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Autore: Little Redbird    21/12/2012    13 recensioni
No, non è una OS sui Maya ù.ù
Cose che spesso si dicono improvvisando,
Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,
L’ultima notte al mondo io la passerei con te,
Mentre felice piango, e solo io, io, posso capire al modo
Quanto è inutile odiarsi nel profondo.
Seconda classificata al contest "Le mille ed una ship" indetto da Funny1723"
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Klaus, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie/Damon, Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ultima notte al mondo.

http://www.youtube.com/watch?v=Vyu4NWYwWE4



Cade la neve ed io non capisco che sento davvero,
mi arrendo, ogni riferimento è andato via 
Spariti i marciapiedi e le case e colline
Sembrava bello ieri.
 
 
«L‘avete trovato?»
«No, Stefan. Gli incantesimi di localizzazione non funzionano.» Mi dispiace vederlo così preoccupato per suo fratello.
«Che cos‘altro potremmo fare?» chiede Elena stringendosi al suo ragazzo.
Non rispondo. Cosa posso fare? Non stiamo cercando un bambino di tre anni, Damon è un ragazzone alto uno e novanta, senza contare che è un vampiro, cosa potrebbe mai succedergli? Beh, a meno che non si cacci in qualche casino, come suo solito.
«Non si sarebbe mai perso lo scontro con il cacciatore.» mi fa notare Stefan.
In effetti è strano che non sia qui a dare ordini a destra e a manca, e a guardare incuriosito ogni mio movimento mentre faccio gli incantesimi.
«Elena!» Caroline arriva di corsa in casa, facendo sobbalzare i capelli biondi. «Elena, dobbiamo andare.»
«Non l‘abbiamo ancora trovato, Care.»
Gli occhi della bionda si fanno preoccupati. Klaus, al suo fianco, le posa una mano sulla spalla. «Dobbiamo andare, Rippah» dice a Stefan. «Il vostro amico umano dice che lui ha già passato il confine.»
«Iniziate ad andare.» suggerisco. «Io e Caroline continueremo a cercare quell‘imbecille.»
La bionda annuisce.
«Per quanto mi piacerebbe tenerti al sicuro,» dice Klaus alla - beh, ormai possiamo chiamarla così - sua ragazza, «in questo momento abbiamo bisogno di tutta la forza possibile, soprattutto ora che non abbiamo Damon.»
«Ma non posso cercarlo da sola!» mi infurio.
«Ce la puoi fare.» mi rassicura Stefan. Ecco, lo sapevo. Quando mi guarda con quei suoi occhi verdi preoccupati non resisto. La sua amicizia è troppo importante per me, non posso deluderlo. Anche se a malincuore, annuisco.
«Dobbiamo proprio andare ora.» Klaus esce, seguito subito dagli altri.
Ora sono sola, e devo cercare Damon che potrebbe essere pure in Thailandia per quanto ne so.
Prendo le chiavi della macchina e prego di trovarlo in fretta. Fuori nevica.
 
 
Ed io,
Io, sepolto da questo bianco,
Mi specchio e non so più che cosa sto guardando.
 
 
Sono sotto un metro di neve. Sepolto vivo, ferito e congelato.
Mi sto perdendo tutto il divertimento, gli altri staranno staccando teste e trapassando cuori con paletti appuntiti, mentre io me ne sto qui a morire. Me l’avevano detto che sarei morto solo, perché me lo meritavo, perché non voglio amare. Bonnie una volta mi ha detto che, se perfino Klaus era riuscito ad amare di nuovo prima di me, allora ero messo davvero male.
Chi se ne frega. L’ibrido è diventato un pappamolle peggiore di Stefan da quando sta con Barbie.
Lui, però, l’hanno salvato, l’ultima volta. La vocina che da un po’ mi ronza in testa, e che dovrebbe presumibilmente essere quella della mia coscienza, ha la voce di Bonnie Bennett. Maledetta strega che cerca di tenermi buono. Continua a lanciarmi occhiatacce, anche quando me ne sto tranquillo per i fatti miei. È come se sapesse che sto per fare qualche casino ancora prima che ci pensi io stesso.
Anche lei ora starà combattendo, mormorando quelle parole comprensibili solo a lei.
Tutti stanno combattendo, tranne me. Io sto morendo.
 
 
Cose che spesso si dicono improvvisando,
Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,
L’ultima notte al mondo io la passerei con te,
Mentre felice piango, e solo io, io, posso capire al modo
Quanto è inutile odiarsi nel profondo.
 
 
È assurdo, eppure penso che se mi fossi innamorato, mi avrebbero già salvato.
Ma di chi avrei dovuto innamorarmi a Mystic Falls? L’ultima volta è andata davvero male.
E per quanto mi piaccia fare l’eroe della situazione, non mi innamorerò mai di nuovo di una che cerca tutto il mondo, è troppo impegnativo.
Mi serve qualcuna che se la sappia cavare da sola ma, soprattutto, qualcuna che non sia mai stata innamorata di Stefan. Anche se sembra che tutte, a Mystic Falls e forse nel modo intero, siano innamorate dello squarta-conigli. Tutte tranne Bonnie.
È ridicolo, ma una volta gliel’ho chiesto. Le ho domandato se sarebbe mai venuta a letto con me. Sì, beh, non è il massimo come dichiarazione, ma almeno ci ho provato. La sua risposta è stata il solito «Sei disgustoso.»
Sorrido. O almeno ci provo, il freddo e la verbena paralizzano i miei muscoli ma faccio finta di niente.
Quanti pensieri rivolti alla streghetta. Non avrei mai immaginato di pensare a lei in punto di morte, e di certo lei non sta pensando a me, non dopo tutto quello che le ho fatto passare; eppure so per certo che non mi odia. E nemmeno io odio lei, per quanto mi sforzi di mostrare il contrario. A cosa servirebbe odiarla? Lei è l’unica che posso prendere in giro senza che qualche vampiro geloso provi a straccarmi la testa, ma è anche l’unica che non mi salverà oggi.
Perfetto, ci mancava solo il cane che scava nella neve.
 
