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Autore: wawaring    24/12/2012    3 recensioni
Lina, Gourry, Amelia e Zel decidono di prendersi una vacanza, ma staccare la spina con le vecchie abitudini non sará semplice, e per non tradire il loro proposito prenderanno un rimedio drastico... Salvo poi pentirsene. Con Xelloss, Martina, Zangulus ... E un bacio inaspettato!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Xelloss Metallium, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo settimane di viaggio erano giunti alla meta tanto agognata. Poche miglia li separavano dal mare, che si stagliava verso l'orizzonte apparentemente all'infinito. Il sole calante si rispecchiava sulle onde, come una gigantesca arancia rossa. Lo stomaco di Lina Inverse gorgogliò. Certi paragoni sorgono spontanei all'ora di cena.
Certo, presto avrebbe fagocitato la lauta cena che la aspettava, e tutto nell'universo sarebbe tornato al suo posto - per quella sera - ... Ma prima ...solo qualche attimo per inspirare lentamente, per lasciarsi pervadere dall'odore di salsedine... Solo un altro istante, per osservare la costa frastagliata e rocciosa... Pochi secondi, per osservare la sfumatura rosata che tracciava il profilo delle nuvole... Solo ...
-Ehi, ma quello non é un tempio?- osservò Zelgadis strappandola a quell'immersione estatica nelle meraviglie della natura -Oltretutto sembra molto antico...-  continuò l'insolente.
Gourry fissò prima Zel, poi Lina, e poi di nuovo Zel, e la sua espressione mutò in poco tempo da apprensiva, a terrorizzata, a conciliante -E dai, Zel! Si era deciso che si tratta di una vacanza!-
-Gourry-san ha ragione, Zelgadis-san!- sancì Amelia con solennità -Si era detto solo vacanza. Niente templi, banditi, draghi e demoni! Solo mare, riposo, bagni di sole ed happy hour!-
Zel assunse la consueta espressione ostile di quando veniva contrariato riguardo alla ricerca della sua cura. Si voltò verso Lina. Una lieve brezza scompigliava la sua matassa di capelli rossi, mentre fissava sovrappensiero un punto indefinito a nord. Zel fu sorpreso dal fatto che la sua amica, solitamente esuberante e apparentemente non riflessiva, fosse così presa dal panorama, per quanto mozzafiato. Si guardò attorno a propria volta, godendosi per la prima volta il paesaggio... Finché, spostando il suo sguardo nella stessa direzione di quello di Lina, notò qualcosa.
-Ehi Lina! Sai fissando un covo di banditi! Che fine ha fatto il "niente combattimenti, solo vacanza"? O vale solo per me?- protestò la chimera.
-Eh no!!- la rimproverò Amelia -Le regole valgono per tutti!! Anche per te, Lina-san!-
-Questa me la paghi, spione!- promise Lina, ringraziando Zel con una gomitata.
-Ragazzi, buoni!- mediò Gourry -Che ve ne pare se ci cerchiamo una locanda e facciamo piazza pulita?? Ho una fame!-
E mentre i quattro amici si allontanavo tra urla, schiamazzi e recriminazioni, una misteriosa presenza li osservava da dietro una palma, increspando le labbra in un sorriso.
 
Pile di piatti vuoti sempre più alte si accumularono accanto ai quattro compagni di viaggio. Gli avventori della locanda talvolta si voltavano a fissarli spiazzati, spesso sconcertati. Le donne si chiedevano come fosse possibile che quell'esile fanciulla dai capelli rossi potesse ingollare tanto cibo, e con tanta poco grazia. Perfino la ragazza dai capelli corvini, che pareva tanto a modo e raffinata, sembrava aver dimenticato ogni regola del bon ton. Gli uomini scommettevano su chi avrebbe capitolato per primo tra il biondo, la rossa, e le scorte di cibo della locanda.
Lina accompagnò l'ultimo boccone di pollo con delle lunghe sorsate di birra. Quando appoggiò il boccale sul tavolo riprese fiato, come se avesse passato l'intero pasto in apnea.
-Lina! Non avrai già finito, mi auguro! Manca ancora il dolce!- protestò Gourry con genuina preoccupazione, riconoscendo nelle sorsate di birra il tipico segnale di fine pasto secondo Lina.
La maga dai capelli rossi fissò i suoi compagni, con un'espressione grave, e bisbigliò -Ragazzi, qui c'é seriamente qualcosa che non va.-
Amelia e Zel si scoccarono un'occhiata interrogativa, mentre Gourry annuiva con un'espressione solenne.
-Che cosa intendi, Lina-san?- chiese Amelia
-Non è evidente??- esclamò Lina, scioccata dal carente spirito di osservazione della sua amica.
-É quello che pensavo anch'io- intervenne Gourry, strappando un sorriso a Zel per quell'aria insolitamente seria.
-Di cosa stiamo parlando?- chiese Amelia -I demoni superiori ci danno di nuovo la caccia? L'ultima alcova di banditi assaltata ha giurato vendetta e ora vuole il nostro sangue? I sacerdoti del tempio che abbiamo "trafugato a fin di bene" sono venuti a reclamare le proprie sacre reliquie? Cosa? Cosa?-
Gourry scosse il capo -Ma Amelia, non è evidente? Siamo in una località di mare, giusto? Allora perché sul menu non c'era nemmeno una specialità di pesce?-
Amelia e Zel quasi caddero dalla sedia per la gravità con la quale avevano affrontato un tema così futile, mentre Lina annuiva solennemente, a braccia incrociate.
