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Autore: arabellas    19/12/2012    2 recensioni
Harry ama Louis.
Harry ha sempre amato Louis.
Harry è così attratto da quegli occhi azzurri,quel casco di capelli spettinati,quelle maglie a righe,quel sorriso sfrontato.
Ma Harry non ama solo questo,no,Harry ama completamente Louis,pacchetto completo,anima e corpo.
Due ragazzi,la paura di amarsi,le prime esperienze.
Simply Larry.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Harry,respira,porca troia,respira.
"Non è il tuo Louis quello dentro Starbucks,e quella non è Eleanor,saranno solo due tizi che gli assomigliano." ripetei a me stesso,nel vano tentativo di convincermi,ma inutilmente.
Avrei riconosciuto quei pantaloni rossi e quella maglia a righe blue tra milioni,e non è strano,infondo conosco tutto il guardaroba di Lou a memoria.
Uscirono dalla caffetteria,lui con un sorriso tiratissimo e finto,lei scocciata ed annoiata.
Incontrarli insieme,anche con tutta la faccenda della finzione,faceva comunque male. 
Ma soprattuto,faceva male il fatto che Eleanor o non,Louis non era mio.
Louis non ne sapeva niente.
Non sapeva di quante volte pensassi a lui molto di più che un amico,quanti sogni tutt'altro che casti avevo fatto,risvegliandomi sudato e ansimante.
Non lo sapeva.
Ed ero sicuro,anzi,sicurissimo,che lui non ricambiasse i miei sentimenti. Sono tre anni che va avanti così,ma solo nell'ultimo anno mi sta capitando di non riuscirmi a sedere vicino a lui,per paura che in un attacco di follia,possa ritrovarmi incollato alle sue labbra,così morbide e baciabili,mentre lui mi respinge.
Ed era questo quello che mi frenava,la paura di essere respinto,sarebbe stato troppo per me,perdere l'amore della mia vita e il mio migliore amico in una botta sola.
Quel giorno vederlo con Eleanor mi stava turbando più del dovuto,gli inviai un messaggio,nel tentativo di salvarlo da quellla scomodissima situazione.
Inviato.
Dopo pochi secondi alzò lo sguardo e si guardò intorno,probabilmente per capire dove fossi. Feci un piccolo cenno con la mano,stando attento a non farmi vedere da El.
Sapevo che lei sospettasse qualcosa,lo capivo dagli sguardi penetranti che mi riservava mentre Lou era disattento.
Louis la liquidò con poche parole,un abbraccio e un lieve bacio sulla guancia. Era come acido sul cuore.
Aspettò che se ne andasse,poi si passò una mano nei capelli e si diresse verso di me.
Incominciò a battermi il cuore.
Mi sorrise,un sorriso a trentadue denti,quelli che ti fanno sciogliere.
Mi tremavano le mani.
Si leccò le labbra. Un gesto involontario,ma stavo definitivamente per morire.
Iniziai a sudare freddo.
Poi quel 'ciao' sussurrato dalla sua voce così dolce.
" C-ciao Lou." dio,ero terribilmente imbarazzato,colpa di tutte le fantasie di poco prima.
" Stai bene Haz? Hai l'aria di uno che ha appena saputo in che giorno morirà." 
Mai una volta che fosse serio. Lo amavo anche per questo.
" Certo,benissimo,credo. Solo un pò di mal di testa. " dissi passandomi una mano nei capelli,scuotendo la testa come per cacciare tutte le immagini che si stavano creando nella mia testa,rallentando il flusso dei miei pensieri razionali.
" Se vuoi possiamo andare a casa mia,stiamo un pò sul divano,guardiamo un film. Magari cucini anche per me,l'ultima volta hai fatto delle lasagne fantastiche! " mi posò una mano sulla spalla,e quel lieve tocco mi fece rabbrividire,insieme al rossore che mi si era creato sulle guance,colpa del suo complimento e del suo modo di fare così dannatamente provocante.
