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Autore: Colin_from_Mars    22/12/2012    1 recensioni
“Vischio.” Sam sorrise con aria sorniona e suo fratello, finalmente, capì. Chiuse gli occhi per un breve istante, inspirando. Non sapeva se essere arrabbiato con Sam o sentirsi in imbarazzo.
Merda.
“E se due persone si trovano sotto al vischio" continuò, non ancora soddisfatto.
"Devono…baciarsi.” Si stava divertendo come poche volte in vita sua, lo stronzo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Tadaaaaaa! Sono tornata! E questa volta non con una FarrelLeto,ma con una Destiel. E per di più,NON è una lemon! Sono stupita almeno quanto voi,eh. 
Essendo questa la mia prima Destiel penso proprio che non sia un granchè but I tried *stellina d'oro*. 
L'ho scritta giusto per augurarvi buon Natale (e felice anno nuovo) :)
P.s. Questa fanfic è ispirata ad un photoset stupendo che ho visto su Tumblr qualche settimana fa.





Era un freddo pomeriggio di Dicembre e i Wincester erano a casa di Bobby, il quale era venuto loro in aiuto per un lavoro. Infatti, i cacciatori dovevano comunque pensare a fantasmi, vampiri e a tutti gli altri mostri che si aggiravano per le strade, mentre le altre persone  erano impegnate a fare i regali e a decorare le loro case con alberi di Natale,palle di neve,festoni e vischio.

Sam, che tra tutti era l'unico con ancora un briciolo di  spirito natalizio, invidiava tutte quelle persone, al sicuro e ignare di tutto; ma questo non significava che avrebbe rinunciato a festeggiare, anche se a modo suo. Si ricordava ancora della tradizione che Jessica ogni anno,  al college, lo costringeva (be', non che gli dispiacesse troppo, in fondo) a rispettare: il bacio sotto il vischio. Sentiva che finalmente era arrivato il momento di farla rispettare anche a qualcun altro: Dean e Castiel. Era stufo di vederli mangiarsi con gli occhi a vicenda ogni trenta secondi senza che poi concludessero niente. C’era più tensione tra loro che tra dei cavi elettrici. A volte si sentiva frustrato per colpa di quei due.
Così,qualche giorno prima di Natale,decise di passare all’azione.

Era seduto alla scrivania con il suo amato computer, immerso in alcune ricerche sulla leggenda di un fantasma locale che sembrava infestasse una casa nelle vicinanze. Poi, gli venne un'idea. 

“Dean,puoi venire un secondo?” chiamò dallo studio. Sentì il fratello spegnere la televisione del soggiorno e alzarsi dal divano per raggiungerlo.

“Che c’è?” il tono di voce di Dean sembrava infastidito.

“Spero sia importante, perché ho dovuto interrompere l’episodio di Dottor Sexy M.D.”

Sam aggrottò la fronte.

“Guardi ancora quella serie tv da quattro soldi?”

“Hey! Non insultare il Dottor Sexy!”

“Wow, sei proprio un fan.”

“Non sono un fan!” Dean assunse un'aria di orgogliosa spavalderia.

“Certo,come no.” L’espressione di Sam invece si fece divertita. La testardaggine di Dean superava davvero ogni limite.

"Allora, si può sapere che vuoi?!"

“Potresti chiamare Castiel? Avrei bisogno di parlargli, credo ci serva il suo aiuto."

Dean si accigliò.

“Per un fantasma ci serve l'aiuto di un angelo? E poi perché non lo chiami tu,scusa?” 

“Perché lui viene solo se lo chiami tu.” Rispose Sam con un’alzata di spalle. 

Non aveva tutti i torti.

“Cas non vive nel mio culo, anche lui è impegnat-” Ma Dean non fece in tempo a terminare la frase che nell’aria si sentì un leggero batter d'ali. In un attimo, Castiel era comparso dietro il cacciatore.

“Cas, esci dal mio culo!” Dean sembrava allo stesso tempo stupito, accigliato e anche un po’ spaventato.

“Non sono mai stato nel tuo…” Ma l’angelo si interruppe,imbarazzato.*

“Mi avete chiamato?”

Sam sorrise, non riuscendo più a trattenersi. Dean, decisamente infastidito, distolse per un momento l’attenzione da Castiel.

“Cosa c’è di tanto divertente?”

