservò qualche
attimo: “E’ chiaro…tu eri solo di Yoh. Nessun altro potrà mai averti. Mai…” Anna
rimase in ginocchio con il volto basso. Hao
proseguì.
“Ma lui te lo aveva
promesso…eri la sua principessa…sii la mia regina.”
Anna annuì con un nodo in
gola e le lacrime che finalmente scesero a bagnarle il
volto.
Si alzò e si sedette a
terra…ai piedi del trono. In attesa.
Hao sorrise e si voltò
verso i ragazzi rimasti a osservarlo: “Gli umani…sono una cosa disgustosa…”
disse loro “Ma Yoh provava molta simpatia per questa disgustosa
razza….”
I Guerrieri
tacquero.
“Penso che…per il mio
fratellino…potrei lasciarli a vagare per la Terra ancora per un
po’.”
Furono le ultime parole di
Hao Asakura…prima di sedersi sul trono dello Shaman
King…
Poi…fece la cosa che più
Yoh adorava fare, l’unica cosa possibile in quel momento…per lui che lo aveva
preceduto e per Hao che ora non doveva più aspettare
nessuno…
Si
addormentò.