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Autore: Shin Hiroki    24/12/2012    1 recensioni
Matsumoto Jun, 28 anni, idol di successo del gruppo Arashi la cui carriera sfavilla ha un enorme problema di nome Sakurai Sho.
Colleghi e amici da più di dodici anni, il più grande non ha ancora capito quanto il più giovane sia innamorato di lui.
Se nei primi anni l’ammirazione e l’attaccamento di Jun verso Sho erano più manifestati ed evidenti, ora lo erano molto di meno.
P.S. Questa storia è stata scritta l'anno scorso
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jun Matsumoto, Kazunari Ninomiya , Masaki Aiba, Satoshi Ohno, Sho Sakurai
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Un magico Natale


<< Qui?>>

<< Si si lì va bene>>

<< Va bene nel senso è perfetto o come prima va bene ma magari provandolo a spostare ancora un pochino sarebbe meglio?>> chiede Sho stanco.

Jun vorrebbe dire che forse spostandolo ancora un po’ starebbe ancora meglio ma decide di tacere.

<< Va bene lì dov’è Sho-kun.>>

<< Oh meno male!>> sospira quello sollevato gettandosi sul bianco divano del salotto.

<< Ohi se lo rompi me lo ricompri!>>

<< Invece che sgridarmi dovresti dire “grazie Sho-kun per aver portato su da solo l’albero di Natale che voglio addobbare>>

<< Non ce l’avrei fatta da solo. Grazie Sho-kun.>> si sforza di dire con un sorriso.

<< Prego Jun-kun!>> risponde il ragazzo soddisfatto di aver tirato fuori dall’orgoglioso amico parole di gratitudine << ora vado ho del lavoro da finire per News Zero.>>

<< Eh? Vai già via? Non ti fermi per una tazza di the?>>

<< Ti ringrazio ma devo proprio andare>> dice alzandosi e dirigendosi verso l’uscita << Ah! E non dire a Masa che ti ho aiutato a portare su in casa l’albero o vorrà che aiuti pure lui e Masa sta all’ultimo piano di un edificio di dieci piani e l’ascensore non va quasi mai!>>

<< Tranquillo. Sarà un nostro segreto. Grazie ancora…>>

<< Ci vediamo>> e Sho se ne va lasciando un amareggiato Jun.

<< Stupido>> borbotta afferrando con una mano sola il vaso dell’abete, tirandolo poco più avanti e a destra. << Ora è perfetto>>.

Matsumoto Jun, 28 anni, idol di successo del gruppo Arashi la cui carriera sfavilla ha un enorme problema di nome Sakurai Sho.

Colleghi e amici da più di dodici anni, il più grande non ha ancora capito quanto il più giovane sia innamorato di lui.

Se nei primi anni l’ammirazione e l’attaccamento di Jun verso Sho erano più manifestati ed evidenti, ora lo erano molto di meno.

Jun per paura di essere rifiutato da Sho preferisce mascherare i suoi sentimenti dietro al lato orgoglioso e serio del suo carattere anche se lo stare sempre a contatto con l’oggetto dei suoi sogni è veramente difficile e a volte cede alla tentazione di avere alcuni momenti solo con lui chiedendogli favori, per lo più come quello di oggi di aiutarlo a portare l’albero di natale, in cui la forza fisica di Sho viene sfoggiata.

<< Perché non capisce?>> si chiede seduto sul pavimento intento a tirare fuori dalle loro scatole le palline per l’albero.

<< Sho-kun ti amo… Io no Jun-kun>> dice muovendo due pupazzetti i quali, insieme ad altri tre, erano stati realizzati da Masaki e raffiguravano ognuno un membro degli Arashi con il proprio colore distintivo come maglioncino. L’amico li aveva fatti per tutti i suoi compagni. << Ah pure il pupazzetto di Sho non mi vuole!>> dice sconsolato lasciandosi andare sul pavimento.

<< Caro Babbo Natale, quest’anno sono stato buono, non ho ucciso nessun tecnico dei concerti, ho sopportato pazientemente quell’incapace della parrucchiera per cui non ti chiedo molto oltre alla trousse tutti brillantini della pupa e agli smalti rosa, vorrei tanto farmi una bella scopata con quello scemo di Sakurai Sho che ti avrà di sicuro chiesto in regalo un libro…>> sente dire.

<< Nino… ti intrufoli in casa come un ladro?>>

<< Passo dagli scarichi come Super Mario>> dice dandogli un bacio sul naso inginocchiato vicino alla sua testa.

<< Lo dico al Riida.>>

<< Pensavo che finalmente avesse messo dentro il suo abete dentro di te ma l’unico abete che è entrato è quello per Natale.>>

<< Grazie della bella immagine colorata!>> risponde Jun.

<< Come mai è scappato via? Volevi fargli fare qualche altro lavoretto… volevi farlo tu a lui?>> chiede.

