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Autore: emme30    21/12/2012    21 recensioni
[Spin off di STAY]
Oneshot natalizia legata all'universo di Stay, con Blainers e Sebububu alle prese con il loro primo Natale insieme, in cui Blaine ha perennemente gli occhi a forma di cuoricino e Sebastian si dimostra essere il ragazzo perfetto (anche se in realtà è potenzialmente un cretino).
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Stay-Verse'
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Questa fanfiction è uno spin-off di Stay.

Non è necessario aver letto la long per capire questa oneshot natalizia, ma io ve lo consiglio comunque, visto che ci sono molti riferimenti ai personaggi di mia invenzione e agli avvenimenti della storia principale.

Gli eventi qui narrati si svolgono un paio di mesi dopo l'epilogo.

 

 

Dedicata a Ilaria,

alle mie meravigliose e insostituibili donne del kink,

e a chiunque si sia emozionato leggendo Stay.

Grazie e buone feste

 

 


I will begin again with you

 

 

Blaine crede di non aver mai udito suono più bello della campanella dell'ultima ora del venerdì.

Sorride guardando l'orologio, col pensiero che finalmente ha due giorni per rilassarsi completamente senza l'ansia delle lezioni.

Raccoglie la sua roba chiacchierando con Nick ed esce dall'aula, salutando poi altri suoi compagni che si stanno mettendo d'accordo su cosa fare per il week end. Si guarda un po' intorno, alla ricerca di un taglio di capelli che conosce bene, e sorride quando lo vede poco lontano, appoggiato al muro con il blazer aperto, la cravatta quasi slacciata e la borsa a tracolla abbandonata sul pavimento.

Si avvicina al suo ragazzo in silenzio, per poi fermarsi esattamente a pochi centimetri da lui, facendogli alzare lo sguardo e fare un grande sorriso.

In un attimo, Blaine si sistema in piedi tra le gambe divaricate di Sebastian e fa aderire i loro corpi, facendogli scivolare le dita lungo le braccia e accogliendo le mani del suo ragazzo sui fianchi sotto il blazer.

Ciao,” fa in tempo a miagolare Blaine, sfiorandogli il naso.

Ciao,” risponde Sebastian sornione, baciandolo piano sulle labbra e facendolo combaciare completamente con lui.

Non si sono visti per tutto il giorno e Blaine sa di essere sdolcinato, ma gli è mancato. Sebastian gli manca sempre quando non è con lui.

Si baciano con lentezza fino a quando non si ricordano di trovarsi in un corridoio pieno di gente, quindi Sebastian lo fa scostare e si mette dritto in piedi, raccogliendo la borsa da terra e offrendogli la mano per andare insieme nell'aula prove alla riunione dei Warblers. Mancano un paio di settimane a Natale e, nonostante abbiano di nuovo vinto le Provinciali quest'anno, devono preparare tutto lo spettacolo natalizio.

Allora, come è andata oggi?” domanda Blaine, leccandosi le labbra e con ancora le guance rosse per quel bacio.

Noiosa, come al solito,” risponde Sebastian con un sorrisetto, alzando le spalle. “Anche se ci è mancato tanto così che compissi un omicidio.”

E per quale motivo?”

Jeff e Jim hanno passato le ultime due ore a litigare sulle canzoni di Natale. E il bello era che io ero in mezzo a loro due, capito? Continuavano a parlarmi davanti e a discutere stizziti come due donne col ciclo.”

Blaine ride nell'osservare Sebastian gesticolare accanto a lui, senza neanche lasciargli andare il palmo della mano.

Chi ha vinto alla fine?”

Nessuno dei due, ma la Whitmore ci ha ammoniti tutti e tre perchè secondo lei era colpa mia che litigassero a quel modo. Dio santo, odio questo spettacolo di Natale, non vedo l'ora che sia tutto finito.”

Blaine sghignazza, ma non condivide il suo astio. Lui ama sempre il Natale, e questo in particolar modo, visto che è il primo che passa in dolce compagnia.

Si prende un attimo di silenzio prima di fargli la domanda che sono un paio di giorni che gli frulla per la testa.

Cosa fai durante le feste?”

Uhm?”

Natale, Capodanno... hai qualche programma?”

Sebastian alza un sopracciglio sorpreso e torna a guardare avanti a sé il corridoio.

Ah... sì. A Natale tornano i miei.”

Davvero?” Blaine vorrebbe non sembrare così sorpreso.

Sì, mamma ha chiamato Leo l'altro giorno e ha detto che dovrebbero venire un paio di giorni per Natale, anche se non ci credo troppo.”

Dai, non è mica una brutta cosa,” cerca di sollevargli il morale Blaine, vista la smorfia sulle sue labbra.

Non ci credo finchè non li vedo,” sospira Sebastian, scuotendo la testa e volendo cambiare argomento il prima possibile. “E il 28 partiamo per Parigi.”

Quello Blaine non se lo aspettava, sinceramente.

Andate... vai a Parigi per Capodanno?” Blaine cerca di non far trasparire la delusione della partenza del suo ragazzo; dopotutto, stanno insieme soltanto da un paio di mesi, non è che possa pretendere che Sebastian passi il Capodanno con lui e che lasci perdere la sua famiglia e tutto quello che ha sempre fatto.

Sì, è sempre stato così da quando ci siamo trasferiti in America, nostra zia Cassie ci esige alla festa. E poi... è un anno che non ci andiamo.”

Capisco,” mormora Blaine, guardando il pavimento e stringendo la tracolla. “E quando torni?”

Sebastian ridacchia e, cogliendolo di sorpresa, lo fa fermare a lato del corridoio per baciarlo sulle labbra.

Non c'è bisogno di fare questa faccia da cucciolo bastonato,” ghigna quando interrompe il bacio, cercando i suoi occhi. “Non me ne vado mica per sempre! A inizio gennaio sarò già qui, non te ne accorgerai neanche.”

Blaine sorride e si morde il labbro, le guance un poco rosse. “Non ho la faccia da cucciolo bastonato.”

Come no...”

E' che speravo di vederti queste vacanze! Tipo che... sai... i miei fanno una specie di festicciola la Vigilia... se hai voglia, potresti venire e potremmo scambiarci i regali... perchè mi hai fatto un regalo, vero?”

Sebastian lo guarda scuotendo la testa e ridacchiando, cercando di nuovo la sua mano per dirigersi verso l'aula del coro. “Ma vedrai che ci vediamo prima che parta. Ci troviamo da qualche parte, ci diamo i regali e ci salutiamo.”

Ma potresti venire alla festa che-”

Il 26, vieni da me il 26 e poi rimani a dormire, va bene?” Sebastian lo interrompe con un sorriso e Blaine non riesce a dire di no a quell'espressione così entusiasta.

Sorride e annuisce. “Va bene, vada per il 26.”

Perfetto, Marianne non vede l'ora di incatenarti al divano e farti vedere tutti i film Disney che Leo le ha comprato ultimamente.”

Blaine ride divertito e non può che darsi dell'idiota per aver quasi preteso certe cose da Sebastian.

Gli dispiace che non passeranno le feste insieme, ma ha ognuno la propria vita ed esigere certe cose non lo porterà da nessuna parte, soprattutto con uno come Sebastian.

Allora,” esordisce dopo un paio di attimi di silenzio. “Cosa mi hai preso per Natale?”

Ah, ci hai provato.”

Dimmi se ci vado vicino,” continua Blaine, ridacchiando. “E' un libro?”

No.”

Profumo?”

Nah.”

Vestiti?”

Ti servirebbero, visto il modo con cui vai conciato in giro, ma no.”

Roba imbarazzante?”

Ci ho pensato, ma non mi avresti parlato per settimane quindi no.”

