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Autore: youmovemekurt    22/12/2012    0 recensioni
E Blaine non voleva staccarsi dalle sue labbra che sapevano di sigaretta, di fumo sporco sì, fumo sporco del loro amore.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando il cielo piange nasce un nuovo amore.




"Kurt.." si affrettò a dire il maggiore al soprano, sdraiato a pancia in giù sul suo letto tremendamente comodo e -grazie all'appoggio dei gomiti- sospirava, mentre inspirava ed espirava il fumo provocato dalla sottile sigaretta infilata fra la labbra rosee, così da renderlo ancora più attraente -se così si poteva definire, lui era molto meglio- "Che c'è?" rispose con la solita aciditià nella voce che in realtà, grazie ad un sorriso del suo migliore amico, si trasformava in insicurezza e timidezza, mentre Blaine guardava fuori dalla finestra aggrottando leggermente le sopracciglia e corrugando il naso in una leggera smorfia, stava pensando mentre la flebile luce che -dovuta al triste pomeriggio di Novembre- non era molto accesa ma che, nonostante tutto, illuminavai suoi occhi color nocciola incidendogli un leggero luccichio dentro. "Piove. Il cielo è di un color grigiastro, le nuvole piangono, è triste non trovi?" rispose quest'ultimo poi, Kurt si capovolse, sdraiandosi così sulla schiena, si alzò sistemandosi leggermente il ciuffo che doveva essere -sempre- perfetto, spense la sigaretta, poggiò sul comodino intagliato di fianco a lui il libro dalla copertina verde mela che tanto lo rilassava e si avviò verso la finestra, si sporse leggermente cercando di trattenere un sorriso alla vista di Blaine che, suo malgrado, sembrava disperarsi, sembrava triste per via di quel cielo che piangeva. "Mh, sì è grigio, ma non mi stupisco Blaine, siamo a Novembre" gli disse poi duramente, come voler chiudere la bocca al maggiore, serra i denti e chiude le mani pallide in due pugni che non vedono l'ora di sfogarsi con la box, non che la sapesse fare, ma Blaine gli aveva insegnato a tirare qualche destro imbattibile per alleviare la troppa tensione -e eccitazione, sì- nei confronti del moro davanti a lui.
L'altro si gira ed accenna un flebile sorriso, che fa andare completamente fuori strada il soprano, basta così poco per metterlo in imbarazzo. Poi il luccichio presente nei suoi occhi svanisce e la tensione si impossessa di quelle iridi color cielo, grigie e celesti fino a farle quasi tremare, -Mio padre diceva che quando il cielo è grigio, tu stai male, perché vorresti dire così tante cose ma non ne hai il coraggio - sospira ripensando a quanto gli manca, a quanto vorrebbe averlo lì anche solo per un abbraccio, per un conforto.
Kurt lo guarda incuriosito mentre abbassa lo sguardo, non saprebbe tener testa a due occhi così, l'ottava meraviglia del mondo, come li definisce. Si allontana camminando all'indietro fino a toccare la parte infieriore del letto con i polpacci , Blaine lo segue, posizionandosi poi davanti a lui.
-Ed è così, Blaine?- gli chiede poi, con la voce che trema ed il cuore che -al posto di pompare nelle casse- pompa nelle vene adrenalina pura, eccitazione che pulsa sotto la pelle del soprano, voglia irrefrenabile di poter baciare, amare, quel ragazzo di fronte a lui. Blaine abbassa la testa e smuove un po' i ricci accennati che -dopo esserseli finalmente accorciati- gli accarezzano la fronte, deglutisce nervosamente.
-Sì, per quanto odi ammetterlo Kurt, è così- dice prima di buttarsi a copofitto sulle lenzuola color crema che rivestivano il letto del suo migliore amico, quest'ultimo, perplesso e con addosso solamente i boxer, si avvicina pericolosamente al maggiore seguendolo sul letto e rimanendo sull'angolino con le gambe -sempre pallide, dovute alla carnagione- incrociate e le braccia dietro la schiena dandogli le spalle. Il moro, alla vista del suo soprano in quello stato e trovandolo estremamente sexy non riuscì a trattenersi e, lentamente, ma non così piano da non fare in modo che Kurt lo notasse, lo cinse sulla vita, circondandogliela con le possenti braccia, stringendo sempre più, mettendo le mani sul suo ventre, che si alzava e riabbassava con dei sospiri un po' -troppo- irregolari, Blaine, notandolo, appoggiò la testa nel suo incavo del collo destro, quello più bello secondo lui, quello che lo faceva sentire a casa.
