Di nuovo…

Erano trascorsi cinque anni ormai. Cinque anni dall’ultima battaglia in cui cinque coraggiose ragazze avevano sconfitto la terribile minaccia che incombeva sul mondo: Profondo Blu.

Da quel giorno però le strade delle Tokyo Mew Mew si erano divise. Ognuna per la propria strada.

Certo era stato molto difficile per loro lasciarsi, ma dovevano riprendere le loro solite vite: la Mew Rosa era tornata  a scuola con il suo ragazzo; la Mew Blu ha ripreso le lezioni di danza; la Mew Verde era tornata ad essere la solita imbranata; la Mew Gialla badava ai fratellini; la Mew Viola era tornata alle riprese cinematografiche…e i realizzatori del progetto Mew in America.

Insomma tutto come prima.

Tokyo, Giappone…15.30 p.m.

Voce: Gioco, partita, incontro: Strawberry Momomiya!

Strawberry: Si!! Ho vinto!!! Miao!

Forse però non tutto era come prima…la ex Mew Gatto infatti, ormai diciannovenne era diventata una bravissima tennista.

Era anche molto cambiata nel carattere: non era più la ragazzina timida di una volta, che arrossiva ad ogni sguardo e sorriso del suo ragazzo, no.

Ora riusciva a reggere il suo sguardo alla perfezione! Senza arrossire ogni volta.

Anche l’aspetto era notevolmente diverso: aveva dei bellissimi e lisci capelli lunghi che le ricadevano un po’ più in basso delle spalle e portava la frangetta scalata. Anche le sue forme col tempo erano mutate: ormai si poteva proprio definire una donna.

Mark: bravissima piccola!

La ragazza corse ad abbracciare il suo fidanzato. Dio quanto l’amava. E poi…tra pochi mesi si sarebbero sposati!

Certo era stato molto difficile convincere il padre…anzi non l’avevano convinto…avevano solo detto che si sarebbero sposati…con o senza il suo permesso.

Shintaro Momomiya, suo padre appunto, non aveva mai approvato la relazione con quel ragazzo. Lo odiava. Non gli mai sembrato un tipo adatto alla sua unica figlia. Sakura Momomiya invece era molto contenta della felicità della sua ormai non più bambina: era chiaro però che avesse sempre immaginato sua figlia con un altro tipo di ragazzo. Ma cosa ci voleva fare? Questa è la vita. Non si può avere sempre quello che si desidera…

New York, America 01.30 a.m.

Voce: Merda! E’ tornato!

Un ragazzo sui vent’anni era ancora sveglio. Fissava il monitor del suo computer con un’aria che era un misto tra preoccupazione e glacialità.

Ryan Shirogane era sempre stato un tipo glaciale. Non esprimeva mai i propri sentimenti liberamente. Quand’era piccolo, a soli 10 anni, aveva perso i suoi genitori in un incendio che aveva bruciato casa sua. Da quel giorno si era chiuso in se stesso, cercando solo di dare il massimo negli studi. Infatti a soli quindici anni aveva già preso la laurea.

Nonostante questo suo modo di vivere, aveva molte ragazze innamorate di lui. Certo non era brutto, anzi sembrava un angelo venuto per allietare la vista delle ragazze: alto, abbastanza muscoloso, biondo, occhi azzurri…era a dir poco bellissimo. Lui però non aveva mai fatto caso a nessuna delle ochette che gli cadevano ai piedi, lui aveva occhi per un’unica ragazza. Una ragazza che però non ricambiava il suo amore.