<< Nino! No deve lavorare… non è rimasto neanche per una tazza di the…>> risponde Jun imbronciato

<< Secondo me ha paura che lo violenti…>>

<< Ma di cosa vuoi che abbia paura! Non ha capito niente! Sono anni che spero che si accorga che lo amo e lui non ha capito nulla! E’ ottuso!>> sbuffa Jun torturando il pupazzetto col maglione rosso rappresentante Sho a cui Masaki ha fatto il busto a forma di triangolo per via delle sue spalle spioventi. << Voglio dimenticarlo!>>

<< Si certo e io che mi si rompa la playstation! Dai Jun-kun sono anni che non fai altro che pensare a lui e fartelo!>>

<< Io non voglio farmelo Nino!>> ribatte il ragazzo e l’amico lo guarda intensamente << cioè… è ovvio che vorrei fare l’amore con lui ma io…>>

<< Dai retta a me diglielo che lo ami.>>

<< Neanche morto!>>

<< E allora che pensi di fare? Continuare per il resto della tua vita a negare che vorresti fartelo sul palco dei concerti? Sul set dei nostri programmi con pure il pubblico che applaude?>>

<< Per te si riduce tutto al sesso! E poi comunque se tu vuoi qualcosa vai e te lo prendi senza troppi problemi! Anche col Riida è stato così no? E io non sono te!>>

<< Non fare il codardo Jun-kun>> lo rimprovera Nino << anche tu sei vuoi qualcosa fai di tutto per averlo e non capisco perché con Sho fai così! Hai tante opportunità per dichiararti e se non ci sono le crei per restare solo con lui e in tutto ciò non gli hai mai detto nulla! Prendi l’iniziativa cavoli! Non fare la donnina debole che ha bisogno dell’uomo muscoloso per aprire i sottaceti! Ai concerti se ti prende lo schizzo ci fai volare sulla folla appesi a fili sottilissimi roba che se si rompono schiattiamo a terra con tanto di SPLASH annesso, ti strappi i vestiti di dosso facendo svenire e anche venire le fan, baci sulla guancia il mio Toshi e poi non hai i coglioni per prendere da parte Sho dirgli che lo ami e che vorresti farti montare come un toro meccanico da lui?>> sproloquia Nino.

<< Sho-kun non è gay!>> ribatte Jun.

<< Perché tu si?>>

<< Eh?>>

<< Insomma se io ora provassi a scoparti ci staresti?>> chiede accarezzandogli col il dorso della mano la mascella.

<< Che dici!? Sei matto!?>> chiede imbarazzato Jun cercando di alzarsi e scappare ma Nino, con un rapido movimento gli si mette a cavalcioni sopra e mette le mani ai lati della sua testa. << Che…che fai!?>>

<< Una prova…ti bacio e vediamo come reagisci…>>

<< No aspetta Nino! No non voglio!>> si dimena Jun sotto di lui mentre Nino, ignorando le sue proteste si abbassa per baciarlo.

<< Jun-kun? Ci sei? La porta era socchiusa e…>> sentono dire sulla porta accompagnato di qualcosa che cade e si rompe.

<< Sho-kun!>> dice Jun vedendo il ragazzo in piedi a bocca aperta nel vederli così.

<< Oh Sho-kun…ciao…>> lo saluta Nino svogliatamente, irritato perché il suo scherzo è stato bruscamente interrotto. << come mai qui?>>

<< Io…>> inizia a dire Sho alternando lo sguardo tra i due, Jun ancora a terra con lo sguardo terrorizzato e Nino sopra di lui << volevo assicurarmi che il posto per l’albero fosse perfetto e sono tornato per vedere se voleva una mano per spostarlo di nuovo….ma vedo che non c’è bisogno del mio aiuto…>>

<< No Sho-kun non fraintendere io e Nino non…>>

<< Scusate il disturbo…>> dice Sho prima di dar loro le spalle e andarsene il più velocemente possibile dall’appartamento di Jun.

<< Perfetto!>> sbuffa Jun portandosi le mani sul volto per la disperazione << ora si che le mie speranze sono sotto zero!>>

<< Continuiamo da dove siamo stati interrotti?>> chiede Nino non perdendo tempo.

<< Ma levati di dosso Nino!>> dice Jun alzandosi e facendo cascare a terra Nino con un tonfo sordo, andando a raccogliere la borsa che Sho aveva lasciato cadere quando li aveva trovati in quella posizione ambigua.

<< Ahia Jun-kun mi hai fatto male! Ho pure picchiato la testa! E se avessi una commozione cerebrale? Come lo spiegheresti a Toshi!? E se morissi? Stai tranquillo che il mio fantasma verrà a vendicarsi!>>

<< Sono palline…>> dice Jun tirando fuori quel che ne resta << mi ha comprato delle palline per il mio albero…Nino che vuol dire?>> chiede trovandone una intatta a forma di cuore rosso con un fiocco viola.

<< Che gli fanno schifo quelle che hai sempre usato e te ne ha comprate di nuove?>> dice Nino non trovando nulla di particolarmente eclatante.

<< Basta ho deciso!>> afferma Jun.

<< Cambi le palline?>>

<< Glielo dico!>

<< Che non ha il diritto di scegliere lui le palline per il tuo albero di Natale?>>

<< Nino!>> dice Jun esasperato << gli dico che lo amo!>>

<< Si…come no!>> lo prende in giro il ragazzo rialzandosi e sgranchendosi. << E di grazia quando?>>

<< Prima di Natale!>>

<< Di quale anno?>>

<< Di quest’anno!>>

<< Mancano due settimane a Natale pensi di riuscire a dirglielo sul serio?>> chiede Nino raccattando i cinque pupazzetti e disponendoli sull’albero tutti vicini posizionando volutamente lui e Satoshi vicini, Masaki in mezzo e Jun e Sho dall’altra parte.

