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Autore: MaryLetiz    19/12/2012    2 recensioni
Questa storia è puramente inventata. Parla di una ragazza che dopo mille cambiamenti riesce ad esprimersi, ad essere sé stessa. Una storia che può tranquillamente essere inserita nel mondo di oggi, ma con una vena romantica.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, mi chiamo Faith. Ho solo 15 anni e credo che la mia vita sia una cosa orrenda. Tutti mi odiano. Ma che problemi hanno?? Io di certo non lo so. I miei compagni di classe mi prendono in giro. Mi continuano a dire che sono...beh, non diciamolo perché sarebbero tutte brutte parole. E per questo cerco sempre di cambiare, per vedere se vado meglio agli altri. Cambio, ma gli altri non mutano il loro comportamento nei miei confronti. Certo, potrei anche fregarmene, ma ci tengo al pensiero altrui. Il mio è un continuo cambiamento, ma ogni volta vengo criticata. Non ho amici, non ho nessuno con cui parlare. I miei nonni, loro si che c'erano, ma sono morti 2 anni fa. Non ho nessun parente stretto. Ho un fratello di 21 anni, ma è andato a vivere l'anno scorso con la sua ragazza. Con lui a volte mi sfogo, ma poi, come tutti gli altri, anche lui mi critica. Dice che i miei problemi sono infantili, anche se a me non sembra proprio. I miei genitori hanno divorziato 5 anni fa e io ora vivo con mia madre che non mi considera neanche. Mio papà invece è sempre via per lavoro e quindi non lo vedo mai. Sì, la mia storia è abbastanza tragica. Ma ho una passione che nessuno conosce: suonare il pianoforte. Mia nonna mi aveva insegnato a suonarlo quando ero piccola e ora riesco anche a improvvisare e visto che mia mamma ne ha uno in casa mi avvicino a quello strumento. Solo a sfiorare quei tasti un brivido di felicità mi percorre la schiena. Comincio a cantare e a suonare la mia canzone preferita, quella canzone che mi rappresenta: "Torn" E cantandola mi sento bene, molto bene: "There's nothing left, I used to cry, my conversation has run dry, that's what's going on, nothing's fine I'm torn". Adoro questa canzone. "I'm torn" vuol dire "sono lacerata" ed è proprio così che mi sento. Solo quando sono sola mi sento me stessa. In presenza degli altri metto sempre una maschera. Ho paura che non mi accettino per quella che sono. Tra i miei compagni di classe, Luke è quello che mi critica più di tutti. Avete presente il tipico ragazzo alto, bello, muscoloso, che si crede bravo solo lui? Ecco, Luke è proprio così. Credo sia l'antipatia fatta persona. E pensare che proprio oggi la prof ci ha messi in banco insieme. Domani ho anche compito di matematica e tutti sanno che se lei non si risolve i problemi da sola, per me può anche tenerseli. Quindi me ne starò a casa, tanto a mia mamma sta bene. In più non voglio sorbirmi le prese in giro di Luke...

IL GIORNO DOPO

Stamattina mi sono alzata alle 11. Si sta bene sotto le coperte, soprattutto in questo periodo che comincia ad esserci freddo. Anche oggi, tanto per cambiare, suono un po'. Mi sono scaricata proprio ieri lo spartito di una canzone che si intitola "They don't know about us" ovvero "loro non sanno di noi". Mi piace questa canzone. Sarà perché adoro tutte queste canzoni lente.. Comincio a suonarla, ha una melodia così dolce..ad un certo punto sento qualcuno cantarla e mi fermo immediatamente: nessuno mi aveva mai sentito suonare. Mi giro di scatto verso la voce e vedo Luke che mi guarda sorridendo.
-Che ci fai qui?- chiedo io.
-Ehi, non si saluta più??- mi dice lui.
-Ciao. Visto che ti ho salutato? Ora rispondi alla mia domanda.
-Sono venuto a portarti i compiti visto che oggi non sei venuta a scuola.
-Da quando in qua tu ti preoccupi per me e dei compiti che mi mancano?
-Da quando me lo ha imposto la prof. Sapevo che suonavi, ma non credevo che tu fossi così brava.
-Come fai a sapere che suono? Non lo sa nessuno.
-Sai, è da 2 o 3 giorni che passo davanti a casa tua e ti ho vista suonare.
-Cos'è adesso ti metti a spiarmi? Beh, grazie. Ora dammi quei maledetti compiti.
-Si, va bene, ma non indossare maschere. Non ti conosco bene, ma credo che tu sia più simpatica quando sei te stessa.
Queste parole mi chiudono la bocca. Luke che mi dice una cosa del genere? So solo che dopo averlo sentito un sorriso si forma sulle mie piccole labbra..
-E poi sei bellissima quando sorridi- aggiunge.
Ho sentito bene? L'ha detto veramente? No Faith, non innamorarti. Soprattutto non innamorarti di Luke. Andiamo in soggiorno e ci mettiamo a fare i compiti. Cerco di essere il più possibile me stessa. Mi accorgo che mi è abbastanza difficile in presenza di altri. A quanto pare ho finto per troppo tempo. 
Il pomeriggio passa veloce, troppo veloce direi, e per Luke è tempo di tornare a casa. Ora siamo amici. Wow, è il mio primo amico dopo molto tempo. Lo accompagno fino alla porta e per salutarmi mi bacia delicatamente la guancia. Ci guardiamo e sorridiamo, ma quel silenzio magico viene spezzato dalla voce di mia madre che nel frattempo era tornata a casa.
-Faith! Vieni subito che è pronta la cena!- urla lei.
-Arrivo mamma!- rispondo io.
-Muoviti o ti trascino in cucina!
-Scusami, devo andare. Comunque è stato bello passare il pomeriggio con te. E grazie per i compiti.-dico rivolta a Luke.
-Tranquilla, vai pure. E avevo ragione sai? Sei più simpatica quando sei te stessa.- dice lui.
-Vuoi sempre aver ragione, eh? Ci vediamo domani in classe.
-Non vedo l'ora, bella.
Sto andando in cucina con un mega sorriso stampato in faccia. Mi sa che mi sto innamorando di quel ragazzo che soltanto ieri mi stava antipatico. Non l'ho mai detto, ma...non vedo l'ora di andare a scuola!

