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Autore: Rebecca00    24/12/2012    1 recensioni
'GRASSA, BALENA, OBESA!' ecco come mi chiamavano;
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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‘GRASSA! OBESA! BALENA!’ Queste erano le uniche parole che mi rimbombavano nella testa mentre mi dirigevo a casa. Doveva essere una giornata come tutte le altre, invece mi sbagliavo, proprio in quel ‘normalissimo’ giorno sarebbe iniziato tutto. Quella mattina, durante l’ora di buco, tutti avevano iniziato ad insultarmi, perche’ avevo una maglietta attillata e si vedeva la ‘pancetta’. Continuavano a chiamarmi ‘GRASSA, OBESA, BALENA’, non solo in quel giorno, ma già da settimane. Così fu quello il giorno in cui decisi di iniziare a vomitare. Si, a vomitare di proposito. Ci avevo già pensato qualche settimana fa, perché allo specchio mi vedevo brutta, grassa, obesa. Avevo iniziato ad odiarmi, ad odiare tutto di me, faccia, corpo, gambe, carattere, TUTTO. Così dopo quell’orrenda mattinata, non vedevo l’ora di tornare a casa, chiudermi in bagno e vomitare. Tirare fuori tutto. Ed è quello che feci. Dissi a mia madre che non stavo bene, che avevo mal di pancia e che andavo in bagno a farmi una doccia; lei mi credette, per fortuna, così corsi in bagno e mi ci rinchiusi per due ore. Due orribili ore. Due ore passate a piangere e vomitare. Però, dopo tutto, quando vomitavo mi sentivo meglio, mi sento piu’ leggera, mi sembrava di essere migliore, ma mi sbagliavo. Così iniziai a farlo ogni giorno, ogni pomeriggio, dopo aver mangiato, mi chiudevo in bagno e lo facevo, perché mi faceva sentire meglio, mi sentivo sollevata, se così posso dire. Ormai ero diventata anoressica, ma nessuno se ne accorgeva. Tutte mi dicevano ‘Che bel fisico! Vorrei essere come te!’, mentre io pensavo che se fossero davvero diventate come me si sarebbero solo rovinate la vita. Come stavo facendo io. Andai avanti per un intero mese, finché un giorno, a scuola, dopo ginnastica, svenni in classe. Mi portano all’ospedale, e piano piano ricominciai a mangiare, poco alla volta, poi sempre di piu’. Alla fine ritornai al peso normale. I miei compagni smisero di insultarmi e capirono che non dovevano giudicare. Ancora adesso ho paura di ricadere nel baratro e ricominciare a vomitare, o mangiare poco. Ho sempre la sensazione di non essere abbastanza magra, di non essere abbastanza bella, per essere abbastanza per gli altri. A volte mi sento un peso, una persona inutile e mi faccio schifo. E purtroppo su questa devo ancora ‘lavorarci’, diciamo.
  
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