<< Ce la farò Nino stanne certo!>>

<< Jun-kun non ti offendere ma conoscendoti non sono sicuro che riuscirai a dirgli la verità. Non riuscirai a trovare il momento giusto e aspetterai ancora fino a quando Sho e il suo uccello non cadranno sotto l’incantesimo di una donna che gli darà dei figli coi denti da coniglio come lui e una fronte così spaziosa che ci passa pure lo shinkasen!>> dice Nino e Jun sente le lacrime pungergli gli occhi << Dai Jun-kun scherzavo non te la prendere. Se sei finalmente deciso allora fallo hai tutto il mio appoggio e quello di Toshi. Via il dente e via il dolore, o almeno così dicono. Ok?>> dice Nino provando a confortarlo.

Dopo che il ragazzo se ne va e Jun resta solo inizia a pensare a quale sia il modo migliore per dire a Sho che lo ama.

Una mail? Una telefonata? Una lettera?

No tutti troppo freddi e impersonali come metodi. Meglio la classica dichiarazione d’amore faccia a faccia con tutti i suoi pro e contro.

Il mattino successivo, dopo una nottata insonne passata a studiare cosa dire a Sho nella dichiarazione, Jun si reca al lavoro.

Arrivando al camerino prende un profondo respiro e apre la porta.

<< Buongiorno>> dice con un sorriso pensando di trovarci tutti tranne Masaki, come al solito in ritardo, stupendosi invece di trovare soltanto Sho intento a scrivere sul suo pc portatile.

<< Sho-kun bu…buongiorno…>> balbetta ma il ragazzo non sembra neanche essersi accorto di lui.

E’ la mia occasione! SI dice per darsi coraggio.

<< Ehm…Sho-kun posso parlarti un momento?>>

<< Ho da fare Jun-kun non lo vedi?>>

<< Per favore solo un attimo.>>

Sho alza lo sguardo dallo schermo per rivolgerlo verso di lui e Jun nota che porta gli occhiali da vista.

Dio quanto è bello con gli occhiali! Gli da quell’aria da intellettuale sexy e dannato!

Pensa Jun perdendosi ad ammirarlo.

<< Si tratta di lavoro?>> chiede l’altro togliendoseli per strofinarsi gli occhi stanchi.

<< N…no>>

<< Allora non ho tempo.>>

<< Sho-kun per favore è questione di pochi minuti! Dieci al massimo! No anzi meno! Cinque! Per favore!>> lo implora.

<< Hai un altro albero di Natale da farmi trasportare? O qualche altro oggetto estremamente pesante che non riesci a portare da solo?>> chiede quello gelido.

<< Ecco io…>>

Cavoli è arrabbiato, non è il momento adatto…

<< Mi hai scoperto! Mi capisci al volo!>> mente Jun ridendo e Sho scrolla la testa alzandosi.

<< Non sono il tuo facchino Jun-kun>>

<< Lo…lo so. Scusa…non ti chiederò più nulla lo giuro.>> si affretta a dire Jun mentre Sho gli si avvicina.

<< Ci credo poco ma per questa volta farò finta di cascarci. Vado a prendere un caffè lo vuoi anche tu?>> chiede con un sorriso che fa sciogliere Jun.

<< Dai Toshi ancora uno! L’ultimo lo prometto!>>

<< Ne chiederai un altro tra due secondi! Buongiorno a tutti!>> dice Satoshi entrando nel camerino con Nino avvinghiato come l’edera al muro << Jun-kun tutto a posto?>>

<< Oh! Si tutto ok!>>

<< Allora lo vuoi o no Jun-kun?>> chiede Sho.

<< Cosa? Il tuo cazzo?>>chiede Nino prendendosi un pugno in testa da Satoshi e Sho che lo guarda perplesso.

<< Intendevo il caffè…>>

<< S…si>>risponde Jun imbarazzato.

<< Ok e voi due?>>

<< No grazie.>> e Sho si avvia verso la porta.

<< Sho-kun aspetta! Io ti…ti…>> lo ferma Jun

<< Si?>>

<< Ti…ti…>> balbetta Jun sotto lo sguardo stupito di Nino e Satoshi che non si aspettano di certo di assistere alla dichiarazione di Jun a Sho << ti…ti do i soldi!>> dice invece Jun e Nino quasi casca.

<< Ma dai! Te lo pago io!>>dice Sho ridendo uscendo dal camerino.

<< Ti do i soldi Jun-kun?>> chiede Nino quando restano solo loro tre.

<< Che dovevo dire Nino! Non potevo dirgli che lo amo davanti a voi due! Mi sarei vergognato troppo! E poi non c’era l’atmosfera giusta!>>

<< Oh certo l’atmosfera! Ingaggia un quartetto d’archi che suona in sottofondo mentre Sho è vestito da principe di Cenerentola e tu hai un lungo vestito rosa con i fiori tra i capelli! Jun-kun diglielo e basta!>>

<< Si Jun-kun diglielo e basta! Chi se ne frega dell’atmosfera! Perché non prendi esempio da Kazu che mi ha detto di amarmi tra una vomitata e l’altra in un sacchetto mentre guardavamo l’esorcista! Che poesia! Che romanticismo!>> dice Satoshi sarcastico.

<< Me lo rinfaccerai a vita vero Toshi? E comunque volevo dirtelo quella sera stessa non mi importava come!>> ribatte Nino.

<< Sei veramente squallido!>> commenta Jun.

<< Ehi principessa i tuoi giudizi contano poco e niente visto che ancora non hai detto al tuo principino che lo ami!>> dice Nino e prima che Jun possa ribattere qualcosa la porta si apre e compaiono Masaki e Sho.

