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Autore: nueblackcrowfriend    24/12/2012    3 recensioni
Ad un anno di distanza, torna il Party di Casa Blizzard! Stavolta non bisognerà semplicemente festeggiare, ma i personaggi più famosi e amati della saga di Azeroth dovranno compiere una quest, dato che qualcuno... ha rubato il Natale!
Attenzione: contiene deliri, scorrettezza politica e la prova che gli Hunter Troll sono dei tossicomani quando non dei pusher. Maneggiare con cautela.
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un anno da quando la sede della Blizzard è stata abbastanza distrutta dal desiderio degli eroi (e non) di fare festa.

Ora, è stata ricostruita, in cima alla classica montagna di oro, gemme e lacrime di giocatori, con la speranza che il casino dell'anno scorso non si ripeta.

I vari leader delle forze di Azeroth si stavano preparando per la festa, quando la porta parve spalancarsi da sola, facendo entrare un vento più gelido della morte, che faceva da araldo per la figura che tutti speravano di poter dimenticare.

Arthas era avvolto dalla sua armatura del re Lich, brandendo Frostmourne nella mano protetta d'acciaio brunito, mentre gli occhi brillavano azzurri come il ghiaccio, sormontando il suo crudele sorriso.

Pallida come un cadavere, chiaramente trasformata in Banshee, Jaina stava ai suoi piedi, vestita di risicati abiti neri, mentre si aggrappava adorante alla gamba del Principe Caduto, leccandogli gli stivali corazzati con espressione lasciva, tenuta saldamente al suo posto da un collare la cui catena era stretta nell'altra mano del Cavaliere.

Nonostante mugolasse di piacere e fosse chiaramente ad un passo dal picco della goduria, dai suoi occhi colavano lacrime di sangue, e per brevi frazioni di secondo si poteva vedere sul viso uno sguardo che implorava pietà.

Senza neanche aspettare, Tirion estrasse il martello, gettandosi verso il demonio, mentre Lady Vasji tendeva i tre archi carichi di elettricità.

Con un semplice gesto della mano, Arthas bloccò il martello del Paladino, scagliando via l'arma, mentre la lama intercettava le folgori e le scaricava a terra.

Sorridendo sadicamente, strattonò il collare fino a portare Jaina al suo livello, e tirandole con forza i capelli la baciò con lussuria, fino a farle sanguinare le labbra.

Tirion: cosa vuoi, mostro?

Arthas: voglio solo dirvi... fregati!

Senza dire altro, si tolse l'armatura, che cadde a terra facendo un chiaro rumore di plastica, spense gli effetti speciali di Frostmourne e fece un cenno a Jaina.

La maga sorrise tirando fuori la lingua con fare scherzoso e, con un semplice gesto, dissolse l'illusione, assumendo il suo solito aspetto, mostrando al resto degli ospiti una piccola bottiglia di succo di ribes, usata per simulare il sangue.

Shan'do: non posso fare a meno di chiedermi... dafuq?

Arthas: visto che non abbiamo fatto in tempo per Halloween, abbiamo deciso di compensare stavolta. Buon Natale!

Illidan: d'accordo, ma quella scena era qualcosa di davvero perverso.

Jaina: dovevi vedere la nostra prima volta. Arthas è stato così spinto che a due villaggi di distanza hanno pensato che nella foresta lì vicino ci fosse un rituale orgiastico di Satiri!

Kael'thas strinse il bicchiere che aveva in mano fino a ridurlo in briciole.

Arthas: dite, dov'è Thrall?

Baine: sua moglie è incinta, ha detto che non se la sentono di fare il viaggio fino a qui.


Poco distante, Vol'jin e Quen, un Pandarian, si davano da fare con gli sballi illegali: il Troll distribuiva a chiunque incontrasse mezzo chilo di fumo, mentre Quen distillava alcolici veramente, veramente pesanti, inserendoli poi in shottini monosorso.

Quen: Grox, prova un po' questo?

Il meticcio mezz'ogre assaggiò uno degli shottini.

Prima ancora di aver ingoiato, cadde come corpo morto cade, schiacciando Gazlowe che stava fabbricando qualche altro botto di capodanno illegale.

Muradin, invece, era in un angolo a ciucciarsi il pollice dal momento in cui aveva visto il travestimento di Arthas.