Uhmmmm... CD? DVD? Film? Roba elettronica?” Sebastian ride e scuote la testa, lanciando un'occhiata divertita a Blaine nel momento esatto in cui entrano nella sala prove.

Non lo indovinerai mai, ma sono sicuro di averti scelto il regalo perfetto.”

Dette quelle parole, si china per lasciargli un bacio all'angolo della bocca e andare a unirsi alla conversazione che un paio di loro amici stanno facendo sul divano. Blaine rimane immobile sull'entrata, non facendo altro che chiedersi cosa mai potrebbe avergli regalato Sebastian di così perfetto.

 

*

 

Il 22 dicembre e il party di Natale della Dalton arrivano fulminei, esattamente con la prima nevicata dell'inverno, che trasporta la scuola e tutti gli studenti in pieno clima natalizio.

I Warblers si esibiscono, festeggiano e anche quest'anno fanno finire Blaine e Sebastian sotto il vischio, consci del fatto che Sebastian odi tutte quelle attenzioni e facendolo arrossire imbarazzato ogni volta che qualcuno allude a loro come coppia. Blaine ride insieme agli altri e spesso cerca di andare in suo soccorso quando vede che sta per saltare al collo di qualcuno, ma riesce comunque a farsi baciare sotto il vischio, ricordando il bacio dell'anno prima e quanto siano cambiate le cose da allora.

Presume che anche Sebastian se lo ricordi da come lo guarda ma, presi dal momento, non ci fanno troppo caso e, senza dare troppo nell'occhio, si appartano in un angolino per dirsi tutto quello che passa loro per la testa in modo non verbale, baciandosi semplicemente.

 

*

 

Blaine, Dio, quanto ti voglio.”

Alla fine, l'appartarsi nella sala del coro non è bastato e quindi, dopo aver salutato i loro amici, Blaine e Sebastian si sono casualmente e per sbaglio incontrati nella loro camera, ignorando le valigie pronte sui letti e i fratelli maggiori che li aspettano per andare a casa.

Blaine fa appena in tempo a percepire la scrivania premere contro il suo fondoschiena per ritrovarsi seduto sopra la superficie liscia e Sebastian in mezzo alle sue cosce, intento a baciargli il collo e tastarlo da sopra i pantaloni.

Sebastian non-” ci prova Blaine, ci prova davvero, ma non riesce neanche a finire la frase visto che il suo ragazzo ha iniziato a mordicchiargli il collo tra un bacio e l'altro.

Dimmi che abbiamo tempo,” gli sussurra contro un orecchio, cercando di slacciargli i pantaloni.

Se facciamo in fretta,” è la risposta di Blaine, prima di guardarlo ammiccante e prenderlo per la cravatta, baciandolo con forza mentre le sue mani scivolano verso il basso per aprirgli i pantaloni.

Si ricordano di non aver chiuso la porta a chiave nello stesso istante in cui si apre di colpo e due voci maschili arrivano alle loro orecchie.

Cosa ti avevo detto? Lo conosco il mio fratellino, io.”

Tu in realtà avevi detto che li avremmo beccati sul letto.”

Sia Blaine che Sebastian si voltano immediatamente a sentire quelle voci troppo familiari, allontanandosi rapidissimi l'uno dall'altro.

Di solito, quando si trova una porta chiusa, si bussa,” commenta stizzito Sebastian mentre si allaccia i pantaloni, lanciando un'occhiataccia a Leo e Cooper, i quali li fissano entrambi sogghignando.

Ma non vi avremmo mai colto sul fatto in questo modo!” ridacchia il più vecchio dei fratelli Anderson con in braccio Marianne, accoccolata sulla sua spalla nel suo vestitino rosso e bianco.

Cosa stavano facendo Sebby e Blaine?” domanda curiosa senza capire, osservando i due ragazzi.

Niente, tesoro, non ti preoccupare,” la rassicura Leo, cercando di prenderla dalle braccia di Cooper. “Dai, vieni che andiamo a casa.”

No!”risponde lei stringendosi al collo dell'uomo. “Voglio andare a casa con Cooper io. E' il mio fidanzato adesso.”

Blaine e Sebastian si guardano allibiti, ancora imbarazzati per essere stati interrotti così, osservando Leo che cerca di prendersi Marianne, la quale invece insiste nel fare i capricci e non staccarsi dal collo di Cooper.

Seb, prendila tu, io penso alla valigia,” sbuffa Leo quando capisce che Marianne non ha intenzione di mollare la presa, afferrando la grossa borsa di Sebastian dal letto. “Ci vediamo Blaine! Piacere di averti conosciuto Cooper, e non rimettetevi a pomiciare di nuovo voi due che è tardi.”

Sebastian sbuffa scocciato e si volta verso Blaine giusto per baciarlo a stampo sulle labbra. “Ci sentiamo. Ti chiamo stasera.”

Blaine annuisce, ancora leggermente scioccato dalla situazione, ma ridacchia quando finalmente Sebastian riesce a prendere in braccio Marianne e trascinarsela via, con la promessa che avrebbe rivisto presto Cooper.

Prima di uscire con la bambina sulle spalle, si volta giusto per fargli l'occhiolino, per poi sparire nei corridoi, facendolo arrossire vergognosamente. E' abbastanza sicuro che con Sebastian non si abituerà mai a certe cose.

Ci muoviamo? O vuoi che racconti a mamma e papà perchè abbiamo fatto tardi?”

Blaine torna sulla terra con il commento del fratello il quale, ovviamente, arriva nel momento sbagliato.

Arrossisce e prende la valigia, seguendo Cooper nei corridoi con ancora il sapore dei baci di Sebastian impresso nella mente.

 

*

 

La vigilia di Natale giunge senza particolari complicazioni, silenziosa come la neve che sono un paio di giorni che imbianca le strade di Lima e Westerville, ma niente ferma la festa di Natale a casa Anderson, e così tutta la famiglia e un paio di amici si ritrovano sotto lo stesso tetto e in mezzo alle decorazioni oro e rosse che Caroline ha piazzato ovunque; o meglio, che i suoi figli hanno piazzato ovunque.

Casa Anderson è forse l'unico posto in cui l'albero di Natale si addobba un paio di giorni prima della vigilia e, di solito, è sempre Blaine quello che si occupa di farlo, appendendo lucine e balocchi ovunque e spronando Cooper a fare lo stesso, ma venendo abbandonato dopo soli cinque minuti perchè suo fratello ha trovato qualche scusa per bidonarlo.

Ma a Blaine non importa più di tanto, adora il Natale anche per quello, e la festa che organizza sua madre è sempre una delle sue preferite.

Sarebbe stata perfetta se ci fosse stato anche Sebastian, ma Blaine capisce che ha fatto bene a non fargli troppe pressioni visto che, dopotutto, ci sono tutti i suoi parenti in giro e il suo ragazzo non è mai stato uno di quelli da presentare ad occasioni del genere.

Gli scrive un paio di sms durante la festa, raccontandogli delle cose più divertenti e riportando un paio di battute dei suoi cugini più grandi. Si diverte, si concede un paio di bicchieri di vino bianco frizzante, e aspetta con trepidazione la mezzanotte per rintanarsi da qualche parte e chiamare il suo ragazzo per chiedergli come e andata la serata con i suoi genitori, visto che Sebastian non ha intenzione di rispondere ai suoi sms. E' sempre così con lui: possono anche stare al telefono per ore, eppure Sebastian ha il vizio di non rispondergli ai messaggi certe volte, facendolo preoccupare e arrabbiare. Durante le feste del Ringraziamento hanno fatto una furiosa litigata riguardo al fatto che Sebastian non si facesse sentire; hanno anche minacciato di lasciarsi e poi sono tornati l'uno dall'altro con la coda tra le gambe.

Ma, nonostante tutto, Sebastian ancora non risponde ai suoi sms.