IL GIORNO DOPO

(ora di religione)
-Allora ragazzi, per la prossima volta dovrete portare qualcosa che vi descriva. Usate la fantasia, so che ne avete molta. Va bene?- dice il prof prima della fine dell'ora.
-Si, prof- rispondiamo noi all'unisono.
Che bello, ora dobbiamo fare anche i compiti di religione! Io ora che mi invento?
-Sono sicuro che farai qualcosa di strabiliante.- mi dice Luke sorridendo.
A parte il fatto che non so cosa fare, il suo sorriso mi rassicura, mi dona sicurezza.
Finalmente sono finite le lezioni. Luke mi accompagna a casa, quindi sono qui con lui a parlare mentre una folla immensa di ragazzi ci guarda male. E mentre parliamo gli racconto la mia vita. Di tutte le prese in giro, di tutti i pianti, di tutti i cambiamenti. per la prima volta dopo 2 anni mi sfogo con qualcuno senza essere criticata.
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Da quel giorno io e Luke continuiamo a frequentarci. Ma siamo amici o tra noi c'è qualcosa di più profondo? Ecco che mi viene in mente la canzone "Change my mind" che dice proprio così.. "Are we friends or are we more?"
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Mancano 2 giorni alla consegna del compito di religione e io non so ancora cosa fare. Visto che ormai sono le dieci e mezza di sera vado a dormire. Si sa, la notte porta consiglio...
Che sonno! Sono tipo le 3 di notte e mi sono svegliata da una dolce melodia proveniente da fuori. Vado alla finestra, la apro e mi affaccio. Luke è lì che mi aspetta con una rosa in una mano e una chitarra nell'altra.
-Faith, questa è per te- mi dice porgendomi la rosa.
Poi prende la chitarra e si mette a cantare "Little things". Mamma mia se adoro questa canzone. Mentre canta ecco che scendono le lacrime dai miei occhi, e la canzone finisce.
-Con questa canzone ti volevo dire che non devi più fingere, ne con me ne con gli altri, perché tu sei perfetta così come sei, con i tuoi pregi e con i tuoi difetti. E Faith...- si inginocchia di fronte a me -vuoi essere la mia ragazza?
-Aspetta un attimo- gli dico.
Corro subito fuori anche se sono in pigiama (al diavolo il freddo!) e appena lo vedo, lo abbraccio.
-Certo che sì, Luke. Ti prometto anche che proverò ad essere me stessa con gli altri. E...ora so cosa portare all'ora di religione- dico io tutta contenta.

2 GIORNI DOPO

(ora di religione)
-Faith, tocca a te. Cosa ci hai portato?- mi chiede il prof, mentre io inseguo tranquilla i miei pensieri. Appena sento il prof chiamarmi è come se cadessi dalle nuvole. Si, perché ho paura che gli altri mi giudichino. Di nuovo. Infatti, mentre vado alla cattedra, il resto della classe mi guarda male. Anzi, se ne frega proprio di me. Luke invece mi guarda interessato. Ciò che dirò sarà un po' una sorpresa anche per lui.
-Piacere, io sono Faith...- comincio.
-Sappiamo tutti chi sei, quindi risparmiaci questa lagna- ribatte una ragazza -non siamo stupidi sai?
-Voi non conoscete la vera Faith. Voi conoscete quella che cerca sempre di cambiare per non essere più giudicata. Ora conoscerete la vera me.- le rispondo gentilmente -Allora, dov'ero rimasta...
Le parole mi escono come un fiume in piena e tutti, dopo aver sentito il mio racconto, rimangono esterrefatti e uno ad uno mi chiedono scusa per le critiche, per i giudizi che mi hanno fatta star male. Ho anche portato la registrazione di un brano composto e suonato da me al pianoforte. E tutti dicono che sono brava. Non credevo di esserlo così tanto. Ora sono proprio felice. Non ho mai sorriso così tanto in vita mia. Sarò sempre me stessa d'ora in poi.

MESI DOPO

Io e Luke stiamo ancora insieme. In più ho un sacco di amici con cui mi posso sfogare e finalmente nessuno mi critica.
Ciao a tutti, mi chiamo Faith. Ho solo 15 anni e fino a poco tempo fa pensavo che la mia vita fosse orrenda. Ora mi si prospetta un futuro meraviglioso, sono diventata ottimista. Ma solo perché sono me stessa e non c'è cosa più bella di questa.

FINE
  
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