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Autore: _Daenerys Targaryen93_    24/12/2012    5 recensioni
E se Katniss fosse gelosa di una Johanna che ci prova con Peeta? E se realizzasse già nel secondo libro di amare il biondino?
Ho strovolto un pò una parte del libro e verrò sicuramente picchiata.
Ma ho pensato che potesse essere divertente una situazione di gelosia. Buona lettura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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‘ Mentre aspettiamo gli ascensori, Johanna apre la cerniera del suo vestito-albero e lo lascia cadere a terra, dopodiché lo scalcia via disgustata. A parte le babbucce color verde foresta, non ha più addosso un grammo di stoffa.
—Così va meglio.
Finiamo nello stesso ascensore con lei, e Johanna passa tutta la risalita fino al settimo piano a chiacchierare con Peeta dei suoi quadri, mentre la luce del costume ancora illuminato di lui si riflette sul seno nudo di lei. Quando Johanna se ne va, faccio di tutto per ignorare Peeta, ma so benissimo che sta ridacchiando. Gli allontano la mano in malo modo, mentre le porte si chiudono alle spalle di Chaff e Seeder, lasciandoci soli.’

Arrivati al nostro piano, aspetto che l’ascensore apra le sue porte e ignorando completamente Peeta sguscio via.
“ Che faccia tosta quella Johanna .. ma non ha un minimo di pudore?
Spogliarsi così davanti ad un ragazzo, che conosce appena poi!
E Peeta .. oh lui! Chiacchierare con lei dei suoi adorabili quadretti come se nulla fosse! Il suo occhietto sarà sicuramente caduto sul decolté di quella .. di quella …”.
Ringhio furiosa e stringo i pugni.
Sento Peeta chiedermi cos’ho che non vada.
Non gli rispondo, anzi affretto il passo per evitare di camminare al suo fianco.
“ Uomini! Tutti uguali! Ma che mi importa comunque! Può guardare chi gli pare! E fare il cascamorto con chi gli pare e piace non è un mio problema!”.
Peeta mi raggiunge a fatica, mi posa una mano sulla spalla ma io lo scanso.
Lo sento sbuffare.
Ci riprova, ma io lo cacciò via nuovamente, dicendogli di lasciarmi in pace.
Lui non si da per vinto e mi posa di nuovo la mano sulla spalla.
Ma questa volta mi costringe a voltarmi verso di lui.
Mi ritrovo a fissare i suoi bellissimi e profondi occhi azzurri.
Il suo volto è leggermente arrossato.
Non deve essere stato facile per lui starmi dietro, a causa della sua gamba artificiale.
Mi sento un po’ in colpa.
<< Allora, che ti prende? >> mormora,
<< Niente .. >>,
<< Come niente? Non vedi come mi stai trattando? >>
<< E come ti starei trattando? >> incrocio le braccia,
<< Devo spiegartelo? >> alza un sopracciglio.
Sbuffo cercando di rimanere calma quando in realtà vorrei graffiargli la faccia e spaccargli la testa.
<< Niente .. non ho assolutamente niente! >>
<< Non si direbbe … mi tratti male! >>.
Sospiro passandomi una mano sulla fronte.
Mi mordo l’interno della guancia e alzo le mani come per dire ‘che c’è?’.
<< Senti … sono stanca morta! Con questo coso addosso … >> indico il mio costume << fa un caldo bestia e sembro un albero di Natale .. devo anche ascoltare le tue stupidaggini? Non ti sto trattando male! >>.
Alza gli occhi al cielo, fa un mezzo sorriso che scompare immediatamente.
Poi mi punta un dito contro:
<< Lo stai facendo di nuovo .. Sei arrabbiata con me, perché? >>
<< Non sono arrabbiata con te … vogliamo restarcene qui o andiamo a cambiarci per cenare? >>.

La mattina seguente, dopo una rifocillante colazione e la mia premessa di non pensare al povero Darius, divenuto un senza-voce, insieme a Peeta mi reco al Centro di Addestramento.
Tutti gli altri tributi si stanno allenando duramente.
Peeta si reca nella postazione in cui si impara a mimetizzarsi.
Come se ne avesse bisogno!
E’ un mago in queste cose.
Basta dargli un pennello e lui dipinge qualsiasi cosa.
Decido di allontanarmi il più possibile da lui, sono ancora arrabbiata per la ‘questione Johanna Mason’, anche se non riesco a comprendere il motivo per il quale dovrebbe interessarmi.
Cammino in lungo ed in largo e cerco di adocchiare qualcuno con cui stabilire un’alleanza, visto che Haymitch ci ha ordinato di stringere amicizia e trovare alleati.
Alla postazione di lotta una nuda Johanna Mason mi fa storcere la bocca.
Irritata e alquanto disgustata mi dirigo verso la postazione in cui i tributi possono imparare ad accendere un fuoco e dopo un po’ di tempo qualcun altro mi raggiunge.