Blaine controlla il cellulare per l'ennesima volta, constatando che sono solo le undici, per poi rimetterlo in tasca e tornare al suo discorso con Mark, ma all'improvviso, una risata attira la sua attenzione.

Una risata che conosce bene.

Si volta di scatto verso il corridoio che porta in cucina, per poi vedere sbucare sua madre che parla con Sebastian. Il suo Sebastian.

Percepisce la mascella scendere lentamente verso il basso e, se non avesse sentito Cooper arrivare alle sue spalle, probabilmente sarebbe arrivata a toccare il parquet.

Oh, finalmente è arrivato.”

Blaine si volta verso di lui, allibito. “Cosa-come-quando-eh?

Cooper scuote la testa e gli dà una pacca sulla spalla prima di allontanarsi, lasciando Blaine da solo a fissare il suo ragazzo scherzare amorevolmente con sua madre.

Il suo bellissimo ragazzo che quella sera è particolarmente affascinante, oserebbe dire. Indossa una camicia chiara attillata sul perla e una cravatta al collo, senza giacca o gilet, semplicissimo ed elegantissimo, con i suoi capelli tirati all'indietro e il suo splendente sorriso.

Quando si accorge che lo sta trapassando con lo sguardo, si dà una scrollata e si avvicina a loro curioso, cercando di farsi notare.

Gli occhi di Sebastian incontrano subito i suoi e il suo sorriso si fa ancora più ampio.

Sebastian! Cosa... cosa ci fai qui?”

Caroline risponde prima che il ragazzo possa dire qualcosa. “L'ho invitato io, tesoro, sono così contenta di conoscere questo Sebastian di cui non fai altro che parlare.”

Non è vero,” arrossisce Blaine sotto lo sguardo divertito del suo ragazzo.

Così mi ferisci, B,” scherza Sebastian, mordendosi il labbro, eppure Blaine nota una sfumatura più scura sulle sue guance.

Sì che è vero,” ridacchia la donna. “Fai come se fossi a casa tua Sebastian. Blaine, fagli fare un giro e mi raccomando passate a salutare la zia Lilly. Devo andare a cercare tuo padre.”

Una volta soli, i due rimangono un paio di attimi in silenzio a guardarsi semplicemente, prima che Blaine faccia scivolare le dita in mezzo a quelle di Sebastian.

Cosa ci fai qui?” domanda emozionato, perchè gli sembra ancora tutto un sogno. Non osa baciarlo o fare qualcosa di più affettuoso, non ha idea di cosa vada bene per lui e quella è decisamente una delle tante prime volte che non si sarebbe mai aspettato.

Tua madre mi ha invitato.”

Sì, anche io ti ho invitato.”

Ma a tua madre non posso mica dire di no.”

E quando ti avrebbe invitato?”

Sebastian sorride sornione, ma non gli risponde. “Allora, mi fai vedere la casa o no?”

Sei sicuro? Guarda che ti tocca zia Lilly.”

Sebastian fa un sospiro e annuisce, stringendogli forte la mano, come ad aggrapparsi.

Blaine ricambia, sentendo l'emozione e l'entusiasmo bruciare sotto pelle.

Sicuro.”

 

*

 

Sebastian riesce a sopravvivere a zia Lilly e il giro dei parenti. Blaine lo presenta in giro con le gote rosse, ringraziando chissà quale buona stella per il fatto che tutti non sembrano troppo sorpresi della cosa e non prestano loro così tanta attenzione come pensava.

Finiti i parenti e con la scusa di fargli vedere la casa, Blaine riesce a trascinarlo in camera sua. Sospira nel momento in cui il click dell'uscio che si chiude arriva alle sue orecchie, sentendo poi il legno della porta contro la schiena e il calore del corpo di Sebastian premuto contro il suo.

Lo bacia senza dire altro, lascia scorrere le labbra umide sulle sue e dirige le mani ad accarezzargli il collo, stropicciandogli il colletto della camicia.

Non ha azzardato a baciarlo di fronte a tutti gli altri, perfino sfiorargli la mano gli è sembrato un gesto troppo intimo ma, dopotutto, adesso sono soli e non c'è nulla che possa mettersi loro in mezzo, nemmeno Cooper e le sue battute infelici.

Con un sonoro schiocco, Sebastian si allontana dalle sue labbra, facendo scorrere le nocche sulla sua guancia color pomodoro.

Ciao,” mormora con un sorriso soddisfatto.

Vorrei sapere cosa ci fai tu qui.”

Vuoi che me ne vada per caso?”

No! Ma pensavo che non volessi incontrare i miei genitori o i miei parenti.”

Sebastian corruga le sopracciglia a quel commento. “E perchè mai?”

Blaine sbatte le palpebre, confuso. “Perchè sono i miei... genitori. E i miei parenti.”

Che mi hanno salutato come se fossi un estraneo e non hanno fatto domande. Sono solo parenti. Non capisco dove sia il problema.”

Ma mia madre! E mio padre!” Blaine ride, perchè Sebastian sembra non voler provare neanche a capirlo.

Sono simpatici,” Sebastian sorride e lo bacia a stampo sulle labbra, per poi staccarsi da lui e guardarsi un poco intorno, incuriosito dalla sua camera.

Blaine lo lascia vagare per un attimo in silenzio, concentrandosi sui suoi pensieri e sul perchè Sebastian sia così a suo agio sull'aver conosciuto tutta la sua famiglia. Lui stesso teme il giorno in cui si ritroverà davanti ad Amélie e Brian Smythe, e non ha mai avuto problemi riguardanti storie serie.

Quindi, com'è che il suo ragazzo è così tranquillo?

Bello questo libro,” commenta Sebastian dopo un poco, indicando un volume sulla libreria, un mezzo sorriso sul suo volto. “Ho anche il seguito, se vuoi te lo presto.”

Blaine ignora quello che gli sta dicendo e lo fissa incrociando le braccia al petto. “Ma non dovevano esserci i tuoi per la Vigilia? E' da stamattina che non mi rispondi ai messaggi. Sono arrivati? Come è andata la giornata insieme?”

Sebastian sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

Non sono venuti,” dice con tono piatto.

Come non sono venuti?”

Boh, non lo so. Leo ha detto che hanno chiamato per farci sapere che verranno su l'anno prossimo.”

Blaine nota dal suo tono freddo che non ha davvero voglia di parlare dell'argomento e che sembra anche ferito dal solito comportamento dei genitori.

Gli si avvicina piano e intreccia le dita con le sue, sfiorandogli la guancia per farsi guardare negli occhi. Gli sorride Blaine e poi si alza sulle punte per cominciare a baciargli piano le labbra, percependo un secondo dopo le braccia di Sebastian stringerlo forte nel bacio.

Rimangono a cullarsi e baciarsi piano per un poco, persi nell'attimo di quell'abbraccio, prima che Sebastian si allontani un poco e si schiarisca la gola.

Beh, non lo vuoi il tuo regalo di Natale?”

Blaine corruga le sopracciglia. “Ma non hai pacchetti dietro. Lo hai lasciato in macchina?”

Sebastian ridacchia. “No, è proprio qui con me.”

Blaine lo squadra per bene, ma è abbastanza sicuro che Sebastian non nasconda pacchi da nessuna parte. “Uhm, okay,” afferma poco convinto. “Ma prima apri tu il mio.”

Sebastian annuisce e si va a sedere sul letto in mezzo alla stanza, guardando Blaine andare a frugare all'interno del suo armadio e riemergere poco dopo con una grossa scatola rossa.

Con un sorriso sulle labbra, gliela appoggia davanti sul copriletto, ansioso che la apra. E' anche un mese che è dietro a preparargli il regalo e non vede l'ora di vedere la sua faccia quando scoprirà cosa ha architettato.

Blaine... Cos'è questa cosa?”

Una scatola.”

