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Autore: Winry977    19/12/2012    2 recensioni
Ci sarà sempre qualcuno a salvarti.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminava in equilibrio tra una pietra e l'altra giù al fiume. Il sole splendeva in cielo, ma non faceva caldo, ed un caldo venticello scompigliava di poco i capelli mori di Elizabeth. Di lì a pochi minuti l'avrebbe raggiunta Jade e sarebbero tornate in città per fare colazione al bar e andare a scuola insieme. Era tranquilla, e quando la sua compagna arrivò, le andò in contro sorridendole e saltellando da un masso all'altro, senza mai perdere l'equilibrio.

L'appena arrivata la salutò e mentre arrotolava le cuffiette attorno all'iPod blu che portava sempre con se, notò quanto fosse slanciata l'amica.

-Magari avessi un equilibrio come il tuo, Elizabeth! Io cadrei in acqua nel giro di pochi salti!- commentò.

-Ma dai, che sarà mai! E poi ti ho detto mille volte di non chiamarmi Elizabeth!- rispose recuperando lo zaino nero che usava per la scuola. -Piuttosto sei pronta per le interrogazioni? Oggi c'è storia, inglese, tedesco e... che altro c'era?

-Chimica.- sospirò l'altra. -Secondo me prenderò di nuovo un sono quattro. L'ultima volta è finita così!

-Ma no! Senti, hai studiato?- Jade annuì. -E allora andrà bene.

Dopo aver fatto un'ottima colazione al bar si diressero al bar, chiacchierando del più e del meno, finché non incrociarono per strada cinque ragazzi dall'abbigliamento nero e dall'atteggiamento molto figo, trasandato e a dir poco stupefacente.

Elizabeth mollò una gomitata a Jade che guardava dall'altra parte della strada nella speranza di non individuare tra la folla di studenti la professoressa di chimica. Si girò di scatto, ed Elizabeth le fece cenno con lo sguardo di osservare i cinque ragazzi che parlottavano allegramente tra loro.

-Jade! Solo loro!

-Eh? Oh. Loro. Che bella visione mattutina, eh?- il suo sguardo si raddolcì vedendo il ragazzo per il quale aveva una cotta si dal primo momento in cui lo aveva visto. Era stato un colpo di fulmine per lei, e stentava a credere che fosse sempre libero e senza alcuna ragazza. Prima o poi si sarebbe dichiarata, pensava ogni volta che lo vedeva. Si chiamava Ashley e lei ne era follemente innamorata. Per quello che aveva intuito scrutandolo ogni volta che poteva era un tipo molto simpatico e scherzoso con tutti, ma lei si immaginava che sotto sotto lui avesse un gran cuore.

-Eh, si. Hai visto che bello che è oggi Jinxx?- disse Elizabeth sognante e senza staccare lo sguardo dal ragazzo dagli occhi azzurrini, che camminava con lo sguardo perso nel vuoto e un po' in disparte. Ad un tratto uno di loro, Christian, si accorse che le due ragazze li stavano fissando e fece loro un allegro segno di saluto. Di colpo anche gli altri quattro ragazzi si girarono e scherzosamente salutarono le due ragazze, senza neanche sapere che le due avevano una cotta segreta per due di loro.

A Jade ed Elizabeth saltò il cuore in gola, e dopo un sorriso reciproco e un saluto fin troppo trattenuto, si voltarono l'una verso l'altra e con eccitazione cominciarono a dire all'unisono: -Oddio, oddio, oddio, ci hanno viste! E ci hanno salutate!!

-Forse potrei cominciare ad apprezzare il lunedì, tu che ne dici?- disse contenta Elizabeth.

-Dico che puoi ricominciare ad odiarlo, mia cara.- intervenne una voce esterna maschile. Era Josh, il bullo della scuola, che se la prendeva con Elizabeth dalla mattina alla sera. Quest'ultima si fermò un passo prima di quello di Jade, mentre Josh si trovava a pochi passi più lontano da loro.

-Cosa vuoi ancora, Josh?

-Chi, io? Nulla, solo augurarvi un buon lunedì.- rispose lui malevolmente.

-Con te in giro, non c'è mai niente di buono.- ribatté Jade decisa di sé. Lui fece un paio di passi avanti verso di lei, finché non si ritrovarono faccia a faccia. Si sfidavano solo con gli occhi a fare la prima mossa.

-Ti ripeto la domanda, che cosa vuoi, Josh?

