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Autore: BiancaPelli5    22/12/2012    0 recensioni
Harry non si faceva scoraggiare, non sceglieva mai la via più facile ma sempre la più giusta. Harry non si faceva trascinare nell'arena a combattere, vi scendeva a testa alta pur essendo consapevole della pericolosità della battaglia.
Lei non poteva fare a meno di amare questo in lui, ma per una volta desiderò che lui lasciasse perdere, che tornasse a casa, al sicuro...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Né vincitori né vinti.

 

 

Ginevra Weasley se ne stava seduta su una vecchia poltrona sfondata a riflettere, osservando qualcosa di indefinito fuori dalla finestra appannata della sala comune di Grifondoro. Un velo di tristezza avvolgeva i suoi occhi color cioccolata.

Raramente capitava di vederla così, ma la guerra e quel costante senso di oppressione erano riusciti a buttare giù persino lei che era una tipa tosta, che non aveva paura dei bolidi quando giocava a Quidditch, che sapeva lanciare delle Fatture Orcovolanti ottime, che era cresciuta con sei fratelli ed era riuscita a farsi rispettare, sempre...

Cercava di farsi forza ma era veramente difficile con la sua famiglia esposta costantemente al rischio là fuori e Ron, Hermione e Harry che non si sapeva dove fossero, cosa facessero... Dopo il matrimonio di Bill e Fleur erano spariti senza dire più nulla. Era chiaro che Silente gli aveva affidato un compito che aveva a che fare con Voldemort, ma perché non potevano chiedere l'aiuto dell'Ordine? Perché lei non era potuta andare con loro? Sicuramente una delle stupide, nobili ragioni di Harry si disse, cercando inutilmente di reprimere il groppo in gola che le si formava ogni volta che pensava a lui.

Non una singola notizia da tre mesi. Certo, la Gazzetta del Profeta riportava ogni giorno articoli e articoli su di lui, ma dal momento che era identificato come 'Indesiderabile Numero Uno' tutto era da considerarsi inattendibile.

Il primo articolo contro di lui era uscito poco meno di tre mesi prima. Una grande foto di Harry dominava la prima pagina del quotidiano e il titolo recitava:
 

RICERCATO COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI

RELATIVI ALLA MORTE DI ALBUS SILENTE .

 

Ginny aveva pensato immediatamente che fosse folle e ridicolo, ma ben presto si rese conto che non tutti la pensavano così, proprio come era successo due anni prima quando solo pochi credevano al ritorno di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.

Tutto sommato, però avrebbe sborsato parecchi galeoni per poter tornare a quell'anno, quando Harry era ancora a Hogwarts, quando ancora non si era caricato il peso dell'intero mondo magico sulle spalle.

I lunghi pomeriggi passati sotto le fronde degli alberi del parco con lui che rideva e la baciava le parvero un ricordo lontano anni luce.

Sapeva che l'avrebbe lasciata, che sarebbe voluto andare alla caccia di Voldemort. Lui era così, non poteva impedirglielo. Harry non si faceva scoraggiare, non sceglieva mai la via più facile ma sempre la più giusta. Harry non si faceva trascinare nell'arena a combattere, vi scendeva a testa alta pur essendo consapevole della pericolosità della battaglia.

Lei non poteva fare a meno di amare questo in lui, ma per una volta desiderò che lui lasciasse perdere, che tornasse a casa, al sicuro...

Con la coda dell'occhio vide Neville fare il suo ingresso nella sala comune attraverso il buco del ritratto. Zoppicava, segno che si era scontrato nuovamente coi Carrow. Fece per salire le scale del dormitorio dei maschi, ma deviò nella sua direzione.

Non le andava di farsi vedere così, quindi cercò di assumere un'espressione neutra, di camuffare la preoccupazione con un lieve sorriso, ma Neville aveva già capito e le stava poggiando una mano sulla spalla come a trasmetterle un po' della sua forza.

-Finirà tutto questo, vedrai. Sono sicuro che Harry riuscirà a fare quello che deve e tornerà da te, tornerà da noi. Ho fiducia in lui. Dobbiamo solo tenere duro un altro po' perché vinceremo, Ginny, ce la faremo” le disse guardandola fissa negli occhi.

Lei scosse lievemente il capo distogliendo lo sguardo dal Grifondoro e ripuntandolo fuori dalla finestra.

Ti sbagli Neville. Anch'io confido in Harry, certo... ma non ci sono né vincitori né vinti in una guerra. Mai. Si esce sempre sconfitti a metà. E' di questo che ho paura”.

 

 

 

Fu solo sei mesi dopo che Neville capì veramente quello che Ginny aveva cercato di dirgli quel pomeriggio. Avevano vinto. Harry aveva finalmente sconfitto Voldemort, molti dei Mangiamorte erano morti o si erano arresi, ma il prezzo era stato alto. Remus, Tonks, Fred, Colin Canon e molti altri... La gioia della vittoria si mescolava al dolore delle perdite dando vita a una strana sensazione quasi impossibile da descrivere. Era come stare in piedi dando le spalle ad un precipizio, davanti a te puoi vedere l'erba e i fiori e gli alberi, ma se solo ti volti di qualche centimetro ti senti inghiottire dall'oscurità del baratro.

 

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Salve!
Questa è la mia prima fanfiction quindi vi chiedo di essere clementi! A parte gli scherzi, sentitevi liberi di recensire ed esprimere i vostri pareri buoni o cattivi che siano, ne sarei veramente felice :)
Alla prossima (forse),
Bianca.

  
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