-Ma Gourry-san, perché dovrebbe essere strano? Evidentemente questa specifica locanda non è specializzata in piatti a base di pesce!- dedusse Amelia.
Lina socchiuse gli occhi -No ragazzi... C'é qualcosa di sordido sotto... E io scoprirò cosa! Com'è vero che mi chiamo Lina Inverse, la bella maga dallo sguardo magnetico!-
-Vorrai dire la strega assassina dal seno piatto...- borbottò Gourry, senza riuscire a trattenersi. Si pentì all'istante di quanto detto, e per pochi secondi sperò che Lina non avesse sentito. La speranza si frantumò istantaneamente, insieme a qualche costola, quando Lina gli assestò un calcio scaraventandolo per terra. Mentre riapriva gli occhi scorse delle gambe sinuose e liscissime sopra di lui, completamente esposte.
-Perché in questo locale non cuciniamo pesce?- intervenne una voce baritonale -Semplice! Perché non pratichiamo il cannibalismo!-
Mentre rifletteva sul significato di quella frase, Gourry notò che il corpo a cui appartenevano quelle gambe seducenti era interamente ricoperto di squame. L'urlo di Lina non si fece attendere, mentre lo spadaccino realizzava che la locanda in cui alloggiavano era di proprietà di un uomo-pesce.
 
Il giorno dopo, mentre si approssimavano alla spiaggia, Lina continuò a protestare.
-Amelia, non mi dirai che LO SAPEVI?? Zelgadis, ci sei anche tu dentro questo complotto??-
Zel scosse la testa -Senti Lina, solo perché hai avuto delle disavventure con un paio di esemplari della specie, non sei autorizzata a fare la razzista.- gli sfuggì una risatina.
-É vero Lina-san! Zel-san e io sapevamo che questa località turistica é fittamente popolata di uomini-pesce!- intervenne Amelia -Ma sono esseri di indole pacifica, non é mai successo che aggredissero un essere umano!- aggiunse, affrontando lo sguardo di Lina.
-Ah sì?? Allora perché gli unici due che fanno eccezione alla regola guarda caso me li sono beccati io?- domandò la maga, irritata.
A Zelgadis, nel frattempo, sfuggì un'ulteriore risatina al ricordo di Noonsa, il che irritò ancora di più la giovane maga.
Gourry appoggiò una mano sulla sua spalla -Coraggio Lina, perché invece di litigare non ci facciamo un bel bagno? In fondo siamo qui per divertirci!-
-Qui l'unico che si sta divertendo mi sembra Zelgadis!- osservò Lina irritata, mentre la chimera sembrava incapace di smettere di ridere. In fondo lui era l'unico testimone delle sue disavventure con gli uomini-pesce. E ogni volta che l'argomento emergeva, notava in lui un compiaciuto divertimento. Per qualche INSPIEGABILE motivo sentiva il bisogno di invocare una palla di fuoco!

Pochi minuti dopo i quattro amici si trovavano sulla spiaggia. Lina, Gourry e Amelia erano immersi nelle acque calme e cristalline. Gourry sollevava le due ragazze sulle sue spalle, aiutandole a tuffarsi, mentre ridevano a squarciagola.
Riemergendo da sottacqua, Lina si guardo attorno, realizzando il fatto che Zelgadis se ne stava sulla spiaggia, completamente vestito, a leggere un libro e ogni tanto scoccando un'occhiata ai propri amici. Stava per avviare una conversazione DIPLOMATICA per convincerlo con le buone di unirsi a loro, quando una mano le afferrò la caviglia, obbligandola ad una sgradita immersione subacquea. 
Quando riemerse, una volta ripreso fiato, urlò -Gourry, ma che diavolo....!??- ma si trovò davanti l'enorme faccione inebetitito di un uomo-pesce, lo stesso della sera precedente.
Lina cacciò un urlo e corse a perdifiato verso riva, accasciandosi sulla sabbia, il più lontano possibile dalla sgradita visione.
-Benks, carissimo!- lo accolse Gourry -unisciti a noi!-
Benks abbassò lo sguardo, afflitto -Non credo che la vostra amica sarebbe d'accordo- piagnucolò.
-Chi, Lina-san? Ma no, non preoccuparti, é un suo modo di scherzare con i nuovi amici!- esclamò Amelia, con un tono poco convincente -Lina-san, torna qui!-
Lina si avvicinò verso la chimera -No, Amelia, che razza di amica sarei se lasciassi il povero Zel qui da solo?? Gli tengo un po’ di compagnia!-
Zel distolse gli occhi dalla lettura, abbozzando un sorriso -Lina, la tua SINCERA apprensione nei miei confronti é DAVVERO commovente! Tuttavia sto benissimo da solo, non c'é bisogno che resti a farmi compagnia, torna pure a giocare con Benks e gli altri!-
Lina gli passò un braccio sotto il collo, serrando la stretta più del necessario -Ma che dici, STUPIDONE, lo sanno tutti che non sai stare da solo!-
-Lina! Così mi soffochi!- disse Zel a denti stretti.
