Spazio autrice
È la prima volta che scrivo su di loro, quindi non so cosa uscirà. Solitamente non sono mai contenta dei miei scritti, per questo di certo non lo sarò di questo. Spero che comunque non faccia tanto schifo e che qualcuno recensisca, mi farebbe molto piacere. Quindi, adesso, non posso che augurarvi buona lettura. :)
 
 
Camminiamo lungo il ciglio della pista di pattinaggio, mano nella mano. La piazza è decorata da tante luci, c’è aria natalizia in giro; canzoni di Natale vengono dalle cassa poste sui pali e c’è un via vai di gente che si sta dando da fare con i regali di Natale, anche se è ancora molto presto.
“Ti prego, andiamoci!” era tutta la sera che me lo ripeteva. Questa era la… uhm… ventesima volta?
“Tommo davvero, non ci so andare. Se ci vado, rischio di farmi male sul serio” dico con una voce ferma e severa. Anche questa credo sia la ventesima volta che glielo ripeto.
“Ma ci sono io” mi risponde “Con me sei al sicuro”. Mi spinge verso di lui e mi abbraccia forte, poi inizia a baciarmi, cominciando dal mento.
“Questa volta non mi convincerai a fare ciò che vuoi” gli sussurro senza fiato. Sa esattamente come indebolirmi.
“Dici eh?” Continua a darmi dei baci.
“Arrenditi” gli dico ridendo.
“Davvero non vuoi rendermi felice?” e fa una faccia tristissima.
“Oh mamma mia! D’accordo, d’accordo! Andiamoci! Ma promettimi che non mi lasci.”
“Mai.”
Saliamo sulla pedana, ci avviciniamo alla biglietteria e Louis compra due biglietti. Andiamo nella parte esteriore dove ci sono i pattini e ce li infiliamo. Lui si alza, si avvicina verso di me e mi tende una mano. La prendo, mi sollevo anch’io ma non appena mi metto in piedi perdo immediatamente l’equilibrio e cado, ma lui mi afferra al volo. Ride.
“Cominciamo bene” dico.
“Non preoccuparti, andiamo.”
Con il suo aiuto entriamo in pista. Mi afferra un braccio e mette una mano sul mio bacino e mi aiuta a pattinare.
Per un po’ continuiamo così, lui che mi afferra e io concentrata al massimo per non cadere.
Ogni volta che mi sbilancio anche di poco, lui mi rimette dritta.
Giro lo sguardo verso di lui e vedo quel suo sorriso meraviglioso, mentre mi spiega come fare, mentre assorto controlla tutti i miei movimenti. Lo amo, tanto. Incontro i suoi occhi ed è come se fosse la prima volta che li vedo. Mi perdo nei suoi occhi. Quell’azzurro che mi porta sicurezza, ma che contiene molto altro, qualcosa che non ho scoperto ancora, o altre cose che mi sorprendono ogni giorno di più. Come il modo in cui mi guarda. A volte mi chiedo come abbia fatto a meritarmelo. Mi guarda con così tanto amore, che a volte mi chiedo se il mio nei suoi confronti sia troppo poco.
“Tutto bene? Sono dieci minuti che non parli” mi dice ad un certo punto interrompendo i miei pensieri e volgendomi un sorriso.
“Si, tutto bene. Pensavo”
“D’accordo, ti andrebbe se ti lasciassi per un po’? Non preoccuparti” aggiunge quando vede la mia faccia letteralmente paralizzata “Se hai bisogno ci sono.”
Toglie le mani e comincia a pattinare velocemente. All’inizio mi perdo nei suoi movimenti, ma poi comincio a pattinare. Certo, non sarò brava quanto lui, ma non me la cavo molto male.
Dopo un po’ di tempo vedo che si ferma davanti a me perché doveva riallacciare i pattini.
Mi concentro così tanto su di lui che non mi accorgo che sto per perdere l’equilibrio. “Louis!” chiamo a gran voce. Spalanca le braccia e mi prende, abbracciandomi. Lego le mani intorno alla sua schiena e lui immerge la faccia nei miei capelli.