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Autore: Notteinfinita    22/12/2012    4 recensioni
Giochi ad alto tasso alcolico e un risveglio confuso per Ron e Hermione...cosa sarà successo?
Dal testo:
Hermione si svegliò con la sensazione che la sua testa fosse stata usata per suonare un assolo di batteria.
Come d'abitudine, si portò le mani sugli occhi per stropicciarli ma si rese conto che qualcosa bloccava il suo braccio sinistro.
Con un certo sforzo aprì parzialmente gli occhi e la sua visuale fu invasa da qualcosa di rosso. Appena mise a fuoco la vista si rese conto che si trattava di capelli rossi. Capelli attaccati ad una testa a sua volta legata ad un corpo il cui insieme rispondeva al nome di Ron Weasley.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ricordi nebbiosi

 

Hermione si svegliò con la sensazione che la sua testa fosse stata usata per suonare un assolo di batteria.

Come d'abitudine, si portò le mani sugli occhi per stropicciarli ma si rese conto che qualcosa bloccava il suo braccio sinistro.

Con un certo sforzo aprì parzialmente gli occhi e la sua visuale fu invasa da qualcosa di rosso. Appena mise a fuoco la vista si rese conto che si trattava di capelli rossi. Capelli attaccati ad una testa a sua volta legata ad un corpo il cui insieme rispondeva al nome di Ron Weasley.

Deglutendo a vuoto, si chiese cosa ci facesse il ragazzo coricato vicino a lei.

Sospirando, per imporsi la calma, Hermione lasciò che il suo sguardo vacasse in cerca di indizi che potessero chiarirle gli eventi che avevano portato a quella situazione.

Abbassando gli occhi si accorse che Ron la stava cingendo con un braccio, un braccio scoperto, come il petto del ragazzo. Un braccio che la cingeva alla vita, sulla pelle nuda.

«Oh Santa Morgana!» esclamò la ragazza, esterrefatta da ciò che vedeva.

Al suo urlo, Ron si alzò a sedere di scatto con gli occhi sbarrati per la paura.

«Che succede?» chiese, allarmato, per poi rimanere imbambolato con la bocca semiaperta alla vista di Hermione seduta sul suo letto e vestita solo di un completino intimo bianco con inserti in pizzo.

Resasi conto di essere ancora scoperta, Hermione tirò a sé il lenzuolo coprendosi fin quasi al mento.

«Tieni.» disse Ron, ancora frastornato, porgendole la giacca del suo pigiama.

Hermione l'afferrò e, con gesti impacciati, la infilò abbottonandola completamente.

«Ron, hai la più pallida idea di come siamo finiti qui nel tuo letto e di cosa sia successo?» chiese, tormentando il lenzuolo con le mani e mantenendo lo sguardo basso per l'imbarazzo.

«A dire il vero no!» rispose il ragazzo, sconsolato.

«L'ultima cosa che ricordo io è che volevamo festeggiare la fine dei G.U.F.O e Lavanda ha proposto di giocare a Twister alcolico» disse con una smorfia di disappunto « poi durante il gioco sono caduta e vi ho trascinato tutti con me quindi ho dovuto bere un bicchiere di Fire Whisky come penitenza per essere caduta ed uno per ogni concorrente che ho fatto cadere...e poi non ricordo altro.»

«Bé, è praticamente quello che ricordo io.» confermò il rosso massaggiandosi le tempie.

«Non pensi che io e tu?» chiese lei senza finire la frase e diventando paonazza in volto.

«Non penso...» rispose, senza esserne del tutto convinto.

Un rumore fuori dalla porta li avvisò che qualcuno stava per entrare nel dormitorio. I due si fissarono per un attimo con gli occhi sbarrati, poi Hermione, grazie ad un'improvvisa ispirazione, si lasciò scivolare sotto il letto per nascondersi.

«Buongiorno Ron!» esclamò Harry appena entrato in camera e visto l'amico.

«Ciao Harry!» rispose, cercando di non tradire l'imbarazzo e la confusione di cui era preda.

«Beato te che se sei riuscito ad arrivare a letto. Io mi sono addormentato sul tappeto davanti al camino.» esclamò stirandosi.

«In effetti quello è un gioco che atterra!» provò a scherzare.

«E tu ti sei perso il meglio. Dopo il Twister Lavanda ha proposto anche il Limbo alcolico. Ti dico solo che nessuno è riuscito a passarlo!» esclamò ridendo ma tenendosi la testa con entrambe le mani.

«Hai la più pallida idea di come abbia raggiunto il mio letto?» tentò Ron, sperando di ottenere qualche informazione in più sull'accaduto.

«Non ricordi nulla?» chiese Harry.

Ron si limitò a rispondere con uno sguardo eloquente.