" Se non provoco disturbo,mi fa piacere.
" Harry,non dirlo neanche,tu non disturbi mai. Sicuro di stare bene? Sei strano "
Sono solo così maledettamente innamorato di te. 
" Niente,davvero. Sto davvero bene. Davvero "
" Tre davvero in una frase,wow. Significa che stai mentendo. E io mi sento offeso. Quindi devi sdebitarti.
" Come ? "  
" Vieni a casa mia. "
" Se si tratta solo di questo okay. "
" La mia macchina è parcheggiata di fianco alla caffetteria,queste sono le chiavi,entra,io vengo tra cinque minuti. " io,nella sua macchina,da solo, avrei avuto un infarto,ormai ne ero certo.
" Che cosa devi fare? " dissi piuttosto preoccupato.
" Vedrai. " mi consegò le chiavi.
Mi avviai verso il parcheggio,individuai la macchina ed entrai.
Il profumo familiare di Louis impregnava l'aria,quella sua fraganza che sapeva di vaniglia e di Gucci Guilty,la sua essenza preferita. Lo spruzzava ovunque.
Per sbaglio urtai il portaoggetti,che si aprì con uno scatto secco. Tra i pacchetti di gomme e i documenti,intravidi delle foto. Le presi curioso e incominciai a sfogliarle.
Ritraevano lui con le sorelle piccole,sua madre e suo padre,i nonni,e alcune visioni di Doncaster,la sua città natale.
Oddio.
C'era anche una mia foto insieme a lui.
Oddio.
Realizzai che il ragazzo che amavo aveva una nostra foto.
Oddio.
Rigirai la foto,c'era una scritta con un cuore.
Oddio.
'Sei una delle persone più importanti del mondo.'
Stavo respirando a fatica. Era come se il cuore si fosse bloccato e il cervello stesse cercando di immortalare quel momento per tenerlo custodito nella mia testa per sempre.
Ad un tratto sentii il portabagagli aprirsi e richiudersi dopo pochi secondi,segno che Louis era arrivato.
Gettai le foto nel portaoggetti e lo richiusi frettolosamente.
Poco dopo il sorrisone di Lou fece capoline dalla portiera.
" Fatto - disse con un'aria soddisfatta - possiamo andare? "
" S-s-si." annuii poco convinto,ancora scosso per la foto.
" Harry,oggi sei dannatamente strano - mise in moto la macchina - se è successo qualcosa non farti problemi a dirlo,infondo a cosa servono i migliori amici ? "
Già,migliori amici,faceva male sentirlo dire,sapendo che non potevamo essere niente  di più.
" Nono è okay,solo non sto bene. Ho mal di testa,te l'ho detto anche prima. " in effetti un pò d'emicrania,la sentivo.
Mi guardò intensamente,con quei suoi occhioni celesti,talmente limpidi che ci sarei potuto affogare dentro.
Assunse un'espressione pensosa,poi si rigirò verso di me,si slaccio la cintura di sicurezza e il suo volto incominciò ad avvicinarsi al mio.
Okay,se sta per fare quello che penso avrò un attacco.
Il mio cuore iniziò a battere talmente forte che pensavo mi uscisse dal petto. Bene,per la seconda volta in una giornata,e sempre dalla stessa persona.
Eravamo così vicini che incominciai a pregustare il momento del bacio che attendevo da due anni.
Le sue labbra erano così vicine alle mie,sentivo il suo respiro caldo che mi sbatteva sul naso. 
Invece al posto del famoso bacio,sentii le sue labbra appooggiarsi sulla mia fronte,ed indugiarci per qualche secondo.
Ero deluso,sì,ma non eravamo mai stati tanto vicini,e il suo tocco riusciva sempre a provocarmi reazioni esagerate. Anche solo se mi sfiorava,mi venivano i brividi e sorridevo,al pensiero che la sua pelle avesse toccato la mia.
