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Autore: Untraceable    22/12/2012    8 recensioni
Zayn vive un’esperienza che lo porta e ricordare il passato.
Quel passato che ancora lo tormenta.
Un passato che deve diventare passato.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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You shouldn’t live

 
 



L’unica razza che conosco è quella umana.
Einstein
 
 

 
 
Era una splendente giornata di giugno.
Zayn stava passeggiando per le strade di Londra fermandosi di quando in quando a firmare autografi o fare foto con le fans. 
Non gli dispiaceva la sua vita, in fondo l’aveva scelta lui.
Un paparazzo era appostato dietro ad una macchina grigia.
Finse di non accorgersene e continuò a camminare normalmente.
Ad un certo punto un giovane gli si avvicinò. 
Aveva un cappello rosso.
Zayn non capiva cosa volesse quando questo gli disse con fare minaccioso: Non dovresti vivere pakistano di m***a!” e gli sferrò un pugno in pieno viso scappando di corsa.
Zayn caddè a terra, sputò del sangue, la testa gli girava e soffriva,  non solo per il dolore fisico ma anche per quel dolore che molto volte aveva provato nell’adolescenza. 
 
 

* anni prima
 
Zayn Malik aveva cambiato scuola poiché si era appena trasferito con la famiglia a Bradford.
Nuova scuola, nuovi compagni.
Era preoccupato perché non conosceva nessuno.
Arrivato in classe tutti lo guardarono bisbigliando qualcosa tra loro.
Zayn non ci fece caso e si sedette ad un banco vuoto in prima fila.
L’insegnante della prima ora lo chiamò a sé: “ Ragazzi, questo è il vostro nuovo compagno Zayn Malik, si è appena trasferito e sono sicura che lo accoglierete bene.”
Ci furono delle risatine in sottofondo e una voce che disse troppo forte: “ Ci conti professoressa, lo tratteremo come si trattano i musulmani.”
Zayn tornò a sedersi al proprio posto. 
Non capiva il significato di quella affermazione.
Suonò la campanella dell’intervallo e il ragazzo tirò fuori dallo zaino la propria merenda.
Due tipi della sua classe si affiancarono a lui: “ Forza dacci il cibo” disse uno dei due tendendo la mano.
Zayn li osservò con sguardo enigmatico, il cibo era suo e non glielo avrebbe certamente dato per questo fece un segno di dissenso con il capo.
"Non capisce il pakistano eh? Bè vedrai cosa ti aspetta” disse sghignazzando l'altro.
Zayn non aveva idea di cosa avesse creato il suo rifiuto.
Quando finirono le lezioni si diresse verso casa ma trovo i ragazzi di prima a pararli la strada.
“Nemmeno il tuo Allah potrà aiutarti” disse un bullo sferrandoli un calcio nello stomaco che costrinse Zayn a piegarsi mentre l’altro ragazzo lo buttò a terra con una spinta.
 I due se ne andarono lasciando Zayn lì, sull’asfalto freddo  a chiedersi che cosa avesse fatto per meritarsi ciò.
 
Gli insulti e le botte continuarono per molti anni ma ormai Zayn, è brutto dirlo, ci aveva fatto l’abitudine.
Lui era stato forte ed era riuscito a sopportare tutto quello. 
Continuava a credere nei proprio sogni e ciò lo portò a partecipare ai casting per X-Factor U.K. 
Il resto è storia. 
Sperava solo, ora che era famoso, che tutto ciò che aveva passato e le discriminazioni che aveva subìto, smettessero.
 
 Ci aveva sperato. 
 
 
 
 
Zayn rimase in ospedale per un po’ di tempo, soprattutto per il trauma psicologico che lo portò ad assumere psicofarmaci.
I ragazzi cercarono in tutti i modi di consolarlo. 
Il ragazzo con il cappello rosso che lo aveva aggredito, grazie alle foto del paparazzo che si trovava lì vicino, fu arrestato ma Zayn non ne voleva sapere, era diventato apatico; senza voglia di agire.
La sua vita non aveva senso, la frase che gli aveva detto il suo aggressore- tu non dovresti vivere- continuava a rimbombarli nella testa.
Ma furono le parole di Liam che gli diedero una scossa.
Erano passate due settimane dall’accaduto, Liam entrò nella stanza di Zayn, lui era disteso sul letto, ed iniziò a parlargli.
“ Bro, in questo modo farai solo felici le persone che ti vogliono del male.Questo è il loro scopo.
Vogliono che tu ti autodistrugga ma tu non puoi farli vincere!
Tu sei forte Zayn, io ti conosco e farai in modo che tutte le persone razziste di questo mondo la smetteranno perché noi siamo tutti uguali  quindi REAGISCI ZAYN! Vivi la tua vita!" gli disse dandogli una scrollata alle spalle.
Zayn che fino a quel momento era rimasto in silenzio, si alzò dal letto e si avvicinò all’amico:“Grazie Liam, sei il migliore amico che chiunque possa desiderare. Mi hai aperto gli occhi ” e piangendo lo abbracciò.
Tutto stava ritornando alla normalità.
Zayn era di nuovo felice e affrontava la vita con ottimismo.
Creò un’associazione per le vittime di bullismo e razzismo grazie alla quali i ragazzi e le ragazze vittime di ciò si sarebbero potuti confidare e trovare una soluzione insieme ad altri perché una speranza c’è sempre.
 
Nessuno poteva farlo cadere perché lui si sarebbe rialzato.
 
 

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 Spazio autrice: 
 
Ciao splendori di EFP, eccomi qui con una nuova one shot., la quarta e che stavolta parla di Zayn.
In ogni os che ho scritto ho trattato una tematica delicata particolare, in questo caso il bullismo.
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta.
A presto, se recensite ve ne sarò parecchio grata perché è il regalo più bello che possiate farmi <3
Un bacione
  
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