-Così impari a fare lo spiritosone!- 
-Oh, come sei premurosa!- affermò deliziato l'uomo-pesce -Ho sempre desiderato avere un'amica sincera come te!-
-E ora che ne dici di farci una passeggiata sulla spiaggia? Via, via, via!!!- disse Lina, trascinandosi dietro il povero Zel.
 
-Che stavi leggendo, Zel?- chiese Lina, e senza attendere la risposta sottrasse allo sciamano il libro che si portava appresso.
-Un libro sul tempio??- protestò la maga –Tu non stai ai patti!-.
Zel tacque, fissando dritto davanti a sé, mentre una brezza gli scostava i capelli dagli occhi. 
-Allora perché anche tu non rinunci all’idea di assaltare il covo di banditi? So per certo che ieri sera hai fatto un giro di ricognizione.- ribatté lo sciamano.
Lina arrossì, colta in fallo. Fissò dei gabbiani in picchiata sull'acqua marina, salvo planare all'ultimo momento, alla ricerca di un pasto.
In quel momento si accorsero di due avventori, esattamente di fronte a loro.
-Ma guarda chi si vede... Lina Inverse... Credevo che avessi troppa autostima per fartela con i miei avanzi!- esordì una familiare voce femminile.
-Cara Martina, innanzitutto Zel non é un tuo "avanzo", ma l'oggetto di un'ossessione del tutto non corrisposta; in secondo luogo, noi non "ce la facciamo"! Ma grazie per la considerazione!-
La principessa del regno di Zoana ridacchiò -Vedo che non sei cambiata affatto... E quanto a te, Zel, ho provato un brivido quando ti ho rivisto...-
-Ti assicuro che la cosa é stata del tutto reciproca.- ribatté pacatamente Zel.
Martina ne sembrò lusingata, non cogliendo la vena di sarcasmo nella sua voce.
Il secondo avventore si incupì -Non ti spingere oltre, o sarò costretto a battermi con te per l'onore di mia moglie!- disse Zangulus ammiccando, in tono scherzoso. Si protese in avanti per stringere calorosamente la mano a Lina e Zel -É un piacere rivedervi, ragazzi.- aggiunse - Cosa ci fate qui? E come mai Gourry non é con voi? Non vedo l'ora di sfidarlo con la spada per vedere se ha fatto progressi.- 
Zangulus passò un braccio attorno alle spalle di Zel, ed insieme si avviarono, chiacchierando animatamente. 
Lina si ritrovò a fronteggiare il sorriso malizioso di Martina.
-Bene... Martina...- esordì, grattandosi la punta del naso, maledicendo Zel per averla abbandonata in sua compagnia -Come procede? Tutto bene?-
-Tutto bene?? Certo, come no! Come al solito sono impegnata a ricostruire il regno di Zoana...- affermò, rossa in volto, sul punto di scoppiare.-
Lina si grattò la nuca imbarazzata, dato che era l’unica artefice della distruzione del suo regno –Beh … se avete altri impegni non vogliamo certo trattenervi… andate pure spensieratamente per la vostra strada!-
Martina abbozzò un sorriso malizioso che non le piacque affatto –Oh, cara Lina, è così tanto tempo che non ci vediamo… ho tutta l’intenzione di trascorrere più tempo possibile con voi, ora che ne ho l’occasione.- ridacchiò –D’ora in avanti sarò la tua ombra.-
Lina sospirò. Non le era chiaro se fosse una promessa o una minaccia… quel che era certo era che quell’incontro non lasciava presagire nulla di buono.
 
L'oscurità lo avvolgeva. Nessuno avrebbe mai notato la sua presenza. Si spostava silenziosamente, sinuosamente, come un’ombra nelle tenebre, con il passo vellutato di un felino, come ...
-Zel-san?? Dove diavolo stai andando?- strillò Amelia puntando il dito contro di lui -Siamo in vacanza, lascia perdere il tempio!-
-Ma come accidenti hai fatto a scoprirmi?- protestò la chimera, esasperata.
-Beh ti alzi a metà cena dicendo che vuoi andartene a dormire, dopo aver passato gli ultimi due giorni a fissare il tempio, ovvio che ci suoni qualche campanello d'allarme!-
Si recarono insieme nella sala da pranzo della locanda, e ripresero posto alla numerosa tavolata, alla quale avevano preso parte anche Martina e Zangulus.
-Ma guarda un po’ chi si rivede!- ironizzò Lina -La fuga più breve della storia!-
-Sapete, se la vostra intenzione é davvero passare un vacanza rilassante, e non essere colti dalla tentazione di riprendere il vostro abituale stile di vita, ci sarebbe un sistema...- esordì Martina.
Lina la fissò con scetticismo -Ah sì? E come?-
-Semplice! Privarvi temporaneamente dei vostri poteri!- rispose la principessa.
-Questa mi sembra davvero una magnifica idea, Martina-san!!- esclamò Amelia con entusiasmo.
-Certo...- disse Lina ancor più scettica -E questo non ha niente a che vedere con il fatto che anni fa hai giurato di farmela pagare per aver distrutto Zoana? Si può sapere stai tramando?-
-Pagare? Tramando??- insorse Zangulus scandalizzato -Questi sono vocaboli totalmente estranei all'indole della mia dolcissima mogliettina!- continuò, fissando la diretta interessata con uno sguardo adorante.