Cosa c'è dentro la scatola?”

I tuoi regali.”

Regali?

Regali.”

Perchè regali plurale, Blaine?”

Perchè non riuscivo a decidermi!” ridacchia lui, estremamente soddisfatto delle guance imbarazzate di Sebastian. “Dai, aprila!”

Tu sei pazzo,” sospira prima di sciogliere il fiocco argentato e tirare su il coperchio.

Blaine osserva la sua espressione di puro stupore sul volto e non può che sentirsi estremamente fiero del suo regalo di Natale. Dubita davvero che Sebastian possa averlo battuto in quanto a originalità.

Lo osserva prendere tre libri con la copertina scura da dentro il regalo e leggere il retro del primo. “Non... mi hai comprato una saga intera?”

Beh, credo di sì, almeno, così mi ha spiegato la commessa.”

Mmmh,” Sebastian rimane a contemplare il riassunto scritto dietro al libro. “Non li conosco mica questi libri.”

Blaine gonfia il petto entusiasta. “Lo so. Ti ho preso la prima saga che non ti avevo mai sentito nominare, visto che di solito leggi il mondo.”

Sebastian ridacchia e mette da parte i tre volumi, vedendo Blaine che scuote la testa, per andare a pescare un pacchetto con la carta di una profumeria.

Mi hai regalato... la colonia che uso sempre?”

Era quasi finita. E lo sai che ne sono dipendente.”

Sebastian ridacchia di nuovo e continua a muovere la testa, pescando un pacchetto voluminoso che si rivela essere uno sciarpone di lana verde scuro.

Così eviti di ammalarti, visto che vai sempre in giro senza sciarpa,” si giustifica Blaine con un altro sorriso, letteralmente adorando il colore delle guance imbarazzate del suo ragazzo.

Infine, l'ultimo pacchetto è piccolo, dorato, quadrato, con un'etichetta che sembra provenire da un negozio molto costoso.

Questa... questa gioielleria la conosco,” mormora Sebastian, fissando il pacchetto e alzando poi gli occhi per incontrare quelli di Blaine. “Cosa diavolo mi hai comprato là dentro?”

Blaine sorride semplicemente. “Tu aprilo.”

Sebastian sfila il coperchio lentamente e quando vede cosa c'è dentro sbarra gli occhi, stupito e meravigliato. “Blaine ma è...” alza lo sguardo per incontrare i suoi occhi pieni di amore.

Blaine non dice nulla, prende il braccialetto d'argento all'interno della scatola e il polso sinistro di Sebastian per allacciarglielo. Rimangono in silenzio fino a che Blaine non riesce nella sua impresa, ammirando meravigliato Sebastian rimirare il sottile filo d'argento splendergli al polso.

E' bellissimo,” sussurra poco dopo, senza riuscire a smettere di guardarlo.

Blaine non dice ancora nulla, aspetta che noti quel piccolo, piccolissimo particolare che-

C'è... c'è una B qui.”

Mh mh,” annuisce lui, sorridendo felice.

Ce l'hai fatta incidere apposta?”

Sì.”

E' allora che i loro occhi si incontrano e Blaine crede di non essere mai stato tanto felice in vita sua. Si perde nello sguardo di Sebastian e sa che non ne uscirà più, ma va benissimo così.

Lo guarda mettere tutti i regali nella scatola rossa in silenzio e stendersi accanto a lui sul letto, stringendolo piano tra le braccia senza baciarlo, sfiorando il naso contro il suo e accarezzandogli la guancia con la mano sinistra, osservando di tanto in tanto il bracciale che scintilla vicino al viso felice di Blaine.

Grazie,” sussurra contro le sue labbra. “Ti amo.”

Blaine crede di morire. E' la seconda volta che ode Sebastian dirgli quelle parole; la prima è stata il settembre scorso, tornati dalle vacanze estive dopo essere stati separati per mesi. Quella volta era stata spontanea e assolutamente perfetta, ma questa, questa così inaspettata, non può che riempirgli lo stomaco di farfalle e far aumentare il ritmo del suo cuore.

Ti amo da morire,” risponde contro le sue labbra prima di baciarlo e stringerlo contro al suo petto, desiderando averlo più vicino possibile.

Rimangono a baciarsi fino a che Blaine non percepisce un sorriso sulle labbra del suo amante, quindi si scosta corrugando le sopracciglia. “Come mai sorridi così?”

Perchè sei un pazzo. Quanta roba mi hai regalato!”

Sono solo il fidanzato perfetto,” si pavoneggia Blaine, scuotendo la testa e facendo ridere Sebastian, che lo attira contro il suo petto per baciarlo di nuovo.

Blaine lo accontenta per un poco, prima di tirarsi di nuovo su a sedere a guardarlo in attesa.

E il mio regalo?” mormora con un sorriso a trentadue denti.

Sebastian scoppia a ridere divertito e scuote la testa, ma si mette a sedere pure lui e con una mano tira fuori una busta piegata a metà dalla tasca dei pantaloni. E' un po' stropicciata e lui cerca di darle un tono più serio sotto lo sguardo confuso di Blaine, per poi porgergliela con un ghigno.

Blaine la fissa arricciando le labbra. Sinceramente non si aspettava un qualcosa di simile.

Sai, le buste di solito vanno aperte.”

Blaine gli fa una smorfia e rompe la carta dal lato, tirando fuori un foglio che assomiglia molto a una prenotazione, pieno di scritte e codici a barre.

Fa appena in tempo a leggere un paio di scritte.

American Airlines.

John Fitzgerald Kennedy International Aeroport

Aeroport de Paris Charles de Gaulle

Presentarsi al gate con almeno tre ore di anticipo.

Alza gli occhi dal foglio con la bocca spalancata, incapace di dire nulla, sentendo le lacrime pizzicare agli angoli degli occhi.

Respira, B.”

E'... è uno scherzo?”

No, non è uno scherzo.”

Tu stai scherzando.”

Sebastian ride e scuote la testa, facendo un ampio sorriso.

Blaine deglutisce e torna a fissare il foglio spiegazzato che ha tra le mani, per poi alzare lo sguardo scioccato.

Pa-Parigi?”

Pensavi davvero che non avrei fatto di tutto per passare il Capodanno assieme? Lo conosci il detto 'Chi scop-”

Sebastian non finisce la frase perchè, un attimo dopo, le labbra di Blaine sono intente a baciarlo possessive e passionali, spingendolo contro il materasso e il cuscino. Non si trattiene, lo bacia con forza, gli morde le labbra, ignorando la lacrima di felicità che gli bagna la guancia, desiderando fare l'amore con il suo ragazzo in quel momento esatto. Poi, però, si ricorda che tutto il parentado è al piano di sotto e si trattiene, limitandosi a baciare Sebastian e a rovinargli la capigliatura.

Dio santo, quanto ti amo,” continua a ripetergli tra un bacio e l'altro, non dandogli neanche il tempo per replicare, lasciando che siano quei gesti a parlare per loro.

Quando comincia a sentire la bocca stanca, Blaine rallenta il ritmo, sdraiandosi accanto a Sebastian, entrambi su un fianco a guardarsi negli occhi, ignorando i propri vestiti stropicciati e i capelli arruffati.

Parigi,” sussurra Blaine, mordendosi il labbro. “Te lo giuro che non ci credo.”

Sebastian ridacchia e lo bacia, senza replicare.

Poi Blaine comincia a crederci davvero e sbarra gli occhi, spaventato da quello che la sua mente sta pensando.

Un momento però... devo chiederlo ai miei. E il... oddio il mio passaporto! Non so neanche se è valido! E... oddio e se mi dicono di no? E se non-”

Sebastian lo zittisce portandogli un dito sulle labbra. “Shhh,” dice con un sorriso. “I tuoi genitori sono d'accordo, gliel'ho chiesto un mese fa quando ho fatto i biglietti. Tua madre ha anche controllato il passaporto, non ci sono problemi.”