<< Ohayou!>> saluta il più alto con due caffè nelle mani.

Figurati se non compariva al suo fianco! Appena è solo Masa gli si accozza addosso!

Pensa Jun geloso.

<< Jun-kun ecco il tuo caffè.>> dice Sho porgendogli il bicchiere fumante che Jun accetta con un sorriso << il mio ora qual è Masa?>> chiede al ragazzo.

<< Il tuo? E’… oh scusa Sho-chan! Non me lo ricordo più!>> frigna quello.

<< Dai non preoccuparti. Uno vale l’altro>> dice prendendone uno e bevendo un sorso << Oh mamma ma che è? Zucchero sporcato di caffè? Masa ti verrà il diabete con tutto lo zucchero che ci metti!>> dice Sho e Masaki fa rovesciare l’altro caffè.

<< Sei il solito pasticcione Aiba-chan!>> dice Nino.

<< E’ più il caffè che rovesci che quello che bevi.>> aggiunge Sho ridendo e Jun si sente più geloso.

Il legame tra Masaki e Sho è sempre stato forte, i due raramente litigano a differenza sua con Sho, e il più grande lo tratta con infinita dolcezza, quella dolcezza che Jun vorrebbe riservasse solo a lui.

<< Jun-kun?>> lo risveglia la voce del ragazzo << posso?>>

<< Eh?>> chiede Jun non capendo fino a quando Sho afferra il bicchiere che gli aveva dato poco prima, insieme alla mano di Jun e ne beve un sorso.

Jun lo guarda con gli occhi sgranati per lo stupore sentendo il calore della mano del ragazzo sopra la sua sentendosi avvampare per l’imbarazzo.

<< Buono. Ne troppo dolce ne troppo amaro. Perfetto.>> commenta Sho.

<< Ti riferisci al caffè o a Jun-kun?>> chiede ironico Nino ricevendo un altro pugno sulla capoccia da Satoshi.

<< Che domande al caffè! Jun-kun è dolce allo stato puro.>> dice Sho sorridendo e lasciando la presa sul bicchiere e la mano di Jun.

<< Nel senso che è troppo sdolcinato?>> insiste Nino.

<< Kazu!>>

<< Sbrigati a berlo Jun-kun o si fredda>> dice Sho ignorando Nino e aiutando Masaki a pulire il pasticcio appena combinato. << Vado un attimo al bagno. Ci vediamo sul set.>> dice prima di uscire con Jun ancora lì imbambolato dove lo aveva lasciato.

<< Certo che se Jun-kun si eccita per così poco ha un orgasmo ogni trenta secondi! Ecco perché si cambia spesso!>> afferma Nino..

<< Hai finito di dire stronzate!>> lo rimprovera Satoshi << è una tua idea quella di obbligare Jun-kun a dichiararsi a Sho-kun?>>

<< Cosa? Dichiarare?>> chiede Masaki.

<< Ohi io non centro nulla!>> si difende Nino << lui ha deciso di dire tutto a Sho e se me lo permettete aggiungerei pure un bel finalmente! Non se ne può più dei suoi sospiri!>>

<< E’ vero Jun-kun?>> chiede Satoshi e il più giovane annuisce leggermente.

<< Sul serio vuoi dire a Sho-chan che lo ami?>> chiede Masaki.

<< Si sul serio Masa! Ho intenzione di dirglielo entro Natale!>> dice Jun alterato << Qualche problema!?>>

<< No nessuno, anzi in realtà non mi interessa per nulla.>> se ne esce tranquillamente il ragazzo stupendo tutti.

<< Come non ti interessa?>>

<< Innanzitutto perché non ce la farai mai a dire a Sho-chan che lo ami e poi anche ammettendo che tu riesca a farti coraggio ti prenderesti un 2 di picche grande come il Tokyo Dome.>>

<< Aiba-chan non è da te essere così pessimista! Di solito incoraggi tutti!>> gli fa presente Satoshi.

<< Non sono pessimista Oh-chan è la verità… e lo so per certo. Sho-chan non ha interesse per Jun-chan ne tanto meno per gli uomini considerando anche che si sta vedendo con una ragazza.>> rivela placido il ragazzo tra lo stupore dei tre.

<< Ra…ragazza?>>

<< Aiba-chan non ci credo! Sho non frequenta nessuna! Lo sapremmo! O almeno io lo saprei! Io devo sapere sempre tutto!>> dichiara Nino indispettito.

<< Lo saprò! Sono il suo migliore amico!>>

<< E’ finita…>> mormora Jun in un sussurro << è finita ancora prima di potergli dire la verità…>>

<< No Jun-kun aspetta… sappiamo com’è Sho. Sarà la solita ragazza che frequenta per un po’ e poi molla…>>

<< Si Toshi ha ragione Jun-kun non buttarti giù.>> manifesta Nino ricevendo un sorriso di assenso da Satoshi per l’appoggio a Jun << è una delle tante che si scopa e basta!>> aggiunge ferendo di più Jun che vorrebbe scoppiare a piangere.

<< Kazu…>>

<< Si amore?>>

<< Vai con Sho sei ottuso e insensibile quanto lui!>> gli ringhia contro Satoshi furioso abbracciando Jun che a stento trattiene le lacrime.

<< Ma io…>>

<< Vai via Kazu! Ora!>> lo minaccia Satoshi e Nino con il broncio se ne va.