Anub'Arak stava invece predisponendo l'angolo Kwanza, disponendo i mascheroni Nerubiani e accendendo il candelabro multiplo; per l'occasione si era vestito con un Dashiki e aveva sostituito il Nemes con uno zuccotto.


Sembrava che nulla potesse andare male (quantomeno, non male quanto l'anno scorso), quando la porta si aprì di nuovo e fece il suo ingresso Medivh.

Vestito da Babbo Natale.

Medivh: dovete aiutarmi!

Arthas: meglio ascoltarlo, l'ultima volta che non l'ho fatto la cosa si è conclusa con una strage di proporzioni bibliche, il risveglio della Legione Infuocata e la perdita dell'immortalità da parte degli Elfi della Notte.

Medivh: stavo venendo a portarvi i regali, quando qualcuno ha abbattuto la mia slitta e li ha rubati tutti!

Jaina: chi potrebbe essere così malvagio da rubare il Natale?


Intanto, nel covo della persona così malvagia da rubare il Natale...

Sylvanas: you're a mean one... Mister Grinch!

Varimathras: domanda... perché cavolo di motivo abbiamo rubato il Natale?

Sylvanas: per diffondere il dolore e la sofferenza nel cuore dei popoli, in modo che bevano dall'amaro calice senza l'addolcimento della gioia che è a noi da anni negata!

Varimathras: Medivh Natale non ti ha portato i regali, l'hanno scorso, vero?

Mentre Sylvanas preparava una rispostaccia, un'Ombra giunse tra le rovine del tempio, recando un messaggio.

Ombra: mia Signora, qualcuno desidera recarLe la notizia che Lei non è più al comando di questa operazione...

Sylvanas: chi osa?

Kil'Jaeden: sarei io, qualche problema?

Sylvanas ingoiò l'orgoglio e si mise in ginocchio, mentre Varimathras si vide passare davanti tutta la sua vita di vari millenni, visto che si ritrovava davanti ad un simpaticone che:

  1. È uno dei Generali della Legione Infuocata.

  2. È quello a cui ha voltato le spalle per allearsi con l'elfa morta e Emo.


Kil'Jaeden: noi della Legione ci nutriamo di distruzione ed energia negativa. Avete idea di quanto potremo nutrirci con la mancanza del Natale? Potremmo addirittura accumulare abbastanza forza da ridestare Sargeras! Ecco perchè ho mandato questi tre picciotti per darti una mano.

Infatti, alabarde in spalla, emersero dalle ombre tre figure simil-centauri, ma dall'aspetto decisamente rettiloide, in parole povere: Mannoroth, Destromath e Magtheridon.

Per chi non lo sapesse, sono rispettivamente quello che ha corrotto l'Orda degli Orchi ed è stato seccato dall'attacco kamikaze di Grom, un barbone da quattro soldi che muore come una merda nella Battaglia del Monte Hyjal, e una faccia di culo dallo splendido color Blu Na'Vi (parenti dei Dranei?) che si fa ciulare il regno da Illidan.

Sylvanas: e questi dovrebbero darmi una mano?

Kil'Jaeden: anche io avrei preferito mandarti dei Nathrezim, ma c'è un inghippo.

Sylvanas: sarebbe?

Kil'Jaeden: quel quaquaraqua di Varimathras è l'ultimo rimasto vivo, anche se ho intenzione di correggere la cosa.

Varimathras, utilizzando gli artigli, fece il più poderoso gesto di corna mai visto a memoria d'uomo (facendo anche pendant con quelle sulla testa).

Sylvanas: uno ucciso da Arthas, uno da Illidan, tre accoppati sul Monte Hyjal, uno ucciso da me e uno dal cornuto anemico qua dietro. Non mi pare che ne siano morti così tanti.

Kil'Jaeden: Deathwing dopo essersi svegliato aveva voglia di farsi uno spuntino, okay?


Invece, scendendo dalla montagna d'oro, si era formato il Party: Tirion (Paladino), Vol'jin (Hunter), Jaina (Maga), Arthas (Cavaliere della Morte), Ke'lThuzad (Warlock e gran leccaculo di Arthas), Baine (Druido) e Garrosh (Tank, e vorrei vedere).

Arthas sono morto da due o tre espansioni, quindi non saprei, ma... gli Orchi possono prendere la classe Tank in questo scenario?

Garrosh: possono se lo dico io.