Tu... hai fatto... cosa?”

Sebastian ride e passa una mano tra i riccioli del suo ragazzo. “In realtà è da metà novembre che ci penso. I primi di dicembre sono venuto qui a casa tua a chiedere ai tuoi il permesso, raccontandogli che volevo farti una sorpresa e mi hanno detto di sì senza alcun problema.”

E' stato quando mamma ti ha invitato?”

Esatto.”

Ecco...” Blaine fa una pausa. “Ecco perchè eri così tranquillo stasera, perchè i miei li avevi già conosciuti!”

Ci sei arrivato finalmente, Killer.”

Blaine sorride e scuote la testa, tutte le sue preoccupazioni volate via.

Quindi... andiamo a Parigi?”

Andiamo a Parigi.”

E mi porti sulla Torre Eiffel?”

Ti porto dove vuoi!” scherza Sebastian pizzicandogli i fianchi per farlo ridere, finendo a fare la lotta sul letto e tornando a baciarsi abbracciati, il biglietto aereo un poco stropicciato sul comodino e il bracciale splendente di Sebastian che brilla tra i riccioli di Blaine.

 

*

 

Leo, ma io non ho sonno!”

Leo fa un piccolo sorriso alla sorellina accoccolata contro il suo fianco, due occhi verdi che lo guardano vispi e inarrestabili. Forse non avrebbe dovuto lasciarle mangiare tutto quel cioccolato prima di salire sull'aereo.

Tesoro cerca di dormire, lo sai che così il viaggio passa più in fretta.”

Lei sbuffa, ripescando il quaderno con i pennarelli e dalla borsa che ha ai piedi per tornare a disegnare silenziosa, facendo sospirare Leo.

Si massaggia le tempie, cercando di organizzarsi i prossimi giorni a Parigi e appuntandosi mentalmente di chiamare zia Cassie per informarla che saranno in quattro alla festa di Capodanno. Fa un sorriso soddisfatto a quel pensiero e non può che voltarsi verso i sedili dietro al suo e quello di Marianne, guardando i due ragazzi dormire uno appoggiato all'altro.

Hanno una coperta sulle gambe perchè Blaine aveva freddo ed è abbastanza sicuro che, sotto il pile che li copre dagli avambracci in giù, le loro dita siano intrecciate. Blaine ha il capo appoggiato conto la spalla di Sebastian, mentre suo fratello ha la testa adagiata sopra quella del suo ragazzo, il libro che stava leggendo abbandonato in grembo.

Leo non si stupisce neanche un po' di trovarli così tremendamente adorabili, nonostante suo fratello sia sempre stato il contrario della dolcezza. Torna a voltarsi per guardare Marianne e le accarezza i capelli biondi, così simili a quelli di Brian e Amélie.

Sospira, guardando distratto il suo disegno e ripensando a come sia stata fortunata lei ad avere lui e Sebastian quando invece suo fratello è cresciuto con così tanto astio nei confronti del mondo e nelle persone. Marianne è molto più simile a lui che al fratello minore, più comprensiva e tranquilla. Sebastian non è mai stato sereno, si è sempre posto troppe domande assolutamente legittime alle quali purtroppo nessuno è mai riuscito a rispondere.

Almeno fino a quando non è arrivato Blaine.

Leo non ha mai negato di adorare follemente quel ragazzo e ringrazia tutti i giorni il fatto di essere entrato nella vita di Sebastian e nella loro famiglia, riscendo a riportare l'armonia nell'animo di suo fratello con un sorriso gentile e tutto l'amore che gli è sempre stato negato.

Leo, ti piace?”

Marianne lo scuote dai suoi pensieri, indicandogli gli scarabocchi colorati sul foglio.

Che cos'è?” chiede lui con un sorriso.

Ma si capisce! Questa sono io, questo sei tu, e questi sono Sebby e Blaine!”

Leo osserva con un sorriso orgoglioso come anche nei disegni della sorella Blaine e Sebastian si tengano per mano.

E' perfetto.”

 

*

 

Blaine si sveglia come avvolto in un bozzolo e apre gli occhi a fatica dopo un lunghissimo sonno ristoratore dovuto alla stanchezza del viaggio. Si stringe nel morbido piumino che lo copre e attira le gambe al petto, cercando di focalizzare la stanza di Sebastian intorno a lui. E' molto sobria ed elegante, i mobili sono tutti nuovi di una tonalità bordeaux molto brillante e intensa. Il letto è morbido e spazioso, matrimoniale, assolutamente molto più largo dei letti a una piazza e mezza della loro camera alla Dalton. Una delle pareti è letteralmente coperta di libri, un'altra è occupata da un grosso armadio e una scrivania praticamente sgombra, ma Blaine si accorge sono in quel momento che la luce filtra nel vano tramite due immense vetrate che gli danno la possibilità di vedere il panorama fuori, il quale è assolutamente stupefacente. Ha scoperto il giorno prima, quando sono arrivati, che l'appartamento che hanno gli Smythe a Parigi è niente di meno che un meraviglioso attico nel centro città, con una vista spettacolare e tutti gli agi possibili immaginabili. Non osa domandarsi quanto siano effettivamente ricchi i genitori di Sebastian, ma è abbastanza certo che quel posto sia il più lussuoso in cui è mai stato.

Si mette involontariamente a tastare le coperte per cercare la mano del suo ragazzo, ma si accorge in quel momento che è assolutamente solo. Con una nota di disappunto, fa per alzarsi ma, in quel preciso istante, sente lontano il rumore della porta di casa che sbatte e, curioso da morire, chiude gli occhi e fa finta di dormire.

Un paio di minuti dopo, l'uscio della camera di apre e Blaine percepisce qualcuno entrare di soppiatto. Si sforza di non sorridere, respirando lentamente in modo da dare l'idea di essere addormentato. Ode il rumore di qualcosa che viene appoggiato sul comodino e poi il letto inclinarsi da un lato, segno che Sebastian si è seduto.

Blaine, a quel punto, sempre facendo finta di dormire, si volta dall'altro lato, dando la schiena a Sebastian e sentendolo ridacchiare sommesso. Un attimo dopo, riconosce il suo respiro caldo sul collo e una serie di baci e piccoli morsi che hanno il chiaro intento di svegliarlo.

Blaine,” sussurra divertito.

Uhmmmmm.”

Sveglia.”

Uhmmmmmmgno.”

Oh, va bene, vorrà dire che questi croissant me li mangio tutti io.”

Blaine rizza le orecchie a quelle parole, per poi voltarsi a guardare Sebastian che, nel frattempo, si è sfilato le scarpe e si è appoggiato con la schiena contro la spalliera del letto.

Buongiorno,” mormora divertito, afferrando un sacchetto di carta dal comodino.

Croissant,” borbotta Blaine prima di fare un sorriso, mettersi un poco meglio seduto e accoccolarsi contro il petto di Sebastian. Il ragazzo tira fuori un cornetto dalla busta, ne stacca un pezzo e glielo avvicina alla bocca, lasciando che lo addenti.

Blaine mastica piano e alza lo sguardo verso quegli occhi verdi che lo guardano carichi di aspettativa. “Allora?”

La pasta della brioche è dolcissima, friabile ma non troppo e ancora tiepida, e la crema al limone che c'è dentro è assolutamente squisita, una vera delizia.

Ma che buono!” esclama Blaine mettendosi a sedere meglio, totalmente sveglio adesso e fregando a Sebastian un altro pezzo di cornetto, facendolo ridacchiare soddisfatto.

Lo so, sono andato a prenderteli apposta dal mio forno preferito.”