Mentre si staccava da me,per ritornare al posto di guida,mi lasciò una lieve carezza sulla mascella.
Arrossii visibilmente.
" Forse hai un pò di febbre,scotti. Sarà meglio tornare a casa,ti metti sotto le coperte e ti do un'aspirina,che ne dici? " mi guardò protettivo,ed io annuii. Avrei accettato anche se mi avesse chiesto di andare a fare bungee jumping sul Tamigi,l'importante era stare insieme a lui,vedere il suo sorriso,i suoi occhi,le sue labbra,i suoi movimenti avventati e sentire le sue battute idiote e la sua risata spontanea.
Fece retromarcia,e si diresse verso casa sua,appena fuori città.
Il tragitto fu relativamente tranquillo,all'inizio stemmo entrambi zitti,Lou concentrato a guidare,io concentrato ad osservarlo.
" Ti dà fastidio se metto un pò di musica? " mi chiese.
" No,fai pure. " dissi sorridendo.
Prese il CD '+' di Ed Sheraan,lo infilò nello stereo e selezionò la traccia dodici.
" Che canzone è? " domandai cuorioso.
" Give me love.
Ebbi un colpo al cuore.
Era la mia canzone preferita,lo sapeva bene lui,l'aveva fatto apposta,lo sentivo.
Ero stato giorni ad assillarlo,l'avevo inserita anche come suoneria.
Iniziò a canticchiarla,mentre io lo fissavo,adoravo farlo mentre cantava,con quella voce che si ritrovava,sarei potuto stare giorni e giorni a sentirlo parlare,a vedere quella labbra che si muovevano.
Poi arrivò il ritonello,la mia parte preferita di quella canzone,in particolare c'era una frase 'All I want is the taste that your lips allow',che avevo mentalmente dedicato a lui.
Quando arrivò quella frase,mi girai verso d lui,e lui fece lo stesso,cantandomela mentre mi guardava.
Non vedevo l'ora di uscire da quella macchina,stavo per soffocare.
Ma al contrario sarei voluto rimanere lì per sempre,per sentire la vicinanza dei nostri corpi e per fissarlo,sentirlo cantare,parlare,guardarmi.
Fu tutto tranquillo per il resto del viaggio. Avevo cercato di evitare di guardarlo ed evitare di avere contatti fisici,sennò sarei veramente scoppiato.
Arrivammo e spalancai letteralmente la portiera,per cercare di riprendere aria nel freddo gelo serale londinese.
Louis scese tranquillamente,aprì il portabagagli,prese una busta,lo richiuse e si avviò verso la porta di casa,facendomi segno di andare insieme a lui.
Casa sua era confortevole,calda ed accogliente,la conoscevo a memoria.
Mi buttai sul mio divanetto preferito,che Lou aveva battezzato 'Haz's sofa',nessuno aveva il diritto di sedercisi,apparte me,così diceva.
" Ecco che è ritornato il mio Harry. " disse,guardomi sorridente,mentre la sua frase e il suo sorriso mi avevano provocato un tonfo al cuore. "Aspetta che ti prendo una coperta e ti porto una tuta."
" Non serve!" esclamai,preoccupato di disturbarlo così tanto.
" Si che serve,stai male,e io devo curarti. " anche se il pensiero di Lou vestito da infermiere mi faceva ridere,arrossii alla sua allusione,e al fatto che volesse prendersi cura di me.
Lo lascia fare,e circa cinque minuti dopo,tornò insieme a due tute,una coperta e due cappellini di lana.
Presi la mia tuta rossa della hollister,un cappellino,e feci per andare in bagno per cambiarmi,ma la mano di Louis mi fermò.
" Ma che fai,vai in bagno per cambiarti? Ci siamo solo io e te puoi fare qui! " in effetti aveva ragione.
Presi un profondo respiro,mi sedetti sul divano e incominciai a togliermi i pantaloni e la maglia,e mi infilai la tuta insieme al cappello.
Quello che non avevo programmato era che anche lui doveva cambiarsi.
