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Autore: tsubasa_rukia3    22/12/2012    1 recensioni
Una lucy insicura affronta le sue paure da sola, ma alla fine viene incoraggiata da una persona a lei vicina
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kana Alberona , Loke, Lucy Heartphilia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Controllò preoccupata le condizioni di Cana, dopo tutte quelle lacrime versate era felice di aver potuto aiutare la sua amica ad alleggerire il peso del suo cuore. Non aveva neanche lontanamente immaginato una storia così commovente e un significato così profondo per la tenacia a vincere l’esame di classe S. Glielo aveva giurato: l’avrebbe aiutata in qualsiasi modo a ricevere quel titolo, non avrebbe perdonato se stessa di non aver potuto aiutare un amico di Fairy Tail in difficoltà. La sua storia le ricordò suo padre. Come stai adesso papà? Quella domanda silenziosa la rivolse al cielo stellato che intravedeva dalla finestra. Le emozioni di quella sera si accumularono fino a farla piangere e lentamente sgusciò verso la porta per non disturbare Cana dal suo sonno. Il contatto del suo viso con l’aria fredda la rese più lucida, ma le lacrime continuavano a scendere silenziose. I momenti brutti della sua vita le tornarono in mente come un’onda: il rischio che aveva fatto correre alla gilda con Phantom Lord, l’aver rischiato la vita a Edhoras, il senso di impotenza nelle situazioni cruciali… Tutte le sue paure e ansie uscirono fuori mentre camminava di fianco alla riva, si sentì sola. Dal taschino del giubbotto tirò fuori una chiave argentata. “Apriti portale di Nicolas!” Davanti a lei in una nuvoletta di fumo, che scomparve quasi subito, si materializzò un essere minuto candido col naso molto simile a quella di una carota.
< < Puuun > > disse tremando e allo stesso tempo alzando una mano a mo’ di saluto. Senza dire una parola Lucy lo prese e se lo portò al petto continuando a versare le sue lacrime silenziosamente.
 < < Puun? > > emise la Plue. Lucy continuò a piangere, le mancava sua madre, i suoi ricordi tornarono alla sua spensierata infanzia e al ricordo della sua morte. Dopo pochi attimi, cercò di calmarsi iniziando di nuovo a camminare senza una meta. Tutto quello che fece l’essere tra le sue braccia fu accarezzarle la guancia dolcemente. Sentendo quelle confortanti carezze Lucy cercò di fare un profondo respiro.
 < < Che ne dici se facciamo una bella bevuta? > > fu la proposta di Lucy. Non attese la risposta. Si diresse verso un piccolo negozio, l’unico ancora aperto a quell’ora tarda. Ne uscì con le braccia ricolme di bottiglie in vetro scuro, magari Cana l’aveva influenzata in qualche modo, un sorriso le sfiorò le labbra pensando a quella stupidaggine. La sensazione di calore che le trasmise bere il primo bicchiere di sakè fu piacevole e la fece tranquillizzare quasi subito. Dopo due bicchieri Lucy guardò storto Plue, dopo averlo osservato attentamente frugò nella tasca.
< < Sei di poche parole oggi, sai? Meglio che chiami qualcun altro > > disse con una voce strana. “Apriti portale del Cancro! Cancer” Plue sparì in una nebbiolina per fare posto a un uomo di alta statura con delle forbici alle dita e degli occhiali da sole.
 Bevve due bicchieri per replicare al: < < Che acconciatura volete, ebi? È un’occasione importante, ebi? > >.
 < < Ma quale ebi e ebi, è chiaro che sei un granchio! Smettila di dire cose senza senso! > >. Detto questo chiuse il portale, lasciando Cancer senza parole. Si sentì inebriata e piena di vitalità, un’idea le attraversò la mente e sorrise compiaciuta. Tirò giù un altro bicchiere e tirò fuori un’altra chiave. Riempì un bicchiere ed infilò la chiave, l’acqua c’è comunque. “Apriti portale dell’Acquario”. Davanti a lei si manifestò una bellissima sirena irritata.