-Certo, come no...- borbottò Lina
Martina la fissò con le lacrime agli occhi -Oh, Lina, il tuo sarcasmo mi trafigge peggio della più affilata delle lame! Perché non vuoi accettare che sono cambiata, che ora grazie al mio adorato maritino sono una persona nuova, e che sentimenti come rancore e vendetta mi sono totalmente estranei?- e scoppiò in lacrime, affondando nell'abbraccio consolatore di Zangulus.
-Guarda cos'hai combinato, Lina! Hai ferito i suoi sentimenti!- la apostrofò Gourry.
-Mi prendi in giro? Non mi vorrai dire che ti sei bevuto veramente questa sceneggiata?- stridette Lina.
-Sono d'accordo con Gourry-san!- esclamò Amelia, annuendo con solennità -Sei stata dura con lei, una donna che molto coraggiosamente ha scelto di intraprendere un percorso di rendenzione, un cammino verso i più alti ideali della giustizia!!-
Lina guardò i suoi amici con un'espressione tradita, mentre Martina non nascondeva un sorriso trionfante -E va bene, da voi due creduloni potevo anche aspettarmelo. Su Zel, riportali alla realtà!-
-A me non sembra un'idea così malvagia, quella di privarci temporaneamente dei nostri poteri...- disse la chimera.
Tutto il gruppo si voltò verso di lui -Cooosa?!- esclamarono all'unisono.
-Lina, tu non fai altro che ripetere che siamo in vacanza, e impedisci a me anche solo di visitare quel tempio, quando tu stai palesemente tenendo d'occhio una banda di banditi con l'intento di assaltarli. In questo modo ci sarebbe una maggior equità.- incrociò le braccia.
-Io non ho pianificato nessun assalto!!- esclamò Lina irata.
-Se sei in buona fede cosa ti costa rinunciare ai tuoi poteri semplicemente per qualche giorno?- chiese Amelia, fissandola con uno sguardo indagatore.
-Mia cara Amelia, se rinunciamo ai nostri poteri, chi ti dice che quella lì- esclamó Lina, indicando Martina, che nel frattempo giaceva inconsolabile tra le braccia del marito con uno sguardo indifeso -non ne approfitterà per farmela pagare, come ha sempre giurato di fare??-
-Oh, ma carissima Lina!- esclamò Martina in lacrime -La battaglia contro il Signore degli Inferi ha cambiato tutto! Io nutro un profondo sentimento di affetto verso di te!- si rivolse teatralmente agli altri -Come puoi ancora dubitare di me dopo tutto quello che abbiamo passato insieme? Dopo tutte le prove cui é stato sottoposto il nostro indissolubile legame di amicizia?-
-Oh, Lina-san, lei merita senz'altro un'altra occasione- esclamò Amelia con voce rotta dalla commozione -I suoi sentimenti sono sinceri, ed il suo cuore é puro! Ne sono certa! Me lo dice il mio sesto senso da Paladina della Giustizia!-
-Non per mettere in discussione il tuo "sesto senso", Amelia...- commentò Zel con un'espressione perplessa -Ma forse esiste un modo per accertarci della buona fede di Martina, ed allo stesso tempo per tutelarci.-
-Sarebbe a dire?- domandò Gourry
-Semplice, Martina dovrebbe rinunciare ai suoi poteri insieme a noi... Accetti?- chiese alla diretta interessata.
Martina annuì con lacrime di gioia che le solcavano le guance -Oh sì, ne sarei ben felice!-
A questo punto tutti gli sguardi si rivolsero verso Lina.
-Non posso credere che tu stia facendo tutto questo per ripicca!- disse tra i denti, rivolgendosi a Zel.
-Oh, puoi crederci!- ribatté lo sciamano.
-E va bene.- concesse la maga, e tutti si abbandonarono ad un sospiro di sollievo -A patto però che tutti a questo tavolo rinuncino ai propri poteri!-
-Per Zangulus e me va benissimo- concesse Martina, ponendo una carta astrale al centro del tavolo, e ponendo al proprio centro un'ossidiana nera -Prendiamoci tutti per mano, formando un cerchio perfetto, e impegnamoci a rinunciare ai nostri poteri per i prossimi sette giorni!-
 
Nel frattempo, poco lontano, nel buio della notte, in una grotta scavata in un pendio di roccia che scivolava sul mare, una sagoma giaceva immobile. Un'ombra si avvicinò lentamente, e abbozzò un sorriso. Accarezzò brevemente la sagoma in pietra, che venne percorsa da una scarica elettrica, ed improvvisamente si animò.
-Perché mi hai svegliato?- chiese colui che era stato invocato.
L'essere accanto a lui ampliò ulteriormente il suo sorriso, portandosi un dito alla bocca -Spiacente, amico mio... É un segreto!-
 
L'indomani, Martina e Zangulus non si presentarono a colazione. Questo irritò molto Lina, che percepiva la cosa come molto sospetta, ed era insensibile alle continue rassicurazioni di Gourry sul fatto che anche loro si erano privati dei propri poteri, pertanto erano inoffensivi.
-E poi, ho ancora la mia spada di luce!- esclamò lo spadaccino, esultante.
Lina sospirò -Questo un minimo mi rincuora.- ma la visione di un nutrito gruppo di uomini-pesce capovolse immediatamente il suo stato d'animo.