E lo fece,e per me fu come una tortura.
La lentezza estrema con cui si tolse gli abiti fu esasperante,soprattutto quando si tolse la maglia,vedere quel fisico scolpito,con gli addominali piuttosto palestrati e sapere che non potevo toccarli,baciarli,fu una tortura.
Come tutte le torture anche quella finì,lasciandomi accaldato e imbarazzato.
Ero davvero innamorato,e avevo una tremenda paura che lui se ne accorgesse.
" Infilati sotto le coperte,ora ti raggiungo e ci guardiamo un film,intanto vado a prenderti l'aspirina." disse premuroso.
Tornò e bevvi l'aspirina tutta d'un sorso,sapeva di arancia,bleah.
Presi la coperta e me l'arrotolai intorno al corpo,lasciando abbastanza spazio a Louis per stendersi.
Provammo a stenderci io da un lato e lui dall'altro,ma non funzionava.
"Facciamo una cosa,dammi la coperta." gliela lanciai,si stese sul lato interno del divando,mettendosi comodo,poi mi fece segno di sedermi vicino a lui.
Ok no,non va per niente bene.
Non sarei riusciro a resistere se fossi stato così vicino a lui.
Quale scusa che non sarebbe risultata idiota avrei potuto usare.
Ok,Harry calma.
Fai finta che al posto di Louis ci sia Niall.
Ok.
Sospirai e mi sistemai sotto le coperte vicino a Lou.
Lui era steso di lato,rivolto verso la televisione.
Mi misi nella sua stessa posizione,di fianco a lui. Mettondomi in quel modo non avevo fatto altro che peggiorare la situazione.
Il suo braccio destro si poggiò sul mio fianco.
Oh no.
Le sue dita incominciarono a disergnare cerchi concentrici intorno al mio ombelico.
Doppio no.
L'altra sua  mano era impegnata nello scompigliarmi i capelli,quel gesto  fatto da altri mi avrebbe irritato,invece compiuto da lui era così dannatamente sensuale e provocante.
Mi girai verso di lui,presi le sue mani tra le mie,e mi accucciai al suo petto.
Era un momento perfetto,non sarei voluto essere da nessun'altra parte,all'interno delle sue braccia forti mi sentivo protetto.
Restammo così,in silenzio,per circa un'ora.
Ero in uno strano stato,non ero nè addormentato,ma di sicuro neanche sveglio.
Il rumore della serratura che si apriva e la porta che cigolava mi fece ritornare alla realtà.
Sentii il rumore di un qualcosa di pesante che cadeva per terra,mi girai e vidi lei.
Oddio.
Lei.
Eleanor.

Era lì,che fissava me e Louis,ancora addormentato.
Lo scossi un pò,per farlo svegliare,dopo pochi secondi aprì gli occhi,ancora assonnato.
' Che c'è Haz? Stavamo così bene. ' biascicò.
" Lei... " dissi indicandola.
Lou si riscosse,si passò una mano davanti agli occhi,cercando di  inquadrare la situazione.
"Cosa ci fai tu qui? " chiese ad El.
" Ero solo passata per scusarmi per il mio comportamento di oggi,e per...darti questo.. "  indicò il pacco a terra " ma a quanto vedo sei già impegnato...non preoccuparti non dirò a nessuno di questo,tanto non è che me ne freghi molto. Ciao Lou,ciao Harry." prese la busta,la poggiò sul tavolino di fronte a noi,poi con un cenno ci salutò e se ne andò.
Ero rimasto piuttosto colpito dal suo comportamento.  Non conoscendola non mi ero mai permesso di giudicarla,almeno non esprimendo il mio parere ad altri,ma il modo con cui trattava Louis mi faceva seriamente incazzare. Aveva tutto quello che io potessi desiderare tra le mani,poteva giocarci a proprio piacimento,e si comportava da stronza.
Mi alzai dal divano,infilai le scarpe e il giubbotto.