Blaine sorride, colpito, e ingoia il boccone che sta mangiando, prima di catturare le sue labbra in un bacio e far scivolare la lingua nella sua bocca che sa di caffè speziato, quello che di solito prende la mattina.

Mmmmh,” arriccia il naso, leccandosi le labbra. “Le brioches sono più buone.”

Sebastian scoppia a ridere e lo abbraccia, e Blaine non può che rimanere stupito da quel gesto così spontaneo e carico di affetto, visto che di solito tra i due è lui quello che si lascia andare a manifestazioni d'amore così palesi.

Si baciano per un poco, avvolti nelle coperte sussurrando di tanto in tanto un “Buongiorno” o qualche frase dolce e zuccherosa. Sono costretti a separarsi quando dalla porta fa capolino Marianne nel suo pigiamino viola che li guarda con aria furba, chiudendo la porta dopo poco e facendo loro segno di stare zitti.

I due ragazzi la guardano confusi, fino a quando la voce di Leo non giunge alle loro orecchie.

Marianne! Ti ho detto di metterti le calze!

La bambina si copre la bocca con le mani per poi correre verso il letto di Sebastian mentre i ragazzi ridacchiano, e si nasconde sotto il piumone. Un attimo dopo, Leo entra in camera loro.

Oh, ma buongiorno!”

Tu devi davvero prendere il vizio di bussare,” sospira Sebastian, guardando il fratello e porgendo una tazza di caffè a Blaine, seduto sul letto accanto a lui, ben attento a non tradire Marianne nascosta dietro di loro tra le coperte.

Come se non avessi mai visto nulla,” commenta lui stizzito con un gesto della mano. “Avete intravisto Marianne?”

Blaine scuote la testa, vago. “Oh, qui non c'è.”

Non abbiamo visto nessuno, noi,” conferma Sebastian, portandosi il suo caffè alle labbra.

A quei commenti, Leo sbuffa scocciato. “Foste capaci di dire le bugie almeno... vabbè, fatele mettere le calze che devo andare a fare la spesa. Seb, fammi solo sapere se ci siete a cena,” sospira lanciando un paio di calze antiscivolo sul letto prima di uscire dalla camera.

Blaine alza un sopracciglio e si volta verso Sebastian. “Usciamo?”

Mi sembra anche ovvio, vuoi stare in casa? E' una giornata bellissima, anche se fuori si congela e so esattamente dove portarti.”

A quelle parole, Marianne sbuca da sotto le coperte con i capelli tutti arruffati e un sorriso sulle labbra. “Posso venire anche io?”

Sebastian ridacchia, prima di prendere un pezzo di cornetto dalla busta delle brioches e offrirglielo. “No, passa la zia a prenderti tra poco. Michelle ti aspetta.”

Marianne non sembra troppo dispiaciuta quando sente quel nome, così torna a sbocconcellare il croissant e raccogliere la crema con le dita.

Blaine ha ancora un cipiglio confuso sul volto, mentre osserva Sebastian accendere il suo pc per controllare qualcosa.

Dove andiamo?” domanda curioso, avvicinandosi alla valigia mezza aperta.

Sebastian, a quel punto, si volta e lo guarda sornione.

Ti porto a Versailles.”

 

*

 

Se un paio di settimane prima avessero detto a Blaine: ”Il trenta dicembre sarai a visitare la reggia di Versailles con il tuo ragazzo”, probabilmente sarebbe scoppiato a ridere e l'avrebbe preso per uno scherzo. Invece, in quel momento è esattamente lì, a girare le sfarzosissime camere della reggia e perdersi nei particolari, nei dipinti appesi ai muri e in tutti quei dettagli che sui libri di storia o in qualsiasi guida che ha letto mentre quella mattina un autista (addirittura l'autista hanno!) li stava portando a destinazione.

Lui e Sebastian camminano vicini all'interno delle luminose stanze arredate, guardando di tanto in tanto una vecchia guida che si è portato dietro Sebastian, in francese ovviamente, quindi è un continuo lavoro di traduzione che a Blaine non dispiace neanche un po'.

Adora sentire Sebastian parlare, anche in francese e anche se non ci capisce un'acca.

Ascolta interessato ogni piccolo dettaglio per tutta la mattina, fa domande e interroga Sebastian sulle cose che gli piacciono di più, obbligandolo a tradurre quasi tutto il libricino consumato che tiene in mano.

La pazienza di Sebastian sembra infinita; racconta a Blaine tutto quello che vuole sapere e non sbuffa più di tanto ogni singola volta che lui gli domanda “Cosa vuol dire?”

Non hanno materialmente in tempo per visitare tutto il palazzo, infatti Sebastian racconta a Blaine che per vederlo tutto ci vogliono come minimo tre giorni, quindi si limitano alle cose più belle, a quello che gli tolgono il fiato e lo lasciano stupito ad ammirarsi in giro.

Pranzano nel bar all'interno della reggia, scambiandosi aneddoti su viaggi e musei, ridendo, scherzando, sfiorandosi il palmo della mano appoggiato sul piccolo tavolino di metallo e guardando di tanto in tanto il parco stagliarsi fuori dalla finestra.

Il pomeriggio decidono di visitare i giardini, anche se purtroppo sono piuttosto spogli per via del gelo dell'inverno. Blaine si stringe nella sua sciarpa e osserva Sebastian fare lo stesso mentre passeggiano sotto il tiepido sole pomeridiano lungo un viale con ai lati una serie di bellissime fontane.

Camminano vicini, ma non si tengono per mano; portano entrambi i guanti e si stringono nei loro giubbotti, cercando di ripararsi dai brividi. Blaine arriccia il naso a un certo punto, quando decide che Sebastian gli sta troppo lontano e cerca di accoccolarsi contro il suo fianco sotto il suo braccio.

Fa freddo,” si giustifica quando Sebastian corruga le sopracciglia confuso.

Vuoi andare a casa?”

Blaine scuote la testa. “No, però abbracciami.”

Sebastian non replica, fa un piccolo sorriso e stringe la presa intorno alle spalle di Blaine, avvicinandolo a sé.

Però questo posto è davvero bellissimo,” commenta Blaine dopo un paio di minuti di silenzio.

Mhhh.”

Come mhhh? Dai, guarda che giardini e le stanze! Pensa viverci ai suoi tempi!”

Sebastian fa una smorfia. “Sarà anche bello, ma che palle dopo un po'!”

Ma come che palle!” Blaine ride, un poco indignato. “Ma pensa che figata essere un nobile o un conte di chissà cosa e vivere a Versailles.”

Secondo me dopo un po' ti annoi,” alza le spalle Sebastian.

Blaine scuote la testa e lo fa fermare. “Io scommetto che se ci fossi stato io non ti saresti annoiato.”

Lui risponde mordendosi il labbro e circondando le spalle di Blaine con le braccia. “Oh, lo so io perchè non ci saremmo annoiati,” e poi lo bacia piano, sfiorandogli il naso rosso per il freddo e scaldandolo semplicemente sfiorandogli le labbra.

Riprendono a camminare in silenzio dopo poco, per mano: quella di Sebastian fasciata da un elegante guanto di pelle nera, mentre quella di Blaine infilata dentro un guanto colorato di lana pesante.

Chissà com'era la vita delle persone qui,” si domanda dopo un po' mentre tornano alla reggia, guardando il tramonto scendere e colorarla di arancione.

In che senso?”

Nel senso di cosa facevano e com'erano, cosa pensavano,” fa una pausa, immerso nei suoi pensieri. “Secondo te ce n'erano di gay?”

Sebastian ridacchia divertito dai dubbi del suo ragazzo e alza le spalle, affondando il naso nella sciarpa verde. “Sicuramente. Ma hai visto come andavano in giro conciati?”

Ma cosa vuol dire, era il costume dell'epoca!”