-Te l'ho già detto, karate-kid.... voglio solo... augurarvi il buon lunedì!- allungò le mani verso di lei, ma subito vennero parate e buttate verso l'esterno. Allora lui cercò di superarla, per fiondarsi sopra Elizabeth, nonché sua legittima preda, ma la ragazza, più che indietreggiare non poteva fare altro. Jade ri-intervenne. -Prima di tutto, io non mi chiamo karate-kid.- disse lei frapponendosi tra i due. -E poi...- fermò in tempo una mano diretta verso l'amica. -...non toccarla.- gli storse il braccio dietro la schiena, per poi buttarlo a terra con un calcio nel di dietro. -Smettila di tormentarla, e vatti a fare una vita, idiota! Andiamo, Eli.- la prese per mano, e la condusse all'interno dell'edificio scolastico. Mentre cercavano i libri nei loro armadietti, accostati l'uno all'altro, Elizabeth si decise a spifferare le prime parole dopo quell'accaduto.

-Grazie...

-E per cosa?

-Per prima... sai... Josh...

-Ah, ma figurati! E' che non voglio che ti si tocchi- le sorrise. Era vero. Teneva troppo ad Elizabeth, e avrebbe ucciso pur di difenderla.

 

Le ore scolastiche volarono e a mensa le due amiche non poterono fare a meno di notare di nuovo i cinque ragazzi che tanto adoravano. Mangiarono ad un tavolo di distanza da loro, e non riuscivano a smettere di commentare ogni singola mossa facessero.

-Oddio, sta arrotolando la forchetta tra gli spaghetti!

-Oh, che non-chalance che ha quando mastica!

E così via, senza però toccare cibo. Forse erano perdutamente innamorate di quei tipi. Forse.

Alla fine di tutte le lezioni e delle interrogazioni, dalle quali uscirono meglio di quanto immaginassero, si diressero verso i corridoi vuoti per posare i loro libri, recuperare zaino e borsa e andare a girovagare per la città.

Mentre posavano i libri nelle mensoline metalliche all'interno dei piccoli ripostigli, sentirono più voci maschili provenire dall'altro capo del corridoio. -Che siano... i famosi cinque?- bisbigliò con una punta di eccitazione Jade. Ma il suo entusiasmo svanì non appena richiuse l'armadietto. Davanti a lei si stagnavano Josh e due dei suoi compari. Capì al volo cosa avevano in mente, e chiamò piano l'amica accanto. -Elizabeth...

-Non chiamarmi così, per l'amore del cielo!

-Esci dalla scuola.

L'amica alle sue spalle si accigliò. -Che c'entra questo?- poi doveva aver visto chi c'era davanti loro, perché ad un tratto cominciò ad indietreggiare. -Ok.

Il problema era che più lei si allontanava, più Josh avanzava verso di lei, mentre i due compari restavano davanti Jade, che quando si trovò accanto Josh cercò di fermarlo nel modo più diplomatico possibile, ponendogli davanti un braccio. -Non osare superarmi.- disse con ferocia. Lui la sorpassò, con aria di sfida, e lei fece per mollargli un pugno, ma fu frenata. Uno dei due ragazzi le aveva afferrato il pugno, e ora le teneva ferma contro il suo stesso armadietto, dopo averla sbattuta contro di esso sonoramente.

Josh proseguì, mentre Jade intimava all'amica di scappare, perché già sapeva come avrebbe reagito in preda alla paura: si sarebbe immobilizzata quando sarebbe stato troppo tardi.

Lei non arrivò neanche fuori dalla scuola che già venne scaraventata per terra dallo stesso Josh. -Oh, quanto ho desiderato fare ciò che sto per farti...- mormorò malizioso, alzandola per la maglietta. -Finalmente senza quella stupida idiota della tua amichetta.- A quello non resistette più. Mollò uno schiaffo al suo aggressore, per quanto sapesse che quel gesto equivaleva a buttarsi la zappa sui piedi. -Non. Parlare. Male. Di. Lei.- soffiò rabbiosa ma tremante. Lui si girò, con uno sguardo più cattivo di prima e con una punta di ferocia. -Era ora... hai osato farmi qualcosa. Questa è la tua firma per la tua fine.- lei sentì gli occhi inumidirsi: si ricordava bene l'ultima volta che quell'essere la aveva picchiata e sapeva già che sarebbe tornata a casa o piena di lividi o sanguinante, a seconda di come gli girava. Sentì, un dolore al ventre: la aveva cominciata a colpire, e il suo primo obiettivo era stato lo stomaco. Da lì era caduta per terra e lui aveva preso dalle sue tasche qualcosa di affilato. Troppo affilato.

-Lo sai che cosa sta succedendo all'interno della scuola?- le urlò contro lui. -La tua amichetta karate-kid sta per essere picchiata dai miei amici, a meno che non stia già succedendo, e mi sa che ne uscirà peggio di te. Sempre che voi ne usciate.- lei da per terra tossicchiò un po' e riprese fiato.

-Ti ho già detto...- disse boccheggiando. -...di non parlare male di lei!- e gli fece uno sgambetto facendolo finire per terra.