-Che fai Blaine? Ti ricordo che hai Rachel, e se sei in astinenza io non sono libero- rispose quest'ultimo accennando una risata che Blaine definì solamente gustosa -se poi si può definire aggettivo non lo sa per certo- il più grande sciolse l'abbraccio e Kurt si sentì tremendamente solo e freddo, poi iniziò a torturarsi le mani, mordersi le unghie -cosa che faceva solamente quando doveva dire qualcosa di importante- il moro, accorgendosi di questo si girò verso di lui, scontrando i suoi occhi con quelli di quest'ultimo -Cosa devi dirmi, Kurt?- chiese evidentemente irritato dalla situazione, prese una sigaretta e l'accese, -Smettila di fumare. E, promettimi che dopo questa notizia non cambierà nulla fra di noi-allungò le mani verso la sigaretta del suo amico e gliela sfilò velocemente dalle labbra, per poi gettarla a terra -Ti ho detto di smetterla- sussurra poi mentre il colorito del suo viso passa dal rosa carne al rossastro per l'imbarazzo.
L'altro sospira, odia quando qualcuno gli strappa via le cose di mano, ma non può ne reagire ne fare qualcosa, lui è Blaine, il suo Blaine. -Te lo prometto- ringhia poi mentre fa spallucce.-Io, emh, ecco, ieri mentre stavo con Rachel, e quando intendo stavo. intendo stavo- continuò sospirando ed arrossendò sempre di più -Ho, emh, gridato il tuo nome- disse tutto d'un fiato abbassando la testa e nascondendola fra le mani tremanti, tirandosi i capelli, autolesionandosi ma senza tagli, 'cretino, stupido, idiota' continuava a ripetersi mentre Kurt, davanti ai suoi occhi, in un primo momento parve irrigidirsi, gli occhi sbarrati, le labbra semi-aperte, le mani lungo i fianchi.
Poi, invece, accennò un sorriso del tutto sincero, cosa che mandò in confusione Blaine ancora di più. Iniziò a ridere sempre più, suscitando nel maggiore un senso di impotenza, di vergogna. -Non-non fa ridere, Kurt- si trovò a urlare, serrando i pugni mentre iniziava a sentire gli occhi pizzicare. L'altro, semplicemente, gli si avviciò e l'abbracciò accarezzandogli i capelli, accogliendolo fra l'incavo del collo -destro- che lo faceva sentire a casa, sospirando. -Tranquillo Blaine, può capitare. Certo è strano, ma non l'avrai di sicuro fatto volontariamente, stai tranquillo è tutto ok- gli sussurrò nell'orecchio, e i brividi gli percorsero la schiena facendogli perdere un battito.
Poi lo strinse più a se. Due battiti. Ed infine gli lasciò un bacio sui capelli. Tutti i battiti. -N-no Kurt non capisci. Oggi l'ho rifatto- gli disse staccandosi dall'abbraccio, il soprano gli rivolse uno sguardo pieno di tenerezza, di amore. -Ehi, tu ami Rachel, questo non significa nulla, sei sempre il mio migliore amico Anderson- amare Rachel non era esattamente ciò che voleva dire Kurt, sperava solamente che la liscia lo lasciasse, non per cattiveria, per gelosia.
Blaine sprofondò nella sua stessa anima, amare Rachel, era davvero così? Con lei non provava le farfalle, con l'abbraccio che Kurt gli aveva rivolto pochi minuti fa si è sentito in paradiso. E dopo una serie di botta e risposta riuscì finalmente a tirare un sospiro di sollievo non appena constatò di aver trovato la risposta. -Non, non amo Rachel, non credo- gli sussurrò ad un centimentro dal viso, soffiandogli in faccia i suoi sentimenti. L'altro, dal canto suo, iniziò a sentire l'ansia percorrergli le vene, le arterie, i capillari, le ossa, il midollo, il cervello, il cuore, tutto.
Riscoppiò a ridere, era l'unica cosa che sapeva fare quand'era nervoso e Blaine, per zittirlo, gli si fiondò addosso, labbra contro labbra, le farfalle che dallo stomaco del maggiore passavano per la gola, attraversavano quella del soprano e si materializzavano -riproducendosi a dismisura- nello stomaco di quest'ultimo, il moro schiuse le labbra permettendo l'accesso della lingua del suo amato, che gli esplorava ogni millimetro della bocca, desideroso di volere di più. Le mani diKurt cinsero la vita di Blaine, erano strette, quasi come avessero paura di lasciarlo andare, senza sapere che in realtà sarebbe stato per sempre suo, poi il moro riprese fiato e Kurt, molto più nervoso iniziò a ridere senza sosta, arrossendo per lo sforzo, chiudendo gli occhi ma sempre amando.
L'altro gli tappò la bocca e costrinse i loro occhi ad incrociarsi ed immergersi dentro. -Smettila di ridere. Ti odio- gli aveva ripetuto dopo, incrociando le braccia al petto, facendo il labbruccio, rendendosi offeso. -Pensa un po' io invece ti amo- gli disse Kurt ad un centimetro dalla sua bocca, concludendo il tutto con un bacio profondo e casto, per la prima volta. E Blaine non voleva staccarsi dalle sue labbra che sapevano di sigaretta, di fumo sporco sì, fumo sporco del loro amore.


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Già, e finita çwç
Amo le cose dolci, le cose tremendamenti dolci. Quindi sì, è fluffuosa (?).
1) Vogliamo parlare di BadBoy!Kurt che fuma? bbjkegbkegtbjkgetj
2) Blaine etero, sta con Rachel. Già. Non ricordatemelo, non so da dove mi sia uscita quest'idea, sul serio çwç
Okay, datemi un parere allora :)
  
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