Questo non toglie che sicuramente ci sarà stata qualche tresca segreta, magari con due che si incontravano qui nei giardini. Pure la regina aveva la tresca con uno.”

Blaine inclina la testa e i suoi occhi si perdono nell'arancione e nel viola del cielo. “Magari, due nobili che si odiavano e poi venivano ad amoreggiare nei giardini. Oppure no, ancora più trash, un nobile e un... che ne so... un servitore!”

Uh, ci metti di mezzo pure la classe sociale, mi piace. Potrebbe venirci fuori un film da Oscar,” Sebastian ridacchia, facendo spuntare un sorriso sulle labbra di Blaine.

Oh sì, magari separati brutalmente dalla rivoluzione, che non mi ricordo mai in che anno è, ma comunque si ritrovano alla fine e hanno un bellissimo happy ending!”

Oppure uno dei due ci resto secco e c'è la fine tragica. Sicuramente, con questo una nomination la prende eh, 'Amore e morte nella Versailles della rivoluzione francese'. Dai, filmone da Oscar.”

I due si guardano e scoppiano ridere, stringendosi giusto un po' di più il palmo.

Mi stai dicendo che ho creato la trama di un film che andresti a vedere?”

Innanzitutto, abbiamo creato. E ovviamente no, non ci andrei mai a vedere una porcheria del genere, ma tanto lo so che mi ci trascineresti ricattandomi, quindi tanto vale che collaboro e ne venga fuori qualcosa di fico.”

Blaine ride più forte stavolta e lo guarda scuotendo la testa. “E' proprio perchè sei un cretino che ti trascinerei a vedere un film del genere.”

Sebastian sospira affranto, ma Blaine lo fa fermare mettendosi davanti a lui e allacciandogli le braccia intorno al suo collo. “Però ti darei anche una ricompensa.”

Ora cominciamo a ragionare.”

Ridacchia ma si morde il labbro. “Ti amo, idiota. Anche se non vuoi portarmi a vedere i film strappalacrime.”

Sebastian non gli risponde a parole: lo bacia piano, lento, stringendolo delicatamente tra le braccia, dimenticandosi del loro film da Oscar, della reggia intorno a loro, del freddo che sembra non riuscire a toccarli più.

Soli, in quel bacio pieno di amore che fa battere loro forte il cuore.

 

*

 

Blaine è abbastanza sicuro di avere il ragazzo perfetto.

Sebastian ha innumerevoli difetti che gli fanno saltare i nervi in un nano secondo, ma poi fa gesti spontanei e veri che lo fanno innamorare sempre di più, che gli fanno venire gli occhi a forma di cuoricino e sospirare di felicità mentre lo guarda sorridere.

Le vacanze di Natale insieme a Parigi è stato uno di quei gesti, ma la cosa bella di Sebastian è che lo stupisce ogni giorno di più con qualcosa di nuovo, con qualcosa che Blaine non si sarebbe mai neanche immaginato.

Come andare a pattinare sul ghiaccio il 31 dicembre, e non in un palasport o in qualche posto al chiuso, bensì sotto la Torre Eiffel. Appena arrivati, Blaine non ci ha neanche creduto, ma gli è bastato sbattere le palpebre per accorgersi che no, non è un sogno e che Sebastian lo sta davvero trascinando verso la pista di pattinaggio gremita di persone.

Blaine è capace a pattinare e si stupisce di quanto sia bravo Sebastian. Si rincorrono in mezzo alla gente, fanno a gara a chi è più veloce e facendo persino una serie infinita di rovinose cadute, una particolarmente dolorosa in cui Blaine finisce con il fondoschiena sul ghiaccio mentre cerca di prendere Sebastian per il colletto del maglione. Rimane seduto per terra con il broncio, ignorando il freddo insinuarsi sotto i suoi vestiti, mentre guarda Sebastian avvicinarsi ridendo e porgendogli la mano per aiutarlo a tirarsi su, ma Blaine decide di vendicarsi in quel momento, facendo scivolare il suo ragazzo e finendo tutti e due sdraiati sulla pista gelida.

Si tirano su a vicenda ridendo, togliendosi il ghiaccio di dosso e rubando qualche bacio a fior di labbra, prima di tornare a rincorrersi e urlarsi di tutto in inglese sotto gli sguardi sbigottiti dei presenti.

Decidono di uscire solo quando sono stanchi e Blaine si lamenta che gli fanno male le gambe. Riconsegnano i pattini e si godono il sole del tardo pomeriggio parigino che fa luccicare le strutture di metallo della Torre Eiffel stagliarsi nel cielo terso di un azzurro intenso.

Hai fame?” domanda Sebastian una volta che si sono lasciati alle spalle il caos della pista di pattinaggio.

Blaine raggiunge la sua mano per stringergliela e annuisce con un sorriso, seguendo Sebastian che si sta dirigendo verso un camioncino parcheggiato esattamente davanti ai giardini.

Ordina qualcosa in francese che ovviamente Blaine non capisce, estraendo un paio di euro dal portafoglio.

Cosa mangiamo?” domanda divertito, mentre gli sistemando la sciarpa intorno al collo per coprirlo bene dal freddo.

Sebastian gli fa un cenno con la testa verso il bancone del camioncino, e Blaine si volta giusto in tempo per vedere quella che sembra pastella da crepes finire sopra una piastra calda.

Di fronte allo sguardo meraviglia di Blaine, Sebastian ridacchia e paga, dirigendosi poi verso un praticello poco lontano con la crepes calda tra le mani, cercando un tronco contro cui appoggiarsi e sedendosi sull'erba.

Fa segno a Blaine di accomodarsi accanto a lui e, un attimo dopo, si stanno smezzando la crepe calda, sporcandosi le dita di nutella e ridendo divertiti mentre si pasticciano il volto, baciando via la crema al cioccolato dalle labbra ogni volta che uno dei due è sporco.

Finito di mangiare, Blaine si ritrova sdraiato supino con la testa sul grembo di Sebastian, mentre le sue lunghe dita gli accarezzano i riccioli delicatamente, facendogli fare le fusa.

Rimangono in silenzio per molto, guardandosi intorno e godendosi quelle coccole lontane dagli occhi di tutti, vivendo quel momento assolutamente perfetto che a Blaine sembra tanto un sogno.

Grazie,” mormora tutto a un tratto, perdendosi negli intrecci di metallo della Torre Eiffel.

Uhm?”

Ho detto grazie.”

E per cosa? Per la crepe?”

Blaine ride e sposta lo sguardo sul viso confuso di Sebastian. “Per avermi portato qui con te e per essere semplicemente perfetto.”

Nulla che non sapessi già,” ridacchia Sebastian, chinandosi per baciarlo sulle labbra.

No, davvero,” sussurra Blaine, mettendosi a sedere anche lui e accoccolandosi contro il petto del suo ragazzo. “Mi sembra di trovarmi in un sogno, è tutto perfetto. Parigi è perfetta e tu... io mi innamoro di te sempre di più ogni giorno che passa. Lo sai vero?”

Sebastian fa un sorriso, e Blaine è abbastanza sicuro che le sue guance non siano diventate rosse per il freddo. Gli sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e fa scivolare la lingua sulle sue labbra socchiuse, beandosi del calore del suo corpo così a stretto contatto con il suo.

Sa benissimo che a Sebastian non piacciono quei momenti dolci come il miele in cui ci si dichiara e ci si dice quanto si è innamorati, ma non può farne a meno, perchè sente il cuore quasi scoppiare dalla felicità e vuole fargli sapere quanto lo stia rendendo felice.

Sei tutto per me,” torna a sussurrargli in contro la bocca, accarezzandogli una guancia con le nocche e perdendosi nei suoi occhi che assomigliano a due specchi lucenti. “Ti amo anche se sei un brontolone, anche se non ti piacciono questi momenti, anche se mi fai cadere mentre pattiniamo.”

