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Autore: mcenemoscardia    20/12/2012    0 recensioni
-Scusate l’interruzione, ma vorrei fare un annuncio!- esclama, sorridente. Lo guardo. Sono accaldato, confuso, infervorato. Sto sudando freddo.
-Beh, allora…-, sospira profondamente, -Più che un annuncio è una richiesta…
Volta lo sguardo verso di me.
No, non è possibile…
-Non so cosa succederà dopo questo momento, ma voglio rischiare…
Cosa succederà? Ti dirò ciò che provo, Louis, te lo giuro!
-È azzardato… non so nemmeno io cosa pensare di ciò che sto per dire…
No, non è azzardato! È bellissimo!
-Bene… Allora:
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Harry, oddio , Harry!
-Ma che gli è successo?
-Non lo so, mio Dio, ti prego! Salvalo!
Sento singhiozzi, urla, pianti disperati, voci incrinate. Tento di parlare, ma la mia mascella, come serrata, si rifiuta di collaborare.
-Non è possibile, che ti prende?
Assolutamente nulla! Non riesco a capire il perché non riesca ad aprire gli occhi, pronunciare qualche parola, muovermi. È come se il mio cervello fosse disconnesso dai miei nervi e non ricevesse gli impulsi. Sto iniziando a preoccuparmi.
-Ora voglio sapere che cazzo ha! Ora! Ditemelo, ditemelo! Voi non… Io vi farò causa!
Sento una voce conosciuta e furiosa invadermi i padiglioni auricolari, ma non riesco a identificarla. La voce si avvicina a me, mentre due braccia forti mi alzano dalla superficie dura su cui sono coricato e mi adagiano in un mucchio di bambagia. Forse è il Paradiso.
-Mio piccolo Hazza, svegliati.- mi prega la voce, rotta dal pianto, -Non puoi lasciarmi così!
Hazza? E chi è Hazza?
-Voi, stupidi idioti vestiti di bianco, risvegliatelo, se sapete fare il vostro mestiere! E lo sapete fare, vero?
La voce si calma, per un secondo, quasi si sottomette a un’altra, più pacata, ma decisa.
-Stia calmo o sarò costretto a farla uscire.
 
E la voce, finalmente, si arrende. Si arrende al dolore, al pianto e alla frustrazione. Si arrende davanti a quel piccolo corpicino disteso davanti ai suoi occhi, che rappresenta un fedele compagno, un migliore amico, una vita. Anzi, due. La sua, la propria, che potremmo anche definire come una soltanto, perché loro sono uno e sono la perfezione. E potrebbero anche iniziare ad accorgersene…
 
A un tratto, finalmente, riesco a far corrispondere la voce a un volto, un volto familiare, amico, amato: Louis.
Cerco di svegliarmi, poiché l’ultima cosa che voglio è farlo soffrire. Ma ancora una volta i miei tentativi risultano vani.
-Niente di grave, un semplice svenimento vasovagale, che…
-Vaso che?- domanda Louis,  nervoso.
-…Mi faccia finire.- gli intima il medico, disturbato dall’interruzione, -Questo è un semplice svenimento dovuto a uno stress improvviso e forte, a una lunga permanenza in ambienti eccessivamente caldi e umidi o a uno stato di digiuno. Le risulta che il ragazzo abbia subito una o più di queste esperienze?
-Beh, eravamo nel bel mezzo di un concerto, io non lo so… magari la stanchezza, non so se abbia mangiato, non ho visto, cioè, non ci ho fatto caso, io…
-Si calmi.- gli consiglia ancora il medico, -Non deve preoccuparsi di questa notizia…
Tiro un sospiro di sollievo.
-… però…
E subito dopo mi ridesto, come appena punzecchiato da un ago. Però?
-Però?- domanda Louis, perfettamente sincronizzato al mio pensiero.
-Però, cadendo, ha sbattuto con forza il cranio e ha riportato un leggero trauma cranico, che è il motivo per cui non si sveglia.
-E questo che vuol dire?- soffia Lou, senza fiato.
-Che dovremo accertarci meglio sulle sue condizioni.
-E fatelo!
-Dobbiamo aspettare che si riprenda.
Louis è confuso, lo sento. Anch’io lo sono. Confuso e preoccupato, preoccupato da morire. Che diamine succederà, adesso?
Il medico si allontana, lasciando me e Louis da soli. A questo punto, come al solito quando siamo insieme senza nessun altro, sento il battito accelerare.
-Harry, che ti succede?- mi chiede.
 
Niente, un po’ in ansia, tutto qui!
 
-Perché non ti svegli?
 
Ah, non ti riferivi al battito del mio cuore… bene. Comunque non lo so, anche se vorrei. E vorrei svegliarmi! Davvero… perché, Louis, mi manchi da morire.
 
-Voglio rivedere i tuoi occhi verdi, voglio sentire vivi i tuoi ricci, voglio saziarmi di nuovo del sorriso sulle tue labbra!
 
Oh, Lou… e io vorrei abbracciarti forte.
 
 -Voglio sentire la tua voce che mi dà brividi senza paragone, voglio ridere con te, litigare, parlare, cantare attorno al fuoco!- mi accarezza dolcemente la guancia, -Harry, io voglio a…
-Louis!
Che..? Chi è quell’idiota che ha appena interrotto il momento più bello della mia vita?! Aspetta che mi riprenda…
-Come sta?- chiede l’idiota in questione, che altro non è che Niall. Ruoterei gli occhi e sospirerei annoiato, se potessi.
-Male.- borbotta Louis, poi sento la sua voce e quella degli altri allontanarsi e uscire dalla stanza. E io rimango di nuovo solo con i miei pensieri.
 
-Mamma, non passerò mai.
-Invece sì, Harry, sei dotato!
Avevo sbuffato, esaminado con cura quelle centinaia di persone in fila per cercare di entrare a X Factor e per provare a raggiungere un sogno, come stavo facendo io.
-Un po’ di realismo, hai visto quante persone ci sono?
-Sì, ma vedo soprattutto te, mio piccolo cantante.
La amavo, mentre cercava di tranquillizzarmi. La odiavo, perché mi stava dando speranze stupide e irreali.
-Vado in bagno.- le avevo borbottato, poi ero corso nell’unica toilette nelle vicinanze e mi ci ero rifugiato, cercando di riprendere fiato.
-Dai, Harry, calma, Harry, dai, ce la puoi fare, calmati e canta, calmati e canta, calmati e canta.
-Tutto bene?- aveva esordito una voce alle mie spalle.
“Merda!” nemmeno mi ero accorto di non essere solo. Avevo solo annuito, mentre davanti a me si presentavano gli occhi più blu che avessi mai visto e il sorriso più dolce del millennio. Elementi che avrebbero totalmente rivoluzionato il mio mondo.
 
  
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