Klavier, present
 
Di nuovo.
È successo di nuovo.
Senti qualcosa rompersi, dentro di te.
Tutto il dolore esplode.
Piangi.
Solo, seduto su una panchina davanti al tribunale.
La testa fra le mani.
Ti chiedi il perché.
Ma forse non vuoi la risposta.
Stringi i pugni.
Davvero l’onore valeva più di te?
Non vuoi crederci.
Ti ha abbandonato.
Eppure è così.
Ora sei solo.
Non lo rivedrai al ritorno dalla tua giornata.
Non ti dirà di abbassare l’assordante volume.
Ma ti ci stavi già abituando.
Non accetterai, però il suo abbandono.
Lo trascinano via. In manette. Di nuovo.
Volti la faccia. Non vuoi vedere.
I passi si allontanano.
L’avvocato esce e ti si avvicina.
Chiudi gli occhi, non vuoi mostrare le tue lacrime.
Lo senti sedersi vicino a te e il suo braccio sulle tue spalle.
Lo ringrazi mentalmente.
Non hai il coraggio di parlare.
Sai che ti si spezzerebbe la voce.
Il tuo cuore sanguina.
Riapri le palpebre e alzi lo sguardo al cielo.
Sperando, pregando che ti consoli.
Un sussurro esce dalle tue labbra.
-Perché, Kristoph?
La mano di Apollo si stringe dolcemente sulla tua spalla.
Gli sei grato.
Sei felice di non essere stato abbandonato da tutti.
La tua bocca si piega in un sorriso forzato.
-Grazie…. Frontman.
 
Angolo mio
E finalmente sono tornata! Eccomi con questa brevissima flashfic su Klavier.
Ringrazio tanto la mia cara Ale che leggerà, la mia zietta, la Vero e tutti quelli che recensiranno!
Zia Sara, grazie a te che mi segui sempre; ti voglio tanto bene.
E Alessia…. Considera questa fic il mio regalo di Natale.
E ultima, ma non per importanza, le mia penfriend Veronica, che mi fa ridere e che mi incoraggia sempre ad andare avanti.
Auguri a tutti!