Un uomo e una donna, del distretto 3, Beetee e Wiress.
Uso la selce ed ogni tanto, involontariamente, sposto lo sguardo sulla postazione dove si trova Peeta.
Lo vedo piuttosto concentrato.
“Beh, finché è concentrato su ciò che sta facendo .. non ha tempo di guardare quella biondina nuda e oliata di Johanna ..” penso abbozzando un sorriso.
Poi scuoto la testa, e mi dico che non devo curarmene.
Che lui è libero di fare ciò che vuole.
Chiacchiero un po’ con Wiress e Beetee, sono simpatici, e anche se Wiress è un po’ strana - in quanto Beetee deve terminare le sue frasi visto che lei si perde in un mondo tutto suo in un battito di ciglia- la trovo adorabile.
Alzo lo sguardo e ciò che vedo mi fa infuriare.
Johanna si è avvicinata a Peeta e i due stanno chiacchierando.
Furiosa mi alzo di scatto, e con una scusa mi congedo dai due individui del distretto 3.
Con passo deciso mi avvicino ai due.
Guardo il braccio di Peeta, assomiglia a un mucchio di foglie secche, e per attirare la sua attenzione dico con la voce più dolce di cui dispongo:
<< Wow, Peeta … hai fatto un lavoro magnifico .. >>.
Peeta mi guarda per un attimo confuso.
“ Ah, giusto! Da ieri sera lo tratto da schifo.”
Ma poi il suo viso si illumina e mi sorride dolcemente:
<< Grazie, vuoi che ti insegni? >>
<< Certo .. grazie .. >> sorrido con fare seducente.
<< La fidanzatina è venuta a difendere il suo territorio .. >> ghigna Johanna,
vedo Peeta arrossire e la cosa non mi dispiace.
<< Non ne ho bisogno.. >> rispondo sbattendo le ciglia con fare innocente << Tu invece avresti bisogno di metterti qualcosa addosso … >>.
Sorride leccandosi le labbra, poi fa una giravolta e scrutandomi dalla testa ai piedi afferma:
<< Tutta invidia .. hai un corpo che sembri una papera .. >>
<< Tu invece sembri un pollo … con tutto quell’olio addosso .. gira a largo prima che ti frigga in padella … >>.
Johanna spalanca la bocca.
Incapace di replicare si allontana, arrabbiata.
Vedo Peeta soffocare una risata e spostarsi accanto a me.
Mi prende la mano e stranamente avverto un leggero brivido.
Come una sorta di scarica elettrica.
Inizia a guidarmi minuziosamente durante la realizzazione di un effetto ‘corteccia d’albero’ sul mio braccio.
Una volta finito, scuoto la testa affermando che il mio braccio assomiglia, più ad un tronchetto di Natale alla cioccolata che ad un albero vero.
Peeta ride di gusto.
Trovo piacevole sentirlo ridere, in più ha proprio un bel sorriso.
<< Ma sei fissata col Natale? Ieri l’albero .. oggi il tronchetto .. >>.
Mi stringo nelle spalle:
<< Forse! Sei stato carino ad aiutarmi .. il risultato sarebbe stato ancora più disastroso senza la tua preziosa collaborazione … >>,
mi accarezza la treccia e mi regala un altro sorriso dolce:
<< E’ stato un piacere .. >>.
<< Mi è venuta voglia di cioccolata .. >>
<< Pensando al tronchetto? >> ride,
<< No, pensando a quanto sei dolce tu .. >> sorrido ammiccando.
Sembra sorpreso dalle mie parole poi sorride di nuovo.
Mi mordo il labbro inferiore.
Mi sento strana .. così serena in sua compagnia.
Non è da me tanta dolcezza!
Inoltre sono furiosa quando Johanna gli si avvicina.
“Ma perché gli ronza intorno? Forse vuole portarmi via il mio ‘Ragazzo del pane’. No aspetta, cosa sto dicendo? Non è mio!”.
Non riesco a comprendere cosa provo.
Guardo Peeta, e istintivamente gli accarezzo una guancia.
Lui sorride, e alza un sopracciglio con fare interrogativo.
<< Oh .. avevi del colore sulla faccia .. >> mi affretto a dire ritraendo la mano e guardando altrove.
Ecco l’ho fatto di nuovo!
Non capisco cosa mi stia accadendo.

Seduta sul mio letto, mi spazzolo i capelli a fondo e nervosamente.
Di solito non lo faccio quasi mai, dopo una leggera pettinata getto la spazzola in un angolo.
Ma ora sono decisa a continuare a spazzolarli, anche se dovessero passare delle ore.
Questo mi aiuta a mantenere la calma.
Ma non passa molto tempo che subito mi alzo ed inizio a camminare per tutta la stanza.
Imito la voce di Johanna:
<< Oh, Peeta ho sentito dire che i tuoi dipinti sono meravigliosi … ohooo il tuo corpo sembra quello di una papera … Gne, gne! Guardatemi non RIESCO A RIMANERE VESTITA NEANCHE PER CINQUE SECONDI!!! >> ringhio gettando la spazzola sul pavimento.
