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Autore: gb250    24/12/2012    2 recensioni
Storia ambientata molti anni dopo la quarta stagione, Santana e Brittany sono adulte.
Dalla storia -Era la vigilia di Natale e Santana, era seduta sul davanzale della finestra, fumando una sigaretta e osservando rapita, la lenta discesa dei fiocchi di neve che cadevano dal cielo con una silenziosa danza e altrettanto silenziosamente si poggiavano sulla superficie terrestre, creando uno spesso manto bianco.-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction sul Brittana e su Glee. Spero vi piaccia, questo è il mio modo per augurarvi un buon Natale ^^

Era la vigilia di Natale e Santana, era seduta sul davanzale della finestra, fumando una sigaretta e osservando rapita, la lenta discesa dei fiocchi di neve che cadevano dal cielo con una silenziosa danza e altrettanto silenziosamente si poggiavano sulla superficie terrestre, creando uno spesso manto bianco. Rivedeva il sorriso dolce della sua Brittany, aveva nelle orecchie la sua risata,  mentre infreddolite e scambiandosi teneri baci, giocavano con la neve. Sorrise tristemente a quei ricordi, ridestandosi da essi. Da quando si erano lasciate le giornate di Santana scorrevano nella più completa apatia, stava a letto tutta la giornata, mangiava perchè doveva farlo e non perchè aveva fame e infine fumava. Non usciva più, non aveva più contatti con il mondo esterno, se non con Quinn, la sua migliore amica, che ogni giorno veniva a trovarla e cercava in tutti i modi di aiutarla. Santana lo apprezzava, se non ci fosse stata Quinn, forse a quest'ora lei non sarebbe neanche più viva.
Buttò la sigaretta finita per poi alzarsi dal davanzale e aprire il frigorifero alla ricerca di qualcosa da buttare giù, prima di andare a dormire. Aprì il frigorifero, per poi avvicinarsi alla finestra della cucina, e osservare i bambini dei suoi vicini che allegri giocavano con la neve. Ricordava ancora tutti i Natale passati con Brittany, le sue risate, il modo con cui riusciva a rendere magica ogni cosa e soprattutto, ricordava perfettamente, che era loro tradizione fare l'amore la notte della vigilia dopo aver consumato la cena solo loro due ed essersi scambiate i regali.
Si allontanò dalla finestra, mentre le si riempivano gli occhi di lacrime. Sapeva che ormai per loro il tempo era finito, sapeva che ormai l'aveva persa e che non poteva fare più niente per riaverla. Si maledì per essere stata così stupida da farla allontanare e da causare la rottura del loro rapporto. Non ci si rende mai conto di quanto desideri quella persona fin quando non l'hai persa, e Santana, solo nel momento in cui aveva visto Brittany andare via per sempre, si era resa conto che l'unica cosa che desiderava nella sua vita era averla vicino, invece, aveva rovinato tutto, non dandole le attenzioni che desiderava e dando per scontato la sua presenza, finchè un giorno Brittany, stanca dei loro continui litigi e del poco tempo passato con Santana, aveva fatto i bagagli e se ne era andata. Come darle torto? L'aveva praticamente abbandonata, con i suoi continui viaggi di lavoro, con la sua continua stanchezza. Santana non ricordava più quanto tempo era che non facevano l'amore, sapeva solo che era tanto, troppo tempo che non stava con Brittany, e sei mesi dopo, lei se n'era andata, lasciandola, dopo l'ennesimo litigio. 
Si avviò alla stanza da letto, lasciando libero sfogo alle sue lacrime, ormai era circa un mese che non andava più a lavorare e passava il tempo così, a contare le venature del suo soffitto, sdraiata sul letto, a volte stringendo l'unica maglietta che Brittany le aveva lasciato, piangendo a dirotto. Ma aveva deciso, per la fine dell'anno si sarebbe data una mossa, e avrebbe cominciato a cercare di tornare se non a vivere, poichè sapeva benissimo che la vita senza di lei, non era una vita, quanto meno di sopravvivere.
Si sdraiò sul letto, prendendo la maglietta che odorava ancora del suo profumo, stringendosela al petto, cercando almeno in parte di colmare la sua assenza, immaginandosela, almeno solo per pochi minuti, lì vicino a lei. Chiuse forte gli occhi mentre nuove ondate di lacrime la investirono e lei lasciò che queste scendessero, rigandole il volto. Continuò a singhiozzare per circa una mezz'oretta, prima che decidesse di smettere. Si alzò dal letto e si andò a sciacquare il viso, ma mentre si dirigeva nuovamente verso la sua camera, sentì il suono del campanello.
-Chi è a quest'ora?- pensò, scendendo lentamente le scale, mentre il campanello suonava per la seconda volta.