 
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
Con questa neve bianca adesso mi sconvolge.
La neve cade e cade pure il mondo,
Anche se non è freddo adesso quello che sento,
E ricordati, ricordami,
Tutto questo coraggio non è neve,
E non si scioglie mai, neanche se deve.
 
 
«Damon?»
È la sua voce questa?
«Damon sei ancora vivo?»
È decisamente lei. Gli altri mi avrebbero chiesto se stavo bene.
Il suo respiro è affannato a causa dello sforzo di scavare nella neve compatta.
Credevo che il bianco abbagliante della neve mi avesse accecato già da tempo, e invece all’improvviso vedo il suo sorriso.
Quando sorride è quasi bella. Ma che dico? Sarò pure uno stronzo ma ho gusto in fatto di donne e, sarà per la sua natura di strega, lei è affascinante.
Il suo sorriso di orgoglio verso le sue stesse abilità sta vacillando e mi sta guardando preoccupata. «Ti stai congelando.»
Come se non lo sapessi! Ho smesso di sentire freddo parecchio tempo fa, e so che il primo segno di un principio di congelamento, «Quindi grazie per l‘ovvia osservazione» cerco di dirle, ma tutto quello che esce dalla mia bocca congelata è un «mhuah».
Mi guarda stranita e mi afferra per le braccia trascinandomi sulla neve.
La mia testa cade all’indietro e vedo lo sforzo sul suo viso fresco. Come fa a trascinarmi questa ragazzina di un metro e sessanta?
Mi lascia cadere sulla neve e penso che abbia deciso di lasciarmi qui, ma poi sento il rumore di una portiera che si apre e rivedo il suo viso quando mi infila sgraziatamente nell’auto. Sale dall’altra parte ed armeggia con il riscaldamento, poi mi guarda di nuovo preoccupata. «Brucerà un po‘» mi avvisa.
Spalanco gli occhi azzurri - almeno quelli riesco a muoverli. Non avrà intenzione di darmi fuoco per riscaldarmi?
Posa una mano sul mio braccio e rabbrividisce. Mormora di nuovo quelle parole che tanto mi affascinano e sento tutto il corpo bruciare. Riesco perfino ad urlare.
«Ho fatto salire un po‘ la temperatura del tuo corpo» mi spiega. «Ma non basta. Devo fare qualcosa per la verbena.»
Si gira verso il retro della macchina e afferra la sua borsa. Ne tira fuori una sacca di sangue e ringrazio madre natura che ha reso intelligenti le sue figlie streghe.
 
 
Non darsi modo di star bene senza eccezione,
Crollare davanti a tutti e poi sorridere.
Amare non è un privilegio ma solo abilità.
E ridere di ogni problema,
Mentre chi odia trema.
 
 
Prima di darmi la mia sacca, si sfila il cappotto e me lo appoggia addosso. Ha un profumo d fragole, chi l’avrebbe mai detto?
Prova a farmi bere il sangue ma ovviamente non riesco a muovere le braccia per fare da solo.
Sbuffa sonoramente e si alza dal suo sedile. La guardo stranito. Che cos’ha intenzione di fare?
Passa una gamba al di sopra del cambio e poi l’altra; mi sposta verso il finestrino e si siede nel piccolo spazio accanto a me. Si sistema per bene e poi mi fa appoggiare a lei, prendendomi letteralmente in braccio. Chi avrebbe mai detto che avrei potuto sentirmi in imbarazzo con Bonnie.
Appoggia la mia testa al suo seno e sorrido ma lei mi vede.
«Posso benissimo riseppellirti, Salvatore» mi ammonisce prima di mettermi la sacca di sangue tra le labbra.
Mi stringe cercando di scaldarmi.
Il sangue sta facendo il suo lavoro e sto lentamente guarendo, riesco a muovere mani e piedi. Mi sfilo le scarpe e cerco di mettermi più comodo, posando sul cruscotto la sacca vuota.
«Stai bene?» mi chiede con le guance arrossate, per lei deve fare decisamente più caldo. I vetri della macchina sono completamente appannati.
Annuisco alla sua domanda ma lei mi posa comunque una mano sulla guancia per controllare se sono ancora congelato.
I suoi capelli, neri come i miei, cadono sul mio viso, ma prima che si sposti ne afferro una ciocca.
Mi guarda sorpresa con i suoi occhioni verde smeraldo. E pensare che questo piccolo uccellino mi ha appena salvato.
Avvicino le labbra alle sue ed il rossore dalle sue guance scompare all’improvviso.
Mi guarda come se mi vedesse davvero per la prima volta.
«Sei un idiota» mi sussurra sorridendo con quel suo sorriso luminoso.
«Lo so» mormoro in risposta, poi, finalmente, riesco a scaldarmi sfiorando le sue labbra con le mie.
 
 
Il tuo sorriso dolce è così trasparente che dopo non c’è niente,
È così semplice, così profondo
Che azzera tutto il resto e fa finire il modo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve ^-^
Sono tornata nel fandom di TVD! *qualcuno urla ‘Perchèèèè??’
Va bene…
Ovviamente è un’altra Bamon *--*
Ce l’avevo in testa da un po’ ma, visto il titolo, ho deciso di scriverla oggi.
Come avete notato (chi segue il fanfom del DDV), c’è qualche riferimento al Bamon dei libri <3
 
 
Ora mi dileguo.
A presto,
 
Little Redbird
   
 
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