Incrocio le braccia:
<< Ma chi si crede di essere quella bionda cotonata da strapazzo! Crede di essere l’unica bella ragazza del pianeta? Se pensa che io gli lasci Peeta si sbaglia di grosso .. >> dico, rimanendo sorpresa dalle mie stesse parole.
Sento bussare alla porta e mormoro un ‘avanti’.
Effie fa capolino e con un’andatura che lei definisce ‘elegante’ entra nella mia stanza, dicendo di avermi sentita urlare.
Perfetto!
Mi avranno sentita anche nel distretto 12.
Effie mi rassicura, dicendomi di essere l’unica ancora sveglia, Haymitch a parte.
Almeno sono sicura che Peeta non mi abbia sentita.
Effie insiste affinché gli racconti il motivo della mia rabbia.
Dopo qualche indugio, vuoto il sacco.
La vedo sorridere:
<< E’ gelosia questa? >>
<< No, non lo è .. >>
<< Si invece, e sai che ti dico … se lei gioca sporco, fallo anche tu! >>
<< E come? >>
<< Comportati da ‘Gattina sexy’ nei confronti di Peeta … >> dice ridendo.
Sta scherzando vero?
La guardo stralunata e faccio una smorfia.
Poi mi alzo e mi avvicino ad uno specchio.
Scruto con attenzione il mio riflesso.
Peeta ha detto di essere innamorato di me.
Ma cosa ci troverà in me?
Non vedo altro che una semplice ragazza del Giacimento, con i capelli scuri e la pelle olivastra, un po’ maschiaccio.
Perfino Ranuncolo è più sexy di me .. anzi persino Lady!
Scuoto la testa e mi rivolgo ad Effie:
<< Ma che cosa? Andiamo sii seria … >>
<< Non scherzo .. devi fare di tutto affinché Peeta sia concentrato solo su di te .. >>
<< E come ? >> chiedo, passandomi una mano tra i capelli.
<< Te l’ho detto .. comportati da gattina e andrà tutto bene .. devi imparare come si bacia un uomo, poi! >>.
<< Trovo che sia ridicolo e non adatto … So come si bacia un uomo, poi! Bacio Peeta di continuo! >>,
<< No che non lo sai .. vieni, ti faccio vedere! >>.
Ho paura della frase ‘vieni ti faccio vedere’, ma le permetto di trascinarmi fino alla porta di una stanza.
Bussa energicamente e dall’altro lato della porta si sentono dei grugniti.
Effie non si dà per vinta e bussa di nuovo.
La porta si apre e un ubriaco e barcollante Haymitch ci si presenta davanti.
<< Dolcezze … in cosa posso esservi … >>.
Sembra che non riesca a trovare le parole.
<< Utile? >> finisco la frase per lui storcendo la bocca,
<< Beh .. almeno è ubriaco e non si ricorderà nulla … lo faccio solo per te Katniss .. mi devi un favore .. >>,
<< Fai cosa? >> alzo un sopracciglio.
Lei con un’espressione disgustata si sistema la parrucca azzurra che ha in testa, e prendendo Haymitch per il colletto della camicia logora gli da un bacio a stampo.
Poi gli mordicchia il labbro superiore e quando lui schiude la bocca inizia a baciarlo con ardore.
Tutto davanti a me!
Sono shoccata, sento che potrei vomitare.
Vorrei distogliere lo sguardo, ma è quasi impossibile.
Quando si stacca da lui, mi guarda con una strana espressione.
<< Sarebbe stato tutto più facile se non sapesse di vomito …. Credo che servirà un drink anche a me per dimenticare questa esperienza. Hai capito? >>.
Guardo Haymitch cadere supino sul pavimento, è bevuto come una spugna!
<< Capito cosa? >> mormoro,
<< Come si bacia un uomo .. un ragazzo .. chi vuoi! Non mi sono sacrificata per nulla … bacia Peeta così davanti a Johanna e vedrai che si sentirà intimidita da te .. >>
<< Se stanotte non dormirò sarà a causa tua e di quel ... bacio! Sentiamo, dovrei mettermi in competizione con lei, secondo te? >>,
<< Vuoi che ti soffi Peeta? >>
<< No , no! >> mi affretto a dire.
Vedo la sua espressione sorridente e le dico in un orecchio:
<< Non mi importa di lui .. volevo dire … può fare ciò che vuole .. >>
<< Si, certo! E io ci credo .. >>.
Mi riaccompagna in camera e prima di andarsene, ammicca e dice:
<< Non me la bevo!>> chiude la porta.
Mi distendo supina sul letto e mi metto a fissare il soffitto.

La mattina raccolgo i capelli nella mia solita treccia, mi vesto e vado a fare colazione.
Trovo Peeta seduto a tavola e di fronte a lui Haymitch che imburra una fetta di pane e vi spalma sopra anche della marmellata.