Arthas:... ho convinto mio padre a fermare la guerra di pulizia etnica per questo?

In poco tempo giunsero ad un avamposto, dove vennero accolti da un ufficiale dell'Alleanza.

Guardia Cittadina: salute a voi. Abbiamo avuto notizie delle forze dei Forsaken che si dirigono verso Est. Potrebbe esserci la loro base, fareste meglio ad andare a controllare. Io per la cronaca sono stato assoldato come soldato di rinforzo, di professione faccio l'avventuriero.

Arthas, con espressione nostalgica, si asciugò una lacrima.

Arthas: mi sembra di essere tornato agli inizi di Warcraft III, quando mi assegnavano una decina di fanti e mi mandavano ad ammazzare l'intero Clan Blackrock. Bei tempi.

Non potevano neanche sapere che Sylvanas li stava spiando, tendendo l'arco, pronta a vendicarsi del bastardo che l'aveva resa una non-morta.

Prendendo la mira e sorridendo con le labbra emaciate, scoccò la freccia.

Mancando clamorosamente il bersaglio e centrando la guardia.

Guardia Cittadina: oh, no! Non potrò più fare l'avventuriero, ora che mi sono buscato una freccia nel ginocchio!

Bestemmiando sommessamente tra i denti, la Banshee si dileguò tra il fogliame, cedendo il posto ad uno dei suoi nuovi amici, mentre Vol'jin si faceva una pista di coca.

Vol'jin: ehi, ragazzi, sapete che in realtà l'Alleanza, l'Orda e perfino il Flagello... sono tutti controllati dai Rettiliani? È sempre stato così, in tutta la storia di Azeroth!

Jaina: quindi vuoi farmi credere che da millenni, un popolo di esseri spaziali simili a rettili controlla la politica, la società e le guerre di tutte le fazioni del nostro mondo, in modo da portarci esattamente dove vogliono loro. Ti rendi conto che è una stronzata, vera?

Proprio mentre la rossa (o bionda? Io non l'ho mai ben capito, mi sembra una simpatica mescolanza tra le due cose) diceva questa frase, dalle frasche usciva Mannoroth, ovvero un essere spaziale simile a rettile il cui popolo per millenni ha controllato la politica, la società e le guerre di tutte le fazioni di Azeroth, in modo da portarle esattamente dove volevano loro.

Mannoroth: 'sera.

Baine: qui stiamo letteralmente toccando il fondo.

Mannoroth: salute a te, Garrosh.

Garrosh: ma perchè non restate morti?

Mannoroth: hai provato a scacciare il mio influsso. Ma il tuo sangue è mio. Così come tutta la vostra razza bastarda!

Vol'jin: al diavolo. Abbiamo un Natale da salvare. Grom!

Spuntando da dietro il figlio degenere, Grom Hellscream si gettò sul Signore della Cripta, cominciando a percuoterlo selvaggiamente, permettendo agli altri di proseguire incolumi, anche se un po' straniti dalla piega che avevano preso gli eventi.


Intanto, alla sede della Blizzard, quelli rimasti lì si davano da fare con le decorazioni.

Anub'arak tendeva sottili ragnatele che venivano poi decorate da cristalli di ghiaccio di Sapphiron.

Tyrande, con l'aiuto di Driadi e Arcidruidi, faceva cresce ghirlande e agrifogli su ogni superficie disponibile, mentre dava indicazioni ad un enorme Treant, dicendogli dove mettersi e in che posizione, mentre Goblin e Nani lo decoravano di palline, candele e simpatiche invenzioni.

Ci fu qualche problema quando Gazlowe (ancora rintronato dal Mezzogre che gli era svenuto addosso) aveva confuso le candeline con gli esplosivi da trivellazione, ma tutto sommato andò abbastanza bene.

Kael'thas accese fuocherelli levitanti a forma di stella che giravano per la stanza, giocando con i Fuochi Fatui degli Elfi della Notte, mentre la sua Fenice si metteva come puntale in cima all'albero.

Vashji aveva posizionato alcuni dei suoi dardi di fulmine dentro a dei candelabri, per illuminare in maniera parecchio suggestiva la tavola imbandita, mentre la Guardia Reale Naga era appena tornata da una battuta di pesca per procurare parte del cenone, che si era conclusa con l'effettiva decimazione dell'intera popolazione mondiale di capitoni, baccalà e salmoni.

