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Autore: xCookie    21/12/2012    1 recensioni
"Con le altre mie compagne di corso poi non ho mai avuto nessun rapporto perché abbiamo interessi e modi di pensare diversi. Per loro la cosa più importante è truccarsi ed essere sempre perfette per piacere ai ragazzi. Fare tantissime foto da postare su facebook e trovare quella giusta da mettere come immagine del profilo. Seguire ovunque il ragazzo che gli piace per sapere tutto di lui. Ecco,a me di tutto ciò non interessa più di tanto e per questo sono sempre stata un po’ emarginata dal gruppo,nonostante le ragazze continuassero a far finta di interessarsi a me. Ad un certo punto ho deciso io di distaccarmi da loro: in fin dei conti preferisco stare sola piuttosto che con delle persone ipocrite" - Allison.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                      Miss Dover! 

 









“Signorina Dover,ci parli di Pipino il breve e di ciò che fece”
“Beh,dunque.. Pipino.. fu sempre preso in giro dai compagni di scuola per la sua statura ed essendo un ragazzo molto sensibile,purtroppo soffrì molto di questa..ecco,situazione. Però..”
“Vuole per caso fare la spiritosa?”
“Nient’affatto,mi creda. Lei mi ha chiesto la vita di Pipino il breve e io gliela sto dicendo!”. Fortunatamente prima che il professore Wood,chiamato da tutti la Carogna,avesse potuto urlarmi contro suonò quella santa campanella. Siano benedetti i bidelli!
“Per sua fortuna l’ora è finita,ma il suo bel 3 non glielo toglie nessuno” disse il prof accennando un sorrisetto. In quel momento mi ricordò Severus Piton,ma solo vagamente..perché Wood era molto peggio. Me ne andai infuriata dall’aula senza rivolgergli alcuno sguardo. Quanto cavolo potevo odiarlo? Sicuramente il suo passatempo preferito era mettere insufficienze alla sottoscritta visto che non faceva altro dalla mattina alla sera. E dire che io non me lo meritavo! Ok,forse io non approfondivo molto la sua materia..diciamo che forse non la studiavo bene..va bene,la storia io non la studiavo proprio ma questo perché sapevo che tanto non sarebbe cambiato nulla. Il primo anno mi impegnai molto per cercare di avere almeno un misero 6 e non servì a nulla. Mi misi a correre nel corridoio per raggiungere il prima possibile il mio armadietto e buttarci dentro il libro di storia. Per quel giorno non volevo più saperne nulla di Wood e della sua stronzaggine. Mentre sistemavo le mie cose sentii un colpo fortissimo alla schiena.
“Chiunque sia stato giuro che lo uccido con una spranga,lo taglio a pezzi e lo do in pasto al mio cane”
“Ma tu non hai un cane Allison”
“Lo compro solo per il tuo omicidio”. Era stata Agnes,la mia migliore amica. Non ero mai stata un tipo molto socievole e non era facile per me legarmi a qualcuno. Con le altre mie compagne di corso poi non avevo mai avuto nessun rapporto perché avevamo interessi e modi di pensare diversi. Per loro la cosa più importante era truccarsi ed essere sempre perfette per piacere ai ragazzi. Fare tantissime foto da postare su facebook e trovare quella giusta da mettere come immagine del profilo. Seguire ovunque il ragazzo dei loro sogni per sapere tutto di lui. Ecco,a me di tutto ciò non interessava più di tanto e per questo ero sempre stata un po’ emarginata dal gruppo,nonostante le ragazze continuassero a far finta di interessarsi a me. Ad un certo punto decisi io di distaccarmi da loro: in fin dei conti preferivo stare sola piuttosto che con delle persone ipocrite. Agnes però mi aveva sempre compreso,era l’unica con cui mi ero trovata sin da subito bene e che teneva veramente a me. Lei,a differenza mia,era più estroversa e di amiche ne aveva molte: a volte mi capitava anche di essere invidiosa però alla fine mi convincevo che importava di più la qualità piuttosto che la quantità.
“Certo che non sembri molto contenta oggi” continuò lei. “Che succede?”
“La Carogna mi ha messo 3 nell’interrogazione”
“Un altro? Che cosa hai detto questa volta?”
“Stavo ripetendo la lezione che c’era per oggi!”
“L’ultima volta che stavi ripetendo la lezione su Alessandro Magno,avevi iniziato a parlare della sua presunta omosessualità”
“Io stavo facendo un discorso serio,che ci posso fare se Wood è cretino”
“Allison,non cambi mai!”scoppia in una fragorosa risata “e vorrei davvero sapere cosa hai raccontato oggi all’interrogazione però devo correre al corso di violino altrimenti faccio tardi. Ci sentiamo dopo?”
“Si tranquilla,cosi spiego anche a te della dolorosa vita di Pipino il breve che veniva insultato dai bulli per la sua altezza”
“Sicuramente,non vedo l’ora di ascoltarla. Ciao scema” mi mandò un bacio con la mano e scappò verso la porta con i capelli ricci e rossi che le ondeggiavano sulle spalle.
