E’ Natale Anche Per Te Yuri!

 

La neve cadeva lenta continuando ad imbiancare tutto quello che avrebbe potuto intralciare la sua discesa. Fiocchi bianchi che sembrava si muovessero come in una danza, capace di catturare gli sguardi delle persone rendendole ipnotizzate.

Yuri osservava la neve, immerso in pensieri che non avevano nulla di felice, poiché Vorkov non era stato ancora arrestato. Era questo l'incubo che continuava ad attanagliare il cuore del rosso ormai da giorni.

Voleva chiudere definitivamente i conti con il passato.

Un movimento troppo brusco effettuato fa pulsare la testa al di sotto delle bende che ancora porta dall'incontro contro Garland.

Sospirando sconfitto osserva l'albero di natale presente nella stanza. Arrivava quasi al soffitto pieno di luci che sembravano voler riscaldare ovunque.

Non si era mai soffermato ad osservarlo, non era nelle sue priorità nel perieodo di terrore in cui era vissuto. Quell'albero per lui mostrava ipocrisia. Una facciata per nascondere i veri loschi progetti.

Non avrebbe voluto rivederlo, ma i bambini che ora vivevano in quel monastero avevano insistito cosi tanto che erano riusciti a convincere Boris. Una pedina che aveva avuto l'incarico di sottoporre il suo capitano ad un’estenuante guerra per convincerlo. Guerra,vinta dai bambini che erano riusciti a convincerlo con i loro sguardi supplicanti.

 

Mancavano pochi minuti a far scoccare la mezzanotte, e di lì a poco sarebbe stato Natale.

"Ancora ad osservare la neve. Dovevo aspettarmelo."

Gli occhi di ghiaccio di sbieco inquadrando Boris e Kei entrare nella stanza e camminare nella sua direzione.

"Ognuno ha i propri hobby"risponde atono ritornando ad osservare la neve.

"E sua maestà non può concedere due minuti della sua attenzione a comuni mortali.”. L'ironia del bicolore è ben percepibile, ma non abbastanza gradita, data l'occhiataccia che riceve.

Un colpo di tosse riporta l'attenzione su Boris che allunga verso di lui una busta bianca.

"Cosa sarebbe?"

"Il tuo regalo di Natale."

Alza scettico un sopracciglio guardandolo. Cercando di capire se è oppure no uno scherzo. Ma la faccia di Boris non lascia trasparire nessuna menzogna.

"E’ una letterina? Non pensavo scrivessi ancora a Babbo Natale.”.

"Poca ironia Yuri. Apri quella busta se vuoi passare un Natale felice.”.

Quasi di malavoglia la apre e dalla busta bianca esce un foglio di giornale scritto in giapponese. Con un titolo scritto a caratteri cubitali:

ARRESTATO VLADIMIR VORKOV.

Con l'intero articolo correlato dove a colpirlo è un piccolo pezzetto: "Condannato al carcere a vita. Questa è la condanna di Vladimir Vorkov rifugiatosi nella casa del suo ex socio Hiwatari e arrestato dopo una soffiata.".

"Una soffiata. Ti sei vendicato riuscendo a non far trasparire il tuo nome.”.

Occhi di ghiaccio puntati in quelli ametista che si sgranano sorpresi.

"Te l'avevo detto che l'avrebbe capito subito Hiwatari.”.

Riacquistando il suo contegno riflette bene su quello che deve rispondere.

"Ammetto di aver sottovalutato la tua intelligenza, ma non è stata vendetta, alla fine io non ci avevo perso niente a causa di quel monaco.”.

 Afferma il platinato dirigendosi verso la porta e poggiando una mano sulla maniglia.

"Perchè lo avresti fatto allora?"

" Eri diventato insopportabile. Non parlavi più del solito e avevi iniziato a trattare male tutti noi.”.

Kei si volta verso Yuri finendo la frase e lanciando uno sguardo a Boris che lo guardava con un sorriso ironico.

" E a detta di quella pulce di bambina che tiene tanto a te l'abbiamo fatto per non vedere quell'ombra che oscurava i tuoi occhi"

"Io non l'ho fatto di certo per quel…ACCIDENTI!"

Il bicolore non era riuscito a completare la frase perchè la porta si era spalancata prendendolo in pieno viso, e facendo entrare quelle pesti che ora lo osservavano trattenendo le risate a causa della sua buffa espressione.

 La bimba che aveva aperto la porta disinteressandosi delle condizioni della vittima travolta dalla sua felicità si lanciò addosso al rosso urlando con quanto fiato aveva in gola " BUON NATALE!".

"Non siamo ancora sordi Aelita." Afferma Yuri pacato, l'unico tra i tre presenti fino a due secondi prima nella stanza a non risentirne dell'urlo appena lanciato.

"Maledetta mocciosa, potevi continuare a dormire.”.

Borbotta Kei massaggiandosi il naso e lanciando uno sguardo alla biondina che ora stava dando un bacetto sulla guancia al rosso, che la osservava sorridendo lievemente. Il primo vero sorriso dopo mesi, perchè tutti a natale hanno il diritto di essere felici, senza brutti pensieri.

“Yuri possiamo scartare i regali ora, vero?” chiede allegra enfatizzando la sua gioia tirando la maglia del capitano dei Neoborg.

 Un sorriso poco rassicurante illumina gli occhi color del mare di uno scintillo divertito.

“Certo. Kei si è offerto di badare a voi mentre giocate l’intera nottata.”

“ E di prepararvi i biscotti che vi piacciono tanto.” Rincara la dose Boris.

“E’ il suo regalo di Natale per voi.”

“Io non ho detto nulla di tutto questo.”. Ma le parole del platinato passano inascoltate, e tutti i bambini gli corrono incontro tirandolo per la sciarpa nell’altra stanza.

“GIURO CHE QUESTA ME LA PAGATE!” urla cercando di far scendere un bambino che era salito sulla sua schiena non si sa in quale modo.

“ Kei io i biscotti li voglio al cioccolato!”

“Io voglio la cioccolata calda!”

Osservando il viso sconvolto di Kei alle mille richieste che gli stanno facendo, basta un solo sguardo tra Yuri e Boris per scoppiare a ridere mentre l’orologio suona la mezza notte.

 

Note dell’autrice

Buonasera!

Lo so, devo ancora aggiornare l’altra fanfiction che ho in corso, ma sono troppo dipendente dalle one-shot! Poi a Natale si è tutti più buoni, perdonatemi. U.u

Questa fanfiction è dedicata a Vegeta Hiwatari, un piccolo modo per farmi perdonare.;)

Spero possa piacere a qualcuno questa mia ultima creazione, altrimenti dovete prendervela con la palla di vetro con la neve che porta ispirazione.XD

Auguro buon Natale a chi la recensirà, a chi la leggerà, ma si dai BUON NATALE A TUTTI!^.^