<< Mi dispiace Jun-chan…>> prova a consolarlo Masaki sentendosi in colpa per esser stato lui a dire quelle cose a Jun.

<< Non importa. Andiamo a lavorare siamo già in ritardo…>> dice Jun asciugandosi una lacrima e sciogliendo l’abbraccio del Riida che vorrebbe aggiungere qualcos’altro ma Jun si defila.

Distrutto dalla rivelazione di Masaki, Jun decide di dimenticare Sho, se prima aveva poche speranze ora ne ha ancora meno. Deve andare avanti, lasciar perdere un amore a senso unico e così doloroso.

Sho non dovrà mai sapere dei suoi sentimenti per lui, Sho non lo potrebbe mai ricambiare.

Cosa si era messo in testa decidendo di dichiararsi? Avrebbe fatto solo l’errore più grande della sua vita. Avrebbe rovinato per sempre il rapporto già complicato con Sho, avrebbe danneggiato non solo se stesso e Sho ma l’intero gruppo ne avrebbe risentito.

Sho e io siamo solo colleghi. Si dice e da quel giorno evita in ogni modo possibile di parlare con Sho se non strettamente necessario dietro la telecamera mentre nei programmi continua a comportarsi come sempre.

Masaki, Nino e Satoshi vedono la tristezza che si nasconde dietro la freddezza di Jun e vorrebbero fare qualcosa per il loro amico ma non c’è nulla che loro possono fare. Non possono cambiare i sentimenti di Sho ne tanto meno cancellare quelli di Jun.

Sho, intanto, non capisce perché Jun non si rivolga più a lui per quelle faccende che era solito interpellarlo e da troppi giorni Jun sembra evitarlo.

Più volte si chiede che possa aver detto o fatto per farlo allontanare così da se ma non gli viene in mente nulla.

<< Jun-kun…>> dice Satoshi due giorni prima di Natale nel corridoio dopo la partecipazione ad un programma << Davvero non vuoi più dire niente a Sho dei tuoi sentimenti?>>

<< Non c’è più niente che io debba dire a Sho…>>

<< Senti lo so che hai paura di confessare il tuo amore e so anche che scoprire che Sho frequenti una ragazza ti abbia ulteriormente frenato ma non puoi continuare così. Non è la cosa giusta. Non è meglio provarci almeno? Non è detto che Sho ti rifiuti…>>

<< No infatti… non è detto… è certo! Non mi vorrà mai! Io non sono una donna per quanto Nino mi possa prendere in giro e dire che lo sembro! La verità è che sono un uomo e Sho non è gay e anche se lo fosse non gli piacerei mai io!>> strilla Jun.

<< Te ne pentirai Jun-kun…forse adesso ti sembra la cosa giusta ma tra qualche anno te ne pentirai e ti maledirai per non aver detto tutto a Sho e sarà troppo tardi.>> gli dice Satoshi.

<< Oh!>> sentono dire e si voltano << Matsumoto-san! Ohno-san! Complimenti per l’esibizione>> si congratula Kitagawa Keiko.

<< Grazie mille>> dice Jun cordialmente.

<< Sho-kun?>> chiede un po’ imbarazzata << Sapete dov’è?>>

<< Stava parlando con il presentatore del programma… ah! Sho-kun! Ti cercano!>> dice Satoshi vedendo Sho arrivare mentre Jun cerca di studiare l’espressione della ragazza.

<< Si? Ah! Keiko-chan! Ci hai visti? Come siamo stati? Bravi vero!>> dice il ragazzo regalandole un enorme sorriso.

<< Bravissimi davvero. Hai…hai finito?>>

<< Si. Andiamo.>>

<< Non vieni a bere qualcosa con noi Sho-kun?>> chiede Satoshi prendendo la mano di Jun, cosa che sfugge alla ragazza ma non a Sho a cui si allargano le narici per la rabbia inaspettatamente.

<< No Satoshi ho da fare come vedi…>> risponde un po’ acidamente.

Perché Satoshi dovrebbe prendere per mano Jun? Perché la cosa gli sta dando così fastidio e perché invece Jun sembra non avere problemi a farsi toccare quando tutti sanno che odia essere toccato all’improvviso.

<< Andiamo Keiko-chan. Ciao ragazzi.>> dice arrabbiato trascinando la ragazza confusa che si inchina per salutarli prima di seguire Sho.

Jun stringe la mano di Satoshi per farsi forza.

<< E’ un cazzone!>> dichiara il Riida sorprendendo Jun << Lasciamelo dire Jun-kun sei innamorato di un cazzone! Possibile che non ha ancora capito che lo stai evitando e che sei triste per colpa sua!>>

<< Non è colpa sua Ohno-kun…lui non sa niente…>>

<< Non lo difendere perché mi imbufalisco il triplo! Si vede lontano anni luce che lo ami! Lo capirebbe anche un cieco-sordo-muto dalla nascita! E lui che si crede tanto furbo perché ha preso una cazzo di laurea in economia e fa il giornalista non ha capito un accidenti di te!>> abbaia Satoshi decisamente arrabbiato.

<< Grazie Ohno-kun…>> dice Jun abbracciandolo.

Tutti i buoni propositi per dichiararsi a Sho sono svaniti.

Da solo nel suo appartamento, come ogni sera, Jun si siede davanti all’albero di Natale, illuminato con tutte le lucine colorate, unica fonte di luce oltre a quelle che vede dalla finestra del suo appartamento che da la visuale della città.