«Non che io abbia le idee molto chiare, comunque ricordo che dopo l'ultima volta in cui siete stati eliminati dal gioco, Hermione era talmente ubriaca che si è messa a ballare su un tavolo cantando “Like a virgin” ma si è versata addosso della Burrobirra ed ha deciso di andarsi a cambiare, solo che ha sbagliato scala e tu le sei corso dietro.» spiegò «o, per meglio dire, le sei barcollato dietro, visto che anche tu eri brillo. Poi non ricordo altro.»

«Adesso almeno so come sono arrivato qui!» esclamò «Probabilmente quando Hermione è tornata nel suo dormitorio voi eravate già crollati.» suppose sperando che così Harry si convincesse che Hermione non era lì.

«Hey, sicuro che non ne hai approfittato per provarci con lei?» chiese Harry con sguardo indagatore.

«Ma che dici!» rispose Ron con il viso dello stesso colore dei capelli al solo pensiero che Hermione stesse sentendo tutto.

«Dai amico, scherzavo!» disse, ridendo «I ragazzi sono già scesi a fare colazione ma io volevo prima sciacquarmi il viso» spiegò Harry entrando in bagno.

«Tu che fai, non scendi?» chiese alcuni minuti dopo, uscendone.

«Tu va avanti» rispose cercando di sembrare rilassato «Io arrivo tra poco.»

Appena Harry si fu chiuso la porta alle spalle, Ron si sporse sotto il letto e porse una mano ad Hermione per aiutarla ad alzarsi.

«Ora ho le idee un po' più chiare!» esclamò sedendosi sul letto vicino a Ron «Dopo che sono salita tu mi hai detto che avevo sbagliato dormitorio e, convinto che io me ne fossi andata, ti sei messo a letto. Io però ero troppo ubriaca così mi sono spogliata e mi sono coricata vicino a te dicendoti che mi cambiavo domani»

«E poi ci siamo addormentati qui nel mio letto.» concluse Ron.

«A quanto pare non è successo nulla di grave!» esclamò Hermione, sollevata.

«Meno male, anche perché mi sarebbe dispiaciuto non ricordarlo!» ribatté il ragazzo, divenendo paonazzo appena si rese conto di aver espresso i suoi pensieri a voce alta.

Immediatamente lo sguardo stupito e imbarazzato di Hermione saettò su di lui.

«Vorresti dirmi che ti attraggo in quel senso?» chiese, abbassando lo sguardo e arrossendo dell'audacia della sua domanda.

A quelle parole il cuore di Ron mancò un battito e si rese conto che forse quella era l'occasione giusta per essere completamente sincero.

«Non solo in quel senso. Io provo qualcosa per te, tu mi piaci!» confessò puntando lo sguardo in quello della ragazza per poi riabbassarlo, imbarazzato.

«Davvero?» chiese lei, stupita.

Avendo la gola secca per la troppa emozione, si limitò a rispondere annuendo.

Un sorriso si aprì sul viso della ragazza.

«Per me è lo stesso!» esclamò Hermione sporgendosi verso di lui, impacciata.

A quelle parole Ron alzò il capo trovandosi il volto a pochi millimetri da quello della ragazza.

Lasciandosi guidare dall'istinto, Ron le accarezzò una guancia per poi portare la mano dietro la sua nuca e sfiorarle le labbra con le sue.

Il bacio, dapprima dolce e delicato, divenne presto passionale.

Assaporare per la prima volta il sapore delle labbra dell'altro, dopo averlo atteso per tanto tempo, fu inebriante. La sensazione delle loro lingue che s'incontravano fu come una scarica elettrica.

Quasi timoroso che potesse sfuggirgli se non avesse fatto attenzione, Ron si sporse delicatamente verso di lei fino a farla stendere sul letto. La vista della ragazza sdraiata sotto di lui con indosso il suo pigiama lo eccitò oltre ogni dire.

Hermione, dal canto suo si sentiva timorosa e al tempo stesso attratta dalle nuove sensazioni che stava sperimentando.

Lentamente Ron fece scivolare una mano sotto il pigiama per andarle ad accarezzare la delicata pelle dei fianchi. A quel gesto Hermione non poté reprimere un gemito e Ron, udendolo, non poté resistere al catturargli le labbra in un altro bacio.

Per una volta dovrò esser grata a Lavanda e ai suoi stupidi giochi” fu l'ultimo pensiero coerente di Hermione prima di abbandonarsi alle inebrianti sensazioni che la vicinanza di Ron stava risvegliando in lei.

 

 

Fine.

 

 

NDA: Dedico questa ff a Exentia_dream poiché è stata la sua ff “Il gioco della bottiglia” ad ispirarmela.

Ed anche a tutte/i coloro che mi hanno seguito attraverso la mia mini long “Nel tuo sguardo io non vedo chi sei”.

 

 

 

 

 


 

  
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