-E poi, quello lì deve proprio venire con noi, con tutti gli uomini pesce che ci sono in giro??- borbottò, osservando Benks  che camminava innanzi a loro, conversando animatamente con Amelia.
-Con i suoi simili non si trova a suo agio- le spiegò Gourry, sottovoce -per questo preferisce la nostra compagnia.-
-Ma che fortuna!!- osservò Lina, sarcastica -allora, quando arriveremo a queste benedette grotte, la meta della nostra escursione? É parecchio che camminiamo!-
-Secondo la mappa arriveremo molto presto, non preoccuparti!- interloquì amabilmente una voce.
-Oh molto bene, grazie Xelloss.- disse Gourry.
Tutti si voltarono verso il nuovo arrivato, realizzando solo in quel momento la sua presenza.
-Xelloss???!?- esclamarono all'unisono.
-Che diavolo ci fai qui?- chiese diretto Zelgadis, afferrandolo per il bavero.
-Ehi, é questa l'accoglienza che si riserva agli amici?- protestò il Mazoku, con un sorriso sornione.
-Tu non sei un amico, ma un miserabile voltafaccia. Ma è bello rivederti!- disse Lina assestandogli uno scapellotto sulla testa.
-Bello un corno. Non si fa vivo da mesi, e la tempistica di questa apparizione é fortemente sospetta.- stabilì Zel, rimpiangendo amaramente di aver deposto i suoi poteri.
-Zel, come sei sospettoso! Avevo solo desiderio di rivedervi dopo tanto tempo! Voi mi credete, non è vero? Lina? Amelia?-
-Beh...- esordì Amelia, indecisa.
-Col cavolo!- sbottò Lina -Ragazzi, consulto strategico!-
I quattro formarono un cerchio e presero a parlare a voce bassa ma in modo concitato. Benks  e Xellos, rimasti esclusi, si fissarono, a disagio, scambiandosi un sorrisetto.
-Visto, Zel, dove ci ha portato la tua stupida idea???- protestò Lina
-Io volevo solo visitare un tempio, non mi pareva una richiesta lunare, potevate accontentarmi invece di trincerarvi in questa idea demenziale della vacanza!- ribatté Zel.
-Calma ragazzi! Magari é davvero tornato per rivederci, e non ha niente a che vedere con quanto é successo ieri sera.- ipotizzò Gourry.
Tutti lo fissarono in silenzio per qualche secondo.
-Gourry-san, nemmeno io sono così ingenua.- disse Amelia, liquidando il discorso.
-Adesso chissà che diavoleria sta tramando Xelloss, e noi senza poteri saremo completamente in sua balia! Come abbiamo potuto essere così idioti?!- strepitò Lina, ad un passo da una crisi isterica.
-E adesso cosa facciamo?- chiese Amelia.
-Comportiamoci con nonchalance, e filiamocela da questa città il prima possibile, in modo da guadagnare tempo finché i poteri non torneranno.- stabilì Zel.
-E tanti saluti alla vacanza...- sospirò Gourry.
I quattro disfecero il cerchio, voltandosi verso il nuovo arrivato.
-Xelloss!- esclamò Lina -É veramente un grandissimo piacere rivederti...Peccato che una serie di impegni presi da tempo reclamino la nostra presenza altrove...-
-Peccato...- si rammaricò Xellos -...e adesso come faranno gli abitanti della città, assaltati da quel gigantesco e minacciosissimo golem?-
-Come? Quale golem?- chiese Gourry, e in quello stesso momento udirono un'esplosione provenire dalla città, e delle urla gutturali che avevano l'aria di venire da un mostro maledettamente grosso e cattivo.
-Oh no!!!- piagnucolò Benks.
Lina forzò un sorriso -Beh é davvero un peccato... Capisco che sia facile cadere nel pregiudizio e accusarci di vigliaccheria... Ma sono impegni davvero inderogabili... Ciao ciao!- tentò di fuggire, ma qualcuno la trattenne per il mantello. Era Amelia.
-Lina-san, per quanto privi di poteri, sarebbe indegno per dei Paladini della Giustizia defilarsi abbandonando al proprio destino gli abitanti di una città che é stata così accogliente nei nostri confronti!- la ò seria. Benks  la fissò con dei grossi occhioni umidi per rafforzare il concetto (innescando in Lina un'intensa reazione di repulsione).
-E poi questa città appartiene al regno di Saillune, ed i suoi abitanti sono a tutti gli effetti miei sudditi. É mio dovere proteggerli.- aggiunse la principessa, con tono supplichevole.
Lina sospirò -E va bene.- e cominciò ad avviarsi. Si sentì nuovamente strattonare al mantello.
-Amelia, ti ho già detto che andiamo, che altro vuoi da me???- si voltò e si trovò di fronte il faccione di Benks -E tu, si può sapere che vuoi?-
-Lina, ho una cosa davvero molto importante da dirti!- disse Benks . 
Lina rabbrividì -Certo, certo, me lo dirai dopo, se sopravviveremo (e se questa é la prospettiva mi auguro di no)! Andiamo ragazzi!-
 
Quando giunsero in città, trasalirono alla visione del golem che la stava assaltando.
-Ma non somiglia...?- cominciò Amelia.
-Hai un aspetto terribilmente familiare.- confermò Zel.