Illidan: sicura che questo basti?

Vashji: qual'è il problema?

Illidan: probabilmente tutto il pesce se lo scofaneranno i Druidi dell'Unghia. Sono pur sempre dei Grizzly, dopotutto.

Da un'altra parte, invece, un redivivo Uther Lightbringer assaggiava uno dei cinghiali portati da Muradin.

Uther: è veramente ottimo.

Muradin: cucina dei Nani. Dalle nostre parti c'è solo questo, cervidi assortiti, foche e vari mostri. Anche se devo dire che le Progenie del Drago Blu non sono male col curry e l'insalata.

Uther: beh, uccidere questo bestione non deve essere stato facile, vero?

Muradin: non me ne parlare. Appena si è accorto della mia presenza, 'sto stronzo ha cominciato a spararmi addosso degli aculei e a cercare di colpirmi con un fottuto mazzapicchio.

Uther assunse all'improvviso un'intensa sfumatura tra il Verde Thrall e il Marrone Aggra, e corse verso il bagno a vomitare.

Moira: Zio Muradin, hai fatto di nuovo lo scherzo di far credere a qualcuno di avergli dato da mangiare un Quillboar?

Muradin (accendendosi una pipa): sono passatempi che non invecchiano. Mmmh, buona 'sta roba.

Moira: non mi sembra il tuo solito tabacco.

Muradin: infatti, sono le foglioline di Vol'jin.

Poco più a destra del focolare, invece...

Antonidas: bel presepe. Cosa avete preso per fare l'angelo?

Akama: ci siamo dovuti... ingegnare.

A quanto pare, nel linguaggio degli Spezzati, “ingegnarsi” significa “far trasformare una Cacciatrice Elfa della Notte sociopatica nella sua forma di Avatar della Vendetta e appenderla al soffitto per la cintola”, perchè è esattamente quanto avevano fatto!

Maiev: io. Vi. Odio. Tutti.

Illidan: sai che novità... questa situazione, e il fatto che io sia costantemente bendato, mi fa venire in mente un'idea.

Maiev: sarebbe?

Illidan fece un sorriso a trentadue denti (da pescecane), ed estrasse un grosso bastone nodoso.

Illidan: pinhata.


Finalmente eravamo alla resa dei conti: da un lato, Magtheridon, Destromath, Varimathras e Sylvanas.

Dall'altro, i Nostri Eroi (e non).

Fortunatamente, Arthas era un brillante stratega, così aveva spiegato la mossa più efficace per sconfiggere quei rompiscatole.

Come prima cosa, Jaina attaccò Maghteridon con un battaglione di Elementali d'Acqua, mentre Vol'Jin sparava magie di fuoco su Varimathras e teneva a bada il nemico con un buon numero di Sentinelle Serpente, potenziati dalla mafia di Baine, che evocava anche Tauren Fantasmi a più non posso, ballando la Danza degli Spiriti; Garrosh combatteva con Varimathras, riuscendo a tenerlo alle corde, mentre Arthas e Tirion tentavano di bloccare le magie oscure della Banshee.

Arthas: ora!

Kel'thuzad, che stava accumulando Mana da tre ore, ed era quindi sull'orlo di una crisi di nervi (acuita dal costante senso di costernazione per essere resuscitato senza il pipino), castò la Matriarca di tutte le Nove Gelate, che colpendo i due demoni, infradiciati dagli Elementali, li surgelò sul posto, permettendo a Baine di spaccarli con l'ascia rituale.

Infine, Sylvanas venne pecorizzata.

Varimathras: contro quei due può essere bastato, ma io sono pur sempre un Signore delle Tenebre. Vediamo come ve la cavate con questi!

Senza por tempo in mezzo, evocò una mezza dozzina di Infernali, colossi di fuoco e roccia oscura, nonché la fanteria pesante della Legione Infuocata.

Caddero a pezzi appena si accorsero della presenza di Tirion.

Varimathras: ma che cosa?

Arthas: bello, questo è un Paladino. È talmente buono e giusto che la Luce deve mettersi la maschera da saldature per guardarlo! È ovvio che basti la sua presenza per disintegrare demoni di così basso livello. Per quanto riguarda te, voglio farti notare che la tua essenza si basa comunque sul fuoco, e che ti abbiamo attaccato fin'ora con colpi basati su quell'elemento, incrementando considerevolmente la tua temperatura.