Sebastian ridacchia e lo attira più vicino a sé, facendo scontrare il naso contro il suo.

Ti amo soprattutto perchè sei come sei e credimi, non vorrei nessun altro al mio fianco che non sia tu,” lo bacia piano sulle labbra, prima di far combaciare la fronte con la sua, percependo l'odore pungente e dolcissimo della sua colonia. “Quindi grazie di aver scelto me. Grazie di amarmi così tanto. Grazie di essere rimasto, quella volta.

Si guardano e non hanno bisogno di dirsi altro, prima di stringersi tra le braccia e baciarsi con tutto l'amore che sentono scorrere nelle vene.

Sebastian dopo poco si allontana, per prendergli il viso tra le mani e sorridergli.

Andiamo a casa?” domanda, allargando il sorriso.

Perchè? Non... non stai bene qui?”

Sebastian lo bacia di nuovo, piano e dolce, come la crepe che sente ancora addolcirgli il palato.

Perchè ho bisogno di te.”

Blaine capisce quello che Sebastian gli sta dicendo e si alza subito, tendendogli la mano e stringendola forte quando anche lui si tira su, lasciandosi dietro la Torre Eiffel che comincia a illuminarsi.

 

*

 

Un anno fa Sebastian percorreva quelle vie da solo, le mani infilate nella giacca, un pacchetto di sigarette nella tasca e un peso nel petto che non riusciva a togliersi e che nemmeno il Sacro Cuore era riuscito a far andare via. Ricorda ancora i sentimenti di quella notte ma non in modo nitido, più come se si trattassero di un brutto sogno o di un ricordo annebbiato dall'alcol. Ricorda il ragazzo con i capelli ricci che aveva visto in metropolitana, la voglia di afferrare una mano che non c'era, l'sms di auguri che gli aveva fermato il cuore nel petto per un paio di minuti.

Non può fare a meno di ricordare Sebastian, eppure quei ricordi pesanti e spiacevoli servono solo a rafforzare i sentimenti che avverte nel cuore in quel preciso istante.

Perchè il ragazzo con i capelli ricci che vede mentre va a Montmartre è davvero Blaine, quest'anno. Il suo sorriso radioso e i suoi occhi color del miele sono sempre puntati su di lui e la sua risata è l'unico rumore che sente, nonostante il casino intorno a lui, nonostante sia Capodanno e siano circondati da persone. La voce di Blaine è l'unica cosa che valga la pena ascoltare, in quel momento.

Perchè non nasconde le mani nella tasca della giacca questa volta, ma afferra quella del suo ragazzo, la stringe forte e sente il suo calore perfino attraverso i guanti. Si incastrano alla perfezione ormai loro due.

Ha persino smesso di fumare, non ne sente più il bisogno da quando le sue labbra sono spesso impegnate a baciare quelle di Blaine. Ed è sicuro che questa dipendenza non sia poi così tanto maligna per la sua salute.

Ha trascinato via Blaine dalla festa di Capodanno di sua zia Cassie appena in tempo per portarlo nel suo posto preferito di Parigi, giusto per la mezzanotte, perchè vuole condividere anche quello con Blaine e perchè vuole stringere il suo ragazzo tra le braccia quando scocca l'anno nuovo, baciarlo sotto le stelle e la meraviglia del Sacro Cuore.

Perchè vuole infrangere quella promessa che si era fatto tanti anni prima nello stesso luogo in cui si era giurato di non voler essere vulnerabile con nessuno, per dimostrare a se stesso quanto sia meraviglioso amare così tanto da sentire il cuore battere veloce come quello di un corridore che ha appena finito la maratona.

E così accade.

Il primo gennaio arriva e Sebastian sta già baciando Blaine sulla bocca, ignorando i fuochi d'artificio che illuminano il cielo di Parigi, che non sono sicuramente niente in confronto a quelli che stanno provando entrambi in quell'istante.

Sorride nel bacio Sebastian quando si accorge che quell'anno, quello che è appena terminato, è iniziato pensando a Blaine. E pensando a Blaine è finito.

Blaine c'era all'inizio e c'è anche alla fine. Blaine c'è sempre, e quel pensiero è così bello che vorrebbe vivere eternamente con questa consapevolezza nel cuore.

Sente il suo ragazzo allontanarsi dalle sue labbra e guardarlo con un'espressione confusa.

Perchè ridi?” chiede divertito.

Pensavo a una cosa.”

Che cosa?”

Sebastian gli accarezza il mento e torna a baciarlo piano sulle labbra, poi lo prende per mano per farlo sedere in disparte suoi gradini bianchi, il Sacro Cuore dietro di loro in tutta la sua bellezza.

L'anno scorso...” comincia, cercando gli occhi di Blaine. “Ero seduto qui quando ho ricevuto il tuo messaggio di buon anno. E ti stavo quasi per rispondere, ma era tutto un casino, quindi quello che ti avevo scritto non ti è mai arrivato.”

Osserva come Blaine alzi le sopracciglia sorpreso. “E cosa mi avevi scritto?”

Sebastian sorride. “Che il mio anno era cominciato pensando a te.”

Blaine si morde il labbro e si sporge per rannicchiarsi tra le sue braccia, facendosi coccolare dal suo calore.

Ti amo, Blaine,” sussurra dopo un poco, sentendo il cuore cominciare a battere più forte nel petto quando dice quelle due piccole parole e, un attimo dopo, gli occhi di Blaine quasi commossi sono fissi sui suoi. “Lo so che non te lo dico spesso, che non esprimo mai i miei sentimenti... ma io ti amo, ti amo davvero, e sono io che ringrazio te.”

Sorride e gli prende il volto tra le mani. “Perchè io potrei essere rimasto quella volta, ma tu rimani tutti i giorni nonostante sia un casino vivente, nonostante sia la persona più difficile e irritante del mondo e nonostante ti faccia sempre diventare matto.”

Ridacchiano entrambi e Sebastian asciuga la lacrima di commozione che bagna la guancia del suo magnifico Blaine.

Si baciano ancora, perchè non ne hanno abbastanza, e fanno combaciare la fronte, vicini come non sono mai stati.

Grazie,” mormora di nuovo Sebastian, fissando le stelle che sono gli occhi di Blaine.

E non si dicono nient'altro. Rimangono vicini, abbracciati, a guardarsi e guardare Parigi brillare sotto i loro occhi, avvolti nella magia che solo quel luogo può dare loro.

Non si fanno gli auguri di buon anno, non ne hanno bisogno.

Sebastian sa benissimo che finchè Blaine sarà con lui a stringergli la mano, andrà tutto bene.

 

 

 


Non so se si era capito, ma a me Blainers e Sebububu sono mancati UN SACCO.

E quindi pensavo di fare una bella sorpresa e pubblicare uno spin off di stay per natale, perchè io in realtà sono il Grinch fatta persona, ma era un'occasione a cui non potevo rinunciare. E poi era un modo per ringraziarvi delle 500 e passa recensioni di Stay, che insomma, sono un traguardo a cui non pensavo sarei mai arrivata, quindi GRAZIE, grazie con tutto il cuore.

Spero davvero TANTO che vi sia piaciuta questa shot di quasi diecimila parole, e che abbiate individuato come mi prendo amorevolmente in giro parlando di Versailles LOL

Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui e grazie a quel folletto meraviglioso della mia metà che mi ha corretto tutto e ha fatto quella meraviglia di banner in cima che amo follemente, amoti :3

E con questa shot vi auguriamo (io, Blainers e Sebububu) tanti auguri di buone feste :3

Un bacione e un biscotto,

Marti

 

 

PS. Tanto per chiarire, non sparisco dalla circolazione eh, LOL, passerò il week end a pubblicare shot più o meno natalizie e un paio di regali di natale, quindi Stay Tuned! :3

   
 
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