-Vuoi proprio morire oggi, eh? Bene, sarai accontentata!- esclamò lui, ma venne interrotto. Una voce maschile e ad Elizabeth molto nota si intromise nella rissa che stava per avere inizio.

-Ehi! Che sta succedendo qui?!

-Niente che ti interessi, Ferguson! Sparisci!

-No, Josh. Sparisci tu!- I due si misero faccia a faccia, guardandosi con aria di sfida, finché dall'interno dell'edificio non si sentì una specie di ululato di dolore. -Secondo te chi è ad aver emesso questo verso?- chiese Jixx convinto di sé. Il bullo afferrò al volo, e fece un passo indietro. -Uh, vedo che capisci. Vedi di non farti vedere, a meno che tu non voglia fare la stessa fine. Credo che il tuo amico si sia lussato un braccio.

L'altro grugnì, per poi guardare storto la ragazza ancora per terra, girarsi e andarsene.

Soddisfatto, Jinxx si girò verso Elizabeth e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi. -Tutto bene?

-S...Si, grazie.- si alzò lei.

-Comunque piacere, io sono Jinxx, anche se il mio vero nome sarebbe Jeremy.- le sorrise mandandola in estasi, nonostante sapesse tutto di lui. -E tu sei...?

-Eh? Io? Io sono Elizabeth, ma dato che odio il mio nome, chiamami pure Eli.- disse lei tutto d'un fiato. -Ma comunque già ti conoscevo...

-Davvero?

-Ehm, si... sai com'è... annuario della scuola...

-Ah, ecco.- sorrise lui, per poi farsi serio. -Beh, Eli, che ne dici di entrare e vedere come sta la tua amica? Poco fa siamo arrivati che la stavano pestando praticamente...- la ragazza mancò un battito. La sua amica era stata pestata?

-P... Pestata?- mormorò. Lui annuì serio e si affrettarono all'interno della scuola.

Arrivati al luogo dello scontro trovarono uno degli amici di Jinxx, Jake, che teneva per la collottola uno dei bulli, mentre l'altro era circondato da altri due dei fatidici amici, Christian ed Ashley, mentre Andy, nonché il leader del gruppo, stava accanto a Jade, inginocchiata per terra, col capo basso, la schiena ricurva su se stessa in modo tale che il ventre sfiorasse le cosce.

Elizabeth corse verso l'amica, ed ignorando il ragazzo accanto a lei, le parlò.

-Oh, Jade, che ti hanno fatto?

Lei ruotò la testa e le sorrise debolmente. -Qualche ginocchiata allo stomaco, un po' di sangue, ma alla fine, qualcuno è venuto in mio aiuto...- e fece cenno con lo sguardo ai ragazzi che attorniavano i bulletti. -Tutto sommato, stavo per renderli sterili.- ridacchiò.

Elizabeth sospirò, e guardò il ragazzo accanto l'amica, che le sorrise quasi timidamente. -Ehm... ok, non mi conoscete se non di vista, giusto?

-Fidati, noi sappiamo chi sei tu e chi sono i tuoi amici.- intervenne la ragazza inginocchiata.

-Annuario?

Jade volse un'occhiata di intesa all'amica. -Può essere.

 

Poco dopo i bulli se la filarono a gambe levate, e gli amici di Jinxx si avvicinarono alle due ragazze, giusto quando finalmente Jade riuscì a mettersi in piedi senza rischiare di ricadere per terra nel rischio di sputare sangue a causa di tutti i colpi che aveva preso.

-Tutto bene?- chiese Ashley, facendo balzare il cuore in petto alla ragazza.

-Uh? Chi io? Si, certo, benissimo, un po' scafazzata, ma sto benissimo!

-Ce la fai a camminare?- chiese Jake.

-Forse... diciamo che se mi reggo in piedi ce la posso fare anche a camminare...- poi si rivolse ad Elizabeth che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. -Ti ha fatto del male?

-Solo un pugno nello stomaco e una caduta, ma poi... qualcuno lo ha scacciato.- sorrise guardando di sbieco il ragazzo del quale era innamorata che stava accanto a lei con lo sguardo che sembrava perso nel vuoto.

-Beh, che ne dite di uscire da questo posto?- propose Christian dopo un po'. -Io avrei giusto un po' di fame...

-Puoi sempre mangiare i fogli, eh.- propose ridacchiando Andy, senza fare capire di cosa parlasse alle due ragazze, mentre si avviavano verso l'uscita.

-Fogli?- chiesero infatti all'unisono.

-Uh, è una lunga storia...- rispose Jinxx.

-Ora ve la raccontiamo.- disse Jake.

-C'era una volta, in un epoca molto lontana...- cominciò Ashley.

 

Chi avrebbe mai pensato che a distanza di mesi quelle due ragazze si sarebbero dichiarate ai ragazzi di cui erano innamorate e avrebbero costruito un'amicizia più forte di un'armata?

  
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