 < < Ti rendi conto che ore sono? Lo sai che certe persone devono dormire per mantenere la loro pelle riposata e luminosa per compiacere il proprio ragazzo? > > l’altra non replicò,< < Beh, non che tu possa capire, una che non ha avuto mai il ragazzo non potrà mai capire > > silenzio. Acquarius si zittì, era strano che non avesse replicato. Lucy aveva il volto rivolto verso il basso, alzò lo sguardo e sorrise sfidando con gli occhi Acquarius.
 < < Beh, almeno io non puzzo di pesce tutto il giorno. Si puoi sapere cosa sei? Un pesce o una donna? Deciditi! > > vedendo che stette per replicare la minacciò: < < zitta, guarda che posso farti mangiare da Happy > > e scoppiò a ridere.
 < < TU, maledetta ingrata, hai osato evocarmi da un bicchiere di alchool e ora mi prendi in giro?! > > sulla sua fronte pulsò minacciosamente una vena. Prese la mira e stette per tirare un bel pugno a Lucy quando scomparve. Lucy rideva da sola, si sedette sulle scale finché non si ritrovò a tenersi la pancia dal dolore.
 < < Cosa c’è gattino, ti sei perso? > > gridò a una figura che la guardò dall’alto.
< < Lucy, cosa ti è successo? > > le chiese preoccupato Loke. Lei non rispose.
 < < Nicholas mi ha detto che ti sei messa a piangere > > insistette. Di novo il silenzio, sospirò e decise di sedersi affianco alla sua padrona, anzi, vicino alla sua più cara amica. Aspettò con pazienza. Lucy era diventata scorbutica, ma Loke ignorò semplicemente le sue parole.
< < Dimmi una cosa: Perché continui a proteggermi? > > gli domandò di punto in bianco.
< < Io non lo faccio, ti stai sbagliando > > le rispose.
 < < Eh? > > si voltò sconcertata.
< < Non sono io a proteggere te, sei tu a proteggere noi > > le disse Loke con un dolce sorriso. Lucy si sdraiò sui gradini, ignorando il dolore alla schiena e si mise a contemplare il cielo con lo sguardo.
 < < No, siete voi a proteggermi col vostro bagliore impedendomi di sprofondare nell’oscurità più profonda > > gli occhi tornarono umidi.
< < Ci sopravvaluti > > le disse < < quello non lo facciamo noi, sono altre persone a farlo > >. Si voltò di nuovo verso di lui con un’espressione interrogativa.
 < < È Fairy Tail > > le rispose alla sua domanda muta ( prego immaginatevi il tema di Fairy Tail xD n.d.a.) .In quel momento gli tornarono quei momenti pieni di luce, i sorrisi, le feste esagerate, le difficoltà che avevano superato insieme. Mamma, non sono sola. Si rivolse verso il cielo ad ammirare le stelle, di nuovo l’avevano confortata.
< < Hai ragione Loke, loro sono la mia famiglia. Come direbbe quella peste di Natsu, e non solo lui > >. Erza, una donna così forte da fare intimorire i mostri più feroci, ma con un cuore estremamente sensibile ; Gray, quell’uomo dallo strip gratuito mostrava una determinazione che non si scioglieva davanti a niente pur di difendere quello in cui crede; Natsu, il suo sorriso era così caldo che solo stargli accanto potevi sentirti pieno di energie; per non parlare di Happy, lo stupido gatto della felicità e con le sue ali le portava dappertutto e tutti gli altri. Si asciugò le lacrime e tornò a sorridere. Si alzò in piedi e ringraziò Loke, senza poter finire la frase perché un conato di vomito la spinse nel cespuglio più vicino.
 < < Aiuterò Cana a superare l’esame S > > pronunciò con determinazione rinnovata.
< < Evita di dire cose importanti mentre vomiti, anzi non parlare mentre vomiti > > la rimproverò esasperato < < e non voltarti è disgustoso! > >.
 
  
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