“Guardate sopra di voi.” Rispose Sam, alzando lo sguardo. Gli altri due fecero lo stesso e capirono subito a cosa si riferisse: su una trave del soffitto c’era un
rametto di vischio che pendeva esattamente sopra le loro teste. 

Castiel guardò la piantina e poi i due fratelli con aria interrogativa.

“Che cos’è?”

Sentendolo parlare, Dean sobbalzò leggermente e sbattè le palpebre un paio di volte, come se avesse visto l'angelo solo in quel momento.

 “Vischio.” Sam sorrise con aria sorniona e suo fratello, finalmente, capì. Chiuse gli occhi per un breve istante, inspirando. Non sapeva se essere arrabbiato con Sam o sentirsi in imbarazzo.

Merda.

“E se due persone si trovano sotto al vischio" continuò, non ancora soddisfatto.

"Devono…baciarsi.” Si stava divertendo come poche volte in vita sua, lo stronzo.

Castiel e Dean si guardarono: il primo ancora leggermente confuso, l’altro con un’espressione inebetita e indecisa. Sembrava stesse ancora elaborando la cosa.

“Perché?” Castiel interrupe il contatto per rivolgersi a Sam; inclinò la testa di lato e assunse la sua solita aria interrogativa.

“E’ tradizione. E le tradizioni si rispettano sempre.”

Dean sospirò. Era senza parole. La sua testa era completamente vuota. Possibile che non riuscisse a dire nulla di pungente o sarcastico per cambiare argomento o almeno allegerire la situazione?

“Avanti Dean, qual è il problema? Tanto voi due siete amici, no?” 

Il sorrisetto di Sam si allargò maggiormente e Dean avrebbe davvero voluto strapparglielo dalla faccia a suon di pugni.

Decise invece di trattenersi e di farla finita in fretta: in fondo suo fratello aveva ragione, loro due erano solo amici,giusto?
Guardò di nuovo Castiel e non potè fare a meno di soffermarsi sulle sue labbra, ora leggermente dischiuse come in una muta richiesta. Dopo quella che gli sembrò un’eternità passata ad osservare l’angelo, sospirò con rassegnazione, emettendo anche un verso molto simile ad un ringhio frustrato; prima che l’altro potesse fare qualche altra inutile domanda, lo afferrò per la cravatta, attirandolo così verso di se.
Entrambi esitarono giusto un altro istante, ma poi l’istinto ebbe la meglio e le loro labbra finalmente si incontrarono.
Fu come se il resto del mondo fosse improvvisamente scomparso, e nient’altro al di fuori di quel bacio ebbe più importanza.
Dean posò una mano sulla guancia di Castiel accarezzando delicatamente con il pollice il suo leggero strato di barba, un gesto piuttosto insolito da parte sua. L’angelo teneva le braccia abbandonate ai lati del corpo, come se non sapesse come usarle ,ma ricambiò subito il bacio e dischiuse involontariamente le labbra, lasciando libero accesso alla lingua del cacciatore. Dean gli leccò lentamente il labbro inferiore, e Castiel reagì, mettendogli una mano sulla spalla e annullando definitivamente la poca distanza che ancora li separava. Le loro lingue si sfiorarono più e più volte, e un brivido scosse la schiena di Dean, che solo in quel momento si accorse di dover respirare. A malincuore e molto lentamente interruppe il bacio, ma  i loro volti rimasero pericolosamente vicini e Dean notò come ora le iridi dell’angelo fossero più scure, profonde e cariche di…desiderio.
In quell’istante, il cacciatore capì che avrebbe voluto baciare Castiel ancora, e ancora, e poi ancora, fino a quando entrambi non avessero avuto più saliva; e capì anche che molto probabilmente suo fratello lo avrebbe preso in giro per il resto dei suoi giorni.

“Wow…questo sì che era un bacio.” Commentò compiaciuto e anche un po' stupito Sam.

“Volete che vi lasci soli per qualche altro minuto? O qualche ora?”

“No!”

“Sì!” risposero contemporaneamente Dean e Castiel.

Il modo in cui si guardarono fu una risposta più che sufficiente.

Ecco che ricominciano, pensò Sam uscendo in fretta dalla stanza.
Eh si,Natale è proprio tempo di miracoli.



*Dialogo preso dall’episodio 19x06 “Mommy dearest"
   
 
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