-Che mi prenda un colpo!!!- strepitò Lina, portandosi entrambe le mani ai capelli -É quella sottospecie di feticcio che quella principessa da strapazzo si portava sempre appresso!-
-Fe-che?- ripeté Gourry, perplesso –A me non ricorda proprio nessuno.-
-Questo é il Golem Zoelmaster in tutta la sua magnificenza!- spiegò Martina, calandosi giù dalla spalla del Golem.
-Martina-san, io non capisco!- intervenne Amelia -Se é verso Lina-san che nutri delle brame di vendetta, prenditela solo con lei, e lascia in pace gli innocenti abitanti di questa città!-
-Grazie Amelia! Grazie davvero! Tu sì che sei una vera amica- ironizzò Lina.
-Oh, il mio obiettivo secondario é certamente la vendetta verso l'ODIATA-LINA- improvvisamente a tutti i componenti del gruppo sovvenne il ricordo del binomio con cui Martina si appellava sempre alla maga dai capelli rossi: "l'ODIATA-LINA", sempre indissociabili, quasi fossero nome e cognome.
-Ma il mio obiettivo principale é ricostruire il regno di Zoana... Prevaricando il regno di Saillune ed impadronendomi delle sue ricchezze!-
Zangulus fece capolino, portandosi davanti a Martina, sguainando la spada -Mi dispiace ragazzi... Non condivido del tutto le ragioni di questo assalto, ma lei é mia moglie, ed io ho giurato di proteggerla.-
Gourry sfoggiò un sorriso intrigante ed estremamente sicuro di sé -Ed é mio dovere, in quanto guardia del corpo di Lina, proteggerla. E quindi preparati a combattere.-
Zangulus sorrise -Non chiedo di meglio!-
Lo spadaccino sguainò la sua spada -Luce!- invocò. Tuttavia dall'elsa fuoriuscì una miserabile spiraletta di luce, che si affievolì, ed infine si spense.
-Ma... Che succede??- esclamò, completamente spiazzato.
-Dannazione Gourry... Come ho potuto non pensarci... Anche se non sei un mago, quando usi la Spada di Luce invochi dei flussi di energia magica, anche se in maniera del tutto inconsapevole!- spiegò Lina.
Ma Gourry non si lasciò abbattere –Vorrà dire che faremo alla vecchia maniera!- disse, rivolgendosi direttamente al proprio avversario.
-Mi sta bene- rispose Zangulus, e le loro spade si incrociarono, e il loro duello cominciò... O meglio, riprese. 
-Io continuo a non capire...- obiettò Zel -...credevo che il Golem Zoelmaister fosse solo un prodotto della mente profondamente disturbata di Martina... tuttavia ora si trova qui, davanti a noi!- disse, accarezzando il possente calcagno del Golem, come per accertarsi che fosse reale. E ne ebbe una lampante dimostrazione. Il gigantesco Zoelmaster sferrò un calcio contro la chimera, schiantandolo contro un edificio.
-Zel-san!!!!!- lo chiamò  Amelia, in lacrime.
-Tutto bene Amelia... Pago un prezzo equo per la mia stupidità.- la rassicurò, risollevandosi dalle macerie con una smorfia di dolore.
Lina non indugiò ulteriormente, e prese immediatamente il controllo della situazione -Amelia, Zel! Voi vedetevela con il feticcio del cavolo! Io me la vedrò con Martina.-
-No!- la contraddisse Amelia -Questo é un atto di guerra contro Saillune in piena regola, e sta a me vedermela con lei!-
Si avvicinò a Martina, e si studiarono per degli interminabili attimi. Sembravano indecise su come affrontarsi, visto che erano entrambe prive di poteri e di qualsiasi arma. Infine si affrontarono in un corpo a corpo senza esclusione di colpi, tirandosi i capelli e graffiandosi a vicenda.
Lina e Zel si scambiarono uno sguardo profondamente perplesso.
-Ehi Lina, e io?? Qual é il mio compito?- chiese Benks  saltellando per l'entusiasmo.
-Ma sei ancora qui?- chiese indelicatamente Lina -A proposito, che fine ha fatto Xelloss?-
Zel fece spallucce -É scomparso, come al solito. Non mi meraviglierei affatto se fosse coinvolto in questa storia. Adesso cerchiamo di capire come fermare quel bestione.- suggerì, indicando Zoelmaister, che nel frattempo stava scoperchiando una casa e terrorizzando i suoi inquilini, che fuggirono a gambe levate.
-Siamo senza poteri, quindi non possiamo che contare su una solida strategia- osservò Lina.
-Sono perfettamente d'accordo.- convenne Zel, serio.
-Ehi, bestione! Sì tu, schifoso ammasso di melmaglia, parlo proprio con te!- urlò Benks . 
Zoelmaister si voltò lentamente verso di lui, indicandosi stolidamente con il dito indice. -Uh?-
Lina si mise le mani nei capelli -Ma cosa accidenti sta combinando quell'idiota?- strillò.
-Si proprio tu! Perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia? Sei solo un vomitevole cumulo di fanghiglia!!- continuò l'uomo-pesce, sprezzante del pericolo.
Il Golem mosse dei primi passi con estrema lentezza, infine cominciò ad accelerare verso il formidabile terzetto. Lina e Zel afferrarono ciascuno una delle braccia di Benks, e lo trascinarono con loro, iniziando un'indecorosa fuga.