Peeta mi rivolge un dolce sorriso che io ricambio.
<< Buongiorno Katniss .. >> dice,
<< Buongiorno dolcezza .. >> esclama Haymitch dando un morso alla fetta di pane imburrata.
Mi avvicino a Peeta e, prima di sedermi, arruffo i suoi bei capelli biondi ridendo:
<< Buongiorno biondino! >>,
sembra gradire perché ride di gusto.
<< Sembra che tu sia di buon umore stamattina Katniss .. >>
<< Abbastanza … >> lo guardo attentamente << tu hai un’aria riposata, dormito bene? >>
<< Si, anche se avrei preferito dormire con te come al solito .. qualche incubo l’ho avuto … >>.
Sorrido in modo seducente:
<< Stanotte sguscia nella mia stanza prima che si chiudano le porte e dormiremo insieme .. altrimenti verrò io da te .. >> bevo del succo d’arancia << Anche io avrei preferito dormire con te .. mi è mancato il tuo abbraccio … >>,
lo vedo arrossire e sorridere.
Beve un sorso di cioccolata calda.
Io mordo una brioche e lo guardo con tutta la dolcezza di cui dispongo.
Si passa una mano tra i capelli e mormora:
<< Guarda che potrei abituarmi a dormire con te .. >>,
<< Perché no? Come ti ho detto se dormo senza di te mi manca il tuo abbraccio .. >>.
Peeta sembra confuso, ma allo stesso tempo felice.
<< Sai che dico sempre quello che penso davvero .. posso farlo anche ora? >>.
Io annuisco.
<< Non sai quanto vorrei baciarti in questo momento .. >>.
Ridacchio di gusto, arrossendo.
Però, non male per una che si definisce meno sexy di un gatto spelacchiato.
Haymitch tossisce e ci costringe a concentrare la nostra attenzione su di lui.
<< Ohooo .. quanto zucchero, ragazzi! Piano che mi fate venire il diabete … Va bene che vi ho detto ‘siate innamorati’, ma ricordate che questo non è un reality sulle relazioni di coppia .. >>
<< Si, ma questo non ci impedisce mica di dire ciò che pensiamo. >>.
Haymitch riflette un po’, poi annuisce e si infila in bocca un biscotto al cioccolato.
Finisco di mangiare la mia brioche e, dopo aver bevuto un altro po’ di succo d’arancia, prendo Peeta per mano ed insieme ci rechiamo al Centro di addestramento.
Vedo tutti allenarsi duramente, e con mia sorpresa osservo che Johanna oggi è vestita.
Lo dico a Peeta in un orecchio e lui ride.
Vedo con piacere che la bionda ci sta guardando, e così le lancio un sorriso di sfida.
Con grande sorpresa di Peeta, premo le mie labbra sulle sue e lo bacio come mi ha insegnato Effie.
Quando ci separiamo, sono davvero soddisfatta.
Sembra in estasi.
Sono davvero contenta di avergli fatto questo effetto.
Guardo Johanna di nuovo, sembra stupita.
Peeta mi da un bacio sulla fronte:
<< Anche se era nuda davanti a me .. ti giuro che l’ho guardata negli occhi.. non mi è passato nemmeno per l’anticamera del cervello guardare altro. >>,
io alzo un sopracciglio:
<< Perché dovrei crederti? Sei un uomo …. >>
<< Dovresti credermi perché sono innamorato di te .. >>.
Arrossisco mentre mi accarezza la guancia con il dorso della mano.
Un sorriso dolce compare sul suo volto.
Io balbettando gli dico che vado alla postazione di tiro con l’arco, mentre lui decide di andare a quella del lancio dei coltelli.
Afferro la faretra e la metto sulla mia spalla.
Prendo una freccia, tendo l’arco e la scaglio.
Faccio centro.
Piego le labbra in un sorriso di soddisfazione.
Tiro di nuovo, la freccia si conficca al centro del bersaglio.
<< Ottimo tiro! Complimenti .. >>.
Mi volto e vedo Finnick venirmi vicino.
Ancora non riesco a capire se mi stia simpatico, o se io lo trovi insopportabile.
Francamente non mi fido di lui, ma del resto non fido di nessuno presente in questa stanza.
Fatta eccezione per Peeta.
<< Grazie .. vedi mentre tu ti godevi il premio da vincitore io imparavo a cacciare per sfamare la mia famiglia … >> rispondo acida,
<< Ora si che ti servirebbe qualche zolletta di zucchero! >> ammicca ridendo, non sembra che se la sia presa << Hai molta precisione .. >>
<< Grazie. >> rispondo semplicemente e cerco di terminare la conversazione tendendo di nuovo l’arco.
<< Ti vedo concentrata .. anzi anche troppo. Visto che non ti sei accorta di una cosa … >>
<< E di che cosa non mi sarei accorta? >> mormoro alzando gli occhi al cielo, tenendo l’arco ancora teso.
