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Autore: Niall_is_mine    21/12/2012    1 recensioni
Tutto ad un tratto ti cade il mondo addosso,e sei impotente,ti senti la responsabilità di tutti, e l’unica cosa che riesci a fare è prendere delle forbici.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei che mia madre aprisse gli occhi. Vorrei che vedesse che mi odio più di qualsiasi altra cosa. Vorrei che vedesse i miei tagli sui polsi, sulle cosce, sui fianchi. Vorrei che si accorgesse quanto infelice in realtà io sia. Vorrei che capisse che il mio sorriso è la cosa più falsa al mondo. Vorrei che non mi considerasse solo una stupida adolescente di 16 anni che non sa un cazzo della vita. E hai ragione mamma, non so un cazzo della vita, non so com’è fatto davvero il mondo, ma se è davvero come lo vedo io, preferisco abbandonarlo subito.Ora quelle ferite sono cicatrici sul mio braccio,e rimarranno lì.Ma sono la prova che sono rimasta forte e che mi sono rialzata.Anche se ho un ragazzo che mi ama, e che io amo,odio il mondo,odio il fatto che io esisto.Lui non sa che mi taglio.
“E mentre il sangue esce a gocce dai tagli,
mi sento euforica, leggera.
Come se il dolore fisico
riuscisse ad annebbiare quello sentimentale.
Sentire i tagli che pulsano per il dolore…
ed un misto di orgoglio, paura e vergogna,
mi assalgono.”mi ripeto sempre,ma non smetto.

-È ormai un mese che non mi taglio,ho paura di rifarlo. Ho smesso per la mia migliore amica,lei lo ha scoperto.
*FLASHBACK*
Eravamo a mensa,mi alzai le maniche perchè avevo caldo. Lei notò i tagli.
'Che hai sulle braccia?'-mi chiese.
'Oh...il gatto del vicino mi ha graffiato.'-le risposi.
'Non dirmi stronzate,ti tagli,vero?-non risposi,annuii solamente.
*FINE FLASHBACK*
Sempre la stessa scusa,la scusa dei graffi del gatto,
ed è un anno ormai.
Si, è un anno che la depressione è entrata nella mia mente e da quel momento non mi ha lasciato nemmeno per un secondo.
Perchè dopo un anno di notti insonnee, pianti trattenuti, braccia coperte e il far finta di stare bene, hanno solo complicato le cose e hanno allungato il tunnel in cui sono richiusa. E che dopo un anno i miei fratelli mi dicano che sono un’emo di merda, be’ questo non aiuta. Mi fa solo peggiorare, ma nonostante questo loro continuano a credere che le loro parole non mi facciano star male.
Che fine ha fatto la ragazza che sono davvero?
"Non puoi capire che in realtà mi taglio, non puoi capire che chi si taglia non è EMO, non puoi capire perché lo faccio e nemmeno cosa si prova.
Perché non sai cosa significa tristezza, disperazione, solitudine o dolore.
Perché non sai cosa significa provare così tante emozioni represse insieme e che il pianto non riesca a sfogarle.
Perché tu non sai che io sto bene quando vedo il sangue.
Non dal tuo piccolo mondo perfetto. Non oggi almeno.sai come si sentono quelli come me? come chi si è smarrito in un bosco:
sei sola ed impaurita, davanti a te c’è un’unica stradina spaventosa, tu non vuoi/puoi restare ferma perchè il sole sta calando,cammini sperando di trovare la via di casa,anche se sai che probabilmente non è quella la strada. Così cammini, cammini…sperando d’incontrare qualcuno che possa salvarti."-Questo lo avevo detto a mia sorella,Kim,prima di andarmene di casa e andare a vivere da Harry.