 
Si nascosero in una grotta. Lina si piegò in due ansimante.
-Ehi, Lina!- la richiamò Benks.
-Così non va. Dobbiamo trovare un sistema per affrontarlo.- constatò Zel, ignorando l'uomo-pesce.
-Ma davvero?- disse Lina, ironica, ancora con il fiatone -Credi che non lo sappia?? Avrei risolto il problema in un baleno se QUALCUNO non mi avesse convinta a rinunciare ai miei poteri!- lo accusò.
-Lina? Lina?- chiamò Benks .
Apparve Xelloss dal nulla -Uff ragazzi! Ma avete visto che disastro sta combinando, quel bestione? Qualcuno dovrebbe decidersi a fermarlo!-
-Credi non lo sappia, Xelloss?? Io non credevo che il Golem Zoelmaister esistesse davvero!- protestò istericamente Lina.
-Ma volete sapere qual'é la cosa più strana? Che é in grado di lanciare degli incantesimi che ho riconosciuto perfettamente... Il mio La Tilt... Il Fireball di Lina...- osservò Zel.
-Cioè? Cosa stai cercando di dire?-  chiese Lina.
-Sospetto che Martina abbia trasferito i nostri poteri in un Golem creato da lei... Del resto é risaputo che nel regno di Zoana sono esperti nella creazione di Golem... C'é solo una cosa che mi sfugge...- si rivolse verso Xelloss -...come ha potuto una maga mediocre come Martina trasferire i nostri poteri in un Golem? Qualcuno potrebbe averla aiutata … un MAZOKU, per esempio!- concluse.
-Lina... C'é una cosa che dovrei proprio dirti!- chiamò per l'ennesima volta l'uomo-pesce.
-Tappati la bocca Benks ... C'é una cosa che dobbiamo chiarire prima... Xelloss, hai qualcosa da dire??-
Xelloss fece spallucce e sorrise amabilmente -Volevo solo animare un pochino la vostra noiosissima vacanza... E guarda caso mi sono imbattuto in Martina, come al solito in cerca di vendetta verso Saillune, nonché l'ODIATA-LINA... Come avrei potuto resistere?-
-Già, come?- ironizzò Zel -Sono totalmente spiazzato. Non ho nemmeno la forza di arrabbiarmi. Direi che ti sei divertito abbastanza. Restituiscici i nostri poteri e facciamola finita con questa pagliacciata.-
-Uhm... Questo potrebbe essere un problema...- considerò il Mazoku -...non ho idea di come sciogliere quell'incantesimo!-
Zel lo afferrò repentinamente per il bavero -Non pensare nemmeno di lavartene le mani, rimetti tutto a posto!-
-Vorrei davvero tanto esservi d'aiuto...- sorrise -Ma dove starebbe il divertimento? Alla prossima!-
Come prevedibile il Mazoku si dissolse nel nulla, lasciando i nostri amici a fissarsi sconsolati. Ma qualcuno si riprese prima degli altri.
-Lina, senti...- disse Benks , per l'ennesima volta.
-Che vuoi ancora, razza di sgorbio?- urlò Lina -Ti conviene non fiatare, a meno che tu non abbia una brillante idea su come risolvere la situazione!-
Benks  sembrò intimorito -Beh... In realtà é più di un'idea brillante... Io posso farvi riacquistare i vostri poteri! É una specie di capacità che ho dalla nascita... Posso spezzare i sortilegi!-
Gli occhi di Lina presero a scintillare -E si può sapere perché ce l'hai detto soltanto adesso??-
-Beh, in realtà é un bel pezzo che sto cercando di dirtelo... Ma mi ignori!- recriminò.
-Beh, adesso ti sto ascoltando, no? Perché non vuoti il sacco?-  disse la maga, spazientita.
-Beh... Ecco...- esordì l'uomo-pesce, felice di essere finalmente al centro dell'attenzione, e deciso a sfruttare i suoi 5 minuti di gloria -Non si può dire che mi piaccia il modo sgarbato con cui ti rivolgi a me!- incrociò le braccia e le diede le spalle.
-Ripeti quello che hai detto se ne hai il coraggio, miserabile canaglia!- stridette Lina.
Zel le mise una mano sulla spalla -Lina... Visto che sei palesemente in torto, perché non ti scusi con lui e non fate pace?-
-Stai scherzando, mi auguro!!-
-Coraggio- la implorò la chimera -Chiedigli scusa, e in pochi attimi tutti i nostri problemi saranno risolti!-
Lina sospirò -E va bene!! Benks ... Ti chiedo scusa!-
L'uomo pesce si girò verso di lei, dubbioso -Quindi mi chiedi scusa per essere stata un'insopportabile razzista ed una sfrontata prepotente?-
Lina cominciò a tremare per nascondere la propria collera -SÍ, ti rivolgo le mie PIÚ SENTITE SCUSE!-
-Bene...- disse Benks , sorridendo -Il fatto che tu sia gentile con me rende *questo* estremamente più facile!-
-*Questo* cosa?- chiese Lina, e prima di rendersene conto le due enormi labbrone dell'uomo-pesce serravano la sua testa in un impetuoso bacio, sotto lo sguardo attonito di Zelgadis.