<< Del fatto che Johanna ci sta provando di nuovo con Peeta … >>.
Uno spasmo di rabbia mi costringe a lanciare la freccia che però va a conficcarsi in una parete.
Chiedo scusa, e mi volto a guardare la postazione del lancio dei coltelli.
Vedo Johanna parlare con Peeta e posargli una mano su un braccio.
Divento paonazza dalla rabbia, lascio l’arco nelle mani di Finnick che mi guarda divertito e mi avvicino ai due a grandi passi.
Peeta sorride vedendomi, Johanna mi guarda dall’alto in basso senza lasciare il braccio del caro biondino.
<< Cosa succede qui? >> dico, cercando di trattenermi dallo schiaffeggiare Johanna e di prendere a calci Peeta nei gingilli.
Peeta scansa Johanna e mi guarda confuso.
<< Stavo giusto dicendo a Peeta che ha delle braccia molto forti .. >> dice Johanna con aria innocente,
<< A me pare che tu ti stia allargando troppo … >> esclamo,
<< Peeta è così carino che è difficile stargli lontano. Hai visto che occhi? Per non parlare del fisico, del bel visetto … non faccio nulla di male! >> afferma la bionda posando nuovamente una mano sul braccio di Peeta.
<< Togli quella mano di dosso al mio ragazzo o te la spezzo! >> ringhio,
<< Uhooo .. la fidanzatina mi minaccia … E se gli accarezzo i capelli che mi fai? >>.
Peeta si libera dalla sua presa, giusto il tempo per trattenermi.
<< Calmati Katniss, stavamo solo parlando .. non ascoltarla vuole solo provocarti … >>,
sto per seguire il suo consiglio quando vedo Johanna gettarli le braccia al collo e dargli un bacio sulla guancia.
<< Ma ciao carino! >>.
Con uno spintone la allontano da lui.
La vedo cadere.
Si ritrova col sedere per terra ma poi si rialza.
<< Ma come osi? >> urla,
Peeta mi stringe più forte e mi trattiene prima che io possa scagliarmi contro Johanna.
Mi tiene sollevata da terra, da dietro, e mentre scalcio nel tentativo di liberarmi riesco solo ad urlare:
<< Come osi tu? Brutta gatta morta spelacchiata! Sarai la prima che farò fuori nell’arena .. stanne certa, brutta stronza! La prossima volta che tocchi Peeta ti taglio la gola! >>.

Io e Peeta saliamo l’ascensore in silenzio, ogni tanto lo guardo e noto che mi sta fissando confuso e allo stesso tempo sbalordito.
Imbarazzata distolgo lo sguardo.
Ho fatto una tale figuraccia, non so cosa mi sia preso!
Ho visto Finnick piegarsi in due dalle risate e Johanna guardarmi sbalordita, come se non si aspettasse da me una tale reazione.
Anche tutti gli altri hanno riso di me, a parte i morfaminomani, che di sicuro non sapevano nemmeno dove fossero, e Wiress.
Arrivati al nostro piano io scappo in camera mia per evitare eventuali domande di Peeta.
Dopo una bella doccia, mi siedo sul letto a gambe incrociate passandomi una mano sul viso.
Sono decisa a non presentarmi a cena, mi vergogno troppo.
Sento bussare alla porta e prego che non sia Peeta.
Per fortuna è Cinna.
Entra nella stanza e mi bacia sulla fronte.
Lo faccio accomodare accanto a me e non posso fare a meno di raccontargli tutto.
Non abbiamo segreti noi due.
Alla fine del mio racconto mi tocca il naso con un dito:
<< Gelosona, ma che combini? >>
<< Non sono gelosa! >> obietto,
<< Da quello che mi hai raccontato, direi che è il contrario .. >> sorride.
Detesto ammetterlo, ma ha ragione.
<< Dai cambiati e vieni a cenare .. il tuo caro biondino è già a tavola .. splendente come non mai . >> ride.
Scuoto la testa:
<< No, dopo il mio comportamento mi vergogno. Non riuscirei neanche a guardarlo in faccia .. >>
<< Perché? Per il fatto che gli hai mostrato ciò che provi per lui ? >>,
rimango a bocca aperta.
Io non provo niente per lui, stavo solo recitando la parte della fidanzata.
-Bugiarda!- dice una vocina nella mia testa.
Io non sono gelosa del fatto che Johanna ci provi con lui, può fare ciò che vuole.
-Bugiarda- ripete.
<< Ok, ok basta! >> le dico
<< Come? >> esclama Cinna guardandomi come si guarda una pazza,
<< No, niente! >> mi affretto a dire << è solo che preferirei non vederlo .. sai com’è potrebbe essere arrabbiato con me .. >>.
