SPOILER!!! Attenzione! Per chi stesse seguendo l’anime o
l’edizione italiana, qui di seguito ci sono avvenimenti prettamente
spoiler, presi dai capitoli usciti in Giappone! ^^
Quello che non
riesco a dirti
Capitale
di Fiore, Crocus, nel pieno delle Olimpiadi della Magia.
Gray
stava passeggiando per la città quando si accorse che di un persona
familiare che stava rimuginando su qualcosa appoggiata ad un parapetto.
-Che
c’è Erza? Che ci fai qui?- chiese il moro.
-Gray!-
si sorprese la ragazza dai capelli scarlatti –niente. E tu? Sei solo,
è successo qualcosa?- chiese lei, mentre il compagno le si avvicinava e
si appoggiava pure lui al parapetto.
-sono
stato fino ad ora impegnato con le farneticazioni senza senso di Lyon e Lluvia…-
rispose apparentemente seccato lui.
-senza
senso dici? Anche senza averli visti posso immaginare su cosa stessero
discutendo..- sorrise la ragazza al pensiero dell’amica e del presunto
“rivale in amore”
Gray
la guardava con una faccia di uno che pensa “eh certo, tu ridi, ma quello
che li deve sopportare
sono io”.
-dai
li conosci anche tu i sentimenti di Lluvia, no?- disse a bruciapelo lei.
-mmhh-
mugugnò Gray in risposta.
-perché
non le parli chiaramente una volta per tutte?-
Il
moro si girò dall’altro lato, arrossendo lievemente a quelle
parole e pensando, per un attimo, alla diretta interessata.
-beh…amore
o odio probabilmente sono fardelli troppo pesanti da sopportare- disse Erza
più per lei che per dare un consiglio all’amico.
-è
successo qualcosa?- capì Gray che qualcosa non andava.
-no,
è tardi…andiamo- intimò la ragazza all’amico,
tagliando lì il discorso e andandosene.
Gray
rimase ancora lì, si appoggiò di schiena al parapetto, poggiando
i gomiti sul corrimano e si mise a guardare il cielo ripensando alle parole di
Erza.
“Esprimere
i miei veri sentimenti…fosse facile…a saperli i miei veri
sentimenti” si mise a pensare e gli venne subito in mente un momento
passato da poco che lo fece arrossire vistosamente, tanto che si portò
le mani sul viso e si inginocchiò a terra.
Gli
venne in mente l’intera serata di qualche giorno prima, di prima che
iniziassero le selezioni preliminari delle olimpiadi della magia.
Era appena arrivato nella
capitale e stava facendo un giro per vedere un po’ com’era, quando
ad un tratto si sentì chiamare.
-Gray-samaaa!!-
Poteva essere una sola
persona che lo chiamava così.
-Lluvia…perché
sei qui…- si girò lui sorpreso nel vederla. Solo i membri della
squadra, in teoria, erano andati nella capitale.
-beh, sono venuta a fare
il tifo per la gilda- rispose lei sorridente.
“E’ diversa
dal solito” pensò il nudista.
Si era sciolta i capelli,
li teneva mossi che le cadevano sulle spalle, in testa aveva un cappellino con
una farfalla come fermaglio e infine aveva un elegante top con un evidente
scollatura e un gonnellina che le calava dolce fino alle ginocchia.
“è veramente
bella così…” gli scappò da pensare.
-ehm…ti andrebbe di
mangiare qualcosa…da…da soli…io…io e te?- si
armò di tutto il coraggio per poter formulare questa frase Lluvia, e lui
gli rispose nel modo più naturale possibile –ora che me lo dici mi
è venuta un po’ di fame-
I due
“innamorati” stavano giusto per incamminarsi alla ricerca di un
ristorante, quando…
-beh! In questo caso ci
sono degli ottimi ristoranti in questa città!- comparve
all’improvviso alle loro spalle Lyon, che ignorò palesemente Gray
e prese subito per mano Lluvia –che ne diresti di andare a visitare
l’acquario?- le chiese mentre se la trascinava via, con lei molto nervosa
e imbarazzata e molto poco intenzionata ad allontanarsi dal suo “Gray-sama”.