Quanti natali passati sperando che Sho capisse, che Sho ricambiasse quei sentimenti…e ogni volta una delusione… nulla accadeva ma rimaneva anche la piccola speranza che forse l’anno dopo sarebbe stato tutto diverso, tutto magico, un Natale completamente diverso…un Natale con la persona che si ama…un Natale con Sho.

Sono uno stupido… si dice osservando quella pallina a forma di cuore appesa al suo albero appena sopra ai pupazzetti suo e di Sho.

Il telefono di casa suona ma Jun non risponde lasciando che parta la segreteria telefonica.

// Jun, tesoro, sei ancora impegnato? Non lavorare troppo! Domani è la vigilia di Natale e ti voglio a casa mi raccomando! Tua sorella è via col marito almeno tu vieni a fare compagnia alla tua mamma e il tuo papà! Fai tanti saluti e auguri agli altri quattro eh! Ciao//

Anche Sho passerà il Natale con i suoi genitori…o forse no… Lo passerà con Keiko-chan, come la chiama lui.

Perché sto ancora pensando a lui! Devo dimenticarmi di lui! Devo farlo o impazzirò del tutto.

Nonostante ci provi strenuamente, il pensiero di Sho resta e si addormenta sul pavimento e il risveglio al mattino della vigilia è assai traumatico per la sua povera schiena.

Fortunatamente non devono lavorare e deciso a prendersi un po’ cura di se, si alza a fatica per andare a farsi un bel bagno quando qualcuno suona il campanello di casa.

<< Arrivo!>> urla massaggiandosi il collo mentre l’ospite continua a suonare ininterrottamente. << Ho detto arrivo! E che diamine!>> dice aprendo la porta e venendo travolto da Masaki.

<< Jun-chan! Jun-chan! Buon Natale!>> urla quello allegramente.

<< Masa… è la vigilia…>>

<< Voglio il mio regalo!>> dice il ragazzo tutto contento.

<< Eh? Oh! Masa scusami stavo per scordarmi! Buon compleanno!>> dice Jun abbracciandolo.

<< Aspetta che ti vado a prendere i regali te li volevo portare dopo ma sei arrivato tu quindi…>>

<< E’ il mio compleanno giusto?>> chiede il ragazzo scalpitante e Jun annuisce non capendo. << Posso chiedere qualunque cosa vero?>>

<< Si in teoria si… perché Masa? Che hai in mente?>>

<< Come regalo per il mio compleanno passa tutta la vigilia di Natale con me!>> chiede con occhi imploranti facendo ridere Jun << Non vuoi?>>

<< Si certo che voglio solo che tra tutti quelli a cui chiedere proprio a me… Sho non era disponibile?>> chiede ridendo e Masaki abbassa lo sguardo << è con lei vero?>> e Masaki annuisce.

<< Jun-chan…>>

<< Allora che ti va di fare? Ti avverto che non farò cose che implichino lo sporcarsi!>> dice con un sorriso.

<< Arigatou Jun-chan!>>

Masaki trascina in giro Jun per tutta la città: ristorante, negozi di abbigliamento, lo zoo, il cinema per tutto il giorno quando poi cala la sera.

<< Ceniamo?>> chiede Jun mentre tornano verso casa di Jun.

<< Devo andare dai miei a Chiba ma grazie lo stesso Jun-chan! Hai reso il giorno del mio compleanno stupendo!>>

<< Dai passa un attimo che ti do i miei regali di Natale>>

<< Aspetta!>> dice Masaki prima di salire nell’ascensore dell’edificio in cui abita << andiamo a vedere il cielo dal tetto del tuo palazzo?>> chiede.

<< Sei tu il festeggiato…>>

I due salgono fino al tetto del palazzo per ammirare il paesaggio.

<< E’ bellissimo vero?>> chiede Masaki tutto felice.

<< Di notte lo è ancora di più con le luci.>>

<< Mmm si credo tu abbia ragione. Il paesaggio perfetto da ammirare con la persona che si ama…>> dice Masaki e Jun sente una stretta la petto. Molte volte era salito su quel tetto e proprio rimirando quel paesaggio aveva pensato a Sho e si era immaginato lì con lui, abbracciati e innamorati.

<< Stai piangendo?>> chiede Masaki a Jun che scuote la testa.

<< E’ il freddo. >> mente Jun mentre Masaki lo avvicina a se tenendolo per la vita << non sono Sho-chan ma, se lo vuoi, posso esserlo solo per stasera. E’ il mio regalo di Natale.>>

<< Stai diventando spilorcio come Nino e fai così per non spendere soldi?>> chiede.

<< Non ti preoccupare ho comprato la borsetta che volevi.>> lo prende in giro ricevendo una gomitata allo stomaco da Jun.

<< Posso davvero fare finta che tu sia Sho?>> chiede stringendosi a Masaki che gli accarezza i capelli.

Jun inizia a singhiozzare forte, abbracciato a Masaki, piangendo tutte le lacrime che ha in corpo e il ragazzo non dice una parola restando immobile ad adempire a quel compito.

Passa il tempo e Jun continua a piangere inconsolabile fino a quando Masaki lo scosta da se.

<< Jun-chan starei anche tutta notte con te se ti facesse stare meglio domani ma devo andare via>> dice con un tono veramente dispiaciuto.

<< No Masa non ti scusare! Sono io che devo scusarmi sei rimasto qui fuori al freddo a sorbirti i miei piagnistei.>>

<< Posso chiederti un ultimo favore Jun-chan?>>

<< Qualunque cosa.>> risponde Jun tirando su con il naso.

