21/12/2012
5 recensioniIl primo indizio
Beika durante l’inverno era bellissima, le strade erano innevate e i negozi si illuminavano di mille colori, incorniciando la città in un bellissimo spettacolo di colori caldi e freddi.
Ran si svegliò alle 6 di mattina, era la vigilia di Natale e guardando la finestra vedeva la neve che aveva annebbiato il vetro.
Al solo contatto su di esso si sentiva rabbrividire per quanto gelato fosse.
- Cavolo, mi ero dimenticato che devo fare la spesa per il pranzo di Natale - Disse la liceale, incominciando a riflettere anche sui regali che doveva fare agli amici, ma notò qualcosa che attirò la sua attenzione, sull’angolo della scrivania, sotto la foto di lei e Shinichi a Tropical Land vi era posto un biglietto.
Lei non ricordava di avercelo messo, per cui la cosa le fece stupore, lo prese e incominciò a leggere.
Cara Ran,
se stai leggendo questa lettera è perché vorrei rivederti,
ma per vedermi ti metterò alla prova,
per una volta sarai tu la detective che deve trovarmi,
il primo indizio lo troverai sotto la mia firma,
per cui preparati a prendermi nel sacco,
con affetto
Shinichi
- Sh-Shinichi - La ragazza balbettava, non poteva essere, dopo tanto tempo che lo aspettava lui si presentava a lei con una sorta di caccia al tesoro, solo che il tesoro da trovare era lui. Il cuore di lei balzò dall’emozione di poterlo rivedere, però doveva risolvere gli indizi che gli aveva lasciato.
Riguardò la lettera e lesse la frase sotto il nome di Shinichi.
“Dei miei libri è il preferito, ma il colore è il più ardito”.
La ragazza iniziò a pensarci quando dalla porta entrò qualcuno. Lei si girò per guardarlo, stessi occhi, blu che più blu non esisteva, nascosti da quegli occhiali che aveva inforcati, i capelli marroni ordinati con quel suo ciuffo che si portava e il viso che sapeva di dolcezza, se non lo vedeva con i suoi occhi le sembrava sempre di vedere il viso del suo amico liceale, amante delle investigazioni e fanatico del detectine londinese che portava il tweed e suonava il violino, Sherlock Holmes.
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- Ciao Ran-neechan, dormito bene? - Con il suo solito tono infantile guardava la sua amica d’infanzia sotto il suo viso e vedeva che aveva già letto il foglio contenente l’indizio.
- Devo ricordarmi di ringraziare Ai quando torno da questa bella giornata - Pensò il giovane ricordando il giorno precedente.
- Flashback -
A casa di Agasa c’era un gran trambusto nel laboratorio del dottore, infatti una ragazzina con i capelli castani continuava a tastinare nel computer fornendogli dati.
L’organizzazione era stata sconfitta da poco e il detective era riuscito a prendere i fogli contenenti le istruzioni per poter fare l’antidoto contro l’aptx4869.
- Ci vorrà molto? - Si intromise Conan dal lavoro della piccola scienziata.
Lei si bloccò e lo fissò con sguardo truce, non aveva mai visto uno sguardo così assonnato in vita sua, le pupille erano ribollite di rosso, segno che la ragazza era molto stanca.Ma la cosa che stupì il ragazzo era che nonostante tutto lei continuasse a lavorare.
- Ci sono quasi, dammi qualche altro secondo - Rispose lei, riprendendo a toccare i tasti del suo pc che dal troppo uso cominciava a riscaldarsi.
Come detto da Ai dopo poco da un macchinario vicino al pc si vedeva uscire due pillole di colore rosso e bianco, segno che il momento per tornare grandi era arrivato.
- Da tempo aspettavo questo momento, ma non voglio rovinarlo con un incontro a caso, voglio rivedere Ran in un modo speciale - Prendendo la pillola e mettendosela in tasca.
- Buona fortuna, io la prenderò più tardi, per adesso devo riposarmi - Disse la scienziata alzandosi dalla sedia e camminando in direzione delle sua stanza da letto, lasciando riposare il cervello e facendolo cadere tra le braccia di Morfeo.
- Fine Flashback -- Si, sono molto riposata, dai, andiamo a fare colazione - Disse la giovane karateka incitando il fratellino ad andare in cucina.
Suo padre, il “famoso” detective Goro, alias detective in transe stava dormendo nel suo letto, per le troppe birre bevute il giorno prima e guardando alla televisione lo spettacolo serale della sua amata, si fa per dire, Yoko Okino.
- Lasciamolo dormire Ran-neechan, è meglio così, si riprenderà presto – Suggerì Conan guardando lo zietto con una faccia buffa, perché il detective mentre dormiva formava una bolla dal naso.
- Hai ragione, meglio non svegliarlo, potrebbe essere irritante se lo facessimo – Detto questo andarono a fare colazione.
Ran quando si metteva a cucinare era una cuoca eccezionale constatò il piccolo e in men che non si dica la colazione era bella e pronta sul tavolo per essere addentata in un baleno.
*******
Dopo aver sistemato i piatti nel lavello ed essersi vestita la giovane cominciò a pensare all’indizio lasciato da Shinichi.
- Il suo libro preferito, mmm, beh lui è un fanatico di Sherlock Holmes, per cui…ma certo – Ebbe una illuminazione e a grandi passi incominciò a correre verso la casa dei Kudo.
Continua…
Chappy Shin e Ran amore:
Eccomi qui,
con una Fanfic che durerà ben 3 capitoli,
spero che passiate tutti uno splendido natale con le vostre famiglie e possiate divertirvi a scartare i regali o a giocare tra di voi, lo auguro con tutto il cuore, siete come una famiglia per me, questa fanfiction è speciale, perché è dedicata a tutti i miei amici della sezione del Detcetive Conan, vi voglio bene, non immaginate quanto, l’affetto anche se distante non sarà mai spento, la verità è una sola, noi, ci vogliamo un gran bene e abbiamo un rispetto reciproco tra di noi.
Passiate delle belle feste,
alla prossima,
ciao
Shin e Ran Amore ^.^