Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Jade Winchester    21/12/2012    2 recensioni
E' una piccola storiella su Michael e Lola, una ragazza diversa dalle altre destinata a salvaguardare la vita dei bambini. Presto lei farà un incontro che le cambierà la vita, in meglio o in peggio? Chi lo sà!
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

SMOOTH CRIMINAL


Non sapevo che mossa compiere, tra poco quei delinquenti mi avrebbero pestato per bene, e io ero solo, indifeso, come un perfetto idiota.
Soldi, solo e sempre soldi spingono la gente ad uccidere.
E dopo che li avrebbero ottenuti? Che cosa ne avrebbero fatto?
Non li sanno usare, e sono anche molto pericolosi.

La mano tiene stretta la valigetta, e la mia mente pensa solo a scappare, ma non potevo, dovevo tenere il patto. Era poco più di un'ora che aspettavo, e questo mi fece sperare in un ritardo di ben più che un'ora, magari di una vita intera. Le ginocchia mi tremavano, mi sentivo un verme, non lo so il perchè ma mi auto-disprezzavo nell'avere tutti quei soldi.
Il freddo mi penetrava nelle ossa, non ostante il mio imperneabile nero.
Dalla mia bocca usciva fumo, lo definivo il fumo del freddo, quando l'anima ti si ghiaccia. Avevo paura si, ma anche tanta rabbia, non ne provai mai così tanta, e mi sentì anche in colpa.
Sentì dei passi, erano in cinque, come l'altra volta.
In quel vicolo buio e silenzioso eccheggiava il mio respiro affannato, cercavo di non perdere la calma, ma i miei occhi mi tradivano, erano spalancati e sentii tutto il freddo entrarmi dentro.
Li chiusi in uno scatto, mi calmai, anche se i passi si facevano sempre più veloci e vicini, con le voci che comparivano. "Idiota, tu e quell'imbecille di Fred..." "Non ci posso fare niente!" "Spera solo che sia ancora li" , ecco si stava riferendo a me, io non mi ero mosso, quindi avrebbero dovuto risparmiami il dolore.

Vidi le ombre davanti a me, alzai lo sguardo, cercai di non sembrare spaventato, impassibile. L'uomo gigante dalla barba e la pelata mi chiese con voce poco gentile e graffiante "Li hai portati?".
Vedevo gli altri che mi guardavno con fare rabbioso e minaccioso, uno di loro aveva anche gli occhi rossi. Quest'ultimo mi fece più paura degli altri, anche se era minuto e magro. "Si" dissi con tono deciso, senza espressione.
Alzai piano la valigetta e gliela porsi, mi tremavano le mani, speravo non se ne accorgessero. Vidi i visi dei quattro soddisfatti ma non quello del bestione barbuto che avevo davanti. Incominciò a digrignare i denti, ecco... era arrivato il momento che immaginavo, me le sarei prese, ne ero sicuro. Incominciai a indietreggiare, lui ad avanzare verso di me.

La paura mi si butto addosso di capofitto, incominciai a respirare affannosamente, volevo che finisse tutto, che tutto svanisse o che un eroe mi venisse a salvare. L'uomo girò il capo facendo cenno con la testa agli altri di andarsene. Ecco, non era per niente un buon segno.
La gola mi si blocco, anche la lingua, non riuscivo a pronunciare nulla, neanche ad urlare. Mi colpi alla schiena il muro, non potevo più indietreggiare.
L'uomo mi raggiunse con fare minaccioso chiusi gli occhi, ormai abbandonando ogni speranza e coraggio. Non sentì nulla, non vidi nulla.
Ero sommerso nel mio sub.conscio... Non volevo più pensare a ciò che mi sarebbe potuto accadere. Sentì l'uomo gridare in una smorfia di dolore. Aprì gli occhi di scatto e lo vidi a terra, con sopra una ragazzina che lo teneva per la gola. Sussultai di spavento, la ragazzina sferrò dei pugni, gli urlava contro dicendo che non avrebbe mai piu dovuto fare.

L'uomo riuscì a liberarsi e spinse a terra la ragazzina scappando. Tutta quella scena mi stordì, era successo tutto così veloce e così silenziosamente. I miei occhi erano ancora spalancati, e il mio respiro non accennava a calmarsi. La ragazzina si alzò aggiustandosi i vestiti e i capelli.
"Stai bene Michael?" mi disse con voce preoccupata. "Si...grazie, tu?" risposi con ancora la scena di poco fa che mi passava davanti agli occhi.
"Si, me la caverò..." disse massaggiandosi una gamba. La luce mancava, e quindi ci misi un pò per capire che aveva la gamba insanguinata.
"Ma tu stai sanguinando!" dissi avvicinandomi a lei.
Ma lei indietreggiò "No, tranquillo.. Non è niente" disse. "C'è bisogno di un dottore, vieni ti porto all'ospedale" dissi prendendola per un braccio.
"Ho detto che non è niente!" urlò strattonando il braccio. Mi sembrò una bambina, e così fui costretto ad insistere.
"Tu sanguini, e ce bisogno di un dottore, la questione è chiusa, non si fanno storie" dissi fermo. Lei mi guardò alzando gli occhi nei miei, aveva gli occhi verdi per quello che potevo vedere.
"Va bene..." disse con voce debole, priva di ogni speranza nel farmi smuovere.

La presi per mano, ma prima lei camminò verso al cassonetto e raccolse qualcosa che non vidi subito, era la mia valigetta! Era riuscita a far scappare il ciccione, e quindi era riuscita a farmi riavere i miei soldi. Ma non importava, erano l'ultima cosa che in quella sera mi interessasse davvero. Me la porse e dopo averla presa gli dissi "Grazie" così piano, che credo che neanche lei mi abbia sentito. Solo ora mi resi conto della situazione, lei mi aveva savata, proprio mentre io pensavo ad un eroe che mi venisse a salvare. Lei era la mia eroina, la ragazza a cui dovevo tutto. Senza di lei non sarei ritornato a casa intero.


Angolo scrittrice:

Spero che come inizio vi piaccia, se la trovate noiosa tranquille/i io posso anche smettere di scrivere ^___^ <3

Jade

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Jade Winchester