Alla prossima!
P A R A L L E L S
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Last night I dreamed about you. What happened in detail I can hardly remember, all I know is that we kept merging into one another. I was you, you were me.
Frank Kafka
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P R E M E S S A
Ritengo doveroso fare degli appunti di livello tecnico.
Non sono mai stata all’interno dello Shakespeare Globe Theatre e mi scuso per l’inaccurata descrizione degli interni. Mi sono aiutata con foto e con molta immaginazione. Lo stesso vale per la fantomatica accademia teatrale che appare nel corso della storia. Non ne ho mai frequentata una e mi sono documentata per quanto possibile sulle modalità di insegnamento, cercando di farle sembrare credibili.
Per quanto riguarda i testi, mi sono basata sull’edizione di Re Lear della Garzanti, ristampa del 2010 e su quella della Bur Rizzoli de Le Baccanti a cura di Vincenzo di Benedetto, ristampa del 2000.
Il resto delle citazioni ha come fonti Wikipedia inglese e italiana.
Non sono mai stata all’interno dello Shakespeare Globe Theatre e mi scuso per l’inaccurata descrizione degli interni. Mi sono aiutata con foto e con molta immaginazione. Lo stesso vale per la fantomatica accademia teatrale che appare nel corso della storia. Non ne ho mai frequentata una e mi sono documentata per quanto possibile sulle modalità di insegnamento, cercando di farle sembrare credibili.
Per quanto riguarda i testi, mi sono basata sull’edizione di Re Lear della Garzanti, ristampa del 2010 e su quella della Bur Rizzoli de Le Baccanti a cura di Vincenzo di Benedetto, ristampa del 2000.
Il resto delle citazioni ha come fonti Wikipedia inglese e italiana.
CORO
Le nostre sono vite in parallelo.
Viviamo nello stesso lasso di secolo, trascorriamo la nostra esistenza nello stesso stato, ci alziamo ogni mattina nella stessa opalescente città.
Incrociamo, sfioriamo, interagiamo e respiriamo condividendo, inconsci, le nostre esistenze con milioni di noi.
Ci crediamo diversi, ci ergiamo al di sopra degli altri, ci abbassiamo al di sotto di loro a seconda dei nostri grandi e piccoli problemi. Siamo identici nella nostra ignoranza del prossimo. Nel pensiero ossessivo e costante che la nostra condizione sia migliore o peggiore dell’altro. Ci paragoniamo e apportiamo ai nostri simili in maniera paranoico-compulsiva.
Non ci vediamo sul serio.
In metropolitana, in autobus, in taxi non osserviamo chi ci sia veramente di fronte. Proiezioni dei giudizi della nostra mente. Gli occhi sbarrati nel vuoto delle luci al neon, siamo già catapultati negli obiettivi del nostro futuro imminente quasi presente.
Siamo più vicini di quanto crediamo e più lontani di quanto pensiamo.
Corpo, testa, cuore, lombi.
Questa è una storia di medesime passioni e aspirazioni.
Di un uomo e una donna.
Di due giovani adulti.
Di due vite parallele.
E della medesima città.