<< Aspetteresti qui?>> dice distaccandosi da lui. << Vado a prendere il tuo regalo di Natale in macchina e te lo porto ok?>>

<< Ma qui? Non posso aspettarti in casa? Fa freddo…>>

<< Qui per favore…>> dice Masaki arretrando fino alla porta di ferro << Gomen Jun-chan>> gli dice chiudendolo fuori sul tetto dando anche la chiave alla porta.

<< Masa apri! Masa! Se è uno scherzo non fa ridere! Masa! Fa freddo! Masa!>> urla battendo i pugni sul freddo metallo ma il ragazzo non apre << Fanculo!>>

Che ci faccio ora sul tetto al freddo la notte della vigilia!? Mi troveranno morto congelato!

Si dice cercando di scaldarsi il più possibile.

L’orologio al polso segna le 23:00.

<< Il cellulare!>> dice come avendo un’illuminazione cercandolo nelle tasche del cappotto ma non lo trova << merda! L’ho lasciato in casa perché Masa non voleva che ci disturbassero! Ha pensato veramente a tutto!>> dice sconsolato.

Ormai rassegnato all’idea di dover rimanere lì si affaccia di nuovo alla ringhiera. E’ scesa la notte e la temperatura si è ulteriormente abbassata, lo spettacolo è più mozzafiato di prima con le luci che illuminano la città.

Che Natale desolante… si dice quando sente un rumore alla porta e il suo rumore mentre si apre.

<< Dannazione che razza di scherzo…>> inveisce voltandosi per uccidere Masaki e il suo stupido scherzo trovandosi davanti Sho che si sta tenendo un fianco e respira a fatica << Sho-kun?>>

<< Stai bene?>> chiede quello.

<< Io…si ma tu?>>

<< Che ci fai fuori al freddo sul tetto?>>

<< Io…Come sapevi che ero sul tetto? Masa…>> dice Jun interrompendosi. E’ questo il regalo di Masaki. Farlo restare solo con Sho ma adesso che senso avrebbe dirgli che lo ama?

<< Si muore di freddo Jun-kun dimmi cosa devi dirmi e poi andiamo a prendere un the caldo>> dice Sho mettendosi dritto e Jun sente il cuore battergli all’impazzata.

Sho ha un completo elegante, con tanto di cravatta un cappotto lungo aperto che lascia vedere l’abito sotto e i capelli sono un po’ spettinati ma sta benissimo.

Dirgli quello che deve? Ma cosa dice? Lui non deve dirgli niente… non più.

<< Sho-kun…>>

<< Jun…>> dice Sho spalancando gli occhi << è vero?>>

<< E’ vero cosa?>>

<< Che…che mi ami?>> chiede guardandolo in volto << è questo che volevi dirmi?>>

<< Ma…io…come…>> chiede Jun nel panico voltandosi come a cercare aiuto e sul palazzo di fronte un’enorme scritta fatta con le lucine cattura la sua attenzione “Sho ti amo”.

Jun rimane a bocca aperta chi mai può averlo scritto!?

<< Jun ti prego dimmi la verità è questo che volevi dirmi? Per questo ti sei fatto chiudere sul tetto da Masa?>> chiede Sho e Jun si rivolta mestamente a guardarlo, incredulo.

<< Sho-kun io… non dovevi saperlo… Io non…non… ora si ho rovinato tutto.>>

<< Perché Jun?>>

<< Mi dispiace Sho-kun non volevo che lo scoprissi. Ho cercato di nascondere questo sentimento…credimi!>> dice Jun disperato

<< Stronzate!>> ringhia Sho arrabbiato avvicinandosi a lui << Perché non me lo hai detto prima!>> gli urla abbracciandolo << Quanto tempo è che te lo stai portando dietro? E’ per questo che mi hai evitato negli ultimi tempi? Perché non volevi darmi fastidio? Jun… Oh Dio Jun quanto ti devo aver fatto soffrire! Perdonami.>>

<< Sho-kun…>> lo chiama Jun confuso più di prima, immobile tra le sue braccia chiedendosi se quella sia la realtà o solo un dolce sogno prima di morire di freddo .

<< Amore mio… perdonami. Se avessi saputo prima che anche tu mi ami non ti avrei mai fatto soffrire, ma sono un coglione e non ho mai capito nulla. Pensavo che fosse sbagliato essere innamorato di un mio amico e come avrei potuto avere speranze con te? Jun… se non è troppo tardi perdonami… io ti amo.>> dice Sho nascondendo il viso nel collo di Jun.

Non è un sogno vero? E anche se lo è non svegliatemi.

<< Ti amo Jun…ti amo, ti amo…>>

<< Stai zitto…>> riesce a dire Jun e Sho si stacca un po’ da lui per guardarlo in viso << baciami Sho…baciami perché il sogno potrebbe finire e io non voglio svegliarmi e sapere che non sono riuscito a baciarti nemmeno in sogno…>>

Sho gli sorride e si avventa senza esitazioni sulle sue labbra.

Jun risponde al bacio, tenero, dolce ma la paura di perdere Sho è troppa e cerca di approfondire quel contatto.

<< Jun…>> dice Sho riprendendo fiato << non vado da nessuna parte…>>

<< Scusa…ma ho aspettato troppo…ti voglio…>>

<< Lo dicevo io che voleva scoparselo!>> sentono dire alle loro spalle.

