22/12/2012
1 recensioni~FEDE DIVINA~
Finalmente fuori. Ogni problema lasciato per un po' in quel posto e niente pensieri.
Pensava davvero di poter giovare di quel permesso.
Anche se solo per del tempo.
Non sarebbe tornata indietro, fino a quando non sarebbero venuti direttamente a prelevarla dal palazzo.
Ne passò di tempo e le cose cambiarono molto, persino lei fece un cambiamento radicale.
I primi giorni a casa sua furono caotici, con momenti in cui si ritrovava da sola al buio nella propria stanza a riflettere.
Piano piano tutto era tornato alla tranquillità.
Il sorriso gioviale, che tanto la caratterizzava, era tornato a decorare quelle labbra rosee.
Nessuna notizia dal palazzo e si sentiva serena. Come non lo era mai stata.
Non avrebbe mai immaginato che la propria casa le sarebbe potuta mancare in quel modo.
- You're just a mind controller -
Sarebbe stupido dire che non pensò affatto a lui.
Sarebbe altrettanto sciocco dire che sparì facilmente dalla sua testa.
Impossibile.
Il modo in cui prepotentemente si era fatto spazio nel suo cuore, nella sua testa... non le permettava di dimenticarlo.
Di nasconderlo forse, ma non cancellarlo, come invece avrebbe voluto.
Le chiedevano informazioni riguardanti il palazzo ma lei non parlava mai... aveva anche paura di nominarlo. Paura che il solo ricordo le potesse portare a galla tutta la serie di problemi che ne susseguivano.
Si era resa conto, pensandonci a mente fredda, che era lui, fondamentalmente, la causa di ogni suo problema.
Eppure...
Il tempo trascorreva e lei quasi non se ne rendeva conto.
Sembrava davvero in un altro mondo, uno in cui poteva essere tranquilla e non fingere.
Ecco cosa avrebbe voluto dire a tutti quelli che le chiedevano come fosse la vita a palazzo: "Un intricata matassa di bugie."
Da cui non si scappa più...
[...]
Quanto tempo era effettivamente passato? E chi lo sapeva...
L'unica cosa è che il giorno del ritorno arrivò.
Arrivò davvero e nel modo in cui si aspettava.
Delle guardie del palazzo si presentarono alla dimora della Dea. L'ordine del Padre degli Dei era chiaro, limpido, cristallino.
Doveva tornare indietro.
No, non sentì tutti i problemi tornarle addosso.
Era più forte. Le aveva giovato davvero stare a casa propria per tutto quel tempo.
Anche l'aspetto di lei era cambiato. I capelli leggermenti più lunghi, il solito aspetto da bambolina di porcellana, ma molto meno delicata di quando se ne era andata.
Forse era davvero pronta per tornare.
Di nuovo tutto pronto.
Di nuovo in cammino per il ritorno.
Si ce l'avrebbe fatta, almeno sperava.
Sperava per lei di non tornare a giorni tristi a lacrime inutili e bugie, ma sapeva che parte di questo le sarebbe toccato di nuovo.
Anche il pensiero di Loki attraversò la sua testa, ma decise di lasciarlo passare, perchè sicuramente si sarebbe fatto vivo non appena, per caso, lo avesse incontrato.
[...]
Ma niente era come si aspettava.
Una volta arrivata, il cambiamento radicale del posto la colpi in pieno volto.
Il palazzo non era mai stato un posto allegro, ma ora lo sembrava anche meno.
Era come se una cappa cupa fosse caduta su tutto il posto.
Che cosa era successo mentre lei era carinamente a farsi gli affari suoi?
Cosa?
Aveva messo piede nei confini del castello da nemmeno cinque minuti e fu subito convocata dalla Regina.
Un semplice benvetornato?
No... Aveva imparato a filtrare le cose in quel posto...
E come volevasi dimostrare oltre a saluti convenevoli da parte della sovrana e qualche delicato complimento, c'era altro.
Anche prima che la Regina lo rivelasse, glielo si leggeva negli occhi, che avevano perso la luce che Sigyn ricordava.
Quella che si era infiammata a credere in suo figlio e ad una sua ipotetica storia d'amore.
Non c'era più.
Morta... come era morto Loki.
Fu come un vento ghiacciato a 50 nodi di velocità. Bruciava.
Morto?
Stentava a crederci, non le sembrava possibile.
La sovrana era pronta a dare ogni spiegazione a Sigyn, ma quello che le disse non era la verità lei lo sapeva, lo leggeva nell'espressione di Frigga.
C'era qualcosa di più che non voleva rivelargli... o che forse non doveva?
E se invece lei ne fosse già a conoscenza?
Non era importante. Non erano affari suoi.
Fece le proprie condoglianze alla Regina, notando la delusione ulteriore, forse la donna sperava in una reazione diversa dalla ragazza, ma non poteva essere come voleva lei.
Forse prima della partenza, ma non ora.
Nei giorni successivi al suo ritorno, riuscì a parlare anche con il Principe Thor, dando le proprie condoglianze anche a lui e riscontrando lo stesso stupore di Frigga.
Possibile che tutti ancora si aspettassero da lei una reazione disperata?
Il gelo era tornata in Sigyn, lo si poteva vedere chiaramente.
Quella barriera invisibile di ghiaccio che si era creata. Era per difendersi, Loki glielo aveva detto.
- Tutti usiamo un guscio per difenderci -
Sigyn aveva tirato fuori il suo.
Era tutto tornato alla normalità apatica di sempre. Non le era mancata per niente.
I giorni passavano tranquilli...
Sempre fin troppo placidi...
--