<< Non è arrabbiato te lo assicuro, anzi ha chiesto il perché non fossi già in sala da pranzo … >> Cinna si alza e apre il mio armadio, prende un capo e mi rivolge un sorriso raggiante << Sai benissimo che ho ragione .. tu sei in imbarazzo perché gli hai mostrato ciò che provi per lui. Su mettiti questo e questi e vieni a tavola che tra poco si inizia a cenare! >> dice sventolandomi sotto il naso un paio di tacchi e un vestito nero, corto dalle spalline un po’ larghe e lo scollo a cuore.
<< Perché devo mettermi que .. quel coso? >>
<< Perché sei stupenda e … voglio che a cena tu sia splendente … sono sicuro che piacerai molto a Peeta.. >>
<< Ma ti sei messo d’accordo con Effie per caso? >>
<< Che? >>.
Mi rimangio tutto e invento una scusa:
<< No, niente. Spiacente ma non posso, non so truccarmi! >>
<< A quello penso io! >> dice posando l’abito sul mio letto.
Lascia la stanza e dopo un po’ ritorna con il suo set di trucco.
Si avvicina e mi trucca, dipingendomi anche le labbra di rosso.
Mi sistema i capelli e poi dice:
<< Questo rossetto dura ben 24 ore .. anche se mangi non si toglie. E nemmeno nel caso in cui ‘qualcuno’ dovesse baciarti .. >> sorride, io arrossisco.
Poi avvicina le labbra al mio orecchio:
<< Non per le telecamere intendo .. per voi due. Sono convinto che tu lo ami davvero, per questo ti sei comportata in quella maniera e tutto il resto .. non ti fa bene mentire a te stessa. Tu lo ami, lui ama te quindi non vedo alcun problema … cerca di essere felice mia piccola erba saetta! >> mi da un bacio sulla guancia, e mi lascia sola.
Rifletto sulle sue parole.
Non posso discutere, ha tremendamente ragione.
Quel giochino con le telecamere mi ha portata ad innamorarmi di Peeta sul serio.
Mi volto e rimango a guardare il vestito nero sul letto.
Dopo qualche esitazione, decido di indossarlo.
Facendo attenzione a non inciampare a causa di questi maledetti tacchi, mi dirigo in sala da pranzo per la cena.
<< Katniss, cerca di camminare bene .. portamento fiero e sicuro! Cerca almeno di non fare figuracce … >> mi dico.
Faccio un respiro profondo e arrivata in sala da pranzo esclamo:
<< Buonasera a tutti, scusate il ritardo .. >> dico sorridendo,
tutti mi guardano emettendo un ‘Wow’.
Quando Peeta mi punta addosso i suoi occhi azzurri, il mio cuore manca un battito.
Lo vedo scrutarmi dalla testa ai piedi a bocca aperta e arrossire.
Sembra piuttosto sbalordito.
Mi siedo accanto a lui e mi fa piacere vedere che Peeta non mi stacca gli occhi di dosso.
<< Come mai quest’eleganza, dolcezza? >> dice Haymitch sorridendo e ammiccando verso Peeta, che arrossisce ancora di più.
<< Oh, per far contento Cinna … >>,
<< Sono felice che tu mi abbia ascoltato Katniss, sei incantevole … >> dice Cinna sorridendomi,
io ricambio poi mi rivolgo a Peeta con fare seducente: << Allora, che mi sono persa? >>
<< Ecco noi parlavamo delle alleanze … >> sorride, lo vedo deglutire a fatica,
continuo a parlargli facendogli gli occhi dolci:
<< E chi avete scelto come alleati? >>.
Guarda Haymitch che gli dice:
<< Su digli quello che ti ho detto .. >>
<< Avevamo pensato a Finnick .. >>.
Rifletto un po’, poi dico:
<< Penso che Finnick sia un buon alleato anche se non lo sopporto .. >>
<< E’ un ottimo alleato, ci sarà utile .. >> afferma Peeta,
<< Beh, se lo dici tu .. mi fido!>> sorrido << Chi altro? Spero Wiress e Beetee .. >>
<< Se li vuoi, per me non c’è problema. Ah! E poi avevo pensato a Johanna. >>.
Sentire quel nome mi fa lo stesso effetto di un pugno nello stomaco.
Cerco di mantenere la calma.
<< Perché proprio lei?? Ehm .. cioè … Non credo che potrebbe servirci .. >>
<< Si, invece .. è un’ottima combattente .. >>.
<< Non la voglio come alleata … >> taglio corto,
<< Ma perché? >>
<< Non la voglio come alleata quell’idiota bionda .. punto .. >>
<< Non mi hai detto il motivo .. >> insiste Peeta,
<< Mi è antipatica ! E’ arrogante e presuntuosa .. >> bevo un po’ d’acqua,
<< E ci ha provato con Peeta? >> ride Haymitch,
quasi mi strozzo e farfuglio:
<< Cosa? Non è .. per … Uff! Non la voglio co ... come alleata punto e basta. >> guardo Peeta, mi osserva stralunato ma con un mezzo sorriso, << Uh! Mi passeresti il sale Cinna, per favore? >>,
Cinna annuisce, captando il mio disagio.