<< Kazu! Porca miseria ci sentono così!>>

<< Ehi voi tre!>> urla Sho voltandosi tenendo Jun stretto a se << è opera vostra?>>

<< Beh… in effetti…>>

<< E’ opera tua Nino ne sono sicuro, porta la tua firma!>>

<< Ah no! Questa volta no! Ha pensato a tutto il caro Toshi prendetevela con lui.>> afferma Nino e Masaki fa si con la testa.

<< Scusate…>> dice Satoshi scoperto << non avrei fatto nulla ma Jun era triste e poi mi sono deciso a farlo sul serio quando Sho-kun si è arrabbiato ieri per i corridoi della stazione televisiva.>>

<< Arrabbiato?>>

<< Quando ti ho preso per mano Jun-kun, Sho-kun è diventato di tutti i colori, tu non ti sei lamentato e la cosa lo ha fatto imbestialire ancora di più. E’ li che ho capito che lui provava qualcosa per te e con l’aiuto di Kazu e Masa ho allestito tutto questo. Scusate se vi ho ingannato ma… vedo che ha sortito gli effetti sperati…>> dice sorridendo.

<< Non dirmi da qui riesci a vedere l’uccello duro di Sho-kun!>>

<< Nino!>> lo rimproverano tutti e quattro

<< Grazie Satoshi.>> dice Sho << ora però… non abbiamo più bisogno del vostro aiuto…vero amore?>> gli chiede malizioso e Jun arrossisce e annuisce tirandolo per mano verso il suo appartamento.

<< Ah! Grazie ancora però… non mi piace essere preso in giro… Una bella nottata al fresco vi farà bene!>> dice con un sorriso

<< Eh? Che volete dire? Jun-kun!>> urlano i tre rimanendo chiusi fuori sul tetto.

<< Siamo stati cattivi Sho?>> chiede correndo giù per le scale con il ragazzo per mano.

<< Un pochino ma non pensiamo a loro pensiamo a noi…>>

Arrivati dentro casa ricominciano a baciarsi con foga.

<< Andiamo di la in camera…>> dice Jun passando davanti all’albero di Natale e Sho si ferma a guardarlo.

<< L’hai tenuta…>> dice sfiorando con le dita il cuore.

<< Era l’unica intera…>>

<< Quando l’ho vista ho pensato subito a te e sono corso a portartela… sono sciocco vero?>> chiede imbarazzato.

<< Tutt’altro… Sei magnifico…>>

<< Non mi stai facendo troppi complimenti? Non è da te…>>

<< Io ti amo Sho… >>

<< Adoro sentirtelo dire…Però questa notte voglio sentire tutt’altro uscire dalla tua bocca.>> e riprendendo a baciarsi si trascinano in camera da letto…

 

Epilogo

Ad occhi chiusi nel letto, il profumo di Sho, della sua pelle.

E’ stato un sogno? Si chiede Jun aprendo un occhio vedendo il profilo del ragazzo vicino a lui.

No non è stato un sogno.

Le lacrime iniziano a solcargli il viso. Sho è lì con lui, gli ha detto di amarlo.

<< Jun…piangi?>> chiede Sho mezzo addormentato.

<< No…>>

<< Mmm…stai venendo di nuovo?>> chiede con un sorriso e Jun gli tira un capezzolo << ahi! Scherzavo scherzavo.>> dice baciandogli la fronte.

<< Stupido.>>

<< Sono il tuo stupido. Che ore sono amore?>>

<< Mmm… le dieci e mezza…>>

<< Cazzo dovevo essere a casa dei miei! E’ Natale!>>

<< Anche io!>> dice Jun nel panico. << Che facciamo adesso?>>

<< Aspetteranno ancora…>> gli sorride malizioso.

<< Si ma… e il mio regalo di Natale?>> chiede Jun imbronciato.

<< Non ti basto io amore?>>

<< Tu sei il mio regalo per la vita ma per Natale? Che ci guadagno?>>

<< Un altro orgasmo?>> chiede con un sorriso vedendo l’espressione contrariata di Jun << l’ho fatta mettere nel tuo garage… è quella specchiera che volevi…>>

<< Davvero!? Me l’avete comperata sul serio!?>> chiede Jun esaltato.

<< Che avete e avete! Io ti ho comprato la specchiera!>>

<< Allora dopo me la porti su?>> chiede implorante.

<< Certamente…>>

<< Oh grazie Sho! Ti amo! Ora sono pronto per l’altro mio regalo!>>

<< Un altro!? Non ne ho altri!>>

<< Non mi avevi promesso un orgasmo?>> gli chiede con sguardo predatore e Sho lo butta con la schiena mettendosi sopra di lui prendendo a baciarlo. << Sho?>>

<< uhm?>>

<< Buon Natale.>>

<< Buon Natale amore mio…>>

 

<< Dove cazzo sono finiti!? Ho le terga congelate!>> dice Nino mezzo congelato ancora fuori al freddo sul tetto.

<< Vieni più vicino Kazu…>>

<< I cannonieri sparano….>> canta Masaki.

<< Ma! Quel maledetto ha del rum da bere e non ci ha offerto nulla per farci riscaldare!>> dice Nino indignato.

<< Kazu… ti scaldo io se vuoi…>> dice languido Satoshi tirandolo più vicino a se.

<< Mmm…forse è meglio dare una controllatina la sotto… voglio che sia duro non congelato e inutilizzabile…>> ridacchia Nino baciando Satoshi sulle labbra.

   
 
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