Chiusi quindi il mio armadietto e mi diressi verso il cancello per tornare finalmente a casa. Dopo circa un quarto d’ora di camminata per le vie a quell’ora solitarie di Leeds con gli auricolari alle orecchie,arrivai nella mia calda dimora. Quando entrai, trovai solo quell’ornitorinco della figlia del compagno di mia madre. Caroline. La tipica stronzetta di turno. Un’odiosa vipera che sarebbe dovuta andare allegramente a fanculo. Una ragazza così viscida da venire praticamente nuda quando ci sono le lezioni della Carogna(si,è anche un suo professore però lei è al quarto e non al terzo anno come me); eh certo,era in questo modo che si prendevano i buoni voti,mica studiando. Ma d’altronde lei un cervello non ce l’aveva quindi questi erano gli unici suoi mezzi. Restava il fatto però che era una ragazza schifosa che mi odiava almeno tanto quando la odiavo io. Ah,dimenticavo.. era anche fidanzata con Louis Tomlinson. Un altro gran figlio di puttana,il solito figo della scuola a cui tutte sbavano dietro,e credetemi se vi dico che anche lui era un cretino patentato.
“Ciao sorellina” mi salutò lei,accennando un sorrisetto che più falso non si può fare.
“Ciao ornitorinco” risposi io senza farmi alcun problema.
“Sei una stronza Allison”
“Ridillo e vedi come ti finisce”
“S-T-R-O-N-Z-A. Adesso è più chiaro il concetto?”
“MA IO TI ROMPO IN MILLE PEZZI!!” mi misi a correre nella sua direzione ma lei rapidamente si infilò in cucina e chiuse la porta a chiave.
“Che c’è?? Hai paura? Beh,fai bene perché se fossi davanti a me la tua vita finirebbe.. dopo una lunga sofferenza s’intende!” esclamai da dietro la porta.
“Dirò tutto a papà stasera,di come mi hai insultato,minacciato e costretta a stare chiusa in cucina
“Ma io non ti sto costr…guarda,vai a piangere dal tuo paparino e raccontagli tutto quello che vuoi. Non me ne frega niente”. Alla fine decisi si salire in camera mia e starmene un po’ da sola in tranquillità. Anzi ,in realtà avrei dovuto studiare la lezione di fisica che ci aveva assegnato la prof Mason e di cui non avevo capito nulla;dunque mi sedetti davanti alla scrivania e aprii il libro.
“La formulazione hamiltoniana della meccanica quantistica si basa principalmente sui lavori dei fisici Paul Dirac, Hermann Weyl e John von Neumann. Il suo nome è dovuto al fatto che l'evoluzione temporale degli stati è formulata in funzione dell'Hamiltoniana del sistema, descritto con le variabili canoniche coniugate di posizione e impulso.”
Uhm..quindi la formulazione Hamil…evoluz…variabili canoniche.. si potevo confermare di non aver capito un’emerita ceppa. Passai circa un quarto d’ora a rileggere quel pezzo senza fare alcun progresso e alla fine mi resi conto che continuare non serviva a nulla. Preferii dunque di salire in terrazza. Si,a casa mia c’era una terrazza enorme,con la vista su un bellissimo parco in cui mi portava spesso mio padre da piccola. Questo posto era come il mio rifugio dalla realtà,da casa mia e soprattutto da Caroline. Fuori c’era una leggera brezza che mi scompigliava i capelli; mi affacciai dalla terrazza e restai immobile a contemplare il paesaggio. Se avessi potuto,sarei rimasta in quella posizione per tutta la vita.
 “Hey scricciolo! “Una voce mi fece sobbalzare.
“Wuoohh! Ma devi farmi prendere questi colpi? La prossima volta manda un SMS prima di urlare quello stupido soprannome che mi hai dato!” Bene,lui era Niall,il mio migliore amico. Si diciamo che lui e Agnes erano i miei unici amici. E se vi state chiedendo da dove era spuntato,vi basti sapere che la terrazza di casa sua era attaccata alla mia e per questo motivo ci vedevamo molto spesso qui. Ovviamente uscivamo pure insieme,per esempio a fare una passeggiata ma questo era il nostro posto. Dove la nostra amicizia era iniziata. Dove avevo conosciuto la persona più dolce,sensibile e buona di tutta la Terra. Si,proprio lui,Niall. Se lui e Agnes non ci fossero stati io non sarei riuscita ogni mattina ad alzarmi da quel maledetto letto e affrontare una nuova giornata.
“Ahahaha ma a me piace! Ha un non so che di..”
“..stupido forse? Idiota? Insensato?”
“No,di.. buffo! Ti si addice proprio Allison” cercò di fare il serio ma non ci riescì. Mi misi a ridere anche io,pensando a come fosse semplice per lui tirarmi su il morale.
“Va bene,continua pure a chiamarmi così se proprio vuoi. Tanto troverò un nome orrendo da dare anche a te!”
“Aspetto con ansia,tesoro”
Continuammo a ridere entrambi. Poi Niall improvvisamente oltrepassò il muretto con un salto,atterrò nella mia terrazza e mi abbracciò. Lo fece senza un motivo preciso ma era davvero ciò di cui avevo bisogno in quel momento,dopo una giornata come quella.  “Ti voglio bene Allison” mi sussurrò in un orecchio. “Anche io,sul serio” gli risposi. E così rimanemmo l’uno stretto all’altra,come se non esistesse nient’altro,come se ci fossimo solo noi sulla terra. 









Holaaaa :) 

Dunque,questo è il primo capitolo e per il momento è comparso solo Niall,il migliore amico di Allison ma tranquille che ci saranno anche tutti gli altri nei prossimi capitoli!
Beh,che dire..ringrazio tutte le ragazze che leggeranno la storia. Spero che vi piaccia,l'idea di scrivere questa fanfiction mi è venuta così e spero di non aver fatto male a pubblicarla.
Fatemi sapere cosa ne pensate,se vale la pena continuare a pubblicare gli altri capitoli oppure andarmi a sotterrare e lasciare perdere tutto(??) ahahah
Un bacio! 

  
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