'Lui non è più qui. Se n'è andato. Dovevo stare zitto ieri sera. Se fossi stato zitto, lui sarebbe qui, sdraiato di fianco a me, a guardarmi e a parlarmi solamente con il suo sorriso che ispira amore in ogni momento, senza dirmi nemmeno una sillaba. Mi manca, mi manca da morire.'


Tutto ebbe inizio una mattina di un freddo novembre, nella città di New York. Come ogni mattina, lo scenario dall'appartamento, era sempre lo stesso. Persone avvolte in caldi cappotti, alberi quasi spogli, movimento frenetico. In uno dei quartieri più benestanti della città, vivevano due ragazzi, due fratelli per la precisione. Joseph, il maggiore, il burlone della situazione e Nicholas, quello riservato e serio. Anche quella mattina, entrambi si erano svegliati presto per far colazione e prepararsi per andare in studio di registrazione. Come sempre, avevano i loro orari prestabiliti per una migliore convivenza. Ma quella mattina, Joe se la stava prendendo con comodo, andando oltre il suo tempo stabilito. Sapeva di far imbufalire il fratello e che tutto questo, l'avrebbe indotto ad entrare nel bagno; così successe. Sapendo di quello che sarebbe successo, aveva pensato di approfittarne. Il loro rapporto è sempre stato diverso rispetto a quello che avevano con gli altri due fratelli; tra loro, c'era qualcosa di più. Non passavano una giornata lontani, c'erano sempre l'uno per l'altro. Ma quello che nessuno sapeva, era che lui era innamorato di suo fratello. Non ebbe il coraggio di dirlo a nessuno, per evitare cattiverie. Ma quella mattina, era troppo felice per nascondere tutto. Appena il fratello entrò nel bagno, dicendogli che era un cretino, non resistette più e dovette correre da lui e fargli capire tutto. Pensò che sarebbe stato liberatorio poterlo baciare e quindi lo fece, disposto a pagarne le conseguenze. Tutto fu così veloce che Nick non ebbe nemmeno il tempo di realizzare l'accaduto. Disse: "che cosa stai facendo? Sei impazzito? Cosa ti prende, fratello? Ci sei andato giù pesante ieri sera, alla festa insieme ai tuoi amici? Spero non sia così e sia tutto vero, perché se non l'avessi fatto tu, l'avrei fatto io questa sera tutto questo". Nemmeno un minimo rumore avrebbe rovinato l'atmosfera. Nulla frenò la passione dei ragazzi, era così forte che nel giro di pochi minuti, si ritrovarono nuovamente a letto, dopo aver avuto il loro primo rapporto fisico che sia andato oltre un abbraccio. Erano coperti solamente da un lenzuolo perfettamente bianco; decisero di parlare di loro due. Entrambi ammisero di essere innamorati dell'altro da qualche mese, dopo essere usciti da delle relazioni non tanto gradevoli. Fu così che iniziò tutto quanto. Da quel giorno in poi, non riuscirono a staccarsi l'uno dall'altro. Le prime settimane, andarono a gonfie vele tra loro. Ogni giorno, dopo essere tornati dallo studio, si ritrovavano come due clandestini nella stanza di uno dei due.
Una sera, dopo aver avuto il loro rapporto, Joe si addormentò in poco tempo, lasciando a Nick il tempo di godersi la visuale. Pensava a quanto il fratello sia pacifico mentre dorme, a quanto sia bello, a quello successo qualche minuto prima. Ma allo stesso tempo, aveva gli occhi pieni di lacrime, pronti a non trattenere più nulla. Si sentiva uno schifo, un bugiardo. Non ce la fece più e dovette svegliare il fratello, dicendogli che dovevano parlare. Iniziò dicendo: "scusa se ti ho svegliato ma devo parlarti, amore. Non posso più nascondertelo. L'altra sera, sono uscito con una ragazza e abbiamo deciso di frequentarci. Credimi, io non voglio avere nulla con lei, perché sei tu la mia priorità in questo momento". Il fratello, in preda alle lacrime, rispose: "perché, Nick? Perché? Ma alla fine, una ragazza potrà darti cose che io non potrò mai darti. Io ti amo ma adesso, non ti conosco più. Mi dispiace ma io vado via, ho bisogno di starti lontano. Spero capirai la mia decisione". Fu così che si alzò dal letto, si rivestì alla svelta, prese un borsone con dentro dei vestiti e uscì, il più velocemente possibile. Il fratello cercò di corrergli dietro ma non ce la fece perché pensò che visto che lo amava, doveva lasciarlo andare. Se ne tornò in camera, consapevole della notte che stava per affrontare. La prima notte in cui avrebbe davvero sofferto. Si nascose sotto le coperte e iniziò a piangere singhiozzando. Aveva rovinato tutto.