Sento Peeta confabulare con Haymitch:
<< Ma che le prende? >>
<< Te l’avevo detto .. tira fuori il nome di Johanna e lei esplode. Lo sapevo perciò ti ho detto di dire quelle cose … >>
<< Ma … >>
<< E’ gelosa marcia .. veramente gelosa ragazzo, è veramente innamorata di te! Bravo ragazzo ! >>.
Continua a sottolineare la parola ‘veramente’.
Peeta gli risponde:
<< Non credo .. forse sta recitando per le telecamere .. >>
<< Fidati, non è così .. hai visto come si è agghindata? >>,
poi gli sussurra qualcosa nell’orecchio che non riesco a comprendere.
Alzo un sopracciglio sbuffando.
Haymitch mi ha teso una trappola e io ci sono caduta come una sciocca.
Cerco di resistere all’impulso di infilzare la mano del mio mentore con la forchetta.
<< Cinna ha ragione … sei proprio incantevole Katniss. Bellissima, davvero! >> afferma Portia,
<< Sono d’accordo, sei stupenda! >> aggiunge Effie,
<< Vero, dolcezza .. complimenti .. >> arrossisco.
Peeta è l’unico che non esprime un’opinione.
Così gli sorrido dolcemente e chiedo:
<< Tu invece cosa ne pensi? Come mi trovi? >>.
Lui colto alla sprovvista guarda Haymitch, che fa un cenno d’assenso col capo.
Peeta mi scruta attentamente e poi dice:
<< Mmm .. non sei del tutto da buttare via .. >>.
Il mio sorriso scompare, e distolgo lo sguardo da lui paonazza dalla rabbia.
Tutti lo guardano stupiti, tranne Haymitch che ride a crepapelle.
<< Imbecille .. >> mormoro,
<< Cosa? >> dice stupito,
<< Sei un imbecille! >> ripeto.
<< Co .. Ahia! Ma che fai Portia? >> afferma Peeta,
la sua stilista gli ha appena lanciato un panino colpendolo sulla fronte.
<< Portia, è maleducazione! >> sbotta Effie,
<< Lo so, ma se l’è meritato! >>
<< Hai ragione .. >> Effie afferra un altro panino e colpisce anche lei Peeta.
<< Ehi, e basta! Ma che ho fatto? Non è colpa mia, prendetevela con Haymitch! >> si lamenta quest’ultimo,
lanciano un panino anche a lui.
Cinna mi dice di mantenere la calma e di non piangere, ma io non ci riesco sento i miei occhi pungere terribilmente.
<< E tu sei ancora più cretino di lui, che lo ascolti! >> gli dico,
<< Ma si può sapere cosa ti prende? >>
<< Niente! >>
<< Come ‘niente’ ? E poi si può sapere che ti ha fatto Johanna? Oggi l’hai minacciata di farla fuori solo perché stava parlando con me .. >>
<< Vuoi sapere cosa mi prende? Mi prende che sei un idiota! Prima dici che sei TANTO innamorato di me e poi ti metti a fare l’imbecille con quella BARBIE da strapazzo! Anzi sai una cosa? La cretina sono io, che ho cercato di sembrare carina per te … accidenti a me che ho seguito il consiglio di Cinna .. mi sento solo ridicola, ora! >> mi alzo di scatto e togliendomi i tacchi li lancio in un angolo.
Mi sistemo i capelli e inizio a camminare decisa a lasciare la stanza.
Sento Effie dire:
<< Ma dove vai? >>,
<< Non ho più fame! >> urlo.
Arrabbiata decido di andare in terrazza, almeno lì nessuno mi romperà le scatole.
Stringo le braccia al petto, ho freddo ma non mi interessa.
Guardo le luci di Capitol city, e non riesco a trattenere le lacrime.
Inizio a piangere e mi sento una stupida.
Dovrei pensare che tra uno o due giorni rientrerò nell’arena, non a Peeta.
Ma non ci riesco, l’unico motivo per cui mi viene da piangere è lui e la figuraccia che ho fatto.
<< Non ti pare di esagerare con la recitazione .. >> afferma una voce che conosco troppo bene.
Peeta sa che quassù non possono sentirci.
<< Capisco che tu .. beh, recitando la parte della mia ragazza … debba fare la gelosa. Ma forse hai un po’ esagerato dando di matto solo perché Johanna ci stava provando o mi aveva toccato .. >> ride.
Io non rispondo.
Non stavo affatto fingendo.
<< Comunque io non ho mai fatto l’imbecille con lei, ha fatto tutto da sola .. >>
<< Puoi fare ciò che ti pare per quanto mi riguarda … >> affermo.
Ma non risulto credibile, la mia voce è rotta dal pianto.
Peeta se ne accorge e mi si avvicina.
<< Ma .. stai .. stai piangendo? Perché? >>,
<< Non importa. >>
<< Voglio che tu me lo dica. >>
<< Vuoi che ti dica che non stavo recitando? Che ero gelosa davvero? Che sono davvero innamorata di te? Bene, te lo dico. Contento? E’ per questo che mi sono vestita così .. per piacerti .. >>.