-Non ce l’ho fatta, mi sono tagliata. È più forte di me, mi odio. Mi faccio schifo. Non riesco a guardarmi allo specchio e per lo più non riesco nemmeno a provare dolore. Vaffanculo al mondo. Spero di morire.Se morissi non importerebbe a nessuno. Farebbero tutti i finti i dispiaciuti, ma dopo una settimana non mi ricorderebbe più nessuno. Forse mancherei a mia mamma. Si sentirebbe in colpa per non essersi mai interessata davvero a me. Si sentirebbe in colpa per avermi trascurata. Me ne fotto. Voglio sparire senza dar spiegazioni a nessuno.-

-Sono nervosa, mi sento sola non voglio prendere gli anti-depressivi, non voglio farmi cambiare da delle gocce. Ed è risuccesso… Ci sono ricaduta dopo un mese sono una stupida, eppure mi sento così bene mentre il sangue scorre.
La cosa più brutta dell’ autolesionismo è che quando inizi a fare un taglio non riesci più a smettere e da un taglio arriviamo anche a 50. E dopo dopo ti senti calma pacata mentre osservi il sangue che scorre sul polso e fai un sospiro voltando gli occhi al cielo. E la mia migliore amica lo ha scoperto.-

-8 giorni che non mi tagliavo .
8 giorni in cui iniziavo a credere di poterne uscirne.
8 giorni che speravo di poter andare davanti alla mia migliore amica,e forse lei avrebbe ricominciato a parlarmi.
8 giorni mandati a puttane in 3 minuti.
Non ce la faccio,devo uscire da qui-

POV. HARRY
Sono ritornato a casa.Cerco Emily,ma non c'è. Salgo sopra,nella nostra camera,non c'è. Guardo la scrivania,c'è una lettera. La leggo:
-Ricordi quando hai notato quei tagli sul mio polso il giorno del mio compleanno, e ti ho detto che mi ero graffiata?
Dio, li hai visti. “Ma quei graffi chi te li ha fatti?” Mi hai chiesto.
“Il gatto di Niall,mi ha graffiata”.
“Ma come, lui lo sa che hai il terrore dei gatti, perchè non l’ha fatto uscire?” Mi dicevi. E da lì sono iniziate le bugie, una dietro all’altra. Ho sudato, ero agitata.
“Quando vedo Niall,glielo domando.”
Mi odio. Mi odio per tutto ciò che sono diventata, non mi riconosco, non sono più io, mi sento sprofondare. Non so che fare.
Bene,mi taglio.
Non riesco a guardarmi allo specchio, faccio schifo ogni giorno di più.
Ma va bene così, non cerco compassione. Maledette maniche della maglia, troppo corte. Maledetta me, che continuo a farlo.
Ora,se mi vuoi cercare,sono nel nostro posto.
Emily.-
Il nostro posto,sotto l'albero più antico del parco qui vicino,il luogo del nostro primo bacio. Arrivo lì,eccola,sotto l'albero.
'Sono sola, non importo a nessuno. Ho perso i contatti con tutti, non ho nessuno che mi possa consolare quando sto male, nessuno che mi possa abbracciare, nessuno che mi dica ”Andrà tutto bene” oppure ”Ci sono io con te”. Non ce la faccio più. Mi faccio così schifo, mi vergogno così tanto di me stessa.
Cosa ci faccio ancora qui? Non é questo il mio mondo.'-mi dice piangendo.
'Ehi piccola,ci sono qui io'-le dico.
'Harry,ti ho deluso,lo so.'
'No,non dire così.Anche a me é successo,anche io ho sofferto.Ho rischiato più volte di farmi scoprire: ho alzato un po’ troppo le maniche della felpa rischiando di far notare i tagli a mia sorella, il polsino che ho indossato a ed. fisica mi si è spostato più volte, mettendo in mostra le ferite, a scuola mi sono tirato su le maniche senza pensarci, e poco dopo mi sono accorto di averle tirate troppo su e sono andato in panico.'
'Come hai fatto a superarlo?'
'Ho creduto in me stesso,mi sono convinto che suicidarsi pian piano è una stupidaggine , ragiona con la testa non con le lamette.'
'Grazie per quello che fai per me,ti amo'-mi dice.
'Anch'io'-E unisco le mie labbra con le sue.
  
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