" Harry,cosa fai? " mi chiese. Non mi stavo sentendo affatto a mio agio in quella situazione,tutto quello che volevo era tornare a casa mia,da solo,per rimettere apposto i pensieri,stare un pò per conto mio.
" Me ne vado,non vedi? " dissi avviandomi alla porta.
La spalancai,ed uscii fuori, mormorando uno 'Ciao' appena accennato.
Prima che potessi richiuderla ed andare verso la fermata dell'autobus,sentii un paio di braccia muscolose che mi trattennero per i fianchi.
" No,non andare. Non ora. Non tu. " assunse un tono quasi supplichevole.
" Dammi una ragione,Lou,dammene solo una. " iniziai a prendere coraggio,forse colpa della lieve incazzatura per l'avvenimento di poco prima.  " Tu non puoi capire come mi sento ora,sto davvero male. " mi sarei messo nei guai,lo sentivo,stavo rivelando troppo.
" Non pensavo fosse venuta...e non pensavo potesse darti così fastidio." mi lasciò,forse lo avevo messo davvero in imbarazzo.
" Già,non pensavi. Io ora vado,l'autobus passa tra cinque minuti. " mi bloccò un'altra volta.
"Ora che c'è? " sbottai. Mi ero incazzato per un motivo idiota,e con il ragazzo che amavo. Mi sentivo in colpa.
" Per favore,se non è come penso dimmi che ritornerà tutto come prima,per favore. " mi prese per le spalle e mi girò verso di lui.
" Ehi,ma cosa ... " non ebbi il tempo di finire la frase,Lou mi tappò la bocca,ma non con una mano,bensì con le sue labbra.
All'inizio non ricambiai il bacio,ero troppo sorpreso.
Si staccò da me.
" Scusa....
Scusarsi ? Di cosa ?! Stavo passando il miglior momento della mia vita,ero lì con ragazzo che amavo da una vita,e sempre il ragazzo in questione mi aveva appena baciato.
Al posto di rispondergli a parole,lo baciai. 
E stavolta fu un bacio vero,non come quello dei film,meglio.
Le nostre labbra unite e le nostre lingue intrecciate.
Quel momento sembrava infinito,volevo riviverlo per sempre. Nella mia testa scorrevano veloci tutti i nostri momenti insieme,tutti i sogni che avevo fatto pensando a lui,avevo i brividi in tutto il corpo.
Mi prese le mani,e mi staccai,sorridendo. 
Era tutto perfetto,lui era perfetto.
" Sai per quanto tempo ho aspettato questo momento ? " mi disse,tenendomi ancora le mani.
" Io tre anni. " avvertivo ancora il calore del suo corpo sul mio. " Lou,non voglio perderti." lo guardai nei suoi bellissimi occhi.
" Harry,non mi perderai mai. "
E ci abbracciammo,lì nel parcheggio,nella fredda aria di Londra e con i cuori che battevano a mille.
" Ti amo,l'ho sempre fatto." mormorò.
" Ti amo anch'io,senza riserve. Ti voglio. Pacchetto completo,anima e corpo. " sapevo che avrebbe capito,sapevo che provavo lo stesso.
E so che anche ora,dieci anni dopo da quel giorno,i nostri sentimenti sono invariati.
Provo ancora gli stessi brividi al suo tocco,e continuo ad arrossire per ogni complimento che mi fa.
Non so come si possa riuscire ad amare una persona così tanto da farsi male,non so come si possa sopravvivere,e non so se sopravviverò.
Intanto,mi basta Louis.






Spazio autrice.

Okay,è la mia prima OS su Larry,e lo ammetto,fa abbastanza schifo.
Se non vi piace Larry e volete insultarmi muovete il culo lontano da qui.
Fatemi sapere se vi piace! Recensite,grazie! 
Se volete seguirmi su twitter sono http://twitter.com/ehitoommo :D
Grazie a tutti. xx









  
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