Tremo, ho molto freddo.
Mi posa la sua giacca sulle spalle.
Solleva il mio viso con una mano e con l’altra mi asciuga le lacrime.
<< Non hai bisogno di vestirti così per piacermi .. tu mi piaci così come sei. Hai dimenticato da quanto tempo sono innamorato di te? Da quando una bellissima ragazzina con le trecce cantò la canzone della valle durante l’ora di musica … quella bellissima ragazzina sei tu. Mi piaci perché sei testarda e ‘un po’ maschiaccio’. Mi piaci perché sei bravissima a tirare con l’arco. Con una delle tue frecce hai colpito anche il mio cuore .. >> ammicca << anche se quando avevi cinque anni non sapevi ancora lanciarle. Sei davvero bella, e adoro i tuoi occhi …. Dimentichi poi che gli uccelli se stanno in silenzio quando tu canti? Come accadeva a tuo padre .. Mi piace tutto di te .. >>.
Sorrido, ha fatto uno dei suoi soliti discorsi dolci.
<< Però devo ammettere che sei davvero meravigliosa anche così .. mi hai spiazzato davvero quanto ti ho vista! Non dare retta a ciò che ho detto prima. Haymitch mi ha detto di dire così .. secondo lui saresti caduta ai miei piedi seduta stante. Ma a dire la verità non è stata una buona idea, sono uno scemo visto che l’ho ascoltato. Preferisco essere me stesso … >>.
<< E’ per questo che mi piaci .. >> le mie guance avvampano,
lo vedo sorridere:
<< Quindi alla fine sono riuscito a farti innamorare di me? >>
<< Si .. >> rispondo semplicemente,
<< E Gale? >> chiede,
<< E’ il mio migliore amico. Solo questo..>>.
Il suo sguardo si illumina.
<< Non riesco a crederci .. dimmi che non sto sognando .. >>
<< Non stai sognando .. te lo giuro. Anche se dovresti pregare che sia un sogno davvero .. che non ti trovi qui sul serio. Che tra un po’ di tempo non dovremo entrare in quella maledetta arena! Ora che finalmente siamo innamorati l’uno dell’altra verremo separati .. >> mi viene da piangere al solo pensiero.
Lo amo, ora lo so.
E farò di tutto per proteggerlo.
Se solo uno di noi dovrà uscire vivo da quell’arena voglio che sia lui.
Lui mi stringe tra le sue braccia:
<< Non mi importa .. mi importa solo di te! Troveremo una soluzione. >>,
annuisco poco convinta.
<< Ti amo. >> mi dice,
tremo e il cuore inizia a martellarmi nel petto.
Le mie labbra si muovono da sole:
<< Anche io. >>.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia con ardore.
Gli accarezzo una guancia, poi gli getto le braccia al collo in cerca di sostegno.
Sento che sto per svenire.
Mi accarezza i capelli, intrecciando le sue dita con alcune delle mie ciocche, senza lasciare che le nostre labbra si separino.
Quando ci separiamo abbiamo entrambi il fiato corto.
Mi stringe a sé accarezzandomi la guancia.
Passo le dita tra le sue dolci ciocche bionde, lui sorride.
Peeta rompe il silenzio:
<< Posso dormire con te stanotte? Mi faccio piccolo, piccolo! (nd.Autrice: Un omaggio al piccolo Theodore dei Chipmunks che adoro tanto!) >>.
Rido e annuisco:
<< Si .. poi come ti ho detto, se non ci sei il tuo abbraccio mi manca. >>.
<< Vedrò di stringerti il più possibile .. >> ride circondandomi le spalle con un braccio, ed insieme ci rechiamo nella mia stanza.
Ci cambiamo entrambi – naturalmente io mi cambio in bagno e Peeta in camera – e ci infiliamo sotto le coperte.
Mi stringe a sé e io poggio la testa sul suo petto.
Posso sentire i battiti del suo cuore prima di sprofondare in un sonno profondo.
Ma prima di addormentarmi riesco a sentir Peeta sussurrare:
<< Ti amo, mia piccola ragazza in fiamme. >>,
e a rispondere:
<< Ti amo anche io, mio dolce Ragazzo del pane. >>.

The end

Nora dell’autrice: Eccomi qui con un’altra fic in questo fandom *si nasconde perché teme di essere picchiata *, si lo so le cose non sono andate così ma mi sembrava un’idea carina e divertente.
Effie non bacerebbe mai Haymitch, Katniss non è molto brava con le parole e con le ‘dolcezze’ (anche se la adoro ^_^).
E Johanna non è così insopportabile in fondo ^_^ mi piace anche lei come personaggio.
Spero che recensiate e ringrazio coloro che hanno recensito la mia precedente fan fiction di hunger games :-).
Baciii
Jade
  
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