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Autore: akachika    24/12/2012    2 recensioni
La vigilia di Natale, i servitori da casa Phantomhive chiedono un giorno di vacanza ma il conte non festeggia più il Natale ... cambierà idea?
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Merry Christmas To Everyone

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*Toc toc*
“Entra”
“Mi peldoni l’intlusione signolino”
“Che hai rotto questa volta Meirin?”
“Niente signolino, sono qui anche a nome di Bald e Finian e volevo chiedele se, visto che domani è Natale potevamo avere la giolnata libela …” Disse la cameriera mentre, nervosa, fissava il pavimento mentre tirava i lembi del grembiule
“Meirin, lo sai bene che io non festeggio il Natale e non posso certo permettervi di lasciare i maniero quindi no. Puoi andare.” Rispose il giovane Phantomhive con tono gelido; lui detestava quella festa, tutti erano allegri e gioiosi mentre a lui non faceva altro che ricordare che non avrebbe mai più provato quella felicità, lui odiava il Natale.
“Va bene signolino, scusi ancora pel il distulbo” disse Meirin prima di uscire dallo studio con la testa bassa.
Ciel si rituffò nella lettura dei documenti che aveva sulla scrivania, anche se in realtà non ne aveva la minima voglia.

*Toc toc*
Senbra che oggi sia destinato a non concludere nulla pensò Ciel mentre alzava la testa dalle scartoffie una seconda volta
“Entra”
“Buon pomeriggio bocchan, le ho portato il the” Disse il maggiordomo che entrò spingendo un carrellino con su il suddetto the e qualche dolcetto
“Si lascialo lì e poi vai”
“Scusi l’impudenza bocchan, ma venendo qua ho visto Meirin che piangeva … posso permettermi di chiederle il motivo?”
“Non sono affari tuoi!”
“Mi perdoni bocchan, la lascio solo” Sebastian girò i tacchi e fece per andarsene
“Mi ha chiesto se lei e gli altri domani potevano avere il giorno libero perché è Natale, ma loro sanno che io non lo festeggio” Sebastian sorrise,
“Lei no ma loro si, non pensa che abbiano diritto ad una giornata libera? E anche lei magari riuscirebbe a rilassarsi; una volta tanto provi a divertirsi …” “Non osare discutere le mie decisioni Sebastian! Ricorda il tuo posto!”
“Sono desolato bocchan, non accadrà più” Disse il maggiordomo chinando il capo e portandosi una mano al cuore.
Quando il suo fedele servitore uscì dal suo studio Ciel si prese la testa fra le mani
Perché nessuno capisce che io non ho più nessun motivo per essere felice, non ho più nessuno con cui festeggiare questa festa in cui tutti vogliono bene a tutti … le persone che amavo e che mi amavano ormai sono morte …
Pensò il giovane erede che sentiva una morsa di dolore stringerglisi intorno al cuore.
Prese carta e penna e si mise a scrivere
“Domani 25 Dicembre alla servitù è concessa una giornata di riposo, quindi nessuno dovrà lavorare qui nella magione. Ciel Phantomhive.”
Non sapeva davvero perché lo stesse facendo, non di sicuro perché glielo aveva detto Sebastian, semplicemente si sentiva di farlo. Portò di persona i biglietti nelle camere dei suoi tre inservienti poi, mentre tornava al suo studio vide che anche Sebastian si stava recando li, probabilmente per annunciargli la cena … in quel momento un pensiero lo fulminò: E a Sebastian? Cercò di ignorarlo
“Ah bocchan stavo giusto venendo a chiamarla per cena” Disse il maggiordomo sorridendo
“Uhm” si limitò a rispondere il padrone

….

Dopo cena Ciel fu preparato per andare a letto come da routine ma prima che il maggiordomo potesse andarsene Ciel gli fece una strana domanda
“Tu lo festeggi il Natale?” “Io faccio quello che lei mi ordina bocchan” Rispose pronto il demone
“Se lo festeggiassi … Cosa ti piacerebbe ricevere?” Insistette il conte; Sebastian adorava quando il suo padrone appariva così debole ed indifeso
“Perché tanto interesse?”
“Niente, lascia perdere”
“Invece lei bocchan? Se lo festeggiasse cosa le piacerebbe?” Chiese Sebastian con un sorriso crudele; Ciel abbassò lo sguardo
“Ti vanti sempre di essere tanto bravo a capire le persone quindi non c’è bisogno che ti risponda. Ora va, ho sonno”
“Yes, my lord.”  

Mentiva, non aveva affatto sonno, troppe cose gli giravano per la testa.
Scese dal letto e uscì dalla sua stanza dirigendosi verso lo studio dove prese carta e penna e cercò di scrivere come meglio poteva anche senza luce; quando fu soddisfatto del risultato si diresse verso la camera del suo maggiordomo.
Si fermò appena davanti alla porta colto da un moto di insicurezza poi si decise ad aprire la porta; si diresse verso l’armadio dove prese quella maledetta bestia che il suo demone amava tanto e gli legò il biglietto al collo poi lo poggiò sul letto e se ne torno alla sua stanza.

Sebastian aveva appena finito di controllare che non ci fossero intrusi nella casa e stava tornando alla sua stanza quando vide il suo bocchan sgattaiolarne fuori, sorrise e, curioso, si diresse a grandi passi verso la porta.
Quando vide il suo gattino sul letto si preoccupò che Ciel potesse averlo visto quindi si avvicinò per prenderlo in braccio e coccolarlo, fu allora che vide il biglietto
Domani, per tutto il giorno fa come se fossi libero, lascia pure la magione e fa ciò che vuoi.”
Nonostante la sua natura rimase scioccato da quelle parole perché riuscì ad immaginare quanto fossero costate al suo bocchan.

….

La mattina quando Ciel aprì gli occhi il sole era già alto nel cielo, non sapeva quanto avesse dormito ma non gli importava più di tanto, si alzò e si affacciò alla finestra per osservare il paesaggio invernale; cercò di liberarsi la mente e non si accorse della porta che veniva aperta e dei passi che si avvicinavano finche non sentì due forti braccia stringerlo da dietro e una voce sussurrargli all’orecchio
“Buon Natale bocchan”.
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Piccola one-shot di Natale senza nessuna pretesa spero di non essere sfociata troppo nell’ ooc e anche che sia piaciuta almeno un pochino.
Visto che siete arrivati fino a qua e che è Natale una recensione lasciatela! Sarebbe un ottimo regalo! ^^
Baci e Buon Natale! :) 

Marty
  
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