-Bastardo non devi
prendere ciò che è mio!- li fermò contrariato Gray. Ormai era
così abituato che Lluvia stesse sempre con lui che lo infastiva il fatto
che Lyon provasse a portargliela via. “Ma che mi metto a dire pure
io…sto diventando scemo” pensò il ragazzo. Così Lyon
si fermò e cominciò ovviamente a litigare con il suo amico/nemico
di vecchia data, fino ad arrivare a scommettere che chi avesse vinto le olimpiadi
della magia si sarebbe preso come premio niente poco di meno che Lluvia stessa.
“Ma che cavolo va a dire questo scemo! Ovvio che non gliela lascio
Lluvia!!” si incazzò il moro.
La situazione però
stava mandando in tilt Lluvia, che, come sempre, aveva frainteso tutto.
-Gray-sama!! Dimmi la
verità, chi vuoi veramente? Me o Lyon-sama?- cominciò a
farneticare la ragazza dai capelli blu, agitando le braccia.
-Non hai idea di cosa stia
succedendo vero?- chiese inutilmente lui, che la prese per mano e la
trascinò via, lontano da Lyon –basta andiamo via! Mi ha stancato
quel cretino!-
-eh no! Non la lascio a te
la mia dolce Lluvia!- disse Lyon inseguendo i due ragazzi.
Lluvia nel frattempo era
al settimo cielo, il suo amore la stava tenendo per mano e insieme stavano
ormai correndo, per riuscire a distanziare il rivale.
Girato un angolo, Gray si
accorse di un vicolo secondario, velocemente si infilò e trascinò
dietro di sé Lluvia, mettendole una mano sulla bocca per intimarle il
silenzio. L’altro ragazzo girato l’angolo, non sapendo che i due
erano nascosti, continuò a correre dritto, fino a che non scomparve tra
le strade della città.
-fiù! Meno male!
Pensavo che non ne saremmo più usciti!- disse sollevato il moro, per poi
rendersi conto che la situazione imbarazzante non era migliorata…bensì
peggiorata.
Aveva scelto un vicolo
davvero stretto, e in due si stava ancora più stretti. I loro corpi
erano attaccati l’uno all’altro, poteva sentire il batticuore di
lei, il suo seno premeva sul suo petto, i loro visi erano a pochi centimetri
l’uno dall’altro e come se non bastasse la stava ancora tenendo per
mano.
“oh cazzo!” fu
l’unica cosa che gli venne in mente guardando il viso di lei che poteva
da un momento all’altro prendere fuoco per quanto era diventato rosso.
“eppure è tanto bella” gli venne di nuovo da pensare.
Involontariamente strinse più forte la mano di lei e con l’altra
le accarezzò il viso, scostandole un ciocca di capelli fuori posto a
causa della corsa. Il ragazzo non capiva cosa gli stesse succedendo, tutto
d’un tratto ebbe l’impulso di avvicinarsi sempre di più a
lei…ormai i loro respiri erano diventati uno…i loro visi si
avvicinavano sempre di più…lei chiuse gli occhi e lui la
seguì a ruota...e piano piano le loro labbra si toccarono. Un
secondo…un secondo che ai due era sembrato una vita. Giusto quel secondo
prima di esplodere completamente d’imbarazzo, staccandosi l’uno
dall’altra alla velocità della luce e uscendo dal vicolo in fretta
e furia.