Varimathras: e allora?

Arthas: beh, se ti dico che Jaina e Kel'Thuzad hanno altri due attacchi di ghiaccio pronti, cosa pensi?

Varimathras ebbe appena il tempo di capire che venne travolto e portato quasi all'istante a oltre cento sotto zero, finendo disintegrato a causa dello shock termico.

Elfa Pecorizatta sotto braccio, tornarono alla base, felici di aver recuperato i regali di Natale.

Per trasportarli tutti i voleva un convoglio di Bestie Kodo in fila per cinque lungo come la Heartglen-Stratholme, ma ne era valsa la pena.

Appena entrati, Medivh cominciò a leggere i pensieri di Sylvanas, per scoprire cosa l'avesse spinta ad un atto così scellerato.

Shan'Do: non sapevo potessi leggere nella mente.

Medivh: sarei anche un Dio della cerchia immediatamente inferiore a quella dei Titani stessi, quindi direi che ho parecchie frecce al mio arco.

Sylvanas: beeeeeehheheheh (tradotto: battuta incredibilmente loffia).

Medivh: beh, qualcuno ha usato un incantesimo per metterle un pensiero in testa e farle anche credere che fosse farina del suo sacco.

Sylvanas, intanto, era tornata “normale” (nel senso che non era più un ovino, non credo che l'aggettivo “normale” si possa applicare a qualcuno di questi soggetti, non nel modo in cui lo intendiamo noi).

Medivh: comunque, dall'impronta sembrerebbe che a ingannarla fosse... non ne ho idea. Apparentemente, era un qualche tipo di... moschettiere gay con stivali alti fino all'anca, o roba simile.

Arthas: ma porca di quella…!

Jaina: lo conosci?

Arthas: è Darkhan, un mio ex...collega, diciamo.

Jaina: oh. Cosa ti ha aiutato a fare?

Arthas: il genocidio degli Alti Elfi. I quali, ironicamente, sono quelli di statura più bassa.

Sylvanas: il nome deriva dalla nostra superiorità intellettiva e morale!

Arthas: talmente moralmente superiori che uno di voi vi ha traditi e mi ha dato una mano a profanare il vostro pozzo sacro per riportare in vita una mummia surgelata imputridita!

Mentre era intento ad insultare gratuitamente una cultura quasi totalmente sterminata, Muradin gli bussò su una spalla.

Muradin: senti, potrei essere ancora stordito dalle foglioline di Vol'jin, ma mi pare di aver visto un esercito nemico venire da questa parte. Ci sono dentro satiri, Ghoul, Orchi Non-Morti, qualche Wildkin e un paio di Treant Corrotti. La cosa strana è che sono comandati da quello che sembra essere... un qualche tipo di moschettiere gay con stivali alti fino all'anca, o roba simile.

Gazlowe, senza neanche chiedersi cosa stesse succedendo, salì su uno dei suoi esoscheletri a vapore da disboscamento, ci fece installare sopra un lancia-dinamite e una mitragliatrice fatta di archibugi nani messi assieme, e andò a potare i due Treant, mentre Arthas dava il segnale della battaglia e lo spirito di Cairne incornava il muro per la disperazione di doversi rassegnare a vedere ogni anno un delirio peggiore.

Arthas: ehi, dov'è Uther?


Uther era ancora nel bagno, dove cercava di non farsi trascinare giù per il Water da un tentacolo, dato che, a quanto pare, gli scarichi della Blizzard davano direttamente sulla tana di Azshara.


Grazie ai Paladini, i Non-Morti dell'orda nemica vennero dispersi facilmente, Gazlowe ridusse in segatura uno dei Treant, Kael'thas ne incenerì un altro, Maiev, Baine e Tyrande accopparono allegramente i satiri e Garrosh e Muradin si fecero dei bei cappotti di pelle di Wildkin.

Medivh decise poi di punire Darkhan trasportandolo dall'altra parte dell'Universo, su un pianeta in cui si davano battaglia Protoss e Zerg.

Manifestando una vena sadica sconosciuta ai più, lo fece apparire proprio nel corso del bagno di Sarah Kerrigan, anche nota come la Regina delle Lame.

C'era di positivo che, almeno stavolta, la sede della Blizzard non era stata distrutta.


Auguri di Buon Natale, e un altro anno di ruolate!

  
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