-Un secondo- urlò per farsi sentire, pensando che era meglio aprire subito, così prima faceva, prima ritornava nel letto. Tuttavia, non era per niente preparata a quello che si ritrovò davanti. Brittany, tutta sorridente, con un piccolo pacchetto in mano, avvolta in un lungo giubbino.
-Ciao San- disse piano
-B-Brittany!- esclamò -C-Che ci fai qui?- le chiese colta alla sprovvista. Brittany le sorrise, un sorriso tremolante, chiedendole il permesso di entrare. Si accomodarono sul divano e poi le disse
-sono venuta a sarti il tuo regalo San-
-Io...io..oh brittany, io non capisco- disse imbarazzata, aspettandosi tutto tranne che quello
-non c'è niente da capire San- le disse porgendole un sacchettino -ascoltami solo, poi sarai liberissima di mandarmi a quel paese, ma ti prego ascoltami senza parlare. Apri prima il regalo però-
Santana annuì un po' scossa per ribattere. Trovò una scatolina e guardò Brittany con aria interrogativa, ma poi quella con un breve sorriso, la invitò ad aprirla. Quello che trovò dentro le tolse il respiro, un semplice anello, con un diamante blu incastonato nel centro.
-Santana- incominciò Brittany, aspettando che ella portasse il suo sguardo su di lei -mi dispiace, mi dispiace per averti lasciato un mese fa, mi dispiace di averci messo così tanto tempo a capirlo, ma io non ci riesco San, io non riesco a vivere senza di te. Questo mese è stato un inferno. Non mangiavo più, non dormivo più, stavo solo sdraiata sul letto nella stanza degli ospiti di Rachel a piangere, pensando a che stupidaggine avevo fatto. Lo sai, non pecco di intelligenza, ma se c'è una cosa di cui sono sicura è che voglio te. Non so come ho fatto in questo mese, ma non voglio che succeda mai più, perchè tu Santana, sei come l'aria che respiro, non posso fare a meno di te. E credimi ci ho provato, ci ho provato con tutta me stessa a immaginarmi una vita senza di te, ma sai cosa vedevo? Solo buio, perchè la verità è che la mia vita senza di te non ha senso, tu sei la persona che mi fa sorridere, tu sei la persona che io amo e che amerò per sempre. Per questo San- disse prendendosi  una pausa, alzandosi dal divano per inginocchiarsi davanti a lei senza distogliere lo sguardo da quegli occhi neri come la notte, che erano velati dalle lacrime
-vuoi sposarmi? ti prometto che ti renderò la donna più felice di questo mondo, se solo me lo permetterai- disse terminando il discorso.
Santana si prese un secondo di tempo per rispondere, Brittany era lì inginocchiata davanti a lei che le stava chiedendo di sposarla. La sua mente ci mise un po' a rielaborare  tutto, poi si aprì in un sorriso e si tuffò sulle sue labbra. Nel momento in cui le loro labbra si toccarono, fu come una boccata d'aria per entrambe, si baciarono, come non facevano da tempo. Quanto avevano sentito la mancanza l'una dell'altra? Non lo sapeva, la sua mente aveva smesso di funzionare nell'istante stesso in cui le  loro labbra si erano scontrate, erano come l'ossigeno, l'una non poteva vivere senza l'altra. Si staccarono ansimanti. Santana aveva le lacrime che le rigavano le guance, ma questa volta erano lacrime di gioia e non di dolore -si, si e ancora mille volte si, ti voglio sposare, ma solo se tu vuoi sposare me Britt- la bionda sorrise, per poi rituffarsi sulle sue labbra, per un bacio che non aveva nulla di casto.
 
Erano le 3 di notte e Santana e Brittany si trovavano stese nel loro letto, nude, dopo aver fatto l'amore per ore senza mai stancarsi. Santana accarezzò lentamente il suo viso, osservando l'anello incastonato al suo dito e quell'unico diamante che brillava nel mezzo, azzurro come gli occhi di Brittany. La guardò sorridendo, per poi dirle -mi dispiace, se io non ho un regalo per te, ma ti prometto che rimedierò, domani andiamo in giro e ti comprerò tutto ciò che tu desideri- Brittany sorrise, avvicinandosi piano alle sue labbra per stamparle un dolce bacio -non ho bisogno di nessun regalo, perchè tutto quello che voglio per Natale sei tu San-
Santana sorrise, pensando che quello che era iniziato come il peggior Natale della sua vita, era finito nel migliore dei modi. Ora che aveva Brittany tra le sue braccia, tutto aveva senso e il dolore insopportabile, che aveva provato in quel mese, era magicamente sparito. Osservò Brittany dormire, per un po' di tempo, facendosi una muta promessa, ora che il destino aveva deciso di darle un'altra possibilità non l'avrebbe sprecata, per niente al mondo.
Così si addormentò, felice e con il sorriso sulle labbra, tra le braccia della sua Brittany.
  
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