Ansimanti per la cosa
appena successa si guardarono per un secondo e poi Lluvia, rossa come Natsu
quando prende fuoco, scappò verso il suo alloggio, tremendamente
imbarazzata, lasciando Gray lì, imbarazzato a sua volta e imbambolato,
non capendo come era potuto accadere…
Ancora
lì a terra, in ginocchio, tutto rosso in viso dopo quello a cui aveva
ripensato, si rese conto che dopotutto il loro rapporto non era cambiato molto,
anche dopo quello che era successo. Durante le olimpiadi lei era stata la
Lluvia di sempre, la Lluvia innamorata del suo “Gray-sama”, tanto
innamorata da preferire farsi del male piuttosto che vedere soffrire lui,
com’era successo all’isola di Tenrou.
“Anche
in quell’occasione già mi stavo a preoccupare per lei…anche
se è strana, alla fine le voglio bene…” rimuginava
“quello
che provo eh?! Maledizione! Vorrei tanto capirlo! Perché tutta questa
confusione?- si irritò, mettendosi le mani ai capelli.
-Gray-sama…-
si sentì chiamare.
“è
lei…oddio…” era sempre inconfondibile.
Alzò
la testa lui, ancora con le mani ai capelli e ancora in ginocchio e la vide,
era davanti a lui, con le mani dietro la schiena e il viso già paonazzo.
Era la prima volta dopo quell’accaduto che si ritrovava solo con lei.
-Lluvia…-
si alzò in piedi, diede due botte ai pantaloni e stette lì fermo
a guardarla.
-ehm…ecco
io…ho incrociato Erza-san prima e mi ha detto che eri
qui…s…solo…- cominciò a balbettare lei.
Lui
cominciò a diventare paonazzo a sua volta “maledetta Erza, questa
gliela faccio pagare!!”
-…volevo
parlarti dell’altra sera…ecco…Lluvia sa che Gray-sama non
è interessato a lei…Gray-sama non si deve preoccupare…anche
se a volte Lluvia sembra fraintendere, questa volta non lo
farà…anche se Lluvia sa che Gray-sama non è interessato,
continuerà a volergli
bene…ecco…perché…perché io…io…-
-NO!-
la interruppe lui. “per una volta che deve fraintendere non lo fa?! Eh
no! Ora lo so quali sono i miei sentimenti! Non ci sono dubbi! Ora
basta!” –Lluvia questa volta non c’è niente da
fraintendere. Quello che ho fatto l’ho fatto perché volevo! Non ho
idea di quando sia cominciato tutto ciò, ma è
successo…ecco…- era più difficile di quello che immaginasse esprimere
i proprio sentimenti, ma fortunatamente per lui Lluvia gli era già corsa
incontro, con le lacrime agli occhi per la gioia, e lo abbracciò. Lo
stesso abbraccio che diede ad una delle sue copie nella prima prova del torneo,
ma ora era quello vero e poteva anche ricambiare l’abbraccio. Cosa che
fece, anche se con un faccia mista tra l’imbarazzo e l’impacciato.
Stettero
qualche minuti abbracciati così. Per lei stare tra le sue braccia era il
paradiso, per lui averla tra le braccia si stava rivelando più bello di
quanto avesse immaginato. Dopo di che la prese per mano, le accarezzò
dolcemente una guancia e si incamminarono insieme verso i loro dormitori, mano
nella mano, felice ed innamorati.
Quanto
mi ispirano questi due nello scrivere fic, nessuno fino ad ora! *-* sono la
cosa più dolce che esistaaaaa *_*
Ok
lo so, Gray è un po’ tanto OOC xD ho provato a renderlo il
più IC possibile, ma se fai certe scene così esplicite, diventa
quasi impossibile D:
Però
continuerò sempre a dire che mi piace pensare che Gray in realtà
sia veramente così e che un giorno Mashima ci farà vedere la sua
vera forma lovvosa <3 _ <3 xD
Dovrei
continuare le long-fic che sto a scrivere, ma questa “e se…”
la pubblico perché devo farlo u.u per il mio bene! xD (autoconvinzione
xD)
Alla
prossima u.u
NicoRobin92