 
-Wow, e così é stato Benks  a spezzare l'incantesimo e a permettere alla giustizia di trionfare?- chiese Amelia, incredula.
-Beh, sì, Benks  aveva un potere innato, quello di annullare le maledizioni.- spiegò Lina -É così che ho riacquistato i miei poteri, e che ho potuto mettere KO il Golem-fottuto-Maister e la sua padrona!-
-Povera Martina!- la commiserò Amelia -In fondo il suo era un gesto disperato! Convincerò mio padre a rilasciarle un prestito per la ricostruzione di Zoana... Sono certa che questo appianerà anche la sua avversione nei tuoi confronti!-
-E così per l'ennesima volta hai salvato la situazione, eh Lina?- disse Gourry, spettinandole i capelli affettuosamente. Solo che mentre lo fece percepì una spiacevole sensazione di umidiccio... E quando sollevò la mano, da questa cominciò a colare una sostanza liquida e filamentosa, che esaminò con perplessità.
-C'é solo un particolare che mi sfugge.- disse la principessa -Ma che tipo di incantesimo ha evocato esattamente Benks, per ridarti i poteri? Perché sai, é vero che torneranno tra qualche giorno, ma preferirei riacquistarli subito!-
A Zel sfuggì una risata, e Lina lo rimise al suo posto con una gomitata.
Xelloss si materializzò dal nulla, facendo sbalzare indietro tutti i presenti -Ragazzi, é un sollievo vedervi tutti sani e salvi! Vi porto grandi notizie! Ho saputo di Liskiana, un villaggio che sicuramente vi interesserà visitare!-
-Ti sembriamo stupidi, per caso?- chiese Zel -Tanto lo sappiamo che è solo l'ennesimo stratagemma per divertirti a nostro scapito!-
-Divertirmi a vostro scapito?- chiese Xelloss, sornione -E quando mai avrei fatto una cosa simile?-
-Preferisci un elenco in ordine alfabetico, tematico, o cronologico? Che ne dici di quella volta che ci hai convinti a partecipare ad un torneo di palla magica? O a travestirci da donne?- ribatté la chimera
-O quella volta che hai costretto il nostro prode Zel a travestirsi da tenerissimo coniglietto bianco?- puntualizzò Lina, ridacchiando, guadagnandosi un'occhiataccia dal diretto interessato.
-Il succo del discorso é: non ci fidiamo ti te, Xelloss, non siamo così sciocchi, non importa quello che dici, sappiamo a priori che é una trappola imbastita puramente per il tuo divertimento!- concluse Zel.
Xelloss si portò una mano al petto -Ragazzi, questo fa davvero male! E non parlo solo della vostra ingiusta mancanza di fiducia dei miei confronti, quanto della consapevolezza che quell'incommensurabile tesoro resterà dimenticato in quella fortezza per altre migliaia di anni...-
-TESORO???- Chiese Lina, con gli occhi scintillanti, e la bava alla bocca.
-Lina-san, non cascarci!- la ammonì Amelia -Cerca di trascinarci nell'ennesima catastrofe annunciata!-
-E che dire del leggendario monolite in grado di trasformare i cuori pavidi e crudeli in coraggiosi ed ispirati dalla giustizia?- proseguì Xelloss.
-Beh, devo ammettere che anche se é una trappola, vale la pena fronteggiarla in nome del bene e della giustizia!- osservò la principessa.
-AMELIA! Ma non capisci che cerca per l’ennesima volta di manipolarci??- la richiamò Zel, indignato.
-Ma ciò che mi rammarica di più é che vi perderete la leggendaria biblioteca, che raccoglie dei tomi di valore inestimabile, che sono i pilastri su cui Rezo ha costruito la propria formazione magica, specialmente per quanto concerne la creazione di creature ibride...-
-Beh, credo proprio sia una meta degna di considerazione!- disse Zel, rivedendo repentinamente la sua posizione.
-Ma ragazzi!- Disse Gourry, indignato -Ci sta fregando per l'ennesima volta!-
-Stai zitto, zucca vuota! Se partiamo subito, arriveremo domani per ora di pranzo!- disse Lina.
-Giusto in tempo per gustare le specialità gastronomiche locali a base di funghi.- puntualizzò Xelloss.
-Ok, tanto non vi convincerei comunque.- ritrattò Gourry
-Che aspettiamo? Chi arriva per ultimo é un pesce lesso!!!- disse Lina, e i quattro si lanciarono in un corsa verso l'orizzonte.
-Ehi, ragazzi! Non mi avete lasciato finire... Laggiù si cela anche un pericolo oscuro e letale...- ma gli Slayers erano troppo lontani per sentirlo. Fece spallucce, sorridendo.
Si soffermò per qualche minuto ad osservare quei buffi esserini allontanarsi, gettandosi senza ripensamenti verso l'ignoto, lasciando una scia di polvere alle loro spalle. Gli sembrava ancora di sentire le loro voci, anche a quella distanza. Quel gruppetto di umani lo divertiva particolarmente. Erano così male assortiti, così instabili … Nulla li accomunava gli uni agli altri, eppure in ogni circostanza erano uniti … In un modo maldestro, ma sempre vincente. Continuò a fissarli finché non furono dei puntini minuscoli all'orizzonte, sempre con il sorriso sulle labbra. Infine svanì.

 
  
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